L’intervento che ha accompagnato, lo scorso 30 gennaio, la salita sul palco di Costanza Miriano in occasione del Family Day al Circo Massimo di Roma nel quale, rivolta alle donne, ha gridato “Riprendiamoci questo ruolo che stiamo dimenticando per emanciparci, torniamo ad essere vere donne capaci di accoglienza, e se lo faremo i nostri uomini torneranno a essere capaci di grandezza” – e i due milioni di applausi che sono seguiti, mi hanno fatto venire la curiosità di leggere il suo best seller, “Sposati e sii sottomessa”. Il libro è edito da Sonzogno, lo stesso che non ha nemmeno risposto alla proposta editoriale di pubblicare Relazioni Pericolose di  Claudia Moscovici in italiano, iniziativa motivata dall’acceso interesse che sta riscuotendo questo blog e dalle 170.000 visualizzazioni registrate in pochi mesi di vita.
Il testo della Miriano ha venduto 150 mila copie. Come sottolinea Riccardo Lestini sulla sua pagina Facebook, “lo stesso numero di copie che otteniamo sommando cinque (cinque!) recenti pubblicazioni che denunciano la violenza sulle donne e, soprattutto, denunciano lo strisciante e incredibile maschilismo che ancora permea la nostra società”. Il libro è uscito tradotto in Francia, Olanda, Polonia e nella cattolicissima Spagna ad opera dell’Arcivescovado di Granada, provocando nel Paese proteste a non finire e manifestazioni da parte delle associazioni impegnate in prima linea a combattere la violenza contro le donne, che hanno indotto il Ministro della Sanità e delle Pari Opportunità, Ana Maio, a chiederne il ritiro dalle librerie in quanto “inappropriato e irrispettoso nei confronti del genere femminile”.
In “Sposati e sii sottomessa”, La Miriano sdrammatizza i problemi relazionali ed invita alla loro facile risoluzione sostenendo: “Di solito la mia risposta a qualsiasi problema è una a scelta tra le seguenti: ha ragione lui; sposalo; fate un figlio; obbediscili; fate un altro figlio; trasferisciti nella sua città; perdonalo; cerca di capirlo e, infine, fate un altro figlio”, oppure: “Se una donna decide di essere accogliente, di stare lealmente dalla parte di suo marito, di avere un pregiudizio positivo nei suoi confronti, guardandolo con gli occhi di chi vuol vedere il buono, l’uomo non le resiste, si trasforma. D’altra parte amare è proprio svelare all’altro la sua bellezza vera, che a volte lui non sa vedere da solo”. “Per smussare gli angoli”, sostiene la Miriano, “c’è solo un modo:  dovrai imparare a essere sottomessa, come dice San Paolo. Cioè messa sotto, perché tu sarai la base della vostra famiglia. Tu sarai le fondamenta. Tu sosterrai tutti, tuo marito e i figli, adattandoti, accettando, abbozzando, indirizzando dolcemente. Basta con le femmine alfa e i maschi omega. Dovrai imparare a mollare le redini, a rinunciare alla tentazione dell’ipercontrollo. Non potrai dirigere tutto, dovrai fare questo atto estremo di umiltà e fiducia, e lasciar fare a tuo marito. Anche quando scommetteresti dieci a uno che hai ragione tu. Prova. E non dire “non mi viene”. Morditi la lingua e abbi il coraggio di stare a vedere che cosa succede se il mondo deve privarsi di un tuo parere. Le cose non saranno eseguite a modo tuo, ma, incredibilmente, il mondo se ne farà una ragione. E lui comincerà a chiedere il tuo parere, visto che non glielo vuoi imporre. Rinunciare al controllo vuol dire anche che è lui il ministro delle Finanze, e, dal momento che ti fidi di lui, devi resistere alla tentazione di controllare i conti”.
Mi domando se lo stesso valga anche quando gli angoli da smussare consistano in tradimenti seriali, menzogne sistematiche, violenze psicologiche e spesso fisiche, abusi, manipolazioni, gasligthing, rivoltamenti di frittate, sparizioni e abbandoni,triangolazioni, gelosie indotte, insicurezze trasmesse, follia e paranoia gratuitamente addebitate, minacce, inganni, truffe emotive, sfruttamento delle nostre vulnerabilità, invidia, disprezzo, insulti, partenze in quarta e improvvise retromarce, contraddizioni, incoerenze, perversioni sessuali, idealizzazioni e rapide svalutazioni e mille altri comportamenti del genere.
Sono sicura che no, non può essere così perché se la Miriano, giornalista del TG3 distaccata a Rai Vaticano, immaginasse minimamente cosa significhi per l’anima e la psiche di qualunque donna subire abusi di tal portata, se sapesse cosa spinge in piazza milioni di persone a manifestare contro la violenza di genere e quante sono le donne che finiscono trucidate non solo direttamente, ma anche in modo indiretto, e cioè ammalandosi seriamente a causa di sofferenza e stress prolungati o anche suicidandosi, si sarebbe fatta qualche scrupolo a consigliare di sposarsi e sottomettersi, anche qualora committente e main sponsor del libro fosse il Vaticano e la sua difesa dell’immagine della famiglia.
In un’intervista rilasciata a Stefano Lorenzetto e pubblicata su Il Giornale del  5 gennaio 2014, la Miriano sosteneva: “ Sto incontrando fuori casa migliaia di donne che hanno salvato il matrimonio o messo in cantiere un figlio grazie ai miei libri”. Non vorrei che quelle migliaia di donne fossero finite, due anni dopo, ad affollare i corridoi del nostro blog e si fossero unite alle oltre 65.000 persone che, grazie a  Relazioni Pericolose, stanno trovando una via di uscita dalla propria sofferenza.
Astra

