Secci: "Abbandonate la rabbia, è il guinzaglio psicologico del narcisista"

da | Dic 14, 2015 | Cura dei danni e letture per uscirne, Interviste, L'angolo di Enrico Maria Secci, Trauma da narcisismo, Tutti gli articoli del Blog Relazioni pericolose | 242 commenti

 

Abbiamo rivolto alcune domande al dottor Enrico Maria Secci, uno degli psicoterapeuti più esperti in tema di narcisismo e relazioni patologiche, nonché autore di volumi importanti in grado di illuminare le vittime e indicare loro metodologie di pensiero e strade da percorrere nel caso si fossero smarrite a causa di rapporti tossici con soggetti disturbati.
Dottor Secci, in Italia si parla soprattutto di narcisismo patologico. Il termine “psicopatia” è solo sfiorato dalle discussioni che ruotano intorno alle relazioni patologiche. Eppure, negli Stati Uniti, sin dal lontano 1940, sono stati scritti fior di libri che descrivono lo psicopatico proprio come il narcisista perverso. Ci aiuta a fare un po’ di chiarezza?
In Italia lo studio sul narcisismo patologico e sulle dipendenze affettive è senza dubbio più recente rispetto agli Stati Uniti innanzitutto, credo, per ragioni culturali. Mi sembra che la società americana sia storicamente propensa ai valori della competizione, della popolarità, del denaro, dell’estetica, dell’auto-realizzazione e dell’aggressività relazionale che, in un certo senso, ricalcano modalità narcisistiche e sono accettate e considerate socialmente desiderabili. Autentiche chiavi del successo. Basti pensare al mito americano del “self-made man“, che è un modello iper-competitivo improntato all’esaltazione di sé. Possiamo sovrapporlo al concetto di “narcisismo sano” e capire così come, a livello culturale, uno standard simile abbia favorito distorsioni affettive e relazioni molto marcate, sconfinanti nella psicopatologia. Quelle che hanno suscitato negli intellettuali americani, sociologi e psicologici soprattutto, l’esigenza di esplicitare gli aspetti problematici del narcisismo e le sue conseguenze affettive e relazionali. Ho parlato di questo sul mio blog, nell’articolo “La Sindrome di Dorian Gray e la cultura del narcisismo” (http://enricomariasecci.blog.tiscali.it/2015/11/05/la-sindrome-di-dorian-gray-e-la-cultura-del-narcisismo/).
In Italia questa urgenza è arrivata molto più tardi e credo non sia un caso, ma sia correlata all’emancipazione delle donne e al cambiamento culturale che lo ha accompagnato. Infatti, a differenza degli Usa, le donne in Italia sono state a lungo educate alla subordinazione e alla dipendenza, cosa che ha reso quasi invisibili le dinamiche di sopraffazione legate al narcisismo perverso. Questo fattore, unito alla diffusione in ambito psicologico e psichiatrico degli approcci sistemi e relazionali, che considera le psicopatologie all’interno delle relazioni e non si limita alla definizione individuale di un disturbo, ha favorito anche nel nostro Paese lo studio del narcisismo perverso e delle dipendenze affettive.
Parliamo di prevenzione: la violenza fisica e quella psicologica, per non parlare dei femminicidi di cui sono piene le cronache, sono espressione di un preciso disturbo della personalità da parte dell’abusante che, se si presta attenzione, può essere identificabile, ravvisabile e smascherabile. Non crede che lavorare sulla diffusione della conoscenza e della consapevolezza del fenomeno possa ridurre il numero delle violenze e quali sarebbero, secondo lei gli strumenti più idonei a fare una buona prevenzione?
La responsabilità sociale di psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, medici e, in generale, dei professionisti della salute è cruciale. Riconoscere sin dai primi segnali una relazione patologica, in particolare quando è coinvolto un narcisista manipolatore, può aiutare le vittime a mettersi in salvo prima che la loro salute mentale e, talvolta, la loro stessa sopravvivenza siano compromesse. Eppure, troppo spesso, ci si ferma alla diagnosi: depressione, attacchi di panico, disturbo di personalità (della vittima!), col rischio di scambiare le conseguenze per le cause ed etichettare sbrigativamente come psicopatologico qualcuno che, invece, è invischiato nel “mal d’amore” e subisce quotidiani abusi emotivi. Una corretta e capillare informazione può prevenire efficacemente lo sviluppo di certe patologie ed evitare le tragedie di cui, purtroppo, ogni giorno abbiamo notizia. Se i media e i social, la stampa e il giornalismo online dedicassero lo stesso spazio che destinano abitualmente a speculare su i delitti a sfondo affettivo a divulgare consapevolezza e nozioni di base sull’affettività sana, saremmo già a un punto di svolta nella prevenzione psico-sociale.
C’è ancora molto da fare a livello istituzionale e nell’ambito dell’istruzione, dove i programmi di “alfabetizzazione emotiva” incontrano ancora molte resistenze e i progetti sul tema sono sporadici. Pare per mancanza di fondi, io credo per mancanza di sensibilità e di coscienza. L’impatto sulla società della diseducazione sentimentale è ancora sottovalutato, a dispetto dei reali bisogni dei cittadini. Mi basta pensare ai milioni di visitatori sul mio blog, Blog Therapy (www.enricomariasecci.blog.tiscali.it) e al riscontro della pagina Facebook Blog Therapy, arrivati senza indicizzazioni e pubblicità, o al riscontro del libro “I narcisisti perversi e le unioni impossibili. Sopravvivere alla dipendenza affettiva e ritrovare se stessi”, best-seller da oltre 11 mesi nel settore psicologia di Amazon, Internet Book Shop e Kobobooks, per capire quanto sia forte in Italia il bisogno di riferimenti e di informazioni sulle dipendenze affettive e sulle forme di narcisismo patologico.
Ricerche e studi clinici ravvisano ragioni genetiche e fisiologiche oltre che di crescita nei disturbi della personalità. Entriamo nel vecchio dibattito “natura contro cultura”: narcisismo, psicopatia e sociopatia quanto sono riconducibili a cause genetiche e quanto, invece, a traumi infantili e condizioni ambientali?
Neuroscienze e neurobiologia, grazie all’integrazione di medicina, fisica, biologia, antropologia, matematica, psichiatria, psicologia e psicoterapia stanno indagando con crescente efficienza sulle modificazioni anatomiche e funzionali del cervello causate da esperienze traumatiche di trascuratezza e/o di abuso psicologico, in età infantile e non solo.  Quello che vediamo ormai con chiarezza è che la comunicazione e la relazione influenzano significativamente lo sviluppo psicologico, incidono fisicamente sull’architettura e sull’organizzazione dinamica del sistema nervoso. Le variabili ambientali rivestono un ruolo decisivo sulla salute mentale. L’ambiente, il “curriculum emotivo”, lo stile di attaccamento marcano nella maggior parte dei casi  la differenza tra il narcisismo sano e quello perverso. Spesso questi pazienti sono stati a propria volta manipolati, utilizzati o abusati in famiglia e hanno trovato nelle modalità narcisistiche un modo per reagire al dolore in contesti di abbandono o di superficialità relazionale successive ai traumi primari nella scuola, tra i pari, sul lavoro.
Se non si può affermare con certezza che la società li crei, penso di possa dire che la società non li aiuti a correggere la gravità del trauma iniziale, che li lasci a se stessi. Per questo, anche in età adulta, rimangono pressoché pazienti invisibili. E gran parte delle osservazioni cliniche sul narcisismo perverso avviene quando le vittime chiedono aiuto o denunciano, o, peggio ancora, quando rimangono violentate e uccise.
Ha fatto riferimento allo stile di attaccamento, a eventuali traumi infantili e al curriculum emotivo: in poche parole, a tutto ciò che è pregresso a livello emozionale. Vorrei soffermarmi sul ruolo della famiglia di origine e in particolare su quello dei genitori. Persone che hanno rapporti distorti con i propri genitori finiscono inevitabilmente con il far pagare le conseguenze alle proprie compagne/i. Quanto conta nel narcisismo e negli altri disturbi della personalità il rapporto madre-figlio?
Di frequente chi sviluppa tratti disfunzionali di narcisismo ha vissuto nell’infanzia la fragilità di una madre che non è riuscita a compensare le mancanze dell’altro genitore, spesso distante e rigido. Non ha saputo difendere se stessa, né il bambino dalla freddezza e dagli atteggiamenti rigidamente normativi e soverchianti del proprio partner. Ne “I narcisisti perversi” indago sulle analogie del mito di Narciso con la storia reale dei narcisisti e ho trovato somiglianze illuminanti tra la famiglia raccontata nel mito e le configurazioni familiari correlate, nella realtà, al disturbo narcisistico. Nella formazione dei disturbi di personalità in genere, il fallimento della relazione genitore-figlio è un fattore patogeno molto forte su cui autori di impostazioni anche molto diverse sono unanimi. Anch’io sono convinto che il passato del narcisista perverso sia certamente esplicativo, ma, come terapeuta, credo fortemente che “spiegazione” non significhi automaticamente “soluzione”. E lo stesso vale per le vittime. Soffermarsi lungamente in terapia sulle distorsioni dei legami pregressi con le figure genitoriali a scapito delle difficoltà e degli schemi attivi nel presente, sino ad intessere intricate trame di memorie traumatiche infantili, rischia di convalidare il vittimismo grandioso tipico in questo disturbo, anziché focalizzare il trattamento sulle dinamiche perverse con i/le partner dell’età adulta.
Nella mia impostazione, il “qui ed ora” è la sola e reale possibilità di cambiamento. Nessuno può cambiare il passato, ma tutti possiamo cambiare il presente. Vale per ognuno di noi, tanto per le vittime, quanto per i carnefici. Perché se c’è una possibilità di cambiamento, questa si coniuga nel tempo presente e, soprattutto in terapia, è importantissimo accompagnare i/le narcisisti/e disfunzionali nell’acquisizione di un’identità adulta salda, maggiormente empatica e consapevolmente responsabile.  Al di là della scoperta e della narrazione delle mancanze subite da bambini, penso sia cruciale sollecitare il tema della responsabilità con cui, come uomini o donne fatti e finiti, i narcisisti (e, talvolta,  le loro vittime) continuano a ripetere nel loro presente, al di là della propria consapevolezza e illudendosi di sentirsi nel “giusto”, schemi mentali di sfiducia e di abuso, di abbandono e di impulsività estrema.
Il trauma da narcisismo è una delle più grandi sofferenze relazionali in cui si possa incorrere. Quali sono i comportamenti da evitare e quelli invece da mettere in atto per uscire dal dolore nel minor tempo possibile e far sì che i danni non siano permanenti?
La sofferenza inferta dalle relazioni patologiche in età adulta anche su persone che, prima del narcisista perverso, non sapevano cosa fossero la depressione, l’ansia, l’angoscia o l’ossessione, deve far riflettere sul fatto che il traumatismo psichico non è necessariamente un’eredità infantile, ma può colpire anche soggetti complessivamente sani e ben adattati. C’è molto lavoro da fare sul trauma affettivo in età adulta. La prima cosa che le vittime fanno è colpevolizzarsi, chiedere chiarimenti, accettare compromessi sconvenienti, umiliarsi, cercare di cambiare se stesse, distruggere la propria autostima. Cercano di “adattarsi” al mondo del narcisista, sino a interiorizzarlo insieme ai suoi disvalori. A volte, diventano a propria volta machiavelliche, manipolatrici e perdono così il contatto con le proprie emozioni. Perdono dignità, si isolano, si annullano. E il manipolatore le aiuta, demolendo le loro famiglie, il loro passato e il loro presente, gli amici, il loro senso morale. Tutto.  Così, si convincono di essere perdute e si consegnano all’amante perverso, come fosse un “salvatore”, quel principe azzurro che le solleverà dalla loro pochezza ed inutilità, che lui stesso ha determinato.
Per quanto riguarda i comportamenti da attuare quando si ha il dubbio di essersi “ammalati d’amore”, la cosa più facile è certamente documentarsi, leggere. Può servire a ridefinire il dolore in una cornice relazionale, cosa che le vittime di solito non fanno, o che fanno molto tardi. Ma la cosa più importante è chiedere una consulenza psicologica, specie quando in corrispondenza all’inizio e all’evoluzione della relazione emergono sintomi significativi: insonnia, irritabilità, tristezza, impulsività, aggressività, pianti improvvisi, esplosioni di rabbia e così via.
Una volta scoperta la causa del problema, se si decide di rimanere con il narcisista/psicopatico/sociopatico vuol dire che anche nella vittima c’è una patologia da curare. Di che patologia si tratta e come si può curare per non ricadere nello stesso errore?
In generale, nei casi in cui la vittima non trova il modo di sottrarsi a una relazione trascurante e/o abusante, il quadro diagnostico di riferimento è la dipendenza affettiva, che non è codificato dai manuali diagnostici, pur essendo molto reale e frequente nella pratica clinica. A questo proposito, è importante fare una diagnosi differenziale, che serve a comprendere se e in che misura la “vittima” possa soffrire di disturbi sottostanti dell’umore o della personalità. In questo caso, la dipendenza affettiva si configura come un disturbo secondario e “reattivo” a nodi, lutti e traumi pregressi che, comunque, a mio avviso devono essere affrontati in terapia parallelamente alla “dipendenza affettiva”. Sarebbe un grave errore aiutare una persona depressa a superare la depressione, senza aiutarla allo stesso tempo a comprendere quanto la relazione con un narcisista patologico amplifichi, alimenti e mantenga il suo problema. Sarebbe come prendersi cura di un bosco infragilito dal terreno arido senza, da prima, metterlo al riparo da un piromane seriale. Per questo ne “I narcisisti perversi” dedico interi capitoli alla spiegazione degli “schemi” dei narcisisti patologici e alle strategie per neutralizzarli. Come dire, mi soffermo sul piromane, più che sulla (eventuale) malattia dell’albero. E credo che questo faccia la differenza rispetto alla gran parte della letteratura sul tema e sia alla base del successo del mio libro.
Rabbia e desiderio di vendetta sono due tra i sentimenti più intensi da parte  della vittima. Si tratta però di forze distruttive che non fanno altro che rallentare il processo di recupero e di guarigione. Come combatterle?
Una tipica reazione della vittima è quella di interiorizzare l’aggressore e diventare a propria volta persecutoria, indaginosa, violenta. Questi sono sintomi di una dipendenza, sono il corrispettivo relazionale dell’astinenza dalla droga dell’affezione perversa. La rimuginazione e la rivalsa vanno intesi come parte stessa della patologia, e trattati delicatamente in terapia.  Può servire comprendere che la rabbia, da sempre, è il guinzaglio psicologico del narcisista, uno dei meccanismi elettivi della dipendenza. Tanto più che quando la vittima si svincola dalla rabbia, il narcisista perverso soffre (a proprio modo) enormemente, avverte una perdita e si equipaggia per sferrare un nuovo attacco. Spesso, paradossalmente, ricorre alla seduzione e al vittimismo e riesce quasi sempre a riconquistare la vittima (a volte dopo mesi o anni), soprattutto quella che non ha maturato strumenti attraverso una psicoterapia mirata e letture specifiche.
Parliamo della terapia: da psicoterapeuta, è più facile trattare un paziente-vittima o un paziente-carnefice?
I pazienti-carnefici non vengono in terapia, meno che mai se sono narcisisti. È una conseguenza della grandiosità implicata dal disturbo: dato che si sentono perfetti, non ammettono che uno “strizzacervelli” possa aiutarli, anzi. Una frase tipica del narcisista è “Io analizzo il mio psicoterapeuta!”.  Quindi se richiedono un aiuto, lo fanno per altri sintomi e solo se molto gravi,per esempio insonnia cronica, abuso di sostanze, dipendenza sessuale, o per stress lavorativo.Ho parlato di recente della terapia con i narcisisti in un post intitolato “Narciso in terapia. Lo specchio spezzato (http://enricomariasecci.blog.tiscali.it/2015/10/07/narciso-in-psicoterapia-lo-specchio-spezzato/), sul mio Blog Therapy.
Lavorare sulle “vittime” è comunque molto più complesso di quanto si creda. Prima di tutto perché, un po’ come i loro partner, chiedono un aiuto per sintomi secondari ormai molto marcati, depressione e attacchi di panico, disturbi alimentari o altro, e di rado sono consapevoli della correlazione tra questi disturbi e la situazione relazione in cui sono invischiate.Rispetto ai narcisisti, però, con le vittime è più agevole creare un ambiente terapeutico autentico e collaborativo. Al di là delle resistenze alla terapia, i/le dipendenti affettivi/e sembrano nutrire nel/la psicoterapia un’aspettativa inconscia di salvezza, quale poi realmente si rivela essere nella maggior parte dei casi.
Non bisogna immaginare necessariamente lunghi anni di sedute, a volte lo svincolo è molto rapido e può richiedere pochi incontri. Ricevo quasi ogni giorno ormai commenti sul blog e email di persone che raccontano di aver mosso passi decisivi solo dopo la lettura del libro, e questo mi convince che siano tantissime le situazioni che grazie a un’informazione incisiva e chiara possano evolvere positivamente, prima che si renda necessaria la psicoterapia.

