Questo blog esiste grazie a Claudia Moscovici.

E’ stata la lucidità dei suoi lavori, Dangerous Liaisons e The Seducer, ad illuminarmi sulla tossicità e pericolosità dei rapporti con soggetti affetti da importanti disturbi di personalità quali la psicopatia e il narcisismo maligno.
I femminicidi e gli altri episodi di violenza che riempiono le pagine dei giornali non sono gesti improvvisati. E’ possibile riconoscere i segnali di un rapporto malsano in tempo utile per mettersi al riparo e salvarsi. Basta leggere, documentarsi, raggiungere la consapevolezza e imparare a volersi bene. Knowledge is power, dicono gli americani. L’informazione è un validissimo strumento di contrasto alla devastazione fisica ed emotiva che un rapporto malato è in grado di provocare.
Non finirò mai di ringraziare Claudia per avermi aperto gli occhi con i suoi best seller americani ed aver fatto sì che questo blog venisse alla luce. Una luce che sta illuminando la strada della consapevolezza e della rinascita a tante vittime che per caso, per indicazione di altri o attraverso ricerche spasmodiche su Internet sono finite a leggere queste pagine.
Ad Astra, mio pseudonimo in ricordo di una simpaticissima fox terrier che mi ha accompagnato nella mia prima giovinezza, sono giunti in questi anni centinaia e centinaia di messaggi di ringraziamento per il lavoro svolto e i contenuti offerti nel blog Relazioni pericolose. Un impegno che mi riempie di orgoglio insieme alla traduzione e alla pubblicazione dell’omonimo volume di Claudia Moscovici.
Titti Damato, psicologa

Note biografiche di Claudia Moscovici
Claudia Moscovici, scrittrice rumena e critica d’arte nasce in Romania e, in fuga dal regime di Ceausescu, si trasferisce presto con la famiglia negli Stati Uniti d’America. Autrice di Velvet Totalitarism, un romanzo ambientato nella dittatura comunista rumena e di altri saggi sull’arte e la letteratura romantica (Romanticism and Postromanticism, Gender and Citizenship e Double Dialectics) ha insegnato filosofia, arte e letteratura all’Università di Boston.Reduce da una travagliata e dolorosa esperienza con un seduttore psicopatico, la Moscovici inizia a studiare il fenomeno della psicopatia e mette online un blog di informazione e supporto, www.psychopathyawarness.wordpress.com che, con oltre quattro milioni di visite, si pone come valido strumento di aiuto per le vittime di relazioni patologiche. Relazioni Pericolose riporta la traduzione della quasi totalità dei contenuti del blog americano.Nel 2011 pubblica Dangerous Liaisons, una guida su come evitare e gestire le relazioni con personalità disturbate e The Seducer, avvincente romanzo sulla seduzione psicopatica.Claudia Moscovici vive negli Stati Uniti con il marito e due figli.

L’opera “Relazioni pericolose”
Cosa hanno in comune Don Giovanni, Casanova e i grandi seduttori della storia?
Sono uomini carismatici, spigliati, affascinanti che incarnano anche i tratti più pericolosi dell’essere umano: una crudeltà scioccante, un’aridità emotiva senza precedenti e un’assoluta incapacità di amare. In altre parole, questi uomini sono psicopatici. Sfortunatamente, non si vendono per quello che sono in realtà, e cioè predatori sociali senza cuore. Passano per uomini affascinanti, intelligenti, romantici e premurosi. Tramite una più che plausibile maschera di integrità mentale ci adescano nelle pericolose reti della loro esistenza.
Relazioni pericolose spiega in modo esaustivo chi sono gli psicopatici, come funzionano le loro menti, perché ci attraggono e chi prendono di mira.
Soprattutto, questo libro aiuta a trovare la forza di troncare la relazione tossica con gli psicopatici e voltare pagina, più forti e consapevoli, per intraprendere un futuro migliore.
The Seducer
Nel romanzo The Seducer viene descritto un intero processo di seduzione psicopatica attraverso il personaggio di Ana, a cui l’autrice ha dato il nome in omaggio a Anna Karenina, la protagonista del romanzo di Tolstoy. Se siamo tentati di tradire ed imbrogliare quelli che amiamo, se cediamo alle promesse di passione, felicità e impegno che ci fanno questi pericolosi predatori sociali è perché anche in noi, in qualche maniera, c’è un insaziabile fame di amore. Questo bisogno può derivare da un trauma o una ferita narcisistica subiti in passato e costituisce una fantasiosa, irrealistica bramosia che non può essere trasformata in realtà.
L’amore genuino, quello vero, richiede pazienza, dedizione ed impegno. Dipende dal lavoro, dalla forza di volontà e a volte dallo spirito di sacrificio. Gli psicopatici possono tentarci con promesse di immediato appagamento e amore passionale, la cui realizzazione richiede poco lavoro; ma si tratta di una falsa speranza e una pericolosa illusione, nonché di una forma di disconoscimento del vero amore e della realtà.
Nel romanzo l’autrice cerca di delineare un quadro psicologico nel quale trovano posto tre forme di ingordigia emotiva: 1) l’insaziabile necessità di controllo e potere sulle donne di Michael, lo psicopatico; 2) l’insaziabile bisogno di conferma che imprigiona nelle sue grinfie la debole e narcisista Karen; e 3) l’insaziabile fame di amore di Ana, che rappresenta lo sforzo, l’esigenza, il vuoto che spingono le vittime nelle braccia di questo pericoloso predatore sociale.
Qualsiasi donna può diventare una tragica protagonista, come Ana, se persiste nel perseguimento di bramosie clandestine che non hanno realistiche possibilità di appagamento. Scritto nella tradizione dei miei romanzi preferiti del diciannovesimo secolo, Anna Karenina e Madame Bovary, ma con una piega psicologica contemporanea, The Seducer vuole dimostrare che il vero amore può essere trovato nelle nostre vite ordinarie piuttosto che in evanescenti fantasie mascherate da grandi passioni.
The Seducer al momento è disponibile solo in lingua inglese ma confidiamo nell’interessamento di qualche casa editrice italiana per la sua pubblicazione anche nel nostro Paese.