18 Commenti

  1. Sì sì che bello! Auguriamo tutti insieme alla Mariano che i suoi figli/e incontrino un gran psicopatico iper maligno!

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  2. mah! Esisitono donne cosi?Esistono uomini che vogliono una donna sottomessa e serva? Una persona sottomessa e repressa è una bomba a tempo,prima o poi esplode e fà danni. Solo le persone stupide possono avere piacere a dettare legge e sottomettere qualcun altro solo per il potere . Ma poi cosa c’è di interessante in qualcuno che si fà schiavo?
    Capisco e sò che in giro c’è tanta gente malata ,(ho una teoria in merito del perchè),ma schiavizzare è il male e in quanto tale alla fine banale e noioso.

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  3. Conosco Costanza…ha un marito mite, quattro bei bambini…e non ha per niente l’aria di essere lei quella sottomessa nella coppia. Sono i paradossi di chi trova comunque il modo di imporre le proprie idee. E no, sicuramente non ha idea di cosa significhi attraversare il nostro inferno

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      • ci ho pensato anch’io non conoscendola

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  4. non capisco davvero la protervia di chi parla ottusamente senza neanche tentare di capire che le esperienze proprie non sono necessariamente quelle di tutte le altre donne. Non vorrei che tali persone dovessero capirlo attraverso esperienze delle proprie figlie….non sarebbe corretto, ma la tentazione viene..
    Tuttavia, confondere le abilità femminili nel sapere trattare il proprio uomo secondo i saggi consigli della nonna con la sottomissione raccomandata dalla Miriano è pura follia, è stupido, è superficiale. Già solo l’aver usato la parola “sottomissione” è assurdo e da integralista invasata!!!!

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  5. Dica alla signora che io ero proprio così, anche se i figli non li ho avuti per “far funzionare” il matrimonio, ma per Amore. Risultato: 30 anni di sofferenze, abusi psicologici, distruzione fisica e psicologica, prelievi di risorse in tutti i sensi, tradimenti e abbandoni, violenza di tutti i generi e aggressioni fisiche. La menzogna perpetrata come stile di vita, le battaglie legali, nonostante l’inconfutabile realtà dei fatti.
    In più la consapevolezza di aver scelto per i miei figli un modello di padre e di famiglia che niente hanno di vero, di giusto, di bello…Auspico alla signora tutto il bene possibile, anche quello di rendersi conto che la sua è stata fortuna e magari dispiacersi delle brutte esperienze altrui invece di suggerire trattamenti banali ed inutili a favore dello psicopatico… scusate lo sfogo, sono cattolica praticante e solo Dio sa cosa significa tutto ciò per me.

