Di Enrico Maria Secci
La chiusura del rapporto con un narcisista perverso non è risolutiva della condizione di dipendenza relazionale della vittima, ma certo rappresenta un passo decisivo verso la guarigione. L’elaborazione del lutto è più accidentata per chi subisce la decisione del partner dominante ed è segnata in molto casi da un lungo iter di “ricadute” complicate dalla tendenza del narcisista a ritornare con ostinazione aracnidea, quella del predatore che si assicura che la farfalla non sia volata via dalla ragnatela.
Anche chi trova il coraggio di mettersi in salvo dal manipolatore deve prepararsi a un percorso comunque articolato, caratterizzato da acute crisi di astinenza, mancanza di senso, pensieri di annullamento, fantasie di vendetta, sentimenti di vergogna e di alienazione. Vissuti che spesso necessitano di un supporto psicoterapeutico specifico, mirato e non necessariamente a lungo termine.
Nella gran parte dei casi, la fine del rapporto patologico prelude a un periodo di riabilitazione emotiva della vittima preceduta da una fase di congelamento emotivo che, al di là della sua consapevolezza, è mantenuto dall’impressione pervasiva di non potersi più fidare degli altri e di se stessa.
Ho affrontato il tema della sfiducia post-traumatica da narcisismo nel post https://relazionipericoloseblog.com/2016/03/06/secci-e-la-paura-di-tornare-a-fidarsi/ dove accenno che nel labirinto di specchi del narcisismo maligno e della dipendenza affettiva ogni emozione è polarizzata, amplificata e riflessa invariabilmente nel suo opposto. Così la vittima deve sopportare il duplice peso della sfiducia negli altri e di stessa.
Non fidarsi più di se stessa vuol dire mettere in dubbio le proprie capacità di valutazione in future relazioni sentimentali col risultato di evitarle o di sabotarle sin dal principio, con vissuti di abbandono o condotte iper-controllanti che scoraggerebbero persino  il corteggiatore più appassionato.
La sfiducia per il proprio metro di giudizio rende la persona confusa e insicura nelle relazioni, a volte aggressiva ed incostante perché proietta sul nuovo potenziale partner le sequenze traumatiche della precedente relazione. Questo accade perché sintomi distintivi della dipendenza affettiva sono l’alterazione della funzione empatica e dell’intuizione dovuti all’esposizione prolungata alla comunicazione ambivalente e paradossale col narcisista patologico.
Non è casuale che queste relazioni inizino, con poche eccezioni, con un sottofondo di disagio da parte della futura vittima nei confronti del narciso, con sensazioni e presentimenti negativi silenziati o deliberatamente ignorati, che poi si riveleranno autentiche premonizioni.
Proprio il progressivo blocco dell’empatia e dell’intuizione spinge a lungo la vittima in un modello d’interazione manipolatorio, illusionistico ed artefatto dove il tradimento sistematico, la menzogna e la mancanza di rispetto sono assurte a “verità”, rivendicate come “diritti” e codificate nelle “regole” del rapporto.
Le ferite inferte all’autostima, alla sensibilità e all’istintualità della vittima perdurano oltre la rescissione del legame disfunzionale perché interiorizzate nel corso dell’esperienza traumatica. Così si spiegano le difficoltà di adattamento nel breve e nel medio termine di donne e di uomini che, dopo la storia di dipendenza affettiva, finiscono per non fidarsi più delle proprie sensazioni e rifuggono sistematicamente dal contatto empatico.
Nel libro I Narcisisti Perversi e le unioni impossibili (http://www.amazon.it/I-Narcisisti-Perversi-unioni-impossibili-ebook/dp/B00QBBQO98) racconto le fasi della psicoterapia e descrivo alcuni esercizi terapeutici finalizzati a sostenere la persona nel percorso di riattivazione di quello stato di risorsa inibito dalla passata relazione. Per esempio, uno dei più divertenti ed efficaci è “Le pagelle degli uomini”: il terapeuta invita la persona a compilare una pagella sugli uomini che la circondano e a valutarli in base a diverse caratteristiche. Per molte persone questo “gioco” ha un effetto dirompente, perché in modo indiretto restituisce loro la sensazione di poter scegliere e, in ogni caso, permette di superare attraverso il dialogo terapeutico molti timori e molte inibizioni collegate alla dominanza perversa del partner precedente.