242 Commenti

  1. “Di frequente chi sviluppa tratti disfunzionali di narcisismo ha vissuto nell’infanzia la fragilità di una madre che non è riuscita a compensare le mancanze dell’altro genitore, spesso distante e rigido. Non ha saputo difendere se stessa, né il bambino dalla freddezza e dagli atteggiamenti rigidamente normativi e soverchianti del proprio partner.”
    E’ esattamente il rapporto genitoriale che lo psicopatico, nel quale mi sono imbattuta, mi ha descritto.
    Infatti odiava con livore inaudito sua madre.
    Il padre, ormai defunto da anni, lo ricordava per le sue prolungate assenze e per la sua rigidità educativa. Per lui aveva rappresentato il suo unico riferimento affettivo.

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    • Mi stavo x mettere a piangere quando ho letto la parte che hai citato dell’articolo…. Perche mi ha confermato la mia teoria….era gia da tempo che pensavo fosse questo la fonte del suo disturbo… Ed e confortante vedere che la sua situazione era uguale identica a quella del tuo partner… Non ero l unica allora

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      • Gaia quella è una causa possibile. Anche se non tutti quelli che hanno un disturbo di personalità lo devono necessariamente a genitori problematici. Più importante della causa, su cui possiamo fare ipotesi, è l’effetto del disturbo. L’effetto è un fatto, e purtroppo non c’é speranza di cambiamento per questi individui.

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    • Che dire! Ho letto il tuo libro “I narcisisti perversi” e mi sembra di vedere la mia storia dall’alto. Si trattava di un tira e molla che aveva una durata massima di due mesi, nell’intervallo dei quali lui mi teneva legata a sè con lusinghe, frasi e sguardi ambigui che avevano lo scopo di tenermi buona, se non avesse trovato nessun’altra. Quando io gli ho mostrato la mia voglia di intraprendere un’amicizia (che lui ha sempre richiesto ma io ho sempre rifiutato), lui è tornato alla carica. La seconda volta è stata la peggiore: mi ha sminuito a tutti i livelli, umiliata, rifiutato sessualmente, urlato addosso diverse volte (tra cui per il mio aspetto fisico) e colpito ad un braccio. Inutile dire che io ne sono uscita devastata.
      Ora lui è tranquillamente fidanzato da circa due anni. Pare sia il ragazzo perfetto, quindi la pazza sono io che lo evito in tutti i modi? Mi chiedo: ma solo con me ha tirato fuori questo suo lato sadico?
      Non mi piace demonizzare le persone, ma è possibile che il narcisista possa avere una storia equilibrata con alcune persone e squilibrata con altre?

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      • No. Non è possibile. O non è un narcisista o è tutta una finta.

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      • chi ti dice che la storia con l’altra sia equilibrata e che lui faccia il fidanzato perfetto. hai parlato con l’altra donna e sai come si svolge la loro vita relazionale e cosa passa lei? tu vedi il guscio ma non sai la merda che ci sta dentro..

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        • Potrebbe anche essere che la nuova “compagna” sia esattamente come lui…

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      • Cara Leila, come dice Astra l’ipotesi che lui sia finalmente un fidanzato perfetto con l’altra, non si applica a questi individui disturbati. Alcune prede sono transitorie (e già scelte a quello scopo), altre sono destinate a rimanere di più, ovvero fino a che non capiscono… Io ero una preda di questo secondo tipo. Se mi avessero chiesto di lui fino a che non ho aperto gli occhi, avrei detto di quanto mi sentivo fortunata ad avere accanto un uomo come lui. E questo nonostante gli abusi orribili che subivo praticamente da dopo poche settimane che mi aveva agganciata. completamente manipolata. Continua a startene alla larga. Sii felice che si tiene impegnato altrove e più lontano possibile da te.

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      • Cara Leila,
        Poco a poco il narcisista ripete la stessa storia con un’altra vittima. Questa fidanzata si sveglierà come te un giorno e racconterà la stessa storia. Magari verrà da te a raccontarla.
        Ma l’importante per te è essere al salvo e tagliare con lui. Ti auguro tanto coraggio.

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    • Identico al mio. Padre assente, abbandona la moglie incinta, si sposa con un’altra donna e sparisce. Un poveraccio? Macchè, primario di un ospedale. La madre da sola evidentemente non riesce a colmare il vuoto e il bambino cresce con un senso di rifiuto totale che cerca di compensare primeggiando a scuola, negli studi e nel lavoro. Alla fine mi è chiaro che incolpa di tutto la madre, la odia -poveraccia – e come lei odia tutte le donne che strumentalizza, seduce, tira fuori dalle loro famiglie, isola e poi abbandona. Neanche lui è un poveraccio: le istituzioni, anche ad alti livelli, sono piene di persone così.

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  2. Buongiorno
    Mi sono resa conto dopo dieci giorni di delirio puro che quello a cui stavo andando incontro era un calcio in bocca
    Mi sono fatta diatruggere e ora vorrei solo tenerlo lontano dalla mia vita .
    Ho paura torni e non si arrenda è pazzo e io non sn da meno se C ho visto del buono.
    Voglio curarmi perché nessuno merita di farsi distruggersi ! Cercavo un gruppo di ascolto a Milamo ci sono suggerimenti ? Sola non ci riesco a curare la ferita che m ha spinto a quella dipendenza anche se breve ma istantanea

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    • Buongiorno Francy, a Milano ci sono i gruppi della Mammoliti. Cerchi in rete.

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      • mi perdoni… conosce gruppi o terapeuti adatti a trattare i disturbi del narcisista perverso e in Toscana? Lucca- Pisa, Versilia – Massa…
        Grazie mille!

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  3. Buongiorno, mi scuso se mi sono intromessa nella discussione ma anche io sto cercando dei gruppi di questo tipo a Milano ma effettivamente non riesco a trovarli. Potete aiutarmi? Grazie mille.

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    • A Milano ci sono i gruppi della dottoressa Mammoliti. Altrimenti consiglio di contattare il dottor Secci.

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  4. Sono stata prigioniera della rabbia e della vergogna per anni, per essermi fatta sfruttare emotivamente, massacrare,quasi a perdere l’identità,anni di rabbia cieca che poi ho compreso costituiva l’ultimo dei legami, dei lacci.Allora ho compreso, grazie alle informazioni di esperti, che ho avuto a che fare con persone malate, ho conosciuto purtroppo il male e sebbene questo mi sia costato la perdita diell’innocenza tuttavia mi ha fatto scemare rabbia e vergogna.Siamo state violantate a volte nel corpo e certamente nell’anima, colpevoli solo di saper amare ed accudire, ignare che esistessero gli psicopatici e che fossero …così…non con un coltello in mano, riconoscibili, ma vestiti di una maschera a volte vincente a volte indifesa e tenera.Nelle favole il cattivo si vede subito ed anche il buono, loro invece rivoltano il nostro modo di sapere le cose. LaciaTE LA RABBIA …e siate indifferenti verso il male ,il nulla.sono così vuoti da non meriatre altro.andate oltre,siete, siamo vive e ,cosa bellissima, sappiamo amare ed ora sappiamo anche chi…non dobbiamo amare.

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    • Ciao grazie a tutte.anche io sono stata sedotta,usata,anche economicamente,manipolata,tradita ingannata e chi più ne ha più ne metta..da un narcisista bugiardo.ho passato con lui quasi 4 anni.all’inizio bellissimi mi corteggiava e mi faceva sentire la donna più bella del mondo e lui non aveva che occhi e cuore che xme.poi col passare del tempo sono iniziati i suoi comportamenti ambigui in cui io avvertivo che c era qlcs che non andava ma non capivo cosa.anche xchè ogni volta che chiedevo spiegazioni lui rigirava talmente la frittata che finivo col dargli ragione.in seguito le bugie sempre più frequenti e mi accusava di essere gelosa.spariva x gg e tornava inventandosi le scuse piu inverosimili .faceva sempre la parte della vittima e parlava male di tt le sue ex compagne..tutte lo avevano trattato male compresa la ex moglie.. dipinta cm un diavolo.abitavamo in due citta diverse x cui x lui mentire era anche più semplice.litigi sempre piu frequenti e mi accusava sempre che era sempre x colpa mia xchè troppo gelosa.se notavo delle stranezze diventava una bestia dicendomi sempre che la mia gelosia era esagerata…nn sono gelosa cm mi diceva lui era lui che si comportava in modo troppo ambiguo!!!! X farla breve questi gg ho scoperto quello che fa veramente nella sua cittá…canta in un gruppo e non me l aveva mai detto!!!! Ho scoperto tutto e quando glielo spiattellato aveva ancora il coraggio di mentire che nn era vero niente!!!! X finire dicendomi che a causa della mia gelosia ha dovuto tenermelo nascosto e me lo sono meritata!!! Ho una gran rabbia desidero solo il suo male x tt quello che mi ha fatto!!! Vorrei capire se anche lui è un narcisista bugiardo.grazie e scusate il mio sfogo.

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      • Titty cara, benvenuta. Non è facile dirti se hai avuto a che fare con un soggetto tossico, narcisista patologico o psicopatico. Tutto ciò che riporti mi fa pensare che il tuo “musicista” sia comunque da evitare e tenere alla larga. Menzogne, manipolazioni e frittate rivoltate sono un brutto campanello di allarme. Tieni duro e continua a leggere. La conoscenza è la migliore arma di difesa.

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  5. Io ho scelto una psicologa di un centro di ascolto. Pochi incontri, quasi inutili, io ho raccontato tutto. Di solito piangevo per il grande senso di frustrazione che provavo e una grande voglia di riscatto. Mi ė stato detto: volta pagina, fai sport all’aria aperta e non pensarci più. Chi non ti vuole non ti merita. Il mio malessere era molto più grave. Avevo ferite dell’anima che mi hanno portato ad ammalarmi fisicamente. Ero ossessionata dai ricordi dei giorni belli, che poi ho capito essere falsi, ero pronta a cancellare tutto il male pur di non perderlo. Ero divorata da rabbia e gelosia. Impazzivo e mi mancava l’aria al solo pensiero di non vederlo e sentirlo più. Mi bastava vedere il suo numero sulla rubrica del telefono per riprendere per un attimo fiato. Poi per caso ho cominciato a leggere i vostri articoli. Parlavano di me, si proprio di me, vittima consapevole di un amore malato inferto da un abile manipolatore narcisista. Ho letto tante testimonianze ed ho capito che purtroppo siamo in tante ad aver subito per troppo amore e fiducia la peggiore delle torture. Amare e ricevere in cambio umiliazioni, indifferenza, silenzi punitivi. Grazie a voi ora comincio a vedere quella lucina in fondo al tunnel, sempre più chiara, rassicurante, vicina. Sono viva, sono sopravvissuta al lutto della mia ingenuità, ė bello poter rinascere e pensare che tutte ce la possiamo fare. Grazie, grazie di cuore per l’aiuto che ho trovato in voi.

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    • Biancaneve cara, vedrai che quella lucina che vedi così piccola e lontana in realtà è a portata di mano. Solo leggendo, documentandoti e prendendo consapevolezza del problema esci dal tunnel. Sei sulla buona strada, tieni duro.

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    • Cara Biancaneve
      come comprendo il tuo stato d’animo, analogo a tutte/i quelli che hanno vissuto una pseudo-relazione con una persona che è stato abile, prima, ad agganciare una parte di noi vulnerabile, poi, a manipolare i nostri sentimenti, la nostra capacità di amare.
      Penso che dobbiamo attraversare tutte le fasi del post-trauma: rabbia, vergogna, voglia di vendetta, accettazione per poterci vedere completamente fuori da quel tunnel oscuro e con il mostro.
      Bello vedere la lucina. Non essere più ottenebrati da emozioni che ci hanno fatto perdere per troppo tempo la bussola della nostra identità.
      Finché si procede si respira anche un’aria più fresca. Senza più ansie.
      La presa di coscienza è il primo grande passo verso la vita.
      Un abbraccio

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    • Ci sono cascata anche io…

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  6. “Impazzivo e mi mancava l’aria al solo pensiero di non vederlo e sentirlo più.” Non è un modo di dire, è una sensazione reale, fisica. Io gli dicevo: “per me non è pensabile stare senza di te”. La mia mente non riusciva neanche a contemplare questa possibilità. Eppure, adesso, a distanza di qualche mese e di un serrato no contact (che a volte è duro da rispettare) mi rendo conto della follia dei miei pensieri, delle mie sensazioni. Rendiamoci conto che è una distorsione della mente, del cuore, dell’anima, della psiche, credere di non poter fare a meno di una persona. Anche tu, cara Biancaneve, piano piano come tutti noi te ne renderai conto. E piano piano andranno via i mal di pancia, l’ansia, io adesso dimentico spesso di prendere l’antidepressivo (quando ero invischiata con il NP non lo dimenticavo MAI).
    Un abbraccio a tutti voi.

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  7. abbiamo ricevuto ferite immense molto simili,quasi come se fossero state inferte dallo stesso pugnale;il risultato è una psiche semi devastata,rabbia, vergogna,crisi di astinenza,profonda tristezza .Ma ,come ogni dipendenza, come ogni dolore,può terminare ,deve terminare.Leggere, sapere è fondamentale quantomeno perchè non ci fa sentire pazze, visionarie,paranoiche o esagerate,”sbagliate” insomma come loro volevano farci sentire per confonderci e continuare a pugnalarci (sempre più forte…badate…sempre più forte).Le crisi di astinenza e dolore vanno combattute leggendo, ricordando le malvagità ,le fughe,i silenzi,gli inganni a sorpresa che hanno compiuto ai ns danni e con tanta comprensione verso noi stesse ed i ns momenti no…tanta dolcezza e comprensione…come quella che un tempo,ignare di chi avevamo di fronte,abbiamo donato incautamente a loro.Biancaneve …lui è solo un guscio vuoto ,devi solo darti il tempo per comprenderlo emotivamente.Inoltre, ho capito una cosa:a loro, in caso di contatto non eliminabile,va dimostrata la più assoluto indifferenza,niente battute ironiche,rabbiose, niente cenni sul passato,nessuna informazione sulla ns vita,poche parole (come insegnano gli esperti della contromanipolazione)…questo salva noi e…per quel che conta (e conta pochissimo) dà fastidio a lro che si gonfiano come rospi viscidi non solo quando vedono amore ma anche quando si piange o ci si arrabbia con loro e per loro.Lasciamoli là…come rospi sgonfi ,non li abbiamo fatti gonfiare abbastanza ? Non gli diamo più questa soddisfazione,tanto marciranno nella loro inesistenza emotiva .

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  8. grazie per questo blog….davvero utile!!
    Sono ormai 3/4 anni che leggo vari libri sull’argomento e ciò mi ha permesso di dare un nome a tutto ciò che ho subito per tanti anni.
    Vorrei chiedere che conseguenze può avere una figlia all’interno di una simile relazione.
    Grazie a chi ouò rispondermi
    volpon59

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    • Volpon cerca di salvaguardare te e tua figlia dai danni che questi soggetti sono in grado di procurare a chi gira loro intorno. Sono cicatrici serie, tatuaggi malvagi che vanno curati con l’aiuto del tempo e ritrovamento di se stessi.

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  9. Volpon, non ho capito se sei ancora il una relazione con l’individuo ‘disturbato’, o se la relazione é finita. Questo fa grande differenza sullo sviluppo di tua figlia. Inoltre, di che disturbo si tratta? Si possono fare alcune cose per aiutare i bambini a sviluppare il meglio possibile, in contesti in cui uno dei due genitori abbia un grave disturbo dinpersonalita. Dipende peró dal tuo caso. Chiaramente avere un genitore molto disturbato non é un vantaggio, ma si puo fare molto per limitare i danni.

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  10. Grazie ad un’Amica ho cominciato ad informarmi. E’ importante avere intorno una rete di persone che ti supportano e non ti fanno sentire mai sola anche quando vuoi chiuderti in casa dallo sgomento, quando non hai voglia di comunicare e, se lo fai, è solo per raccontare la tristezza e la rabbia che hai dentro. E’ indispensabile sentirsi comprese ed avere la sicurezza che le persone che ti conoscevano prima della relazione malata hanno la stessa buona considerazione di te.Sento di avere un piede fuori dalla fossa, grazie a queste persone.Un grazie particolare ad Anna che senza remore e paletti di comodo mi ha schiaffato in faccia la realtà sul mio rapporto di dipendenza affettiva.Ma con tanto affetto e con notevole ed immancabile appoggio morale.L unione fa la forza anche in questi casi: SCONFIGGIAMO QUESTI BEI PERSONAGGI CHE CI VOGLIONO SVUOTARE E TRASFORMARE!!! Al rogo!!!!

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  11. ho letto con interesse i vostri commenti… da un anno frequento un uomo con disturbi psichiatrici tra cui disturbi di personalità e narcisismo maligno… sono distrutta, dimagrita sette chili e prendo farmaci per dormire… nonostante ciò non riesco a uscirne adattandomi ad una dipendenza assurda e patologica… sono addirittura diventata violenta e aggressiva nonché a volte persecutoria nei suoi confronti… cerco di allontanarmi continuamente ma lui ormai sa come riagganciarmi e ci riesce… vado da uno psicologo ma non mi sta servendo… lui sostiene che devo distrarmi e prima o poi troverò un altro uomo ma sinceramente io non ho energie per nulla… abitando vicino a Trieste vorrei gentilmente sapere se conoscete qualcuno che si occupa di aiutare persone vittime di questo tipo di rapporto
    grazie a chi può darmi qualche indicazione

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    • No Liuba a Trieste non conosco nessuno ma sono certa che ci saranno ottimi psicoterapeuti. Ti consiglio di fare una ricerca online e di farti una chiacchierata con più di uno per capire bene se ti trovi. Non c’è niente di peggio di uno psicoterapeuta che non funziona. Tempo e tanto denaro.

