Tra i rimedi per superare il dolore derivante da una relazione patologica, ci sono le canzoni. Il mondo dei cantautori non è estraneo a questo genere di sofferenze. Se ascoltati con attenzione, i testi possono rispecchiare situazioni ben note e correre in aiuto. Serena, lettrice di Relazioni Pericolose, ha inviato al blog un contributo e ha proposto, come rimedio terapeutico, significativi passaggi di sette canzoni, una al giorno. Chissà che non riesca a sortire qualche effetto benefico anche su di voi.
Parole di burro (Carmen Consoli) descrive molto bene lo stordimento che si prova nella fase di idealizzazione e di love bombing. Quando si è sotto incantesimo, si finisce con il credere a chi si ha di fronte ed è in quel momento che il narcisista sferra il primo colpo.
Raccontami le storie che ami inventare, spaventami
raccontami le nuove esaltanti vittorie
Conquistami, inventami
dammi un’altra identità
stordiscimi, disarmami e infine colpisci
abbracciami ed ubriacami
di ironia e sensualità.
Narcissus (Analis Morrissette) è emblematico del raggiungimento della consapevolezza, primo step verso la rinascita. Ormai è tutto chiaro:il narciso recita un ruolo, imita i sentimenti, è avulso alla vergogna e ai sensi di colpa.
Caro piccolo “sono tutto io”, so che non sei veramente
impegnato nella soluzione di un conflitto
O a vedere le due parti di ogni equazione
O ad avere una conversazione ininterrotta
E ogni discorso sulla salute
E ogni discorso sulla relazione
E ogni discorso sulla soluzione di questa
Ti fa venir voglia di scappare
Perché, perché mi ostino a cercare di amarti
Cercare di amarti quando in realtà tu non vuoi che io lo faccia
Caro ragazzo egoista non hai mai veramente dovuto affrontare le conseguenze…
Non sei mai stato con qualcuno per più di dieci minuti
Non hai mai capito chi resiste
Caro ragazzo popolare so che sei abituato a ottenere tutto così facilmente…
Estraneo al concetto di reciprocità
In questa società la gente rende onore ai ragazzi come te
Minuetto (Mia Martini) non è una canzone esplicita sul narcisismo, ma rende bene l’idea di quanto alto sia il prezzo da pagare in una relazione tossica.
Rinnegare una passione no,
ma non posso dirti sempre sì e sentirmi piccola così
tutte le volte che mi trovo qui di fronte a te.
Troppo cara la felicità per la mia ingenuità.
Continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore…
Lucky man (the Verve)
Felicità,
più o meno,
è solo un cambio in me,
qualcosa nella mia libertà.
Oh, la mia, la mia,
felicità,
venendo e andando,
ti guardo osservarmi,
guardo la mia passione che cresce,
so solo dove mi trovo.
Trouble di Coldplay
Oh no, ora capisco
È la ragnatela, e ci sono io nel mezzo
E mi attorciglio e mi giro
Ma sono sempre qui, nella mia piccola bolla
Ah, non avrei mai voluto causarti dei guai
Ah, non avrei mai voluto farti del male
Beh, se mai ti avessi causato dei guai
Oh no, non avrei mai voluto ferirti
Loro filavano una ragnatela per me
Loro filavano una ragnatela per me
Creep (Radiohead)
..non importa se ferisce
io voglio avere il controllo
voglio un corpo perfetto
voglio un’anima perfetta
voglio che tu noti
quando non sono in giro
tu sei così maledettamente speciale
io avrei voluto essere speciale
ma sono una persona sgradevole,
sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto
Il testo di “Il Narciso” di Giorgio Gaber merita di essere riportato integralmente.
Ma no ma no, per carità, vedi cara, io non capisco tutto questo parlare di sesso, di angoscia di nevrosi, ma no no no, per me l’amore è una cosa normale, si, uno lo può fare con chi vuole, donne, uomini, animali… caloriferi…va bene tutto, è vero, ma solo che, come spiegare, io con te, insomma io con una donna
Io con una donna mi sento
mi riconosco mi ritrovo mi invento
mi realizzo mi rinnovo mi miglioro
perché io con una donna mi innamoro.
Io mi innamoro, perché voglio dire, questo, questo mio corpo, eh, eh cioè praticamente mi spiego meglio, scusa cara, ecco vieni, vieni, vieni un attimo, ecco tu sei qui davanti no, bella stupenda, meravigliosa, così, allora io subito, abbraccio, e queste mie spalle, questo mio corpo, ahhhhh, stimolante, questi miei peli che eccitazione, è tutta una roba…Dio, come mi amo!