Enrico Maria Secci per Relazioni Pericolose
http://enricomariasecci.blog.tiscali.it

29 Commenti

  1. Il dottor Secci ne sà , mi chiedo perchè il reato di violenza psicologica sia preso cosi alla leggera?

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    • E’ ciò che ho provato a chiedere alla Matone che, essendo un magistrato, ha voce in capitolo ma mi sembra sia stata piuttosto evasiva.

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  2. durante la relazione con un NP i microtraumi prima e,in un mortifero crescendo,i grandi traumi poi,si susseguono alternandosi, come Lei piu volte ha evidenziato,a momenti di falso pentimento, attenzioni,promesse ed idillio,che pone la vittima già resa dipendente e fiaccata nella sua capacità di vedere e sentire,in uno stato di incertezza. I colpi irrompono all’improvviso, escono dall’ombra proprio quando la vittima si stava un poco rasserenando.l’assenza di informazioni e consapevolezza gioca un ruolo determinante giacché davvero non si comprende con.chi o cosa si ha a che fare.Poi,si legge,si compone il puzzle ed allora Arriva un nuovo tremendo trauma :era un malato ,vuoto ,incapace di sentimenti e cambiamento tutto è stato falso ,si è avuto un rapporto con una maschera, abbiamo amato il nulla ,un mostro sub umano che traeva piacere dal dominare e succhiare l’amore ovunque ne trovasse,inganno puro,anni ,lacrime, speranze inutilmente spesi in favore di chi non ha capacità di provare neppure rimorso .questo trauma,la consapevolezza che il no contact sia necessario per la guarigione e per difesa da stalking minacce o pietosi e vacui ritorni,la perdita dell’innocenza che consegue al male riconosciuto nei suoi occhi privi di vita, in unavittima già dilaniata dalla relazione raporesentano un quadro duro da sostenere.Ma qualcosa pian piano accade:il tempo e la ritrovata chiarezza ci dicono che oggi conosciamo di piu l’umanità giacché ora sappiamo,abbiamo subito la DISUMANITÀ. Grazie Dott.Secci

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    • Leggo queste parole e rivedo la mia storia… Dovrei sentirmi delusa, offesa, arrabbiata, piena di rancore per quello che ho dato e il nulla che ho ricevuto. Per mia fortuna sono riuscita a uscire fuori o almeno a guardare da fuori questa “relazione”, che non so nemmeno più come chiamare. Voglio solo dimenticare senza prima però aver accettato quello che è successo. Si può uscire da queste situazioni, ci vuole tempo ma è possibile. Lo auguro a tutti.

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      • Credo che, una volta capito con cosa si è avuto a che fare e superata l’incredulità e l’orrore iniziali, sia necessario predisposri emotivamente all’accettazione di quanto vissuto e della personalità disturbata e disturbante del partner.Purtroppo è dura rendersi conto che è stata una storia-incubo che non ha mai avuto una sola possibilità di riuscita o miglioramento e che tutto è stato frutto di un inganno teso da chi aveva una malata necessità di dire e fare tutto ,senza scrupolo alcuno ed affettività minima,affinchè noi potessimo rimanere ancorate onde consentire al NP di succhiare ogni vitalità energia ed attenzione gli tornasse utile;come una belva famelica a noi e contemporaneamente ad altre ,veniva totlo tutto ,incluso il rispetto di noi stesse,fino alla loro desiderata distruzione della nostra capacità d’amare, di cui sono estremamente invidiosi e nel contempo bisognosi.
        Accettare questa tremenda verità non vuol dire ,a mio avviso, dimenticare ma rendersi conto che esiste l’amore e l’odio gratuito e che noi, purtroppo ,lo abbiamo ricevuto, sebbene dessimo amore .Accettare vuol dire tornare ad amarsi , a perdonarsi per non essere riuscite a sottrarci in tempo, accettare vuol dire iniziare pian piano, senza fretta o ansia, a guardare avanti, chiudendo in un sacco nero tutto quello che lui e la relazione hanno fatto.
        Loro saranno sempre condannati al non-essere, al non-amore;tenteranno di catturalo, distruggerlo,svilirmi;tenteranno di trasformare chi sa amare in un essere rabbioso e privo di identità,cioè di renderlo come loro. Ma non ci riusciranno,perchè chi sa amare non può perdere questa capacità, anzi la può accrescere e loro saranno condannati ad inseguire ,senza mai raggiungere,una serenità vera.Costretti a mascherarsi ovunque,ad uccidere anime e corpi, ad essere terrorizzati dal non trovarne a sufficienza.E credo, in fondo, abbiano dentro il terrore del proprio vuoto.Nulla di quel che fanno li renderà umani ,incapaci come sono, di provare vere emozioni dinanzi un tramonto o una carezza. Sono fantocci umani,vigliacchi, malvagi a rischio di crollo continuo.
        Noi, invece, possiamo e dobbiamo tornare ad essere ciò che siamo:esseri belli e proprio per questo siamo stati dei bersagli.Noi abbiamo la possibilità di essere felici, di amre ed essere riamati davvero.Loro questa possibilità non la avranno mai.Sono morti che respirano.