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  12. Aiutatemi dove posso incontrare il dottore

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    • Tiziana prova a chiamarlo e fissare un appuntam

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    • Come stai Tiziana? Va meglio? Spero che tu sia riuscita a trovare un professionista che ti aiuti a gestire meglio questi mesi difficili. Un abbraccio!

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    • Ciao Tiziana siamo tutte vittime di persone vuote che ci vogliono distruggere psicologicamente… sono dei mostri senz’anima!! Ci hanno manipolate e tolto le nostre energie… Sanno scegliere le vittime… Cresce la storia come una favola… Io tre anni con una persona..e solo tre giorni fa ho scoperto questa Malattia mentale… Mi ha fatto credere di essere gravemente malato…sono stata malissimo..anzi sto malissimo.. avevo avuto dei sentori… ma ci sanno raggirare molto bene… Allontaniamoci … una persona nuova ci aspetta!! Non molliamo mai!!! Grazie a questo sito.. ne voglio uscire fuori con le mie forze… un saluto a tutte

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      • È tipico che fingano di essere malati gravemente. Questo serve a spingere le persone empatiche verso di loro, nonostante il male che fanno. Infatti la (finta) malattia li mette nella posizione di vittima per eccellenza. Giocano sulla facilità con cui persone coscienziose provano sensi di colpa.

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  13. Dove posso acquistAre il testo…

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      • Carissime tutte, anch’io ho vissuto questa terribile esperienza di dipendenza affettiva. Anch’io sto vedendo una luce, la” in fondo al tunnel in cui sono caduta. La prima forma di recupero della mia dignità l” ho sperimenta scrivendo, tenendo un diario da cui non mi separo mai. E poi eliminare tutti i contatti. Ce la possiamo fare. Ce la dobbiamo fare, per amare ancora, nel modo giusto.

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  14. Riporto un piccolo estratto di quanto dice il dr. Secci :
    “Se la vittima di un narcisista perverso potesse vedere se stessa con gli occhi dell’altro tutto sarebbe più facile. Una visione terrifica e sconsolante ha il potere di milioni di parole…..Per il narcisista perverso, l’altro è oggetto, giocattolo, strofinaccio, matassa di nodi, incidente, disturbo, caleidoscopio nauseante, giostra nevrotica. Animaletto in cattività, lezioso caso umano, inutile quisquilia. Agli occhi del/la narcisista patologico/a, la/il partner appare come un manichino di paglia, goffo, disarticolato e dalle manifestazioni imponderabili: la logorrea alluvionale, le pretese, le recriminazioni e la lacrima facile.Mentre la “vittima” si cimenta in spericolate introspezioni e si spertica nell’arte dell’interpretazione psicanalitica pur di dare un senso al dolore, il narciso si annoia e si inquieta”.
    Tutti noi sappiamo di che si tratta, per cui, brava Tatiana, ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare.Un affettuoso abbraccio a tutti voi.

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  15. Si ce la possiamo e ce la dobbiamo fare ! io continuo a ripetermelo ogni giorno….ci vuole tempo ma se ne esce ne sono sempre piu sicura….sono mesi che sto cercando di praticare il no contact, non sempre ci sono riuscita perchè lui mi ha sempre ricercato con delle banalissime scuse ed io,fino a qualche mese fa, non riuscivo a non rispondere. ora però sono quasi 2 mesi di no contact completo e totale e giorno dopo giorno prendo sempre più coscienza della persona con cui avevo a che fare e di tutto il male e la svalutazione che ho subito…! ci sono giorni in cui mi sembra di stare un pò meglio e poi improvvisamente giorni in cui ci si ritrova a stare male di nuovo…ma in proprio in quei giorni cerco di stringere i denti e mi rafforzo leggendo il blog e tutti i vari articoli…e vado avanti!

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  16. Brava Rosy! Forza! E quando sei in difficoltà vieni qui i e scrivi che ci faremo coraggio a vicenda. Un abbraccio.

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  17. Saluto tutte le vittime come me , solo ora dopo due anni quasi che il mio NP ha lasciato il tetto coniugale dopo 22 anni di matrimonio, dopo 5 di fidanzamento, in totale 29 anni della mia vita , i migliori sprecati in un rapporto che da qualche tempo ho finalmente avuto il coraggio e la forza di vederlo per quello che è stato! L’altro giorno abbiamo firmato la separazione consensuale, voluta da me si badi lui diceva che non voleva perché avrebbe significato siglare un fallimento, dopo che gli ho fatto la guerra per un po’ minacciando una giudiziale e durante quel periodo ho scoperto l inverosimile. Ho rischiato di impazzire dal dolore , in pratica ha sempre avuto una vita doppia , una con me falsa e rassicurante agli occhi degli altri e un’altra con altre donne , da fidanzati e durante il matrimonio, storie lunghe , una durata 3 anni e mezzo con una che frequentavamo con altre coppie di amici lei con un compagno, poi lasciata io credevo di esserle amica…storie più o meno brevi..sempre a caccia per il suo ego di gran Don Giovanni conquistatore, nel frattempo in tutti questi anni di bugie inganni tradimenti sono stata sistematicamente distrutta come donna, venivo definita rompiscatole pigra inaffidabile, la mia autostima era sotto i piedi . Mi ero convinta di non valere nulla o comunque molto poco , pur donando tutta me stessa a quell’uomo che era la mia vita. Se n’è andato quando ho iniziato ad avere sospetti per l’ennesima storia non ce l’ho fatta più con le sue bugie , l’ho esasperato perché volevo la verità e lui non faceva che riversare su di me tutto il marcio che aveva dentro di sé, colpevolizzandomi dell’abbandono. Sono andata fino in fondo ho scoperto la tresca da sola contro lui che anche di fronte all’evidenza negava e nega sempre…sono stata in psicoterapia per più di un anno e mezzo, sono risalita e riscesa più volte , mi sono documentata da subito individuando il suo male , ma uscirne è dura , forse perché 29 anni è una vita da vittima difficile da sanare, ho subito abusi psicologici fisici morali talmente gravi che ancora ieri dopo la firma ho avuto il desiderio di morire. ..pensavo di essere forte di esserne uscita ma ancora mi uccide il pensiero di lui di quello che mi ha fatto di quello che è successo nella mia vita. Lo so sono fortunata ho degli amici che mi sono vicini , un lavoro nel quale guarda caso proprio in questi 2 anni sono emersa per il vero mio valore, dalla famiglia mi sto allontanando perché forse causa del mio essere stata indifesa di fronte a quel mostro …che dire ci sono momenti in cui mi sento forte e Viva , in effetti è vero soprattutto durante il no contact, poi ci ricado nel dolore e nella sofferenza profonda come ora in questo momento, son 2 giorni che mi sono chiusa in casa e non voglio vedere nessuno. ..poi so che non è sano per me e farò qualcosa . Come ritornare ad avere fiducia nell’amore se mi ha procurato tanta sofferenza , dopo 2 anni non ho avuto nessun altro solo lui ancora lui il mio tormento….

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    • Maria non sei da sola. Sono in tanti, tantissimi a provare le stesse cose. Spero che questo possa esserti almeno di supporto. Buona guarigione.

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      • Grazie, so che dovrò ripetere come un mantra no contact no contact perché quando penso di essere tanto forte e aver imparato a smascherarlo e ho contatti poi non è così, ripiombo nel baratro. Ora con la separazione e l’estate di mezzo so che sparirà e io dovrò corazzarmi ancora di più per affrontare il futuro. ..anche a 50 anni! Ma comunque è difficile uscirne.

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        • Forza Maria. Già arrivare alla consapevolezza è un traguardo. Pensa a quando vivevi l’incubo senza saperlo.

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    • Cara Maria, il silenzio e la solitudine hanno un valore inestimabile.pensa alla libertà e leggi qui quando hai i momenti brultimo. Ci vorrà ancora tempo ma vedrai che i momenti buoni saranno sempre di più.mi dispiace tanto per come ti senti.anche per me tanto dolore. ma con queste persone non c’è altra strada che evitarli.

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      • So che occorre per la propria salute e sopravvivenza evitare il contatto ma ancora adesso, dopo tutto il marcio che è uscito fuori , tutto il male che ho sofferto, ci sono momenti nei quali mi prende un impulso irrefrenabile di cercarlo ancora , cerco scuse con me stessa. Mi sento malata anch’io per questo. Com’è possibile che non mi riesce il distacco definitivo? Cosa c’è in me che mi porta ancora verso quel mostro? Forse perché ho paura di amare ancora e soffrire per questo, tanto poi gli uomini sono tutti così? Non riesco a trovare risposte e la pace ….

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  18. Maria, leggere la tua storia mi ha fatto star male. Una parte enorme della tua vita l’hai dovuta vivere con una persona accanto che non era chi diceva di essere. É normale che dopo due anni tu abbia ancora momenti di debolezza e difficoltá a sentirti completamente padrona della tua vita. Il cervello ha bisogno di tempo per modificarsi, e riportarti da te. Sono certa che sai riconoscere la bellezza quando la incontri. Lascia spazio a quella, e il momento arriverá che ripensando a chi ti ha trattata in quel modo ignobile sará la tua mente che senza alcuna guida ributterá il pensiero nella spazzatura. Attenzione a non scivolare nelle giustificazioni, tipo ‘in fondo anche se aveva altre voleva sempre me’. Quell’individuo si é permesso di giocare sporco con la tua vita. Dici che negli ultimi due anni hai lavorato meglio, e questa mi sembra una prova che la tua vita ha preso la direzione giusta! É vero, c’é il rammarico di essersene accorti tardi. Ce l’ho anche io. É un rammarico comune. Ma finalmente sei al riparo da chi ti ha abusata (lui continuerebbe con piacere, se glielo permettessi). Non é bellissimo non sentirsi piú in tensione, appesi ai chiari di luna altrui, spaventati da improvvisi scoppi di rabbia, umiliati da insulti o insulti mascherati da battute, insicuri di dove sara/che fara/con chi? Ora puoi dedicarti a te e ai tanti esseri umani degni del tuo tempo, energie, cura e amore.

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    • Hai perfettamente ragione cara, a livello razionale sono più che consapevole di ciò, ma ….forse perché ancora non riesco a perdonarmi di essere stata così stupida e ingenua per tanti anni , forse perché in questo periodo camminare da sola nel mondo mi fa ancora un po’ paura e guardandomi attorno non vedo situazioni persone migliori. Mi dicono che sono troppo rigida non riesco a lasciarmi andare al flusso di una nuova vita, sarà vero perché da sola è la prima volta per me , sono passata dal “giogo” dei miei direttamente a quello di un mostro con due teste due vite. Della mia passata con lui vorrei bruciare tutto ma è stata anche la mia, non posso bruciare tutto come ho fatto con le foto . Mi rimane un amaro disgustoso in bocca. Ancora lui naviga sott’acqua, finge di avere una vita squallida , solo e triste , mostrandosi vittima! Anzi per lui la mia colpa è quella di aver scoperto tutto se non l’avessi fatto…staremmo insieme! Tutto ciò che ha fatto sono cazzate povera me avevo il trofeo ambito e non saputo tenermelo caro. Capisci che in certi momenti ho pensato beh se sono tutti stronzi almeno vado sull’usato sicuro! Follia pura però ci ho pensato e me ne vergogno perché non sarebbe più vita …che tormento ma passerà deve passare. ..

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      • Ma certo cara Maria staccarsi è molto doloroso e difficile.quando hai riposto amore e sentimenti puri nella persona che più doveva starti vicino e invece….è purtroppo successo anche a me e a tutte i compagni di questo viaggio.
        Leggi bene gli articoli e commenti del blog e troverai spero molte risposte ai tuoi perché. Anche io nonostante tutto mi mancava tanto e gli ho voluto tanto bene. Ma non merita una sola briciola di me stessa. Loro non ti trattano come persone proprio non ci riescono navigano torbido per sopravvivere. Ho già scritto che il mio n.p. ha una vita cosi in passivo che arraffa tutto quello che può.

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      • Anche io ho avuto questo pensiero, e anzi è stato proprio quel pensiero a tenermi nella relazione a lungo. Mi ero accorta già alcuni anni prima che chi si autodichiarava l’uomo della mia vita aveva troppa curiosità (uso un eufemismo estremo) per le donne. Mi ero accorta che anche se si definiva un uomo retto e responsabile, poi le responsabilità (anche quelle economiche) erano solo mie. Pensavo che l’imperfezione fa parte dell’essere umano, e minimizzavo per poter continuare a mantenere l’immagine che lui aveva creato appositamente per mantenermi in trappola. Ho avuto altre relazioni prima di quella con lui: certo siamo tutti imperfetti, ma mai nessuno mi ha ingannata. Si fanno errori umani, ma questi mostri non sbagliano. Loro applicano con meticolosità il loro programma che ci vede solo come mezzi per i loro scopi amorali. E ne vanno fieri. È tipico che lui ora faccia la vittima. Anche l’individuo che ha distrutto la mia vita ora ha messo i panni del povero disperato la cui donna è impazzita improvvisamente e che si meriterebbe la prigione per questo. La colpa non è mai loro. È sempre di qualcun altro. Se puoi leggere in inglese ti consiglio ‘in sheep’s clothing’ di George Simon. Fa una lista delle classiche tecniche manipolatorie di individui disturbati. Troverai tutto quello che hai vissuto per anni e capirai meglio che la colpa, se sei rimasta nella trappola a lungo, non è tua. Questi individui sono bravissimi a mantenere la preda nelle loro fauci. Difficile scappare, specialmente quando si sono presi il tempo di ridurti all’ombra di te stessa. Ma tu ce l’hai fatta!! Ogni giorno guardati allo specchio e sii fiera della tua impresa!

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  19. Giusy quanto mi ritrovo nelle tue parole…in tutto e per tutto…quei segnali,quei campanelli di allarme che c’erano fin dall’inizio ma eravamo già troppo invischiati in una “tela” da cui era difficile scappare! sto ripercorrendo con la mia psicoterapeuta passo dopo passo ogni singolo momento ed ogni giorno di più è tutto chiaro! la paura della solitudine è tanta e nonostante tutto continuo ad avere giorni in cui la nostalgia è tanta….ma poi penso a tutto il male inflittomi e allora la nostalgia si dissolve….

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    • Mi trovo a ripercorrere i miei ultimi 29 anni e i segnali , quello che il mio istinto mi faceva balenare davanti e poi ricacciavo indietro, facendomi cadere nelle sue trappole di persuasione, con le manipolazioni le parole le bugie anche il sesso….terribile ancora mi domando come ho fatto? Ancora cerco risposte voglio capire , non vorrei sentirmi più vittima ….

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    • Ripercorrendo questi lunghi anni passati con un malato del genere, ancora non riesco a capacitarmi del come ho fatto a non capire prima? Eppure insieme siamo stati 27 anni! Sono stata così stupida da non capire i segnali e quello che il mio intuito mi diceva? La trappola è stata così ben congegnata da rendermi facilmente irretita dalle sue false parole le manipolazioni le bugie e anche il sesso usato come un’ arma di persuasione. È terribile accettare questo e la paura di ricascarci è tanta, perché questi individui si mascherano e si nascondono veramente bene , non vorrei più sentirmi vittima ma neanche coprotagonista mio malgrado di una farsa , quella che poi è stata la farsa della mia vita per 29 anni…

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    • Anche io. oggi giornata no….spero passi presto.vedo lui ovunque immaginifico

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      • Aiuto sto impazzendo, ho trovato proprio oggi delle foto con le sue amanti! Durante amplessi con loro nude in pose oscene, alcune le ho conosciute le frequentavamo, tutto sotto i mie occhi , come è potuto succedere io dove stavo? Nasconde va le cose in casa nel PC di casa le modificava come piaceva a lui rendendole artistiche. ..POVERA ME .voglio la vendetta lo devo distruggere come ha distrutto me. Solo così potrò riprendermi devo distruggere fino in fondo la sua immagine.

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      • Maria, questi individui hanno una specie di superpotere: nascondono la loro identità in modo perfetto. Sono davvero sovrumani in questo, tanto quanto subumani in tutto il resto. Hai avuto la sfortuna di essere stata presa di mira da uno psicopatico. Probabilmente proprio per alcune tue caratteristiche che sono la tua forza e la tua parte migliore. Non devo essere un mago per sapere che sei una donna estremamente empatica, intelligente, cooperativa, generosa, amorevole, fedele, leale, ecc. Non sei una vittima per natura, ma sei stata presa di mira da uno psicopatico che ti ha reso la sua vittima attraverso inganni e manipolazioni continue. Le foto che hai trovato sono una piccola testimonianza dell’attività principale di quel mostro. Tutto il resto è noia per questi individui. Si fanno cataloghi e capitoli e archivi delle loro nefandezze, come noi costruiamo l’album delle foto dei nostri figli. Quello che vedi caratterizza la natura e identità di chi pensavi fosse tutt’altra persona, non perche sei stupida, ma per i suoi quotidiani sforzi di tenere la maschera. Io non ho trovato foto, ma me le posso immaginare. Non hai piu bisogno di guardarle e sono certa non le guarderai più, ma anche se ora sei traumatizzata vedrai che quelle foto di aiuteranno a rimanere aderente alla realtà. Ci ho messo mesi ad accettare che persone, ops, mostri di questo tipo esistono. Non parlare più con lui. Non lo confrontare. Non dirgli quello che hai trovato. Userà l’occasione contro di te. Lavora su te stessa facendoti aiutare e riprenditi la tua dignità. Non cercava altre perchè qualcosa non andava in te. Nè comunque stava con te perchè ti amava. Non credere poi che si sentirebbe mai in colpa nel vederti come soffri, anzi ne godrebbe. Dunque tienilo fuori. Tienilo fuori!