Io con una donna ho più coraggio
mi accarezzo mi tocco praticamente mi corteggio
mi incammino verso il letto e penso a dopo
perché io con una donna… mi scopo!
Aaaah! Che potenza! Come sto bene, una bestia. Beh, chi è questa qui? Da dove viene? Ero qui che mi amavo!… Mezza nuda, senza sottana… Cosa vuoi? Vuole i bacini, la puttana!
Si d’accordo d’accordo, sono un po’ egoista certo, ma non è mica sempre una qualità negativa, no, per un’artista per esempio, è essenziale.
Lei sarebbe giusto, mi disse un critico, è distaccato e egocentrico, dovrebbe solo essere un po’ più serio, cerchi di sensibilizzare il dolore, la disperazione. La faccia è abbastanza patita, lei è nato per fare la persona colpita da grave lutto, ma mi raccomando, soffra. La cultura lo esige. La cultura, ne ha ammazzati più la cultura, della bomba atomica.
Serena
Note di narciso

Quella di Gaber dà i brividi. Passa la misura. Ed ancora mi stupisco che possa essere davvero così. Grazie, in particolare a Serena.
Incredibile…non ci avevo mai fatto caso. Grazie!
Dopo un’ esperienza devastante come può essere quella con un narcisista manipolatore, e dopo aver scoperto questo blog così salvifico… mi ritrovo tutti i giorni ad entrare su questo amato sito per cercare spasmodicamente qualche altro articolo da leggere, e, quando non ne trovo, leggo rileggo e rileggo ancora tutti gli articoli fino quasi a saperli a memoria insieme anche a tutti i commenti.
Ed ogni volta mi sorprendo a scoprire come tante persone siano, come me, cadute nella rete di soggetti del genere…. e mi stupisco ogni volta che leggo, di quanto siano tutte uguali le esperienze e le ferite subite e la devastazione, …per tutte/i noi ..
Usciamo dal tunnel mie compagne di sventura…. mettiamocela tutta per tornare a vedere la luce, per lasciar sfumare la rabbia, per perdonare noi stesse di aver permesso un simile maltrattamento… e compatiamo , con tutta la solidarietà di cui disponiamo, l’attuale vittima del nostro predatore, a qualunque livello ora si trovi, augurandole di ritrovare al piu presto il proprio centro, la consapevolezza e la lucidità di guardare in faccia la realtà per poi potersi mettere in salvo….
Perdoniamo e soprattutto perdoniamoci….
lasciamo andare tutta l’esperienza, facciamola sedimentare … buttiamo i residui e teniamoci solo l’insegnamento che ognuna di noi deve trarne…
e non permettiamo mai piu a nessuno di farci sentire cosi svalutate!
Grazie di cuore a questo blog … senza il quale non so se sarei riuscita ad uscirne indenne…
Mina
27 ottobre 2016
Mina, bellissimo leggere il tuo post! Si, é fondamentale confrontarsi con altre vittime. Anche per me questo ha giocato un ruolo fondamentale, e continua ad essere il mio quotidiano luogo sicuro in cui mi sento capita. Non posso pensare a come avrei potuto farcela in tempi diversi e senza questi strumenti che ci mettono in contatto. Dici benissimo che dobbiamo perdonarci. É nornale fidarsi della persona che amiamo, solo che non avevamo idea che esistessero individui che fingono una relazione d’amore a scopo unicamente manipolativo. Mina ti abbraccio, e anche se lo sai giá ti dico ancora che non sei sola in questa esperienza di vita estrema. Astra ha fatto e continua a fare un lavoro preziosissimo per tutti noi!
Segnalo “Bella senz’anima” di Cocciante e,ancor di piú, “La strega” di Vasco Rossi.Naturalmente sono stato vittima di una maledetta narcisista perversa.Devastante.