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  3. Arrivo qui dopo aver fatto molte ricerche tutte dettate dall’ incredulità di come possa comportarsi in maniera vile, gretta e cattiva un essere che dovrebbe chiamarsi uomo… Alla fine di una relazione! Le storie d amore finiscono, per me c’è qualcosa che sta nel capitolo bene che va oltre le strade che si separano.. Qui ho trovato meschinità, realtà distorta, odio considerando poi che ha fatto tutto lui!! Allora leggendo un pó mi sollevo un pó rimango inquieta nel rivederlo.., e quando hai dedicato e fatto progetti con un soggetto di questo tipo ( non letteralmente violento, ma manipolatore bugiardo etc..) che mi ha lasciato con la scusa dei sintomi appena comprato la casa “dei sogni” e poi ha proseguito ad utilizzarmi come sparring partner ( a seguito di un lutto che secondo me l ha solo slatentizzato) per proseguire con lo sbandieramento della nuova fiamma già vampirizzata suo social ( più o meno un’ ora l’ultima grossa litigata con me ) ci sono alcune domande che cercano risposta: è vero che fanno una “rotazione di coscienza”, che non hanno, pur di modificare la realtà ma quanto ne sono consapevoli? ( dopo tutto quello che ha fatto continua a provocarmi carico d odio) e come riuscire a riacquistare fiducia in noi stesse e nella nostre capacità interpersonali di vedere l altro per quello che è? In questo momento mi sembrano tutti narcisi…

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    • “è vero che fanno una “rotazione di coscienza”, che non hanno, pur di modificare la realtà ma quanto ne sono consapevoli?”
      Lolita ,loro non mentalizzano ,ma razionalizzano,non come le persone sane,il loro razionalizzare consiste nel proiettare tutto il marcio sul partner in modo da giustificare l’abbandono. Ti assicuro che mi sono sentito accusare di cose assurde,le stesse che lei adesso fà.
      Nel riprendendomi dalla manipolazione ,ho ricordato di come tutti i suoi ex erano cattivi,forse gay,forse criminali,forse drogati,forse qualunque cosa di cattivo… Non si salvava nessuno.
      Le provocazioni sono normali nella loro visione delle relazioni,devono dimostrare che sono migliori di te e che hanno di meglio ,invece tu sei una povaraccia(me l’ha avrà detto centinaia di volte che sono un poveraccio). Non ci fare tanto caso a quanto ti provoca è segno di sua debolezza.Se fosse sicuro di se ,stai tranquilla che non posterebbe su Fb i suoi stati di “beatitudine” 😉 .
      ” In questo momento mi sembrano tutti narcisi…” questo perchè ti sei accorta che quello che vedevi nei film o leggevi nei libri è realtà tangibile. Non credevo che potessero esistere persone cosi,esagerazioni letterarie ma purtroppo la realtà è peggiore della fantasia.
      Tutto quello che ti ha detto durante la relazione è FALSO, magari ti avrà pure voluto bene a modo suo ,ma nella sua testa eri e sei sempra stata un oggetto ,qualcosa da cui ricavare un beneficio.
      “Qui ho trovato meschinità, realtà distorta, odio considerando poi che ha fatto tutto lui!! ” Vero!!! Fece tutto lei ,corteggiamento ,dichiarazione,promesse e tutto il resto.Mi sono accorto che nella relazione la mia parte era inesistente come persona ,ero una cosa da esibire,il bel moroso con tente qualità che le amiche invidiavano,poi però ne ha trovato un altro ,ricco e che le paga i conti e le amiche “invidiano”. Sai su Fb molti mettono la descrizione di se stessi,nella sua scrisse qualche mese dopo la rottura che tutti la invidiavano ,perchè era bella ,era capace e con tanti uomini che “pagavano” i conti per uscire con lei.
      Hanno una coscienza? Per me hanno solo il cervello malato.