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  20. Oh Maria come darti sollievo ascolta Giusy che ha scritto bene.evita di cercare ancora. evita lui e tutto quello che lo riguarda. Allontanati. La fuori casa c’è ben altro che ti aspetta un’opportunità. Per lui solo falsità e manipolazioni.non cercarlo loro si sentono irresistibili anche se gli dICI che gli fai schifo.te lo dico sui miei errori ci siamo passate in molte.

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    • Ragazze è dura , ma ora sto solo meditando come fargliela pagare . Mi ha uccisa e non posso pensare che sOno ancora qua a soffrire e lui là fuori tranquillo, sto cercando di ragionare a mente fredda, so no contatto e non lo farò, cercare ancora mi serve per chiedere un divorzio da Ko per lui..dovrà crollare ….

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      • Stai molto in guardia

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      • Credo che il dolore e lo smarrimento totale che ho provato ieri non sono augurabili nemmeno al peggiore nemico. Devo sconfiggere il mostro , rinascere per me e per tutte le vittime è vitale ma voglio , ne ho bisogno, distruggere quel mostro , perché 29 anni sono troppi da rimpiangere o mettere da parte, così come riporre delicatamente un abito smesso. Certo occorrono nuove vesti ma quel passato ti ha talmente lacerata Uccisa dentro che non puoi rimanerne schiacciata. Per questo anche se razionalmente so di aver in un certo senso sbagliato ma gli ho inviato una mail con una lettera e una foto, dicendo anche che voglio bruciare tutto ma se gli occorre altro per le sue perversioni…perché evitare dopo che mi ha torturata e abusata per tanti anni? Gli rimando lo schifo che mi ha fatto, sbaglio forse? Non so ma vedermi oggi e pensare che lui continui indisturbato non ce la faccio, almeno un fastidio glielo devo procurare…dopotutto. ..

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  21. Cara Maria se puoi accogliere qualche consiglio 1)leggi bene qui gli articoli capiscili bene 2)se lo desideri e puoi provare a farti aiutare da un professionista psicologo 3)non pensare che lui ragioni come te.ti faccio un esempio per esperienza vissuta. Se una persona ha una storia clandestina in genere cosa fa? Cerca di non essere scoperto.cerca di non essere visto anche per evitare inutili dolori. Cosa fa il n.p.? Eh no, il n.p. vorrebbe anche essere visto, qualcuno riporta alla moglie la cosa… per poi inventare, negare, fare insomma la commedia. E via di conseguenza….con mille altri aneddoti simili.
    Con loro il mondo è capovolto.quindi prova a pensare in questi termini alla reazione del tuo ex alla tua email…ci siamo passate in molte. Se impari i loro meccanismi capirai che la vera spada sarà l indifferenza.
    E anche giusto che tu faccia quello che ti senta ma tieni a mente i meccanismi.
    Astra e altre potranno sostenerti meglio dagli articoli trovi già tantissimo.

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    • Grazie cara , so cosa intendi ma durante la lunga psicoterapia è emerso questo mio bisogno di esternare come un’esigenza perché per troppi anni ho taciuto e non sono andata fino in fondo. Come dire devo sfogare per sputare il veleno accumulato. Non so se giusto o meno, nell’attesa che arrivi l’indifferenza. …

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      • Con le tue mail e le foto che mandi non produrrai nessun dolore o senso di colpa in lui. Capisco perchè tu lo faccia. È umano. Ma davvero capirai presto che in effetti è un errore. Perchè già puoi anticipare le sue reazioni. Lo sfogo fallo con chi ci tiene a te e non userà mai ció che dici o fai conteo di te. Chiunque sia passato nella tua fase (e guarda, abbiamo tutti ad un certo punto confrontato il mostro) potrà dirti che in effetti è un errore. Il problema di questi
        Individui é proprio che non sentono nessun senso di colpa. Non solo se ne fregano quando vengono scoperti, ma a volte godono nel vedere il dolore che hanno provocato. Ma vanno avanti senza nessun cedimento. E poi mentono anche di fronte all’evidenza procurandoti ancora più confusione. Non hanno fondo. E quando credi che peggio di così non potrebbero comportarsi, ti stupiranno.

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      • Care compagne di sventura,anch’io come voi vittima di un narcisista patologico x circa 25 anni. Da tre mesi l ho lasciato non ce l ho più fatta a subire inganni,violenze fisiche, mentali,tradimenti,bugie,sfruttarmi in tutto. Da poco ho capito leggendo, informandomi,con chi ho convissuto x tanti anni. Ora mi sento distrutta, senza più motivazioni,sono triste,malinconica,ho tanta rabbia,gelosia,angoscia. Non riesco a liberarmi dal pensiero di lui ,è un’ ossessione. Ho letto x ben tre volte il libro del dott Secci, cerco di trovare conforto,forza per superare questo dolore dentro che non mi permette di essere serena e di vivere con le mie splendide figlie, che mi sostengono. Non ho più amicizie x lui ho annullato tutti e a 50 anni non sei più una ragazzina. Il mio desiderio più grande è ritrovare la serenità dentro. Al momento ho fatto tre incontri con una psicoterapeuta spero vada bene. Io abito a Napoli e mi farebbe piacere partecipare ad incontri a gruppi di donne vittime come me, per farci forza insieme,aiutarci. Se ne conoscete potete informarmi. Abbraccio tutte voi, mi auguro di essere forte di proseguire nel no contat per non ricadere nella trappola di quell essere ignobile che mi ha distrutta. Vi saluto tutte e confido in un vs aiuto,consiglio. Mimma

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      • Ti capisco e ti sono vicina, anche logisticamente sono di Napoli anch’io. Gli ultimi giorni li ho vissuti nel dolore più intenso e nella rabbia più accecante possibile. Questi mostri hanno un potere distruttivo micidiale ma non possono distruggere finché noi abbiamo la forza e il coraggio di reagire e rimandare il male a loro stessi. Tu almeno hai le tue figlie che ti daranno forza e per loro devi combattere con tutte le tue forze. Io non ho neanche questo , un figlio, perché pensa che quando facevo la procedura per la procreazione assistita lui era preso da una sua collaboratrice di 25 anni e dopo che ho perso il bambino e ho iniziato a capire tentando anche il suicidio. ..lui dopo giurando che non era vero ma io la pazza ha tranquillamente continuato per almeno altri 2 /3 anni poi sostituita da un’altra per 3 anni e mezzo. Ma la perversione più assoluta è che mi imponeva la presenza di queste puttane come amiche…abbiamo passato vacanze insieme sono state a casa mia cene uscite…da impazzire come si può arrivare a tanto, anche queste che si presentavano con il fidanzato di turno tutto sotto i miei occhi così spudoratamente. Io ho dovuto perdonare prima me stessa anche se ancora mi domando come ho potuto permettere che succedesse questo perché non l’ho capito prima ero così incapace di intendere e volere? E poi scoprire le foto una lunga galleria per 22 anni di matrimonio e 5 di fidanzamento. ..tutto una farsa. Poi devo affrontare tuttora la famiglia gli amici che mi fanno la stessa domanda, come hai fatto a non capire prima. Non è da impazzire? Beh voglio uscirne e voglio distruggere lui non è umano questo? Troverò il modo ma non voglio soffrire più per un mostro malvagio. Ci riusciremo…

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    • Mimma e Maria, leggere i vostri post mi aiuta e mi da forza. Spero che succeda lo stesso a voi ascoltando quello che si dice in questo blog. Davvero l’esperienza con un individuo disturbato è estrema e il senso di solitudine e la confusione derivano anche dalle reazioni di chi ci vuole bene, ma che per fortuna non ha mai avuto a che fare con un mostro. Chi ci dice ‘come hai fatto a non accorgerti? Perche gli hai dato nuove chance? Perche non l’hai lasciato quando è stato violento?’ Ci fa sentire come se quello che abbiamo subito ce lo siamo, in un certo senso, voluto. Questo è falso. Sappiamo che i lupi possono essere pericolosi, per cui se ci avviciniamo ad un lupo e questo ci morde un po’ ce la siamo cercata. Qui il punto è che il lupo era mascherato da agnello.

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  22. Ciao a tutte, perché non trovarsi tutte da qualche parte e provare a creare un esercito contro questi parassiti sociali?

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  23. Buonasera,e grazie infinite Dottor Secci..l’avessi letto prima il suo articolo!! Confermo tt cio’ke dice. Io ho avuto una relazione con il mio ex fidanzato per quasi 8 anni. Non mi ritengo stupida,anzi! E’stata una escalation di eventi ke mi hanno iniziato a far pensare ci fosse qlcosa di strano, di non normale il lui. Eventi di violenza di aggrassivita’,prima su’cose,poi in ultimo sulla mia persona. Prima c’erano tanti dubbi,messaggi distorti,bugie,calunnie,farmi sentire in colpa,di Non aver capito o interpretato male scuse,richiesta di mia assistenza continua per lui,suoi figli e famiglia,ovviamente sempre a mie spese,ecc ecc.. insomma una relazione dove oltre a non sentirmi mai adeguata,mi stava proprio stretta. Proprio io ke ho sempre avuto forza e determinazione,qsta relazione mi stava consumando,nonostante tutti i miei buoni propositi,sentimenti,progetti.Il continuo passare di vecchie ex e la sua smania/osessione nel voler conoscerne sempre di nuove,raccontandomi,fossero solo clienti del lavoro di cui si occupava. Poi amici,foto di donne sconoscute ke saltavano fuori dalle foto vacanze(ed io presente ma ignara),mi hanno iniziato a far capire qnto qlla pseudo persona a me accanto,fosse un traditore incallito. Perche’il narcisista fa proprio qsto,dopo il primissimo periodo di valorizazzione della patner(primissimo periodo,dove cmq se gli capita tradisce),segue qllo della svalutazione. Della serie non riesce + a cibarsene,xke’tt l’amore,l’affetto,i sani valori,al narcisista smuovono la rabbia dentro se’,xke’essendo empatico,svalorizza, e li vede come sintomi di personalita’fragile,ma non la nostra!!! La sua!! Pertanto alla continua ricerca di nuove emozioni,forti,di nuove conquiste. Ovviamente se da subito si fosse rivelato com’era, lo avrei lasciato subito,ma la maschera di qsti esseri,si muove poco a poco,e poi alternando momenti piacevoli,ad accuse inganni,offese ecc. Xcio’fifficile x me individuarlo.Il narcisista maligno/vendicativo e’attaccato ai soldi,difficilmente offre di cuore,ma ricerca nella patner amici e lavoro,situazioni adagiate economicamente,persone ricche,e sfrutta a loro insaputa. Cerca costantemente un palco,dove essere ammirato,dove il suo Grande Io”possa essere messo in mostra,e x fare qsto sfrutta qlsiasi mezzo lecito soprattutto illecito. I social sono il pane quotidiano,dove mostrare la prima facciata.Difficilmente quasi impossibile,amici parenti riescano capire qste persone,ritengo siano meccanismi ke rimangono all interno della coppia,e che il narcisista al mondo,ai social facca vedere solo e soltanto il suo”grande Io”….dopo le innumerevoli tira e molla” dove non capivo,rimanevo disorientata senza darmi colpa alcuna,lo ritenevo solo un “carattere difficile”…ma…ma. qndo e’arrivato(dopo che ho scoperto messaggi,e tradimenti) l’ho affrontato,lui ha reagito aggredendomi…per fortuna sono riuscita a scappare. E dopo poco la nuova scoperta si dava per uomo single in siti per cercare ragazze…io l’ho denunciato x l’agressione!aMi sono allontanata senza dire nulla,ribattere o altro,perche’e’l’unica cosa da fare,stare super lontano da qste persone.Cancellare ogni suo contatto e cetamente divulgare parlare dirlo alle persone agli amici,di cio’ke sie’subito,xke’non e’una colpa. Ma il narcisista va smascherato,va svalorizzato e reso pubblico a tutti che fa solo del male,psicologico almeno alle autorita’ad un psicologo,ad una persona ke possa starvi veramente vicina..e ovviamente abbandonarlo! In tanti state sicure,nella cerchia degli amici comuni,omettono,non parlano,tentano a coprire o dare colpe assurde alla patner,xke’come dicevo,all’esterno della coppia,nulla puo’apparire..la patner sembra pazza,paranoica o gelosa. Il narcisista tende,anche se mediocre o di scarsa bellezza,a mantenere reti sociali dove appare simpatico cordiale intelligente(tt sola apparenza)… io dopo un anno di allontanamento totale mi sono documentata,ho letto,siti blog,comprato libri x essere informata di questa patologia,aiutata da veri e cari amici,ma ancor piu’x alietare il mio cuore,auto-perdonarmi di non aver fatto nulla di sbagliato,se non”aver amato per troppo tempo,una persona che non sa amare,xke’vuota,meschina,falsa..Volere bene a noi stesse,e’la medicina a mio avviso.Perche’l’Amore e’altro, e tanto bello..ora dopo tanto tempo sento un senso di leggerezza dentro me,di pace,forza d’animo, serenita’voglia di fare,mantenendo tt qllo ke i miei genitori m insegnarono,amore e rispetto,x me innanzittutto e x gli altri…e ora ho un uomo al mio fianco ke mi ama e apprezza veramente.
    Mi capita a volte ora x lavoro di riconoscere un/a narcisista,ormai il mio fiuto e’allenato,sorrido e giro le spalle! Ora so’come affrontarli,se devo.
    Spero di cuore tutte quante possiate uscire allontanarvi senza girarvi indietro da qsti soggetti..e di avere rapporti d’amore vero! Un abbraccio forte a tt voi ed un caloroso e sincero GRAZIE al Dottor Secci,i suoi libri mi sono stati di grande aiuto. GRAZIE x il lavoro che fa,sapere ke qlcuno ha conoscenza profonda in qsto tema e’fondamentale x tutte noi vittime di un narcisista.

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  24. Ciao a tutte.Mi rivedo un po in tutti i vs racconti.Essere stata una donna forte in grado di lavorare essere figlia e mamma…lavoratrice casalinga tutto…e piano piano sentirsi sola ed inutile…guardarmi allo specchio e non riconoscere il mio sguardo sofferto.Ma che razza di uomo ha potuto provocare tutto questo in me?Sono solidalecon Carol:troviamoci tutte a ridere di questi esseri!! Il ns sorriso e’la cosa piu fastidiosa che possiamo propinargli…troviamoci a Venezia citta’degli innamorati ..diventiamo amiche e rafforziamoci….il 10 settembre va bene?

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  25. scusate, qualcuno conosce gruppi di aiuto o terapeuti o consultori per trattare il narcisista perverso in toscana tra pisa, lucca, versilia, massa? grazie a chiunque voglia aiutarmi

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  26. mi sono imbattuta in questo forum per caso,dopo aver letto e riletto tutto quello che esiste sull argomento. Aiutatemi a capire perchè credo di esserci dentro anch’io.
    Il tizio che frequento da qualche anno ha tutti i sintomi da manuale del narcisista.E’ da qualche mese che ho sospetti, ho iniziato a insospettirmi quando io ho dovuto iniziare a prendere ansiolitici e antidepressivi perchè non sapevo neanche da che parte girarmi.Nel senso che il tipo non apriva bocca se non era una bugia,ma anche sulle minime cose dove magari non c’era bisogno di mentire.A ogni discussione grave o meno grave nn importa,io non riuscivo a parlare perchè lui mi parlava addosso senza darmi la possibilità di replicare al momento,e lui aveva sempre ragione,secondo lui!.Sesso a gogo’ sempre e comunque,anche al telefono con video esibizionisti e altro. l’ho trovato su siti d’incontri dove facendomi passare per qualcun’altra non ho mai avuto difficoltà a “strappargli” un appuntamento al buio,della serie van bene tutte basta che respirino.Usa la malattia della madre per inventare scuse di ogni genere per giustificare le sue assenze,stessa cosa fà con il figlio del quale secondo me non gli importa niente visto che lo usa per i suoi sporchi fini.Non paga mai niente quando si esce,spesso non fà neanche l’atto di tirare fuori il portafoglio.Gli piace la bella vita ma purtroppo non se la può permettere,e allora sfrutta gli altri senza un minimo di ritegno.Con lui non si può mai parlare di niente perchè non è interessato a niente solo ai suoi bisogni.Non ha neanche tanti amici mi risulta .Passa le giornate al lavoro su whatsapp chissà con chi e per fare cosa,credo che i suoi datori di lavoro ne abbiano abbastanza visto che è stato richiamato diverse volte,ma lui se ne frega.Ma la cosa più abominevole sono le migliaia di bugie che racconta,e se non gli credi sono offese su offese,pesanti offese.Quando lo cogli in fallo o nega l’evidenza fino allo sfinimento,o si fà agnello con la voce tremante esibendo scuse che non stanno nè in cielo nè in terra.E quella sfinita alla fine sei tu perchè non sai come combattere questi atteggiamenti continui e logoranti.Ti fà sentire come l’ultima donna al mondo colpevole di chissà quale intrigo ordito nei suoi confronti ,perchè lui è integerrimo,lui è perfetto,secondo lui. ieri però mi sono stancata e sono andata in caserma per denunciarlo per le offese che ho ricevuto.L’ufficiale di turno
    lo ha chiamato al telefono per cercare una mediazione di qualche tipo prima di procedere,a lui tremava la voce mi è stato detto.Potete immaginare la sua reazione dopo al telefono con me,non mi ha lasciato parlare tanta era la fiumana di parole che sono uscite dalla sua bocca.Poi mi ha invitato a cena come se niente fosse successo!Ho detto tutto no?Scusate ho raccontato grosso modo quello che è,ma ne avrei da scrivere un libro tante ne ha fatte.E io ci ho rimesso la salute nel mentre.A volte mi scopro ad avere i suoi atteggiamenti e allora mi spavento e cerco di rinsavire.Mi ha avvelenato l’anima.Questa volta spero di non ricascarci come le altre volte dove lui tornava come un agnello sacrificale,voglio stare bene,sola ma bene!