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    • E’quello che vorrei la signora sapesse. Ma tanto risponderebbe che non era sua intenzione invitare alla sottomissione nei confronti di personaggi disturbati. In realtà, la signora non conosce l’elevato numero di psicopatici, narcisisti patologici e borderline che vanno in giro indisturbati. Se gliene fosse capitato solo uno non avrebbe mai scritto un libro del genere. Come mi faceva notare giustamente un’amica, la signora deve prestare attenzione all’educazione dei figli maschi. Con simili idee in famiglia è molto facile che crescano maschilisti e narcisisti DOC.

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  6. Sono rimasta di stucco.ci sara’ un qualche propaganda dietro perche’ non posso pensare che qualcuno possa professare la sottomissione.mai e di nessun genere. Ogni giorno insegno a mio figlio che e’ un maschio il valore universale della liberta’.per un po’ io ho creduto al mondo di frutta candita.ma grazie al mio vissuto mi sono svegliata.mi vengono i brividi a pensare a donne che non riescono a reagire forse perche’ proprio non ce la fanno non hanno delle basi e autonomia.

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    • Certo che c’è, è il Vaticano, la Chiesa e la difesa del concetto di famiglia.

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      • Mamma mia cosa vedono i figli….concetto di famiglia…amore e rispetto bye bye.

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      • Sarò impopolare, ma voglio esprimere la mia opinione…Non credo che sia il Vaticano, visto che predica Gesù che è per l’Amore e il Rispetto reciproco e nel Vangelo promuove l’inderogabile valore della persona… Lo stesso papa Francesco si è espresso in favore della dignità della donna e della persona in generale e nello specifico, proprio nell’ambito familiare… forse è frutto di una lettura distorta della Parola…

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  7. Oppure possono essere atavici costrutti culturali, gli stessi che mi hanno annientata, secondo i quali la donna deve assecondare l’uomo…
    Questi principi li troviamo anche in rapporti ed unioni che del Vaticano e della Chiesa non si preoccupano, anzi vivono situazioni che ne contrastano i principi

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  8. Sono nata cresciuta e ho preso la laurea in lettere e filosofia in Unione Sovietica. Mi fa veramente paura che nel 2016 parliamo ancora di sottomissione di donna ad un uomo e addirittura qualcuno scrive l libro di consigli…Tempi bui…

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    • Sì tra l’altro se ci sottomettiamo ancora un pò non so dove finiremo…

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  9. Sarebbe davvero interessante un confronto e credo che ne uscirebbe fuori un bel dibattito. Infatti la giornalusta, secondo me, si riferisce a uomini e donne “normali”. Sarei curiosa di sapere come affronterebbe il tema delle relazioni pericolose. Perchè non provate a unire le forze? Magari si riesce a fare capire alle donne che nelle relazioni non pericolose ci si può concedere addirittura questo “lusso” di essere le fondamenta della famiglia con una specie di sottomissione “ammessa”, mentre in quelle pericolose si è “patologicamente sottomesse” . Credo che aiuterebbe molte donne a capire la differenza e quando è il caso di scappare.

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    • Angela temo che la distanza tra Relazioni pericolose e questa signora sia siderale. Se leggi il suo libro te ne accorgi subito.

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      • Spero che non si parli per dare fiato alla bocca…..Stiamo scherzando?Sii sottomessa?Ma in un rapporto esiste ed è essenziale il reciproco, tu hai dei meriti e io altri, tu hai delle capacità io altre, tu sei abile in certe mansioni e io in altre,tu hai certi hobby e io altri ma,in comune abbiamo i valori, i progetti e raggiungiamo insieme i traguardi attraverso il supporto reciproco….se io sono sottomessa non ho proprio un ruolo e non credo ci sia bisogno di stare sotto a qualcuno, anzi nuoce il rapporto questo sbilanciamento. Mah…

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