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      • Si sono convinta che la loro vita sarà un susseguirsi di situazioni ideali e conseguenti fallimenti, ma nel frattempo giocano con i sentimenti e la vita delle persone distruggendole più che possono per poi rammaricarsi se sopravvivono senza di loro… Ho da prendere ancora delle cose mie già richieste due volte, senza che ci sia stato un seguito da parte sua.. Non so se è una sua strategia, o semplicemente è un Poraccio che non si pone nemmeno il problema di continuare ad abusare di cose non sue…

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  4. probabile la seconda che hai detto.Spesso sono persone avide attaccatissime alle cose anche di non loro proprietà. Per loro siamo solo cose da cui apprendere e prendere finchè arriveranno alla “perfezione” ;-),magari in qualche casa di cura per malati mentali.

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    • Ciao Jerez, ti pongo questa domanda dato che sei uomo e dovresti utilizzare un altro emisfero cerebrale e conosci il mondo degli psicopatici! Il fatto che viaggi con al dito l’anello che gli ho regalato poco prima di sfasciare tutto come lo interpreti? 🙃

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      • Bella domanda! Da quello che so per esperienza ,loro buttano le persone non le cose,anche se poi dicono il contrario.Nella sua lettera di addio c’è scritto proprio questo,sei stato blablaabla …. una piccola parte importante della mia vita ,conserverò di te ogni cosa,pure l’amicizia pretendeva ,mi disse che un giorno sarebbe tornata e ci saremmo rivisti per ricostruire il buono che c’era in amicizia però.(paura..)
        Della mia ex,non ho più nulla ,ho conservato delle cose per “protezione” personale ma non le ho in casa,le ha un mio amico,ho sentito troppe storie brutte di vendetta e casomai dovesse succedere ho il materiale…. Detto questo, anche la mia ex aveva consevato le cose che le avevo regalato,disse che non se ne sarebbe mai separata perchè frutto del “nostro amore” e da quello che ricordo una volta avemmo una discussione su questo fatto di conservare le cose degli ex,lei era d’accordo io no.
        Probabilmente ,quell’anello per lui è un simbolo speciale,di quanto ti abbia “amata” ma anche di quanto tu non sia stata capace di ricambiare il suo amore incondizionato.Lui non ha sfasciato la relazione ,nella sua testa sei stata tu,perchè l’opprimevi e non gli davi la comprensione -dovuta-. Queste persone che siano uomini o donne,sono molto diverse dai comuni mortali,tutto in loro è “issimo” senza mezze misure. Scommetto che poco prima dell’abbandono era dolcissimo e ti dichiarava amore eterno.Ma poi ,un pretesto e …. . Ieri ho incotrato una mia amica ,mi ha raccontato delle novità ,ci siamo fatti delle risate anche amare . L’ultimo “amore” della sua vita è già finito prima d’inziare,3 mesi di corteggiamento e ora ha un altra preda,un altro tipo eccezionale ,un vecchio per lei almeno 15 anni in più ma messo bene a soldi…. . Con la mia amica abbiamo contato i grandi amori nell’ultimo anno,saranno 8 circa…vedi tu .
        Ritornando alla tua domanda. Un volta mi disse rifacendosi al pensiero di non sò chi,che nella sua vita le persone erano come cibo ,se ne nutriva si arrichiva con loro per poi progredire e passare ad altre. Poteva impare da tutti e da tutti conservare esperienze anche quelle negative,perchè sarebbero servite a crescere. Tutto giusto ,se non fosse seriale in questo modo di fare e se non tenesse conto dei sentimenti altrui. Il tuo ex credo sia della stessa scuola filosofica,quell’anello rappresenta un esperienza non te.Tu ,io e tutti quelli che inciampano nella vita di questi psicopatici siamo “esperienze” non persone.Quando ritornano è per rivivere l’esperienza se per loro è stata positiva. Io feci in modo che il suo ricordo fosse completamente negativo in modo che non tornasse più. Ero stanco di lei ,del suo mondo e di essere un “esperienza”.