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    • Dalla descrizione scapperei di corsa. A me ha aiutato tanto leggere e rileggere gli articoli e molto lentamente non ho avuto dubbi con chi avevo a che fare. Capisci bene che quando tutte le descrizioni coincidono non rimane che il no contact.con tanto dolore mi sono staccata. Il peggio sono state le ricatture. Informati e ti farei presto un’ idea precisa e saprai che decisione prendere. Ho sempre scritto che sembra che siamo stati tutte con la stessa persona!

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      • Sono una delle tante a quanto pare!!! Ma quanti sono questi esseri distruttori di vite???? Sto leggendo le vostre testimonianze…mi sembrano tutti racconti già sentiti…ognuna di voi ha descritto la mia storia!!!! Sono caduta in una ragnatela tessuta a mestiere…e ora che ho capito sto ancora peggio!! Come ho fatto a cadere in un tranello come questo??? Lui più giovane di me di10 anni….la mia maturità è servita a ben poco!! Dopo una lite furibonda …sono tre giorni che evito di fare qualunque tipo di discorso riguardo noi !! Sto facendo una cosa che ho letto…una sorta di contromanipolazione!! Sto usando molto il silenzio…e sto parlando poco e di cose futili!!! Dentro ho l’inferno e di tutto questo ne sta risentendo anche il mio lavoro!!! Una storia che va avanti da sette anni….la solita storia …che piano piano mi ha completamente isolata….e penalizzata in tutto…ho un’attività che sta morendo giorno dopo giorno!!! Perché lui anziché sostenermi…come smbrava all’inizio, ora mi dice l’esatto opposto di quello che dovrei fare…e mi sta disorientando e togliendo la forza di andare avanti!!!

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    • Lucia, credo che i tuoi occhi si siano già aperti e che sei già al punto in cui puoi dire di averla scampata. Se hai giá chiaro che mente ogni volta che apre la bocca, che è un maniaco del sesso e che è promiscuo e serialmente infedele, dubito che tornerai da lui. Peró stai attenta e mettiti completamente in sicurezza non reagendo più ai suoi input. Blocca la comunicazione, perché anche se gli dici che hai capito chi è davvero, proverá a convincerti che ti ama alla follia e potresti ricascarci. Da quello che racconti non vi è alcun dubbio che sia una persona profondamente disturbata e che non cambierà, a meno che non gli facciano un trapianto di cervello. Nel frattempo fai tutti gli esami per le malattie venereee, perchè nel caso sfortunato ti abbia passato qualche batterio tu possa immediatamemte liberartene. Questi di solito non usano protezioni.

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      • Ho sempre l’impressione di essere ripresa per sfinimento. Da dove si ricomincia a vivere, se ci si sente al tappeto? Da dove si ricostruisce un’autostima distrutta dall’ aver dovuto per anni accettare l’inaccettabile? Ricostruire sempre da soli non è più possibile. Accettare di stare all’angolo ed attendere la sporadica telefonata non è più dignitoso. Questi personaggi rovinano e corrompono sistematicamente chi li ama. Salvo poi rinfacciarti di essere stata loro complice. Il quadro ormai è chiaro . Grazie per l vostri suggerimenti.

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      • Buio benvenuta! Devi essere molto soddisfatta di te e orgogliosa per aver cominciato ad aprire gli occhi. Questa di per sé è una cosa molto difficile da fare, perché veniamo manipolati proprio con l’obiettivo di rimanere cechi più a lungo possibile (in fondo questi sanno che è solo una questione di tempo…). La tua maturità non poteva aiutarti, conosco molti casi di psicopatici che hanno approfittato di donne più grandi di loro (ora parlo al femminile perché mi riferisco ai casi che conosco). Questo capita facilmente perché questi tizi sono parassiti, e c’è molto di più da prendere da una donna già matura, autonoma, generosa, magari con un lavoro, e magari che gli spiana la strada per questo o quello. Non sei stata scelta a caso. Chiaro che cominciano con l’ottenere la nostra fiducia, per cui inizialmente ci sembra che siano quelli a cui sta più a cuore la nostra carriera, la nostra relazione con familiari e amici, ecc. Ma è solo la prima fase. Poi comincia il processo di isolamento e di distruzione, costante e inesorabile. Questi qua lasciano i malcapitati con danni in ogni area della loro vita, inclusa quella lavorativa, degli affetti, finanziaria. Non so se è il tuo caso, ma di solito questi parassiti in alcuni momenti della loro vita cercano donne ‘automunite’ e ‘casamunite’, così possono sfruttare i benefits. Da quello che dici stai attuando il grey rocking. Bene. Comincia a mettere in sicurezza tutte le tue cose, perchè ti assicuro che quando vedono che il gioco sta per finire arrivano a fare cose di cui non penseresti mai possano esserne gli ideatori. Un piccolo esempio: lo psicopatico di una mia amica (per fortuna per lei acqua passata) si era piazzato a casa sua (ovvio), ma non contribuiva a nulla (ovvio). ogni tanto lei lasciava degli assegni firmati a lui che stava a casa mentre lei lavorava così che se veniva il padrone di casa lui gli compilava l’assegno per l’affitto. Al momento che ha capito che il gioco era finito ha preso l’assegni da lei firmato e l’ha compilato con cifra 7000 euro, che si è andato a riscuotere in banca per poi sparire nel nulla.

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  27. Riporto frasi, che mi ronzano costantemente nella testa:
    “Tizia per me avrebbe fatto di tutto, era matura, in gamba, attiva, tu per me non fai nulla”.
    “Se con me ti senti inferiore è perché lo sei”
    “Chissà come saresti finita senza di me”
    “Se nessuno vede, non hai fatto nulla”
    “Sei molto carina stasera… ma dovresti allenarti come quella, lei sì, che ha un culo fantastico”
    “Non ti puoi permettere di mangiare fuori e male, io se fossi in te, così magra, mi farei schifo”
    “Tutti dicono che sei matta. Anche la tipa del mio amico ti ritiene malata di mente”
    “Be…..lei è troia come tutte le donne”
    “È che voi donne siete stupide”
    “Odio la tua pigrizia, mi fa proprio incazzare”
    “Ti dico sempre di smettere di fumare, perché ti voglio bene, ma tu sei stupida e non lo vuoi capire, che ti venga un cancro che ti faccia mancare il respiro e soffrire come un cane”.
    “Vai pure in macchina con le tue amiche. Quando sarai in ospedale, senza gambe, io col cazzo che ti vengo a sostenere”
    “I tuoi genitori ti dovevano rinchiudere e buttare via la chiave”
    “Mi fanno schifo le donne che si sbronzano, tirerei loro un calcio”
    “Tutte mi vogliono, quella mi ha guardato, ha chiesto di me, palesemente mi viene dietro, l altra pure. Ma tu mi piaci più di tutte e mi fai impazzire, sei la mia bimba supersexy”
    “Io non mi farò la gavetta, solo gli stupidi pensano di doversela fare. Io punterò a diventare capo_direttore ecc”
    “Chiaro, non sono frocio, se vedo una figa penso al massimo di scoparmela, ma ovviamente non faccio nulla”
    “Anche io vorrei un cane. Ma mia moglie lo deve tenere perfetto se no col cazzo che lo prendo”
    “Io ti darei tutto, se solo fossi diversa e ti comportassi diversamente con me”
    “Sempre fiera dei tuoi occhioni. Non aspetti altro che complimenti per i tuoi occhi, che non sono niente di che. La mia ex, che li aveva molto piu belli dei tuoi se ne fregava, le importa solo del mio pensiero”
    “DEVI GIUDICARE. Tu sei una buonista, io odio i buonisti e i modesti”
    “Le tue amiche sono stupide. Se esci con loro significa che sei stupida anche tu”
    “Ci saranno persone più belle e intelligenti di me, ma sono davvero poche e io non ne conosco”
    “So esattamente come conquistare una donna…ogni tipo di donna..come guardarla, come colpirla. So essere affascinante e brillante, intelligente, ma non noioso. So come farla ridere. In fondo le donne sono stupide e prevedibili”
    “Io voglio una donna interessante, sveglia, matura, con le idee chiare. Attiva, che si sappia organizzare. Io non ti considero perché il tuo spessore è nullo”
    Penso che queste citazioni parlino da sole. Ditemi, se volete, cosa ne pensate e se vi ci ritrovate in alcune.

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    • Ahah!!! Aurora grazie di questo spaccato di comunicazione psicopatica! Se mi ritrovo in qualcosa? Letteralmente in tutto, con l’unica eccezione della frase sul cane. Stesse frasi. Letteralmente. Ridiamoci su, perché aiuta. Non sei sola. Posso aggiungerne altre se vuoi:
      ‘Non è vero che ti insulto e ti umilio. Per esempio ti faccio sempre complimenti. Ti ho sempre detto che ti trovo intelligente. È solo che sei molto ignorante. E quando al lavoro scopriranno che sei un bluff ti licenzieranno. La tua intelligenza è completamente nascosta dalla tua ignoranza. Dunque vedi che ti dico che sei intelligente? E tu ingrata ti lamenti e neppure ringrazi del complimento’

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  28. Si innamoreranno? Qualcuna potrebbe far sì che lo si comportino davvero come principi azzurri con loro? (Se non ai primi tempi)

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  29. Sto lavorando su la liberazione,si può fare ci vuole molta fermezza non inciapate ,non credette io li ho perdonato ma ho chiuso qualsiasi tipo di rapporto con lui . lo ho bloccato chiamate ,SMS,FB,Wapsap, ecc non provo più rabbia solo pena perché so che é un malato psicologico non serve arrabiarse e non si guarda mai indietro. la vita é bellissima doviamo aprezarla ogni giorno.

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  30. Sto lavorando su la liberazione,si può fare ci vuole molta fermezza non inciapate ,non credette io li ho perdonato ma ho chiuso qualsiasi tipo di rapporto con lui . lo ho bloccato chiamate ,SMS,FB,Wapsap, ecc non provo più rabbia solo pena perché so che é un malato psicologico non serve arrabiarse e non si guarda mai indietro. la vita é bellissima doviamo aprezarla ogni giorno.

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  31. no Aurora,io non trovo riscontri del genere nella mia storia.Forse perchè era palese che io fossi molto molto più di lui in tutto,e nemmeno il più stupido degli psicopatici avrebbe potuto mettere in dubbio questo con frasi denigratorie verso quello che sono e chi sono.Questo è del genere”parassitario” del tipo che si attacca come una cozza fino a che gli dai quello che vuole lui.Dirò di più,ho saputo che la sua ex è stata picchiata diverse volte da lui,con me nn ha mai fatto nemmeno il gesto di alzare un dito contro di me,forse perchè sapeva che se solo ci avesse provato avrebbe preso indietro la sua parte,ed è talmente vigliacco che ha paura di una donna che sa difendersi.Io non riesco a troncare definitivamente ancora,o meglio,so e ne sono convintissima che niente più potrà esserci ancora da parte mia,ma mi ritrovo a punzecchiarlo in continuazione,cerco di massacrarlo psicologicamente portandolo a dire quello che voglio io,(oddio mica sarò io la psicopatica?)….senza riuscirci ovvio,arriva fino a un certo punto e appena mi dico ecco ci sono sta cascando, arriva l’immancabile risata da bulletto….e la mia fatica,perchè è una vera e propria fatica,và a farsi benedire.Lo prendo in giro,con una certa eleganza come fa lui,assumo lo stesso linguaggio che ha lui,rido quando lui riderebbe ecc…e questo lo manda nei matti e scappa.Comunque non esagero se vi dico che so esattamente cosa risponde ai messaggi che gli mando,parola x parola,è imbarazzante. Vi terrò informate sulle prossime mosse,perchè non è finita qui,no di certo,ho troppa dignità per lasciare che la passi liscia liscia….forse sbaglio,ma ho bisogno delle mie rivincite non posso porgere l altra guancia

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  32. Cara Aurora, le tue citazione sono perfette. Il mio carnefice Narcisista perverso mi ha lasciata pochi giorni fà. Il mio inizialmente era un rapporto molto bello, ed io internamente sentivo sempre quella vocina che mi diceva “dove stà il trucco?”. Dopo 3 mesi di relazione mi chiede una convivenza. Premetto che lui è separato con due bimbi e con la sua ex moglie ha sempre adottato un atteggiamento aggressivo, come se la volesse fare apparire agli occhi della gente una madre malevola e lui una vittima. Lui denunciato da lei per maltrattamenti sui minori ed in famiglia. Io nonostante ciò essendo perdutamente innamorata mi son presa carico della sua battaglia, difendendolo supportandolo in tutto..denunce, avvocati e quant’altro! Lei è proprio scappata da lui, con un’altro uomo e prendendo con se i due bambini portandoli e costruendo per loro in una nuova città il loro futuro. Da qui comincia il mio calvario. Dalla sentenza del tribunale il carneficie ai miei occhi è venuto fuori.
    Riferisco citazioni:
    Non sei la donna che fà per me, perchè non dedita alla famiglia, non sai cucinare nemmeno un piatto di pasta!
    Sei una cicciona, fossi in tè andrei in palestra, la tua vita inutile, sei una persona insicura, stai sul cazzo a tutti, sei aggressiva e gelosa.
    Non hai garbo, sei sempre arrabbiata, sei buona solo per scopare.
    Ad oggi ripenso a quante umilizioni io abbia dovuto subire e quanto la mia autostima possa essere caduta in basso. Volevo porvi una domanda.
    Se fossi invece stata io ad allontanarlo con la mia aggresività, o facendogli promesse che poi con il tempo non ho mantenuto?

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    • Lulù mi dispiace molto per quello che stai passando. Mi dispiace anche per la precedente vittima e soprattutto per quei bimbi che si ritrovano un padre del genere. Quello che racconti di lui è da manuale. Inutile dirti che tutto quello che scrivi, riga per riga, l’ho vissuto anche io. Incluse le frasi che ti diceva. È violenza emotiva, verbale e psicologica. Io ho vissuto pure episodi di violenza fisica. E ora che sono lucida capisco che ho anche subito violenza sessuale, anche se mentre succedeva non me ne rendevo conto perché l’assoggettazione, la violenza e l’abuso erano quotidiani e erano divenuti la normalità. La tua domanda: stai certa che tu sei stata attentamente selezionata come vittima ideale. Empatica, cooperativa (vedi come ha usato le tue energie per la sua personale battaglia contro la povera vittima precedente), onesta e impegnata a soddisfare le sue esigenze, amorevole e devota, fedele, ecc. Se lui avesse annusato una tua potenziale capacitá di fregarlo con promesse vuote o di tenere atteggiamenti aggressivi non ti si sarebbe mai avvicinato. Questi non vanno a caso, ma selezionano accuratamente le loro vittime.

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  33. La mia migliore amica si suicidò anni fa e questo mese sua figlia. Il meccanismo del marito e padre è quello descritto da lei e altri psichiatri ( ho letto Hirigoyen) . Addirittura questo individuo ha messo a disposizione un fucile carico tutte e due le volte. La sua abilità è tale che la polizia ha già archiviato il caso. Ora restano tre figlie femmine tutte e tre convinte ( almeno lo proclamano) di avere un padre favoloso. Come amica del cuore della loro madre e anche amica poi della figlia ribelle cosa posso fare? Dire à loro chiaramente cosa penso del padre? Come fare per farle uscire da quella che mi sembra una setta pericolosa il cui il guru è il padre?

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    • Margherita che cosa terribile! Immagino che solo quelli più vicini alle due donne che si sono tolte la vita hanno capito davvero che cosa è successo. Incredibile come questi mostri riescano non solo a farla franca, ma a gettare la colpa completamente sulle vittime. Difficile prendere una decisione su cosa fare con le altre figlie. Da quello che leggo, e dall’esperienza di altre vittime, credo che parlare con le figlie non potrà servire a molto. Se loro sono completamente manipolate dal padre non solo lo difenderanno, ma ti prenderanno per pazza. A quel punto verrai da loro, e con l’aiuto del padre, completamente svalutata e alienata. Certo potrà accadere in futuro che una o più di loro venga improvvisamente ‘mollata’ dal padre, e magari quello potrà essere un momento di confronto. Davvero difficile rispondere. Ma il tuo post mi ha fatto tanto pensare. Quante vittime di abusanti si celano tra i suicidi? Io credo molte.

