Un bastardo, un predatore, uno sciacallo senza scrupoli che ha bisogno di usare e spremere fino al midollo le proprie prede. Un animale da letto, un trasformista, un vampiro assetato di sangue che ha bisogno di vedere gli altri soffrire per stare bene” così si definisce Paolo G., il protagonista del nuovo libro della criminologa Cinzia Mammoliti, Intervista a un narcisista perverso, Runa Editrice, pag.131, Euro 14,00. Dopo I serial killer dell’anima e Il manipolatore affettivo e le sue maschere, la Mammoliti, una delle maggiori esperte italiane in materia di manipolazione relazionale e violenza psicologica, torna ad affrontare l’argomento della pericolosità dei rapporti con narcisisti e psicopatici. Lo fa con un’intervista a un soggetto sadico e seriale, non solo consapevole ma anche orgoglioso della propria crudeltà.
E’ un dialogo profondo, puntuale, coinvolgente quello che ripercorre le tappe della relazione tra Paolo e Arianna, dall’amore immacolato della giovinezza alle prime violenze, alle rotture seguite da puntuali riconciliazioni, alla svalutazione, ai tradimenti, alle bugie, alle manipolazioni, fino allo sconcertante epilogo che terrà i lettori con il fiato sospeso.
Le vicende narrate toccano tutti i tratti del disturbo di personalità dei soggetti in questione: la misoginia, la mancanza di stima e rispetto per le donne considerate ostacoli nell’imposizione della propria grandiosità, la loro oggettivazione (“…oggetti e basta, corpi su cui sfogare la mia rabbia e frustrazione per poi gettarli via”), la distinzione tra sante e puttane (“Il sesso migliore riesco a farlo con donne di cui non mi importa nulla perché con loro mi posso sfogare liberamente e far fare cose che non farei mai fare alla donna che amo”); il richiamo a un’infanzia tormentata e a una madre assente e l’intenso coinvolgimento con le due donne più importanti della sua vita, definite “…il preciso contrario di mia madre…come la madre che avrei sempre voluto avere”.
Come per tutti i narcisisti la colpa è sempre dell’altro quando le cose iniziano a non funzionare: Arianna “ormai non c’era più- dice il protagonista-. Era completamente assorbita dalle sue cose, dai suoi studi, dalle sue amiche. Non mi vedeva più…non cucinava più…e fu esattamente allora che iniziai a innervosirmi”.
La consapevolezza e la lucidità delle tecniche di manipolazione che questi soggetti utilizzano per uscire dall’angolo emergono con assoluta insolenza. Confessa Paolo: “Quando una donna ti mette con le spalle al muro e inizia a chiedere risposte che tu ovviamente non le puoi dare, nega e gettale addosso il dubbio che non sia sana di mente per i sospetti che nutre…devi iniziare a mettere in discussione ogni cosa che dice e che fa, farle credere il contrario di quella che è la realtà, farla dubitare in continuazione delle sue percezioni e della sua memoria, mandarle messaggi contraddittori per disorientarla”.
Con questo avvincente libro la Mammoliti ci illumina ancora una volta sulla pericolosità delle relazioni tossiche e si addentra nei meandri della mente di narcisisti patologici e psicopatici mettendo a nudo debolezze e perversioni di tali soggetti. Va ricordato però che “la corsa all’uomo”, fenomeno diffuso nella società odierna, non fa che aumentare il narcisismo di individui disturbati ponendo spesso le donne in posizioni di corresponsabilità. “Ho visto fare alle donne le cose più folli per tenersi accanto un uomo- dichiara Paolo-. La maggior parte di loro non guarda in faccia niente, accetta umiliazioni, tradimenti, botte, anche l’abuso dei propri figli pur di non farsi mollare da chi hanno accanto… Chiamano mostri quelli come me ma non si rendono conto che il più delle volte sono loro a trasformarci in peggio, a farci venire fuori lo schifo che abbiamo dentro, a farci perdere ogni tipo di considerazione nei loro confronti”.
Con tutta la disistima e la repulsione verso individui così sadici e crudeli, in assoluta solidarietà con le vittime di violenza fisica e psicologica da parte di soggetti così riprovevoli e nel rispetto di tutte le sofferenze provocate da condotte abusive, credo comunque che l’ultimo virgolettato del Signor Paolo G. imponga una riflessione profonda da parte di tutti noi.
Astra