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        • Wow! Bellissima risposta.., che mi
          lascia ancora sbigottita! Ho letto di tutto sto cercando di documentarmi, ma ahimè da comune mortale mi rendo conto di avere dei limiti. Rispetto agli ex? Beh nella mia vita dei miei ex sono rimaste solo cose a cui non do nessun valore emotivo.. Il resto è stato archiviato in luoghi o spazi lontani dalla mia vita presente. Di lui ho buttato praticamente tutto, quando ancora non ero per niente consapevole di chi fosse, ma qlc dentro mi diceva di sbarazzarmene perché non degne nemmeno di stare in uno scaffale fisico o mentale.
          L’esperienza peggiore della mia vita, da cui cercherò di trarre aspetti positivi per il futuro anche se certo si pagano cari.
          Lui? Beh fino All ultimo giorno mi augurava le meglio cose del mondo, tu sei… Bla bla bla… E i mille verbi al futuro per noi… Io sospesa! Non riuscivo a capire come far entrare tutto ciò nella mia vita..! Finché ho messo i puntini sulle i come dice lui e mi sono ribellata.. Ecco che è uscito il mostro! Non ho capito i suoi malesseri e le sue assurde esigenze e quindi mi ha buttato addosso quintali di odio. Ora a parere mio è completamente slatentizzato… Per me irriconoscibile… Ovviamente negativamente!

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  5. Lolita,leggi,informati ma ad un certo punto stacca e riponi tutto ,il rischio è di vedere naricisti ovunque.
    ti metto questo ,l’ho trovato in giro può e deve essere declinato anche al maschile,in queste patologie psichiatriche il sesso è relativo ,uomini femminei e donne mascoline è tutta una confusione di ruoli e comportamenti per questo ci si confonde.
    -Ricordiamoci sempre che comunque i border sono persone e nel caso della mia ex ha degli aspetti veramente meravigliosi ed è molto funzionale ed intelligente. Sono l’amigdala e le zone cerebrali deputate alle emozioni che non funzionano correttamente. I border sono come bambini a livello emotivo nel corpo di adulti, molti studi mostrano che c’è un arresto delle emozioni nell’età del trauma. Vi faccio un’analogia:
    “Una ragazza border prende un cellulare nuovo e molto bello e se ne innamora. Un giorno gli cade e si rompe, ma la colpa non è sua (i border non si prendono quasi mai colpe), la colpa è del pavimento troppo duro o dello schermo troppo fragile.
    Va in un negozio e compra un telefono nuovo; questa volta però ha pochi soldi e ne prende uno da poco, un rimpiazzo al quale tiene meno, però senza telefono non può stare. (i border non sanno stare soli per periodi di tempo prolungati e quindi a volte prendono delle persone a cui non tengono solo per riempire i vuoti e non avendo un sé strutturato hanno bisogno di appoggiarsi a qualcuno). Dopo qualche mese perde il telefono, sta un po’ male e sente subito il bisogno di uno nuovo.
    Su internet trova uno smartphone ultimo modello e si innamora perdutamente, si trova molto bene ma dopo un mese viene rubato. Ci soffre un po’ ma non ha molta importanza perché tanto sa come fare a procurarsene uno nuovo. Gli amici/e iniziano a domandarsi come mai così spesso cambia telefono. Per lei è solo un oggetto del quale non può fare a meno ma che può essere sostituito e sa come fare.”
    Per tanti di loro noi non siamo che il “telefono”. –

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  6. Caro Jerez, cari tutti , non a caso l’ esempio del telefonino.Il mio n.p. era maniaco dell’oggetto.Magari non mangia, ma deve sfoggiare l’ultimo modello costosissimo e neanche per uso professionale.Puntualmente rifila il modello passato al famigliare di turno per comprarsi lui quello nuovo, ne ha fatto persino regalo alla figlia per la comunione del suo ferro vecchio per passare lui all’ultimo tipo. Nonostante tutto però, cioè nonostante la sua pochezza e trattasi di persona che ha tutto in passivo arraffa tutto quello che può dalla vita, io sto ancora male. Come posso fare di più per farcela….leggervi aiuta sapete.

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  7. Buongiorno a tutti,
    per me oggi è una giornata decisamente no. Sono arrabbiata e soprattutto amareggiata, in piena, credo, dissonanza cognitiva! Quando passa? Ma passa???
    Cara Michela anch’io in questi momenti vi leggo cercando di farmi passare la maledetta nostalgia.

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    • Allora siamo in due oggi!