Peccato che dopo l’estate non abbiate praticamente pubblicato più nessun articolo, solo quello di un mese fa. Eravate d’aiuto a tutte/i noi che abbiamo avuto la deleteria esperienza di vivere amori altamente tossici. Che dire…spero che torniate presto
Cara Antonella, sono sempre con voi pronta a darvi una mano. Relazioni Pericolose è sempre aperto sul mio computer e come vedi sono pronta a rispondere e a darvi conforto in “diretta” e in tempo reale. Sono super-assorbita in studi di psicologia al fine di potervi meglio aiutare e con un titolo accademico in mano. Non credere che questo blog sia stato lasciato a se stesso. E’ mia intenzione continuare nell’opera di contrasto a queste dinamiche e studiare nuove metodologie per indicare a voi tutti percorsi veloci di uscita da queste difficili strettoie. Lo scrivere richiede tanto, tanto tempo e anche se Relazioni Pericolose sembra frutto di un lavoro immenso, ti stupirà sapere che dietro tutte queste pagine c’è solo Astra. Prometto che non appena riemergerò dall’apnea di questi mesi, tornerò a scrivere, per te e per tutti gli altri. Grazie per le tue bellissime parole.
Astra
Non posso che ringraziarti per la tua professionalità ..e penso di parlare per tutte le persone che seguono come me, il tuo blog. Grazie di cuore per la tua risposta
I brividi… Dopo la prima fase di ” love bombing” ha iniziato quasi ogni giorno a canticchiare creep (Radiohead ) … Per oltre quattro anni… Lo ascoltavo con una sorta di malinconia perché l’associavo al distacco affettivo …. Ma se penso che fosse consapevole del significato mi spaventa😰
Avete mai ascoltato “tu mi porti su” di Giorgia? Lui me l’ha fatta ascoltare ridacchiando e dicendo “oooh… questa canzone va ascoltata..questa é bellissima!”
E adesso provate a sentire “vanità” sempre di Giorgia
Vengono i brividi.
Oltre ai brani musicali (se non è stata già menzionata aggiungerei Fiorella Mannoia con “Nessuna conseguenza”) avete da consigliare dei film sull’argomento?
Mon Roi con Vincent Cassel
Ho visto il trailer del film e mi ripropongo di guardarlo .
Mi ha fatto impressione il titolo , lo chiamavo il “mio Re” e lui mi definiva la “sua Regina” .
Brividi…
In quanto a film c’è anche un ciclo della RAI, che si può vedere con tv on demand sul sito della RAi stessa, “Mai per amore”
http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/page/Page-5b32708b-40fa-4a7c-83ac-b67c10a31321.html
non so se il link funzionerà ma dovrebbe essere questo.
p.s. aggiungo anche “la fata” di Edoardo Bennato.
Buongiorno,
a me ha fatto molto pensare alla manipolazione psicologica “non mi ami” di Giorgia. nel testo si parla del raggiungimento di una consapevolezza, che fa perdere un pezzo di se… quello disincantato, ingenuo. Dopo queste esperienze non si torna quelle di prima. Prima di avere un esperienza con il narciso non capivo questo pezzo del brano “hai preso tu la parte migliore di me” ora lo capisco e come….
Sembrerebbe che l’autrice di Giorgia ha avuto esperienze con narcisi per quante volte ricorre il tema nei suoi testi:
Spero che poi non ce l’avrai con me
non sono io l’immagine che hai di me
Non vedi che cerchi il controllo sui pensieri e su me
e perdi me
Non importa davvero
se hai preso tu la parte migliore di me
ma credevi per davvero
che sarei stata per te
l’aria la scusa
la lealtà
purezza illusa e tu di là
Non mi ami
perché non mi ami
non mi ami
no tu non mi ami così
Ero un nodo fatto su di te
quello che so io non lo devo certo a te
La voglia la rabbia
le tue armi sui pensieri e su me
e perdi me
Non importa davvero
se hai preso tu la parte migliore di me
ma credevi per davvero
che sarei stata per te
l’aria la scusa la lealtà
purezza illusa tu di là
Non ci sarai
Nei miei anni dentro ai miei discorsi
sai che solo il tempo
prende e dà
Spengo le lacrime
ora è possibile
ne ho sprecate per te
non puoi barare con me
Non importa davvero
se hai preso tu la parte migliore di me
ma credevi per davvero
che sarei stata per te
l’aria la scusa la lealtà
purezza illusa e tu di là
L’aria la scusa la lealtà
purezza illusa e tu di là
Non mi ami
perché non mi ami
non mi ami
no tu non mi ami così
Non mi ami
non mi ami
non mi ami
così
Le parole della canzone “non mi ami” di Giorgia descrivevano perfettamente come mi sentivo e cosa pensavo del suo modo di “amare” ( anche se di amore non si tratta ) quando finì la prima volta la mia relazione .