14 Commenti

  1. Mi avete fatto piu di mille visite dallo psicanalista…anche perche dallo psicanalista ci deve il malato…grazie lau

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  2. Sono stata 42 anni con un narcisista perverso e psicopatico accettando violenza fisica psicologica tradimenti fughe in totale assenza di dignità e autostima cercando sempre di capire la sua personalità di studiarla assieme al suo vissuto infantile con una madre manipolatrice abbandonica che lo ha istituzionalizzato. Credevo che con gli anni smettesse con le sue relazioni parallele invece ha iniziato una relazione con una rumena e da allora ho compreso che oramai con i figli sistemati io sparire dalla sua vita oramai non gli servivo più ha fatto cose atroci fino a tentare di far credere ai figli che ero malata di mente e tentato di farmi TSO perché oramai ero esplosa e fuori dal suo controllo l’ho cacciato di casa con le forze dell’ordine ma alla fine se volevo sopravvivere sono dovuta andare via lasciargli la casa e lasciare il paese dove vivevo da circa 40 anni. Ha fatto credere a tutti che ero pazza. Mi chiedo malattia o cattiveria colpa del vissuto o genetica. Sono consapevoli del male che fanno? Sono ancora traumatizzata ma mi sono ripresa e la cosa più incredibile più assurda che mi fa sentire davvero malata e che mi manca mi fa pena e mi chiedo sempre se ora dopo tutte le donne che ha avuto e felice e se ha trovato la donna della sua vita se la tratta bene lui ora ha 64 anni io sono in psicoterapia e finalmente a 62 affrontò i miei di problemi
    Ho avuto un padre violento e un’infanzia infelice a casa non sono stata considerata non ho autostima e forse sono abituata all’infelicità per questo sono entrata e ho coltivato una relazione malata perché era l’unico tipo di relazione a cui sono stata abituata.La cosa più incredibile e che lo amo ancora nonostante sono esplosa e mi sono separata e non lo voglio ne vedere ne sentire mi sembra di aver vissuto un film dell’orrore.Vorrei tanto ricevere un parere competente sulla mia storia

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    • Mia cara Dora, per quanto il mio parere sia quello di una persona che ha semplicemente a cuore queste materie- non essendo psicologa- mi sento di dirle che la sua infanzia ha avuto un ruolo decisivo in ciò che le è capitato. Ciò che non riesco a comprendere è come fa ad amare ancora un uomo che è stato fonte di una così estrema sofferenza e disagio. Credo debba lavorare su questo in terapia. Non è mai tardi per acquisire consapevolezza e liberarsi dal giogo perverso e diabolico di questi individui. La lettura e la conseguente presa d’atto che non si è soli, trattandosi di una patologia mentale molto diffusa, aiutano sicuramente. Buona guarigione mia cara.

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  3. Cara Dora, posso dirti che io ho vissuto la tua stessa storia di infanzia e di matrimonio. Anche io dopo tutte le sofferenze vissute amo ancora il mio ex marito. Ma sto imparando a vivere me stessa ed amare Dio. L’amore di Dio mi ha aiutatata tantissimo a liberarmi da tutti i sensi di colpa che mi ha sobbarcato prima mio padre e poi mio marito. Mi ha liberata dal senso di colpa della sconfitta della mia famiglia. Due personalità molto forti e molto condizionanti. Dimenticare é impossibile, ma vivere con gioia si !!! Dora buttati alle spalle tutti i pesi cerca di essere una persona nuova, ama te stessa e perdonati. Ritroverai la gioia di vivere! Un abbraccio 😊

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  4. Cara Dora finalmente puoi prendere in mano la tua vita. Non posso darti un parere da esperta dalle ottime letture di questo blog e il riscontro nella mia esperienza mi sembra di aver capito che i narici psico non hanno chance , non evolvono, perpetuano la loro condanna come in un girone dantesco.con le altre storie sono schiavi del solito copione di esaltazione e svalutazione.per quando una donna possa essere bella profonda intelligente non sarà’ mai abbastanza per loro.sono loro che non hanno alternative, mentre noi abbiamo la grande libertà di poter scegliere.buona fortuna