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      • Cara Michela (hai lo stesso nome della moglie del mio NP- il destino è davvero beffardo!), sai cosa mi impedisce di mandare tutti i blog al diavolo e digitare al telefono l’amato numero?? L’orgoglio! L’idea anche minima che possa pensare, alla luce di tutto quello che sappiamo oggi, che la mia telefonata sia frutto di debolezza, di stupidità mi manda su tutte le furie. Senza questo blog e le letture sull’argomento non avrei mai pensato che una telefonata del genere avrebbe potuto essere interpretata così. E lo avrei chiamato perchè l’affetto avrebbe prevalso sull’orgoglio, avrei pensato che avrebbe capito e apprezzato. Ma sappiamo che così non è, purtroppo. E l’idea che dall’altra parte del telefono (che mi risponda o decida di no) possa stamparsi un sorriso compiaciuto e pieno di superiorità, mi aiuta e finora mi ha impedito di compiere l’incauto gesto.

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        • Ciao a tutte/i, siamo in diversi a quanto pare a sentire la mancanza e la voglia di qualcosa che a conti fatti non è mai esistito! Concordo con quanto scritto sopra aggiungendo un altro concetto a cui tengo molto e che sto imparando a coltivare “amor proprio”; questo è quello che mi ripeto ogni volta che mi sento fragile attanagliata dalla nostalgia… Perché la dissonanza c’è e come…☺️

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  8. Oggi è decisamente giornata “no”.
    Non capisco perché sia pervasa da una struggente nostalgia dopo tanti mesi di no contact serrato.
    Condivido ciò che scrivi Anna. Orgoglio e dignità, ma soprattutto la consapevolezza di ciò che comporterebbe, mi frenano a qualsiasi azione “masochista”.
    I tempi di guarigione sono più lunghi dell’immaginabile…

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  9. Allora: quando abbiamo di questi momenti, lanciamoci un SOS reciproco sul blog. Già io sto un pò meglio rispetto a stamattina. La mattinata (quando di solito lo chiamavo) è sempre un pò più difficile del resto della giornata. Sono comunque CERTA che supereremo questa disavventura. Dobbiamo avere pazienza con noi stesse come ne abbiamo avuta tanta con i relativi NP.
    Astra, siamo brave a darci coraggio reciprocamente????

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    • Grazie Anna, hai ragione…dobbiamo avere pazienza. Come una grave malattia i tempi di convalescenza devono essere affrontati senza fretta.
      Solo che questi colpi di coda sono inaspettati.
      Per fortuna c’è questo spazio.
      Grazie a voi!

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      • E’ così anche qui per me.da qualche parte ho letto che è come essere state esposte a contaminazione da scorie nucleari quindi la disintossicazione richiede tempo. Incorraggiamoci a smaltire quanto prima possibile e stare bene come dopo una malattia. Io sono stata esposta a molta stupidità e ho idealizzato una persona senza arte ne parte che fa della seduzione una ragione di vita.finché non l ho vista pazienza ma quando mi sono ritrovata difronte ad una persona stupida,vuota, senza cuore e senza obiestivi vi assicuro che è stato come cadere da una torre. Vado fiera di aver saputo dare uno stop al tranello.io mi sento come Coraline !

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        • Non a caso tra gli attacchi e gli insulti di questi personaggi in fase svalutativa rientra la (falsa) necessità di “smaltire le scorie delle dinamiche della relazione”. Non sarà forse l’ennesima proiezione?

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  10. Per fortuna qui trovo un po’ di serenità, anche nelle mie notti insonni (conseguenze dello shock prodotto dalla realizzazione di aver messo la mia vita in mano ad un mostro). Anche io, come molti di voi, in alcuni momenti di alcune giornate mi trovo a pensare con nostalgia ai bellissimi momenti della mia vita con il mostro. Credo sia un normale fenomeno: per molto tempo eravamo in uno stato mentale ed emotivo che ritorna anche contro la nostra volontà. Peró con il tempo riusciremo a deattivare ogni aspetto del lavaggio del cervello a cui siamo stati sottoposti. Quando mi capitano quei momenti, io mi metto subito a recuperare con la memoria ció che di terrificante è capitato nella relazione. Ovvero, ritorno forzatamente alla realta. Nel mio caso (ma credo in comune con molte vittime) ho una parziale conoscenza di quello che il mostro faceva e diceva alle mie spalle. Quel poco che so basta per far scappare inorriditi e stupefatti. Sospetto che se conoscessi TUTTO quello che il mostro ha detto/fatto alle mie spalle la mia fuga sarebbe ancora più veloce, cosi come il mio recupero. I vostri dubbi e le vostre nostalgie, suppongo, trovano terreno solo negli spazi di ‘ignoranza’. Vi ricordate di quella fantastica vacanza di tre giorni, per esempio, dove lui/lei sembrava adorante. Ma quel ricordo puó farvi traballare solo se non sapete che, per esempio, mentre vivevate l’idillio lui/lei scriveva ferventi messaggi d’amore ad una terza/quarta/ecc vittima con la quale si lamentava delle torture che doveva vivere in vacanza con voi. Il nostro nemico, nella strada del recupero, è l’ignoranza.