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  34. 17 anni di matrimonio con un narcisista patologico che mi ha tolto felicità, amici, famiglia di origine, e tanti soldi…. L’ho lasciato un anno e mezzo fa, perché mi sono “permessa” di innamorarmi di un altro uomo, con il quale vivo ormai da un anno. E, amiche mie, vi dico che nonostante il mio ex marito abbia detto in giro a tutti che io me ne sono andata trascurando nostro figlio (cosa ovviamente non vera), dandomi della poco di buono, le persone che mi conoscono hanno accolto con gioia il giorno della mia “liberazione”.
    Tenete duro, rinascere si può. E non ha prezzo.

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    • Brava Lisabeth. Che la la tua vicenda sia da esempio a tutti. In bocca al lupo per la tua nuova vita, cara.

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  35. sono stata studente di psicologia per tre anni (non sufficienti per diagnosticare le persone ma abbastanza per comprendere se una persona presenta dei disturbi).
    All’epoca stavo insieme da 9 anni con un manipolatore anafettivo (una persona incapace di tenerezza e di affetto, tutto concentrato sulla sua arte, dato che era un artista), con forti tratti narcisistici e capace di gaslighting. Quando ci siamo lasciati (convivevamo da tre anni: si è fatto lasciare lui per sfinimento perché rientrava a qualsiasi ora della notte e dormivamo da mesi in letti separati) l’ho indirizzato da una psicologa sperando che iniziasse un percorso di esplorazione di sé. Lui non si staccava da me, continuando a cadenze settimanali a farsi sentire o riempirmi di attenzioni (un invito a pranzo, oppure spuntava alla sera con delle briosche fresche per la mattina seguente…) tutto questo nonostante stesse frequentando contemporaneamente un’altra donna… A distanza di mesi mia madre ricevette un’email non rintracciabile da parte sua dove, sotto consiglio della suddetta psicologa, le consigliava di mandarmi in terapia perché sono una …….. (diagnosi che non pubblico). Ora io mi chiedo come questo manipolatore sia stato persino capace di manipolare una psicoterapeuta, e come questa persona così superficiale abbia fatto a me una diagnosi senza chiamarmi a colloquio, fidandosi della sua versione dei fatti e pur sapendo (spero per lei) che io stessa studiavo psicologia e che quindi, conoscevo quel disturbo e che se lo avessi avuto, sarei stata la prima a chiedere aiuto.
    Sono esterrefatta, perché se i manipolatori riescono pure a fare fessi gli psicologi, come potranno mai essere individuati?

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    • Le prime vittime di questi signori sono i terapeuti. Quale maggiore soddisfazione ,per un animale perverso come un narcisista, di riuscire a far fesso un professionista della mente?

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      • Esatto. E se il terapeuta capisce con chi ha a che fare è subito scartato dal mostro e rimpiazzato da uno più facile da manipolare. Ci vorrebbe un processo esemplare per mettere in guardia contro questo genere di individuo. Ho visto qualche episodio della serie House of cards. Underwood è il prototipo intelligentIssimo dEl manipolatore narcisista . Fa venire brividi di orrore

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  36. questi giorni sono passati molto intensamente mi sono concentrata sul lavoro su di me ed ho allontanato il pensiero che mi faceva soffrire di lui felice con una nuova donna….sto coltivando i miei hobby e mi sto prendendo cura di me, del mio corpo e del mio benessere, sto programmando un viaggio per Capodanno ed ho anche riincontrato un amico di vecchia data con il quale ci eravamo persi di vista di più di 10 anni !! mi sto sforzando tantissimo e mi sto regalando inaspettatamente dei momenti di serenità che per me è un grandissimo traguardo…..purtroppo non ne sono ancora fuori e di ciò me ne rendo conto in giornate come oggi dove improvvisamente mi assale un grande senso di tristezza…..il percorso è ancora lungo lo so ma con gli sforzi qualche barlume di luce comincio a intravederlo e di questo volevo rendere partecipe tutte voi e dirvi ragazze prendete tutto il tempo che vi serve non abbiate paura di “vivere” il dolore, attraversatelo tutto perchè è solo attraverso questo che possiamo poi risalire la china.!

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    • Cara Rosy come ti capisco! ogni giorno che passa senza loro è un mattoncino per la rinascita. Sono molto convinta che gli sforzi che faciamo per trovare risorse e rimedi per noi stesse ci aiuta. e mai più voltarsi indietro.

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  37. Sono una donna adulta, matura, almeno per l’anagrafe e non so se mio marito (10 anni di vita insieme) rientri nella definizione del narcisista perverso. So che è una persona rigida, che pretende di avere sempre ragione e difficilmente accetta il contraddittorio e non ha relazioni serene con gli altri (non ha amici). Ha un’idea di coppia simbiotica in cui esistiamo solo noi due. Da un anno le differenze tra di noi si sono accentuate e lui ha iniziato ad alternare momenti di estremo affetto (so che mi ama, me lo ha detto in continuazione e a suo modo me lo ha dimostrato, anche se antepone sempre se stesso a qualsiasi esigenza , ma quando io non sono stata bene mi ha accudita con cura) a momenti di estrema durezza, arrivando ad arrabbiarsi per cose davvero futili, pretendendo le scuse fino a chiudersi in gelidi silenzi, anche per giorni.
    Da alcuni mesi mi sono allontanata da casa. lui, alla fine, fa riconosciuto di aver fatto degli errori, e si dice pronto a cambiare e a venirmi incontro sulle cose che io reclamavo (uscivamo pochissimo insieme e non vedevamo mai nessuno, negli ultimi tempi uscivo da sola per andare a teatro o concerti) ma io ho paura di ripiombare nella sofferenza degli ultimi tempi, quando ormai non riuscivo più ad avere slanci di affetto e vicinanza fisica, meno che mai sessuale, nei suoi confronti.
    Uno dei motivi che mi inducono in tentazione ad accettare le sue proposte di riconciliazione (io ero arrivata già ad avviare la pratica per la separazione) è la nostalgia per ciò che di bello abbiamo costruito insieme e il senso di colpa perché lui è un uomo molto solo, non ha quasi più familiari e non ha amici.
    Non riesco a uscire da questo imbuto, sto molto male, nonostante i colloqui con una psicologa.

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    • Cara Esterina mi permetto di dare un parere personale solo basato sulla mia esperienza e quello che ho studiato sul narcisismo. Secondo me non sei difronte a tratti tipici del narcisista patologico. Conosci tuo marito e visto che c è un matrimonio credo valga la pena di non buttare tutto ai rovi e con la psicologa stai facendo un percorso che di solito richiede tanto tempo. Il tipico soggetto narcisista ha molti amici seppur superficiali perché si nutre di loro della loro ammirazione e può trarre vantaggio. Nella coppia ti mette in competizione con altre e con le ex. Se hai bisogno di aiuto e stai male si dilegua.si vanta di quanto piaccia alle altre. Ti idealizza e svaluta in continuazione.si sente irresistibile e le sue scuse sono sempre ripeto sempre fasulle.

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      • Michela condivido tutto tranne il fatto che questi personaggi abbiano molti amici. In realtà hanno solo conoscenze fresche e superficiali perchè chiunque capisca con chi ha a che fare si dilegua. Hanno soprattutto conoscenze femminili, in grado di fare da rete di sostegno e trasformarsi in un attimo da amica a compagna sessuale, a nemica a complice e qualsiasi altra tipologia di ruolo che occorra al momento.

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  38. Grazie per le risposte ma io ho paura di ritrovarmi nelle stesse condizioni di prima. Da quando non sto con lui ho riscoperto le cose che amavo fare e con lui non potevo fare perché non le condividevamo. Lui non vuole affrontare una terapia di coppia e pretende, come dicevo, di azzerare tutto senza spiegazioni.
    Nel frattempo io ho trovato un’amicizia che mi dà il senso di come si svolga un rapporto con una comunicazione fluida, rispettosa, non astiosa…
    SOno davvero nel limbo. La psicoterapia dura ormai da parecchi mesi…

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    • Cara Esterina, capisco che stai in una fase di analisi e che stai cercando di capire che strada prendere nella tua vita sentimentale. Da quello che scrivi si potrebbe davvero escludere che tu stia in una relazione con un individuo abusante. Chi ha avuto a che fare con individui disturbati può capire anche da come descrivi il tuo malessere attuale che si tratta di un malessere diverso da quello di chi sta intrappolato con un narcisista o uno psicopatico (e rischia seriamente salute e vita, oltre a tante altre cose). Non voglio sminuire il tuo malessere, non mi fraintendere. Ma anche io, con Astra e Michela, mi sento di dirti che se tuo marito fosse uno di questi mostri, di certo non ti avrebbe accudita in un tuo momento di malattia. Anzi, capita spesso che chi sta con un narcisista, psicopatico ecc., se ne accorga proprio nel momento in cui si trova ad affrontare un problema o una malattia. L’aspetto predatorio poi, tipico di questi individui, sembra assente. Ci saranno sicuramente dei problemi, e fai bene ad andare a fondo per cercare di stare meglio e avere una vita serena e soddisfacente. Ma (per fortuna) non credo il problema sia un pericoloso disturbo di personalità.

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    • Confermo per le conoscenze femminili come dice Astra quasi un elemento scientifico. Quando lo conobbi qualcosa mi suonava strano per intuito era sempre in mezzo a gruppi di donne.

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  39. Buonasera,
    Leggo molti commenti di donne che hanno avuto la sfortuna di incontrare un uomo narciso, e dai vostri racconti posso comprendere esattamente il vostro dolore ed angoscia.
    Non so se per vergogna od orgoglio gli uomini tendono a non confrontarsi o mettersi in discussione, ma a me è capitato l’esatto contrario. Ho incontrato una donna narcisa perversa
    Quella che pensavo fosse una persona fragile ed emotiva, quasi indifesa, si è rivelata un animale a sangue freddo, un serpente velenoso, un’attrice da oscar.
    Per fortuna il mio istinto mi ha salvato e sono riuscito ad allontanarmi da questa persona, prima che potesse farmi ulteriori danni.
    Ma poi ho collegato pian piano tutto, i ricatti emotivi, le triangolazioni, le bugie, la denigrazione, il gaslighting, i cambi di umore, il negare la realtà, le manipolazione per fare intorno a me terra bruciata, gli amici, la famiglia, la gelosia folle e senza senso, le macchivellazioni..
    Quando reagivo legittimamente facendogli da specchio, ho subito delle vere e proprie aggressioni verbali e fisiche, disperati pianti perchè io la facevo soffrire, la trattavo male, facendomi sentire anche in colpa..
    Tutto ciò che facevo per lei non era nulla, un inferno
    Poi quando esausto e svuotato ho trovato la forza di allontanarla perchè mi sentivo soffocare, subito si è messa con uno che in passato le aveva fatte delle avances e che era stato motivo di contrasti tra noi. Ho scoperto che di nascosto si sentiva con lui, quando a me diceva che voleva una famiglia, dei figli con me.
    Io ho perso il controllo e pazzo di gelosia ho cercato di riavvicinarmi, umiliandomi perchè la rivolevo,,
    Lei da quel momento ha cambiato completamente faccia…
    Da agnello con atteggiamento passivo agressivo si è trasformata in belva feroce.. Ha solo infierito, silenzi di giorni, settimane, mesi. Mi ha bloccato sul telefono, mi chiudeva le telefonate in faccia..
    Più la cercavo disperatamente e più lei mi rigettava con disprezzo, manipolandomi e facendomi sentire in colpa per cose vecchie di mesi che avevamo già discusso e che erano sue manipolazione che usava contro di me sfacciatamente..
    Sono sprofondato in uno stato di profonda angoscia, non riuscivo a dormire, facevo fatica a fare tutto, lavorare, alzarmi la mattina, Ho perso 10 kg
    Quando le ho chiesto aiuto perchè non ce la facevo più, e non reggevo più i suoi silenzi, mi ha risposto con cose che preferisco non ripetere.. una cattiveria inaudita.
    Aggiungo solo che lei si professava molto credente e religiosa….
    Si faceva sentire solo quando aveva bisogno, chiedendomi prestiti di denaro (che mai mi ha restituito ovviamente) favori di vario genere, sempre ripagandomi con arroganza ed astio.. Io come un fesso di sono cascato, ma in cuor mio volevo capire dove poteva arrivare, volevo farmi disgustare fino in fondo,,, e devo dire che ha funzionato…
    Poi ho iniziato a documentarmi ed ho capito con chi avevo a che fare..
    Da li in poi mi è scattato un click..
    Mi sono imposto di non reagire più alle sue provocazioni, di non cercarla..di non rispondere.. di eliminarla dalla mia vita, perchè era tutto finto..
    Di reale non c’era nulla.. Chi ama davvero non si comporta cosi’..
    Ho capito che queste persone sono malate ed hanno bisogno di succhiare linfa vitale
    ed amore da altri perchè loro sono aridi dentro, sono privi di empatia
    Ho capito che non bisogna dare loro rancore o rabbia, perchè è la trappola in cui vorrebbero legarci a loro. Bisogna perdonarsi per non aver capito prima
    Bisogna frequentare persone allegre e vitali che possano sostenere una relazione bilanciata e sana.. Solo cosi possiamo annientarle e disinnescare le loro polpette avvelenate con cui ci hanno riempito la testa e l’anima..
    Spero la mia esperienza possa essere di aiuto a qualcuno
    Non smettete di amarvi e fare ciò che vi far stare bene.
    Io pian piano sto cercando si uscire completamente, credo di essere sulla buona strada.. Ma è un percorso di salite e discese,
    Bisogna essere forti e credere che un domani questo dolore sarà trasformato in legna da ardere per riscaldare chi ci starà vicino..chi se lo merita
    Cerco anche gruppi di ascolto o reciproco sostegno su Milano, ma non per piangerci addosso, per aiutare e sostenerci in modo positivo..

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    • Benvenuto Peppe. Stringi i denti e vai avanti. Qui trovi supporto e tante persone che possono aiutarti a capire e a rinascere. In bocca al lupo.

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    • Ciao Peppe, benvenuto! Come sono precise le tue parole. E non smetto mai di stupirmi di come, nella loro singolarità, questi esseri siano tutti uguali con meccanismi omogenei. La tua lettera avrei potuta scriverla io. Il tuo persorso psicologico é stato ed è anche il mio. C’é una grande opportunità in questa rinascita dopo l’incubo. Chi scappa e acquista totale consapevolezza, come ci è capitato, arriva ad avere un senso più semplice e diretto di ció che significa volersi bene e stare bene. Per me il confronto con altre vittime é fondamentale, e la strada che sto facendo la faccio in buona compagnia. I bassi non sono più così bassi, e l’entusiasmo per la vita è ritornato. Ma per guarire, per riportare corpo e mente ad uno stato di normalità, ci vuole molto tempo e anche impegno. Confrontarsi con altri che hanno passato lo stesso inferno aiuta a canalizzare le energie in modo positivo. Un grande abbraccio! Felice di sapere che hai seguito il tuo istinto ed evitato danni ulteriori.