Ovviamente non avevo nessuna consapevolezza , mi risuonavano dentro ma non capivo il reale significato .
Ora , a distanza di anni , le comprendo nella loro essenza .
Lo stesso per la canzone “non sono lei” di Laura Pausini , nella quale la protagonista della storia si descrive come una donna manipolata e sottomessa che si ribella e afferma di non essere più quella donna .
Un giorno faremo un incontro tra di noi liberatorio?
Ho trovato su youtube un breve filmato, Fred e Marie… fatto molto bene, rende bene la tensione che si instaura in alcune situazioni che potrebbero essere “normali ” se agite con equilibrio e propositività (un consiglio su un abito) ma divengono violente perché dettate dall’imposizione e dalla prepotenza….
allego il link nella speranza che sia valido..
https://www.youtube.com/watch?v=xrAQelZeyqI
Grazie Penelope visto….
Mi è venuta in mente questa canzone di Jeanne Moreau, tratta da un poema di Oscar Wilde.
Il significato è diverso ma la persona con la quale ho avuto a che fare, quando alla fine del rapporto, io gli domandavo come potesse comportarsi così con la donna che diceva di amare mi rispose: “For each man kills the thing he loves, yet each man does not die.”
Intendendo che lui “uccidendo” (in senso metaforico fortunatamente) il suo amore per me, sarebbe sopravvissuto.
OGNI UOMO UCCIDE CIÒ CHE EGLI AMA
Eppure ogni uomo uccide ciò che egli ama,
e tutti lo sappiamo:
gli uni uccidono con uno sguardo di odio,
gli altri con delle parole carezzevoli,
il vigliacco con un bacio,
l’eroe con una spada!
Gli uni uccidono il loro amore, quando sono ancora giovani,
gli altri quando sono gia vecchi,
certuni lo strangolano con le mani del desiderio,
certi altri con le mani dell’oro,
i migliori si servono d’un coltello, affinchè
i cadaveri più presto si gelino.
Si ama eccessivamente o troppo poco,
l’amore si vende o si compra,
talvolta si compie il delitto con infinite lacrime,
tal’altra senza un sospiro,
perchè ognuno di noi uccide ciò che ama
eppure non è costretto a morirne.
“Senza appartenere” è la canzone che Nina Zilli ha presentato a Sanremo e che, ahinoi, non è stata compresa.
Ne metto uno stralcio:
“Ma io che cosa cercavo io
E cosa ho trovato
Io non sono come te
C’è troppa vita per restare qui
Ad aspettare cosa?
Io volevo salvarmi io
E poi perdonarmi
Delle volte che ho svelato quella parte debole di me
Ma senza appartenere
Quando la vita è più semplice non mi diverte ci gioco
Io non li chiamo più lividi sono colori e ci gioco
Io ci gioco, io ci gioco
Togliti la maschera
C’è troppa verità per stare qui
Senza appartenere
Donna siete tutti e tu non l’hai capito
E non è mai cambiato”
Ciao a tutte.
Grazie Stellina ho seguito poco Sanremo e mi spiace mi sia sfuggita Nina Zilli che mi piace molto.
Purtroppo i testi che hanno un significato che ” fa poca presa “sul pubblico non sono apprezzati.
La ascolterò. Grazie
A me è piaciuta anche se si è classificata solo diciassettesima, diciamo che il messaggio non è stato compreso e che è una canzone che apprezzi dal secondo ascolto…essendo meno “orecchiabile” di altre.
Nina Zilli intervistata da Radio Italia dice:
“Le canzoni nascono dall’inconscio e da qualcosa che da fuori ti colpisce particolarmente”, spiega l’artista piacentina, “Negli ultimi tempi si sono visti sempre più casi di femminicidi, abusi e violenze: sono contenta che questo faro resti puntato su uno dei grandi problemi di questa società che dovrebbe essere moderna e progredita e invece per certe cose non lo è affatto. C’è l’hashtag di Michelle, ieri avevo il ranuncolo, oggi purtroppo era brutto, è sfiorito: portatemene un altro, vi prego! Io voglio far capire soprattutto che queste cose non succedono solo a Hollywood ma accadono nella vita di tutti i giorni e alle donne normali che non hanno i riflettori puntati, certo fanno sentire la loro voce ma sicuramente non è forte come quella di certe persone che sono nel ciclone mediatico. Quindi è soprattutto a queste donne che dedico la mia canzone”.
Mi piace questo messaggio, brava Nina!