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    • Sì Giusy, hai perfettamente ragione. Ritengo di avere scoperto solo una minima parte di ciò che ha fatto alle mie spalle durante la pseudo-relazione.
      Solo perché la pretesa di voler capire i comportamenti ambigui mi ha condotto a cercare conferme. Così ho trovato i famosi messaggi ad ex e non, durante “idilliache vacanze”, una doppia vita su siti di incontro.
      Nonostante la nausea, la rabbia e l’umiliazione, sono rimasta per troppo tempo.
      Ora sono trascorsi parecchi mesi dal totale no contact, ma la patina della tossicità non si stacca facilmente.
      Sono decisamente più tranquilla, anche se le notti sono ancora abitate da fantasmi che disturbano la mia agognata serenità.
      La perdita di innocenza e il timore di lasciarsi ancora abbandonare a nuovi potenziali amori, che lasciano in eredità sono gli scogli più difficili da superare.
      Ogni volta che, come un’onda, riappaiono immagini di una relazione quasi ideale, devo aggrapparmi alla triste realtà di un grande inganno, magistralmente perpetrato.

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  11. Ciao a tutti! Vittima di un narcisista per ben 13 lunghi anni durante i quali mi ha lasciato e ripreso forse 15 volte con abilità agghiacciante e bugie ripugnanti. Un grande stratega che, una volta che ha spremuto le mie energie e la mia autostima, mi ha lasciata per una più giovane di 15 anni. Il danno più grande che mi ha procurato è sicuramente, oltre al dolore nella mia anima, la incapacità di fidarmi più di qualcuno, sono tre anni ormai che la storia è terminata ( lui è felicemente fidanzato con la giovane donna) ma io non sono più riuscita a farmi avvicinare da nessuno. Il dolore è passato ma la rabbia nei suoi confronti per avermi “rubato” gli anni più belli di una donna ( avevo 37 anni quando è iniziata e mi ha lasciato ai 50…) non riesce a passare. Vorrei che invece di essere felice soffrisse per ciò che ha “maneggiato” con così tanta superficialità! Invece questi individui continuano a pascolare indisturbati, indifferenti, senza minimamente curarsi dei traumi che causano alle persone e alla fine cascano sempre in piedi! Non è giusto!

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    • Isabella benvenuta. Non credere che lui sia felice. La felicità non appartiene a questi signori, stanne certa. Fai una preghiera per questa giovane donna che ha avuto la sventura di incontrarlo e brinda alla tua fortuna di essertene liberata. I tre anni trascorsi senza farti avvicinare da altri sono assolutamente fisiologici e normali. Credimi, questa vicenda non ti ha solo inaridito. Ti ha insegnato, ti ha cresciuto, ti ha tramesso competenze importanti per il tuo futuro. Soprattutto quelle di riconoscere al volo personaggi tossici e malsani, di non infilarti in relazioni pericolose e di preferire ed apprezzare la compagnia di uomini normali che fino a qualche anno fa avresti sicuramente snobbato. E non è poco.

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  12. Si hai ragione!! Non sono più come prima ma questo vuol dire che sto imparando a proteggermi! Sono in terapia da tre anni a causa sua e forse perché no grazie a lui e al di là di tutto emerge questo…non so cosa accadrà nel mio futuro ma certamente non potrà più accadere di imbattermi in incontri malefici del genere! Però è durissima riprendere una vita normale, recuperare la propria autonomia nei pensieri, nelle azioni di tutti i giorni…
    Grazie! Sono felice di far parte del gruppo perché condividere le esperienze è importante!

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  13. Ho letto alcuni commenti, mi sembrano mossi da rabbia (giustissima!) Io voglio lavorare su me stessa per non provare più nessun sentimento verso di lui, ne positivo ne negativo. Solo così capirò di essere guarita

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