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      • Grazie Giusy per le tue parole ho finalmente chiuso questa storia ho capito davvero tutto adesso non mi porterò scrupoli vorrei urlargli che non sono stupida e che è’ inutile che mi cerca ogni pelo dell’uovo per non dire mi devi lasciare più libertà così mi gestisco meglio quello che voglio….io non ho scoperto nulla ma una persona che si raffredda e potrebbe essere da te più tempo e invece si crea in ore del giorno i suoi svaghi addirittura pensa che lo sento sempre quindi penso che chi lo consola sappia che e’ fidanzato forse anche lei boh o sposata questo è’ il mio dubbio anche se ti ripeto io non ho scoperto nulla …come fare ??? Io sono stufa anche di difendermi vorrebbe gestire meglio tutto ma sa che non può e allora scoppia in un iea tremenda dice da colpe a me perché poi facendomi venire il senso di colpa gioca poi a non perdermi… addirittura stasera l’ho risposto perché dovevamo fare una cosa insieme domani ma io non ho voglia… ho il vomito voglio lasciarlo libero a 360 gradi in modo che possa gustare lo schifo meglio e quando ne ha abbastanza e capisce che quello che aveva era prezioso deve trovare la porta serrata !!! Devo fare la finta tonda ma non voglio dargli nessuna soddisfazione più… Baciiii

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    • Ciao Beppe.Hai illustrato molto bene la situazione.Posso dirti che mi sono trovato nella tua stessa trappola.Anch’io sono uscito da poco da un rapporto malato e anch’io ho perso quasi 10kg di peso.Due mesi e mezzo passati a due ore di sonno al giorno e vari disturbi psocofisici di ogni genere.Ho toccato il fondo ma questo blog mi ha aiutato a risalire,insieme ad aver indagato sul passato della mia ex su fonti sicure ed aver appreso episodi schifosi a dir poco.Naturalmente relativi soprattutto alla promiscuitá sessuale.Davvero cose indicibili…
      Anch’io sono di Milano,comunicare sarebbe un bene,ma la prima cosa é capire il perché “ci siamo finiti dentro”… Per i recapiti non so come si possa fare…

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    • Bellissima questa metafora della legna da ardere! Grazie a voi tutti… mi fate sentire viva… è da un anno che ho chiuso con lo psicopatico ma ripulirsi da tanta spazzatura è un lavoro lungo e, a tratti, ancora tanto doloroso.Milena

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  40. Ciao Astra, Giusy e Mario
    Grazie per il vostro sostegno.
    Mi sono sempre reputato una persona forte e stabile, mai avrei pensato di poter cadere in una trappolo cosi’ subdola e pericolosa..
    La mia fortuna è stata quella di non vergognarmi nascondendo la sofferenza, ed aprirmi e confidarmi con persone care, parenti ed amici che mi hanno aiutato ad aprire gli occhi.
    Giusy hai ragione quando scrivi che i bassi non sono più così bassi, e l’entusiasmo per la vita è ritornato,
    Ma io ad esempio ho imparato a controllare anche quella strana euforia che poi a volte dopo un po come contraltare mi fa ripiombare nei ricordi e nell’amarezza.
    Anche io Mario ho scoperto nella mia ex dei comportamenti sessuali ambigui nel suo passato che lei ha abilmente imparato ad usare come arma per legarmi e crearmi una dipendenza anche fisica con lei..Le similitudini sono tante.
    Io ho capito una cosa che mi da tanta forza ed energia,
    Tutto ciò che di bello vedevo in lei apparteneva solo a me, ho proiettato su di lei cose che sono mie e solo mie, e ora le rivoglio tutte.
    Sono un romantico, vedo il bello anche dove non c’è 🙂
    Lascio a lei le sue bugie ed il suo arrovellarsi a dover ricominciare tutto da capo altrove, a manipolare la sua stessa vita riempiendola di menzogne,
    Non provo rabbia, non se la merita..Solo compassione ed indifferenza
    Provo quella sensazione di chi per un soffio ha rischiato di essere travolto da un tir in corsa. Si a volte mi è mancato il respiro e non sapevo davvero cosa fare, ho pensato che la colpa fosse mia perchè avevo sbagliato qualcosa, mi sono sentito messo in angolo e sminuito per troppo tempo.
    Si ho anche reagito a volte in modo duro dicendo quello che pensavo di lei, ma non era possibile discutere, trovare compromessi, chiarirsi..
    Quello in discussione ero solo e sempre io…Se ci ripenso ora mi chiedo come ho potuto non capire ed arrivarci prima…
    Ma comunque la cosa che davvero conta e che ora mi sono ripreso la mia vita e sinceramente posso solo tirare un grosso respiro di sollievo pensando a come sarebbe stata la mia esistenza con le,i o peggio ancora se avessimo avuto dei figli
    Non so se si possono postare link od indirizzi e.mail in questo blog. ci provo
    Questa canzone sembra scritta per voi maledetti narcisi e ve la dedico..Lol
    https://www.youtube.com/watch?v=KhiFv7IqYH8
    Questa è la mia e-mail, per chi volesse rimanere in contatto
    Provo a pubblicarla cosi per evitare che poi possa essere usata da programmi automatici di spam
    byron_b%libero.it
    Al posto del % mettete @
    Un saluto a tutti

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    • Non ci sono sentimenti per gli altri in queste persone, ti manipolano ti fanno credere chissà fino a quando vogliono e non sia mai gli fai notare i loro comportamenti spregevoli lo fanno di più..io ho dato una possibilità al mio ex sono ritornata insieme dopo alcuni mesi che mi ero lasciata e anche se le sue anaffettività improvvise mi sembrava di viverle meglio mi sono resa conto che è’ passato ad altro della serie non ti fa soffrire più questo ti faccio quest’altro…inutile qualsiasi chiarificazione gireranno sempre a modo loro…tu manchi in questo in quello tu mancherai sempre in qualcosa per questo loro si comportano così…ti fanno apparire pazza, noiosa , pesante , in realtà tu sei il contrario mettetevelo in testa…giocano a manipolare a stuzzicare soprattutto quando l’euforia del giocattolo è’ passato…

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      • Io credo che per imparare qualcosa da queste esperienze devastanti bisogna cercare di capire perche’ queste persone hanno scelto noi.
        Loro hanno un fiuto predatore e sanno riconoscere benissimo chi e’ potenzialmente manipolabile perche’ altruista o generoso, e chi no.
        Dare tutta la colpa a loro non sarebbe corretto, e per poter vedere fino in fondo bisogna ammettere che siamo stati anche noi complici di questo gioco al massacro, e di aver sottovalutato troppi segnali o permesso troppi abusi emotivi.
        Essere in qualche modo riusciti ad allontanare fisicamente dalla nostra vita questi vampiri e’ un traguardo fondamentale..Ma non basta. Bisogna guarire le ferite dell’anima, e per far questo bisogna lavorare su se stessi
        Questo vuol dire anche mettersi in discussione ed accettare la propria parte di responsabilita’ per esserci illusi di poter cambiare le cose, o che l’amore potesse vincere su tutto ed il bene vince sul male, o vissero felici e contenti.. etc..etc
        Le parole hanno un peso ed un valore, le azioni hanno un peso ed un valore.
        Sentirsi accusati, colpevolizzati, essere portati al limite della sopportazione fino a reagire male ed esplodere..Eppoi essere colpevolizzati per l’eternita’ per le vostre reazioni o le vostre parole… Avere la sensazione di essere in un vicolo cieco dove ogni tentativo di discussione o riconciliazione normale e’ un tabu’ irragiungibile ed un miraggio irrealizzabile.. Queste sono le domande che io mi pongo…Perche’ ho aspettato quasi 2 anni per decidermi a mollare questo inferno tossico ? Perche’ alla fine mi sono lasciato impietosire riprendendola tante volte, quando sapevo benissimo che non sarebbe mai cambiata’ ?
        Perche’ ho lasciato che fosse lei alla fine a condurre l’uscita di scena, permettendole pure di infierire ?
        Perche’ ho taciuto il mio istinto mille volte, quando mi diceva di lasciarla senza pieta’ e di non credere ai suoi pianti e i suoi melodrammi da terza serie ?
        Ognuno di noi ha le proprie domande da porsi immagino, e spero che questa possa essere un’ occasione per ciascuno di noi per misurare i propri limiti e per fare dei cambiamenti dentro.

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        • Ho sostenuto mille volte la nostra corresponsabilità. Siamo complici inconsapevoli e se si vuole guarire seriamente si deve partire da qui. Introspezione, crescita e autocritica.

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  41. Anche rientro fra la lista di quelle donne che si sono fatte distruggere da un anaffettivo antisociale perverso, per lui ho perso il lavoro il denaro , i miei figli che in questo momento sto recuperando ma che in un primo momento mi hanno abbandonato. Ho perso anche lui perchè mi ha scaricato per una più giovane che frequentava da tempo e io ne avevo il presentimento, ma ero così plagiata che ero diventata un’ automa. Sono rimasta scioccata e ancora ho una dipendenza affettiva , certe volte sono disgustata da me stessa e avergli permesso ciò, certe volte mi manca , altre volte ho una rabbia enorme dentro di me . che poi si tramuta in dolore , un dolore che non ha pace, come se queste persone ti marchiassero a fuoco e tu hai una cicatrice nell’anima e pensi di non poter piu averla quest’ anima e pensi che non potrai più amare , e che non sei più quella donna piena di vita che lui ha avvelenato piano piano piano….hai perso la tua dignità, la tua identità.
    Io ho cercato di parlare con lui, ho cercato di giustificarlo, di vedere se c’è una possibilità per aiutarlo……ma lui non vuole essere aiutato, lui gode nel fare male, lui non possiede nella testa e nel cuore una valvola o un orientamento che gli faccia comprendere il male che produce con i suoi comportamenti…..l ultima volta l ho guardato negli occhi , aveva quasi un sorriso da ebete , lui dice che ho degli occhi profondi e per un attimo un solo attimo ho visto un bagliore di umanità che è svanito in pochi minuti……poi ha ripreso la sua maschera, ma sono contenta di averlo lasciato così……e difficile conoscere dove sta la linea fra il carnefice e la vittima……

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    • Fiore la linea è chiara, solo che non è facile vederla per chi è rimasto intrappolato a lungo. Prenditi cura di te, con il tempo la nebbia si dirada e potrai vedere meglio. Vogliti bene. Pensa alle tue ferite, e curale con amore.

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      • Eccomi di nuovo come mesi fa…lo sapevo l’ho sempre saputo che ripeteva tutto come prima, siamo alle solite…periodi di freddezza, arrabbiature senza senso e solo perché devi stare fuori dalla sua vita e non sa come dirtelo è’ allora rovescia tutto la sua noia su di te…è’ arrivato il momento no, ha fatto pace solo per vedere se ero ancora una sua preda disponibile e adesso dopo pochi mesi critiche indulti e via discorrendo..sono stata brava stavolta a incassare, non sa però che ho chiuso definitamente, infondo lo aspettavo questo momento è non sto a riflettere anche se da come mi ha trattato c’è tanta rabbia io da domani investo su di me su tutto quello che mi precludo restando aggrappata ad un amore che non esiste, un uomo divorziato con un figlio nato per caso con un altra donna che vive con la mamma perché non sa prendersi un briciolo di responsabilità ed io a all’età di 40 anni solare intraprendente con nessun matrimonio alle spalle e nessun figlio dovevo prendermi questo elemento e non intendo parlare male di chi ha un passato perché se è’ una brava persona che ben venga assolutamente solo per far capire cosa nella mia vita mi stavo scegliendo che schifo di vita che volevo fare…bleah…chissà chi lo consola perché io di questi elementi non mi fido…forza e coraggio è un grande abbraccio a tutti…per fortuna c’è questo blog….quanto mi ha aiutato…

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        • Stella sei super-lucida. Non ti manca nulla per uscire dal fango. Stringi i denti e guarda avanti. Forza.

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      • Stella, è un sollievo per me vedere che sei sempre più consapevole. Buttalo fuori dalla tua vita in modo netto e per sempre. Non cedere a richieste di chiarimenti. Circondati di persone che ti vogliono bene e con chi ti fidi condividi quello che ti ha fatto. Se capisce che non sei isolata e che lui è stato esposto con chi ti sta vicino, vedrai che avrà meno voglia di farsi vivo. Un abbraccio!

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  42. Ciao a tutti. La maggior parte delle vostre storie sono raccontate da donne. io invece sono un uomo e ancora dopo un anno che sono stato abbandonato dalla mia compagna,grazie alla lettura dei sintomi e dei racconti di esperienze di uomini e donne vittime dei narcisisti patologici,ho capito in che situazione mi sono trovato e mi trovo ancora. Ho capito cosa sono i “microtraumi” che il/la narcisista ti provoca durante la relazione. Questi microtraumi non sono altro che quei lunghi periodi di silenzio,di “punizione” che i/le narcisisti/e usano per farti capire quanto essi/e siano “insostituibili” e “fondamentali” per te,periodi in cui minacciano di lasciarti,di abbandonarti,perché tu non li meriti. Periodi in cui ti fanno credere e pensare che da un giorno all’altro possono lasciarti,facendoti vivere nell’angoscia. Periodi causati da cose apparentemente di poco conto,da situazioni che in tutte le coppie “normali” si risolvono dopo una discussione di pochi minuti. I narcisisti no,non ti perdonano niente,sono vendicativi,devono fartela pagare,magari semplicemente perché su alcune cose non la pensi come loro,semplicemente se li contraddici,dopo che magari li hai viziati per una vita diventando il loro zerbino,senza nemmeno accorgertene. Quando te ne accorgi infatti è troppo tardi. Più vedono che faresti di tutto per loro,più vedono che ti fai in quattro e più ti trattano male,ti trattano con indifferenza (se ti va bene),ti denigrano agli occhi di tutti,mentre magari pochi minuti prima ti hanno esaltato o addirittura adorato. Sono le persone più false del mondo,e sanno vendersi benissimo agli occhi di tutti. Se posso dare un consiglio a tutte le vittime di queste relazioni malate: chi può evitare di incontrarli ancora lo faccia,chi invece (come me) è costretto ad avere ancora rapporti con queste persone,perché magari hanno dei figli,abbandonino ogni forma di rabbia,di frustrazione,di vendetta contro di loro. E sapete perché? Perché appena si accorgono che non li calcolate più sono loro a soffrire. Quando riuscirete a raggiungere questo stato di indifferenza verso di loro sarà’ come una purificazione,una liberazione…sarà come se il vostro dolore improvvisamente passasse a loro. ricordate: il vostro dolore è direttamente proporzionale alla loro (seppur effimera) soddisfazione. Così come la vostra indifferenza e’ direttamente proporzionale alla loro frustrazione.
    Anche nel mio caso confermo la loro infanzia problematica,specialmente l’odio viscerale verso la madre. Non odiateli/e perché sono dei malati/e. Quando vi renderete conto di questo finirà la vostra rabbia e il vostro risentimento,perché l’unico sentimento che meritano è tanta tanta compassione.

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    • Ciao Lino, grazie per il tuo post. Questo blog ospita anche molti commenti di uomini, anche se è vero che attualmente le donne scrivono di più. trovo molto utili le tue parole. Anche io purtroppo devo averci a che fare per i figli. Tenta in ogni modo di creare caos, tensioni, provocare reazioni. Occorre imparare a non reagire emotivamente. Non è semplice, ma va fatto se si vuole indebolire l’intensità degli attacchi. A me, oltre che far le paura e disgusto, fa pure pena. Ma non si merita la mia pena, dunque non è un sentimento che voglio coltivare.

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      • Paura e disgusto,hai detto bene. Anch’io provo queste sensazioni,in quei pochi secondi in cui lei si trova a pochi centimetri da me. La compassione interviene quando mi ritrovo a pensare a lei. Ma almeno ho superato la fase della nostalgia,credo sia questo il vero passo avanti,quando capisci che non puoi avere nostalgia di un’illusione. Quelli che fino a qualche tempo fa per me erano “bei ricordi”,beh,finalmente ho realizzato che erano solo recite. E non si può sentire nostalgia di una recita. Credo che potrò definirmi completamente guarito quando avrò abbandonato anche la paura e il disgusto. Paura perché questa donna vorrebbe cancellarmi dalla faccia della terra,farmi isolare dalla società. Era arrivata addirittura a rivolgersi alla questura a fare richiesta di AMMONIMENTO ORALE contro di me. Il procedimento naturalmente è’ stato archiviato,perché sono riuscito a provare documentalmente le sue calunnie. Peccato che la legge non mi consenta di agire per Calunnia contro di lei,perché trattasi di un procedimento amministrativo e non penale. Disgusto perché quando una persona ti odia gratuitamente non può che farti schifo.

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      • Giusy non so cosa fare..ieri sera e’ venuto a casa mia con un mazzo di fiori chiedendomi perdono e stamattina mi ha chiesto ancora perdono..io non ce la faccio piu’ a vivere cosi’..e’ riuscito a piegarmi e a spezzarmi portandosi via tutto quello che avevo di buono e in cui credevo.Adesso rimane solo un profondo vuoto e io non ce la faccio piu’

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  43. Caro Lino, cari tutti e tutte, provo saltuariamente quella sensazione di liberazione aiutata anche dal fatto che posso non incontrarlo e questo ha aiutato tantissimo. Mi sono detta studiando e leggendo il blog, se così tanti studiosi e testimoni descrivono cosi bene quello che io stessa ho provato, sarà vero. Tanto vale seguire i dettami della psicologia e dell’esperienza, il no contact serrato e l’amore per sé per quello che si è provato e donato. Un giorno arriverà anche l’indifferenza come spiegano gli studiosi, io fiduciosa lavoro su di me e attendo quel meraviglioso giorno. Ho assunto l’attengiamento mentale che lui sia morto.

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    • La rabbia puó e deve necessariamente passare.Oggi io sto molto meglio e a dirla tutta c’é,alla fine della mia relazione,un episodio emblematico che puó far capire quanto sia il “niente” che affolla dentro il cuore e il cervello di questi ignobili, infimi e spregevoli esseri.Ci conoscevamo da anni,come giá detto precedentemente nel blog,un’amicizia che dava l’impressione di essere profonda.Quando questa si é tramutata in relazione ha sempre dato l’impressione di volere fare la mamma coi miei figli(sono separato).Per loro consigli,regali e messaggini carichi di belle e vezzeggiative parole.Ecco…dopo le vacanze passate tutti insieme la storia evapora praticamente da un giorno all”altro.Il mio bambino una mattina finisce sotto una macchina.Lei viene informata immediatamente sull’accaduto.Risultato? Non una chiamata e nemmeno un sms per sincerarsi delle condizioni di mio figlio,che fino a qualche giorno prima “accudiva” in modo che lei definiva “esemplare”.
      Queste non sono nient’altro che anime perse.

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  44. Volete sapere l’ultima? Alcuni amici in comune mi hanno riferito che ora pubblica su fb frasi di rabbia e di scherno verso di me. Un po’ per cercare il sostegno dei “cosiddetti” amici a botta di “mi piace” (penoso…),un po’ perché magari si aspetta pure che dopo averlo saputo io glielo vada a dire…..eh no…quel periodo grazie al cielo e’ passato. E le cose stanno andando proprio come pensavo e come ho scritto in un precedente post: la nostra indifferenza e’ direttamente proporzionale alla loro frustrazione. Dimenticatele/i e lasciatele/i bollire nel brodo delle loro stesse frustrazioni.