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  5. Cara Dora,
    anche io ho vissuto la tua stessa storia per 25 anni e se non fosse per i figli probabilmente non avrei mai avuto il coraggio di lasciarlo terrorizzata dalle perenni minacce. Quando l’infanzia è stata difficile affettivamente si radica una tale confusione rispetto all’amore che non ci permette di capire che amore e sofferenza non possono convivere in una relazione di coppia. La sofferenza esiste ma non deve venire dalla persona che dovrebbe amarti e quindi rispettarti. Tornare con lui sarebbe farsi del male e non credo sia questo che vuoi. Forse che lui capisca, che lui possa cambiare, ma sono malati del loro apparire e credo sia molto improbabile cambiargli i meccanismi nel loro cervello. Facciamoci forza, meglio sole che devastate da tanta povertà d’animo.

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  6. Ciao, volevo chiedere agli uomini, cosa trattiene un uomo a non scappare da una psicopatica narcisista maligna arrogante e parassita? Possibile che un uomo arrivi addirittura alla privazione del sonno per fare contenta la sua compagna palesemente psicopatica che non cucina non dialoga e mortifica il compagno e assolutamente trascura il figlio anafettiva quanta pazienza può avere un uomo che sembri rasenti la santità, invece è un uomo zerbino? Aspetto molte risposte da voi uomini, io non riesco a capire come un uomo possa ridursi così….grazie in anticipo! catia

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  7. “Quando una donna ti mette con le spalle al muro e inizia a chiedere risposte che tu ovviamente non le puoi dare, nega e gettale addosso il dubbio che non sia sana di mente per i sospetti che nutre…devi iniziare a mettere in discussione ogni cosa che dice e che fa, farle credere il contrario di quella che è la realtà, farla dubitare in continuazione delle sue percezioni e della sua memoria, mandarle messaggi contraddittori per disorientarla”.
    Questo passaggio mette i brividi, è andata proprio così.
    Provo una tristezza infinita quando penso alla donna che si è fatta manipolare in questo modo (Io), senza accorgersene per tanto tempo.
    Forse non mi sono ancora perdonata del tutto.
    Oggi è una giornata un po’ così…un saluto a tutte!

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    • Buongiorno Stellina,
      Le “giornate un po’ così” ci stanno, devi provare a farti forza e a pensare che ne stai uscendo, che sono momenti di frustrazione e anche dolore che fanno parte di questo percorso… e poi ci siamo noi tutte strette attorno a te!
      In merito a quello che hai detto posso risponderti che la mia esperienza da “fonte di approvvigionamento secondaria” magari è diversa dalla tua ma che anche io mi sono sentita profondamente stupida ad averle credute tutte o quasi. Dispiacere, rabbia.. tante emozioni. Ma se ti fermi a pensare… come fare ad accorgersi? Come arrivare al fatto che mentono spudoratamente su qualsiasi cosa? Pensa che il mio triangolava e quando gli ho fatto una scenata perché me ne sono accorta ha minacciato il suicidio negando fino alla morte, con corse pazze in auto e pianti a non finire anche nel cuore della notte… Dopo qualche ora era come se avesse fatto una passeggiata al parco.
      Il punto è che finché non arrivi a capire che sono soggetti psicopatici e quindi a rivalutare tutto da un altro punto di vista non comprendi, non svolti.
      Baciamoci i gomiti (e Astra) per essere riuscite a giungere a questa consapevolezza, e non colpevolizziamoci per quello che è stato, ma facciamo del nostro meglio per rendere luminoso quello che sarà.
      Ti abbraccio

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      • Grazie cara Firefox,
        il tuo, il vostro supporto mi è di grande aiuto.
        Ho avuto un momento di fragilità e sono tornati, per un attimo, i sensi di colpa.
        Io, purtroppo, l’ho capito solo dopo la fine ultima, perché non mi spiegavo la facilità con la quale avesse posto la parola fine, la crudeltà con la quale l’avesse messa in atto, insomma mi sembrava un’altra persona.
        E internet è stato fondamentale in questo, ogni articolo che leggevo era un pugno allo stomaco, lo rivedevo, riconoscevo i suoi comportamenti, da manuale.
        Sono stata talmente male per questa consapevolezza. Come si può pensare che l’uomo che hai considerato l’amore della tua vita, quell’amore che ti sei sentita privilegiata a trovare e vivere, fosse in realtà una messinscena, che hai solo fatto parte, inconsapevolmente, di quella recita che è la sua vita?
        E ti sei ritrovata in un teatro vuoto e fatiscente, all’improvviso, chiedendoti come mai fossi lì, mentre tu pensavi di trovarti di fronte al mare in un paesaggio da cornice.
        Però questo l’ho accettato, nonostante il dolore, la delusione.
        Buona giornata

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  8. E niente… e successo di nuovo ma solo ora sono consapevole di tutto ciò. È durata 8 mesi che a dire la verità non sono stati tragici, litigavano quando ovviamente io ” volevo di più “. Il mio voler di più era un minimo di ascolto, di interessamento verso le mie cose, uscire il week-end, fare una passeggiata… nulla il rapporto al 90% era basato in lui. E niente, litighiamo a inizio anno, per me è finita ma lui ogni tanto mi manda qualcosa su Whatsapp. Io o non rispondo o giusto un Emoji. Disgrazie della vita, buco una ruota della macchina io nel panico mi viene in mente di chiamare lui… viene subito nonostante abita in un altro paese. La verità la cosa mi lusinga e mi prende sprovvista. RICADO. ( non sto a spiegare quello che già sapete ” vedi solo io potevo venire ” bla bla). Non dura più di una settimana il perché si sa… litighiamo per le solite mancanze ci mandiamo a quel paese, dopo 3-4 giorni di mutismo mi arriva un video di Youtube ” lettera di un narcisista ” immaginate lo shock… dopo un’ora un altro video ” il narcisista perverso “… Mi crolla il mondo perché una cosa è essere coscienti di un rapporto che è arrivato al capolinea e tutta un’altra storia che sia disturbato e confessi… i video non fanno una piega ( vabbè in 8 mesi non ha avuto tanto tempo, fortunatamente)… io non faccio altro che cercare di tutto su Google, questa ” confessione” mi ha portato a la consapevolezza che ero figlia ad un narcisista e mio ex marito( 10 anni di matrimonio e un figlio sempre ritenuto cafone ed egoista) non sia altro che un viscido narcisista. Il problema ovviamente è mio che gli attraggo. Perché? Perché lui ha confessato? È un segno di benevolenza? Così è sicuro che chiudevo definitivamente? Non lo saprò mai. Comunque ho applicato il contatto zero, ma lui sa tutto di me può cercarmi se vuole…
    Non nego che non provo odio nei suoi confronti, mi dispiace che non ci sia salvezza, mi dispiace tutto, sarà era quello che gli attraggo. Chi lo sa ma per il momento lo ringrazio anche, mi ha aperto gli occhi…

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  9. Ciao Lucia!
    Io ho scoperto che il “mio” ha fatto la stessa cosa, “riciclando” questo video che gli ho inviato io,
    e addirittura una canzone di Mina: ha detto alla “nuova” che era la loro canzone…
    Ormai non soffro più, mi fa solo sorridere tristemente quando inventa scuse pensando di essere furbo.
    Però anche io ho sprecato tempo ed energie a chiedermi se è consapevole, visto che ha usato la Lettera:
    Astra, puoi aiutarci a capire?

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  10. Ciao Alba puoi aiutarmi a capire a cosa ti riferisci quando dici che ha usato la lettera?

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    • Ciao Astra, ciao a tutte! Scusa se rispondo solo ora, ma…ho cercato di non accendere il pc per non cadere nella tentazione di cercare sue notizie.
      Cara Astra, intendo dire che io gli ho inviato un articolo in cui era riportata la Lettera di un Narcisista, e lui non mi ha minimamente risposto, salvo poi scoprire che l’ha inoltrata alla “nuova” fiamma, la quale ovviamente non sa nulla della provenienza. Inoltre ha riciclato anche il video di una canzone di Mina e Celentano, sempre inviato da me, dicendole che era la LORO canzone…

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