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    • Ciao Lino, e benvenuto tra noi!.
      Le tue parole sono di una precisione chirurgica, e solo chi ha subito una ferita emotiva narcisista puo’ capire nel profondo quanto dietro ogni tua singola frase, ci sia la misura, goccia su goccia, di un vissuto sulla propria pelle..
      Mi sento di dirti che hai imboccsto la strada giusta, ora vai dritto e non voltarti mai piu’..
      Volevo approfittare anche per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo blog, ed alle persone che avendo il coraggio di raccontsre le loro storie mi hanno aiutato ad aprire gli occhi, e dare un nome preciso a tutto quello che non riuscivo a mettere a fuoco, anche se ce l’ avevo davanti. Grazie davvero!!
      Ora so chi sono i veri mostri da combattere, ed ho capito quanto sia fondamentale il No Contact assoluto ed eterno, insieme alla distruzione totale di tutti i collegamenti del passato..
      Pian piano la rabbia e la disullusione stanno facendo posto all’indiffirenza ed a un senso profondo di liberazione.
      Anche il solo pensiero di vendicarmi in qualche modo di questa persona, ora mi sembra totalmente inutile e controproducente…Non posso certo prendermela con una bambina traumatizzata e psicolabile, con l’empatia di un cetriolo sott’olio, che si nasconde dietro ad una maschera da impostore, recitando la vita di una persona che in realta’ non esiste..e non esistera’ mai…Se ci pensate e’semplicemente patetico e penoso..Che gusto o soddisfazzione ci sarebbe in tutto questo?
      Per me nessuna..
      La vita di queste persone e’ solo una continua menzogna, una farsa, una ricerca disperata e vacua di energie da sottrarre agli altri
      Abbiamo solo generato illusioni che ci siamo voluti comprare a caro prezzo, come una droga che pian piano ci ha reso tossici e dipendenti..ed alla fine ci ha presentato il conto.
      Si mi ha ferito molto questa dipendenzs, ma io ho permesso che questo accadesse. Io le ho permesso di entrare nelle mie difese con i suoi abusi emotivi, e di bucare la mia pelle con le sue scenate da teatro delle marionette e le sue manipolazioni, ed infine di inniettare il veleno nel mio sangue con le sue triangolazioni..
      Ma.ora questo non e’ piu’ possibile.e piano piano il mio organismo sta espellendo queste tossine, il mio sangue si sta rigenersndo, e la mia mente sta respirendo oria nuova.. e finalmente la sta collocando nel solo posto dove questa persona merita di stare…Nel nulla assoluto..
      E solo guarendo queste ferite e non provando piu’ nulla per lei, se non un senso di liberazione e gratitidine verso la vita per non averla piu’ tra i piedi per sempre, potra’ esserci una nuova rinascita.
      Buon fine anno a tutti !!

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      • E’ impressionante Peppe come il tuo commento si addica alla perfezione alla storia personale di chiunque si trovi su questo blog. Bravo. Hai centrato il problema, sai come ragionare, sei lucido. La tua è è proprio quella “consapevolezza” di cui tanto si parla. Buon anno a te e continua così.

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      • Bravo Peppe! Le tue parole non fanno che confermare le mie sensazioni. Certo che continuo così! Certo che non torno indietro! Ogni giorno che passa va sempre meglio grazie al Cielo. Ogni giorno che passa è un km in più verso la direzione giusta. Il risentimento,la voglia di “vendicarsi”,persino i sensi di colpa (si,proprio quelli,perché questi strani individui sono maestri nel farteli venire,anche se tu non hai fatto niente di male…) vanno dissolvendosi sempre di più! Avanti così ragazzi e ragazze! Buon 2017 a tutti!

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  45. Ciao ragazze anche io come voi sono vittima di un narcisista,sono dipendente da lui e nonostante tutto mi manca..mi sono rivolta a un professionista perche’ mai nella mia vita ho pensato di farla finita adesso si..Non credevo che il vuoto fosse cosi’ grande e che l’amore potesse essere cosi’ distruttivo ma poi ho capito che non e’ amore.Lui e’ ancora presente nella mia vita ma io non rispondo piu’ ai suoi messaggi e alle sue telefonate sto cercando di capire che adesso e’ veramente finita io non voglio una persona del genere vicino voglio solo essere lasciata in pace nel mio dolore.E’ difficile ammettere di essere infelici..

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    • Ciao Daniela
      Quello che scrivi è’ esattamente quello che è’ successo a noi,a tutti noi. Forse molti di noi si sono resi conto un po’ tardi con che specie rara di individui avevamo a che fare,ma grazie a questo blog e,nel tuo caso,meglio ancora,grazie a professionisti seri,molti di noi sono usciti o stanno uscendo da quest’incubo. Lascia stare ogni pensiero di farla finita,credimi,non vale proprio la pena rinunciare alla propria vita in nome di questi soggetti. Quando avrai superato la prima fase del dolore,quella che tutti noi abbiamo vissuto,ti renderai conto che tutti i “bei ricordi” erano solo “ricordi di plastica”,che era tutto legato a una recita…sono i RICORDI ora che ti fanno star male. Ricordi del NULLA Daniela,del NULLA,vedrai,presto ne uscirai! Coraggio!

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      • Ciao Lino..credimi sto provando in tutti i modi a non pensare a lui ma e’ difficile.Vorrei tornare indietro..da lui perche’ in ogni momento della giornata mi cerca dicendo di essere cambiato..ma puo’ il diavolo cambiare pelle?no..cambia solo la faccia.Hai ragione quando dici che mi fanno male i ricordi..mi fa male pensare a noi due..perche’ mi rendo conto che noi due non e’ mai esistito che amarezza..grazie mi sento meno sola

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      • Ho riletto la tua frase che mi fa riflettere la compassione subentra quando penso a lei..

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    • Ciao Daniela tieni duro lascialo fuori dalla tua vita e non rispondergli mai più. Metti tutto l’amore in te stessa che non vuol dire essere egoisti o diventare come loro, ma vuol dire volersi bene senza calpestare gli altri. Io ho imparato ad accogliere il dolore e quando avevo i momenti peggiori come una crisi d’astinenza e tentata di chiamarlo venivo qui sul blog a leggere gli articoli che come dice Astra sono un balsamo.Ho avuto pensieri brutti in passato, poi sono svaniti e più si sta lontani da loro meglio si sta.Non pensarci neppure a farla finita, respira profondamente e caccialo via.

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      • Ciao Michela lo dicevo prima anche a Lino mi sento come una bambolina in un carillon attorno il vuoto nella mia testa il vuoto..non gli rispondo piu’ ma lui viene a casa mia sul mio posto di lavoro e vederlo ogni volta e’ come una ferita che sanguina continuamente..ma e’ la mia ferita il mio dolore che lui non rispetta..non lo so cosa succedera’ ma posso solo dirti che fa troppo male..grazie grazie grazie

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      • Daniela, quello che fa é stalking. Sono sicura che una parte di te sente le sue azioni come una intrusione violenta, tipica di chi intende violare le barriere personali altrui perché dell’altro non ha nessun rispetto. Spero che tu riesca a dare ascolto a questa parte di te, che ci vede chiaramente. Quello che fa lui, mascherandolo da ‘amore’ con te, è inaccettabile. Per favore recupera il rispetto di te e imponilo anche a lui. Documenta tutto e comunicalo alle forze dell’ordine. Mi sento di ricordare che queste stesse circostanze sono spesso l’anticamera di azioni ancora più violente. Qui non stai perdendo l’amore della tua vita, ma ti stai riappropriando della tua.

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  46. Ciao Beppe.Come dice Astra hai rappresentato ogni nostra sensazione per noi che siamo in cammino dopo aver avuto una rsposta alle nostre domande.Fortunatamente, legata a un immenso dolore generato da queste dinamiche,c’é anche la possibilitá di conoscere persone nelle quali ci riscontriamo con autenticitá.Grazie a tutti per l’apporto e soprattutto per il supporto dedicato a chi,come me e come tanti,vive e ha vissuto questa terribile esperienza.Buon anno a tutti.

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  47. Colleghi stretti, lei carina simpatica, molto femminile e sensuale,  la classica ragazza(gattina) acqua e sapone della porta accanto, più giovane di me di 10 anni, mi confido.Diventiamo grandi amici ad un certo punto ci baciamo, io sposato lei fidanzata.Inizia un lungo tormento di si/no…non riesce a venire a letto con me perché non si sente di tradire il suo lui. Intanto continuiamo tra i tira e molla i suoi silenzi e fughe misteriose a vederci…ci baciamo le mi può toccare io assolutamente no…il massimo che mi concede un petting lacerante con i vestiti. Mi separo, l’aspetto nulla…solo promesse e rimandi e tanti se…
     Riesco a chiudere la storia…ritorno con mia moglie e nonostante sia in azienda, ricorro ad ogni difesa. Lei sembra cercarmi, io nulla .Dopo due anni si sposa e va a vivere in un’altra città. Tra figli aspettative passano dieci anni circa e rientra.Mi sembra tutto normale,la tengo a bada, poi vengo a sapere che si sente con due colleghi e con un uno in modo particolare, forse anche un altro… Abbiamo un chiarimento mi dice innanzitutto che sta per separarsi e che non c’è nessuna storia e che quel collega è brutto gli fa schifo e a stento lo conosce…giura sui figli. Poi mi dice che con me, il rapporto è di amore, lei è convinta che siamo ancora innamorati ma ci dobbiamo accettare così.Lei non può accettare mezze misure (io sposato) resterà sempre innamorata di me e io di lei…
    Mi invita a riflettere…ho cancellato (se può servire) il suo cellulare.
    Credo ad ogni modo, che se non le mando segnali, viste le sue relazioni…non dovrebbe più rompere.
    Sono convinto sia una malata nonché persona negativa e questa una brutta storia da cui spero di trarne una buona lezione.

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  48. Alterno il ruolo di vittima a quello di carnefice probabilmente perchè sono una persona borderline con varie striature di narcisismo, (vado dallo psicologo un paio di volte al mese non posso di piu) sono sconvolto da tutte le bugie che ho detto in passato, le relazioni doppie e triple per le quali pensi di essere un tipo figo quando hai 30 anni… 40….ora ne ho 47 e sono davvero arrabbiato con me stesso.
    Penso da quattro anni ormai di lanciarmi dal balcone del mio ufficio inutile del mio lavoro fisso e incatenato perchè quando finisce una di queste mie “romance” senza senso dove infarcisco la mia vittima di bugie sentimentali nelle quali poi la mia parte borderline mi fa cascare mi sento solo di volerla fare finita. Io sono il bugiardo e il manipolatore senonchè poi vengo piantato perchè in realtà sono anche quello che ha un bisogno troppo grande di essere amato che non è sostenibile da una partner. la quale spesso anch’essa si arma per essere doppia, bugiarda e manipolatrice come l’ultimamediocre “artista” attaccata ai suoi social allo specchio ai like sulle foto e alle chat con affascinanti giovani dandy che scoperte da me mi hanno distrutto.
    Per cui al tempo stesso soffro perchè i miei sogni grandiosi a un certo punto non trovano realizzazione e soffro perchè non essendo capace di star solo un minuto sento il vuoto cronico distruggermi. E questo con una moglie che non voglio piu che non tocco piu dal mese dopo che mi son sposato e un figlio ancora col pannollino buono e bravo e bello sempre da cui ci si deve separare e che crocifiggo in una vita bloccata
    sto male? sì un tantino

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    • Beh solo il fatto che stai male vuol dire che non sei irrecuperabile. Ti riconosci in tutte le descrizioni? Puoi fornirci con onestà un quadro più chiaro di cosa ti spinge ad agire in questo modo? Che cosa pensi delle donne e soprattutto di quelle che ti perdonano tutto?

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  49. astra io tiro la corda e dopo questa si spezza. Giustamente. Donne che perdonano tutto non ne ho incontrate ..donne pazienti che poi si stancano e si vendicano o mollano e scaricano in modo anche molto deciso (anche qui pronto a dire giustamente ) sì.
    Quello che io sento è paura. Vuoto. mi spiego descrivendo una situazione.
    Esattamente 4 anni fa prima di correre in terapia quando ho visto i macelli che facevo (con la richiesta patetica e specifica “dimmi dottore come faccio a volere e a non volere al tempo stesso”) io vivevo felice una relazione doppia dove una non sapeva dell’altra. due citta due vite due giri di amicizie doppie vacanze doppie case. mi ritenevo fortunato..poi un’altra relazione doppia così…sempre piu fortunato. sempre piu soldi da spendere. sempre piu bugie sempre piu grandi. Io cado nelle bugie che io stesso dico e ho finito perfino col ritrovarmi sposato pur di non perdere una persona. Ma non era sposarsi e non era amare, era essersi fissato.
    Poi scoperto e piantato son corso in terapia perchè tu pensa soffrivo d’amore, mi comportavo come se gli sbagliati fossero gli altri.
    dopo la conoscenza del problema attraverso lo psicologo ho vissuto una storia doppia …da infelice. un netto miglioramento direi sul piano della consapevolezza e in un certo senso della moralità, così spinto da nuove convinzioni ho mollato tutto…ma dopo sei mesi non riuscivo neanche piu a respirare: dicevo al mio psicologo via mail che ero stufo di vivere come una persona normale e l ho cercata, l ho “ritrovata” ho cominciato a far progetti, separazione sempre piu vicina acquisto altra casa e poi lei era innamorata di un altro e si scopre che con me era venuta solo per rivalsa.
    ma in tutto questo io non so bene cosa sento e ho sentito. sì ora la rabbia la voglia di stalkerare visto che internet incoraggia.
    Ho PAURA e quando sento di rischiare qualcosa con una persona e sento che non ci sono parcheggiato nella storia…quando un minimo sento che posso fidarmi questo timore aumenta esponenzialmente e rischio di frantumarmi e, sì di far del male. MI è successo per la prima volta dopo tanti anni che lei mi abbia detto ti amo a ottobre (finto sì tanto per tenermi contento ma lì per lì molto convincente) e dentro di me non mi si è materializzata la domanda “e perchè?” e io ho pianto, ero davvero contento perchè era un segnale che non cercavo scus per sottrarmi e anche perchè forse mi sentivo di meritarmelo e non mi sentivo un ladro.
    ho la tentazione di licenziarmi di scappare via coi risparmi e poi di ammazzarmi dopo averli consumati e quando torno a casa e mio figlio mi corre intorno tutto scompare per qualche minuto poi vedo la mia futura ex moglie…il bimbo a letto presto…e scivolo nelle mie rimuginazioni

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    • Quanta lucidità e quanta consapevolezza! Non ti piacerebbe conquistare senza aver bisogno di fingere ed imbrogliare? Non ti accontenteresti di vivere doppie, triple, quadruple vite con persone che accettano la situazione perché a loro volta fanno lo stesso, vero?

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  50. sì mi piacerebbe conquistare senza ingannare o meglio senza avere la PAURA DI NON ESSERE ACCETTATO E PRESO SUL SERIO che è poi la paura che mi fa decidere di mostrarmi più e meglio di ciò che sono, così come mi piacerebbe non usare il viagra.
    Il primo comandamento per una persona con problemi borderline è “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te stesso” Lo so e non è facile a me sembra un inferno e quando sento che non riesco a sentire costantemente questo sentimento provo un grande odio verso me stesso. E la domanda è sempre la stessa ..le cose le ho capite ma poi ci cado.. Non dico bugie e basta io ci cado proprio dentro
    come vedi rispondo ed è verissimo ed è durissimo ammettere di non riuscirci, no, non riuscirei a vivere questa relazione così se sapessi che è solo sesso promiscuo o meno e non c’è anche “amore” in quest ultima relazione a maggior ragione perchè è da tanto che ho messo casa in vendita e sono pronto da quest’estate a prenderne un’altra piccolissima in cui andare a stare
    mi vergogno
    perchè questa sofferenza d’amore per me è reale
    e mi vergogno dei cattivi pensieri che faccio
    e io piu di questo e andare dallo psicologo domani e cercare di star lontano da casa sua e dal mio cellulare non posso fare al momento
    se c’è qualcosa di piu subito che io posso fare ditemi cosa è

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    • Parli di sofferenza d’amore ma credo che soffrire per amore sia un’altra cosa. Definirei la tua sofferenza come “sofferenza di non amore”, mi sembrerebbe più corretto. Forse bisognerebbe andare a fondo del sentimento della paura, che mi sembra l’unico che tu riesca a provare. Forse sbloccando la dinamica della paura riusciresti a migliorare. Non devi aver paura di non essere accettato. Dovresti temere più di essere smascherato. E quando si dice una menzogna bisogna mettere in conto di essere sbugiardato. Devi imparare ad aver paura più per quello che per non essere accettato per quello che sei in realtà. E’ la prima volta che sul blog mi confronto con la parte che ferisce invece che con quella che subisce. Ma la considero una grande opportunità: sia per te, che forse puoi capire di più sul tuo disturbo, sia per gli altri, che magari leggendoti riescono a mettere in ordine cose che un ordine non ce l’hanno. Confido nei tuoi contributi e nei tuoi interventi anche in altre discussioni.

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      • Grazie astra davvero per le tue parole in quest ultima relazione quando mi è stato detto ti amo io ho risposto subito ” ho paura” erano le due del mattino e il mio nn era un fine manipolativo infatti con lo psicologo il patto era che di fronte a una emozione difficile avrei dovuto dire cio che sentivo davvero senza …paura
        Ma a quel punto dopo aver cercato d spiegare perche avevo questa paura ed essendomi stato detto da lei quella notte saggiamente che la paura è nemica dell amore il clima che si è creato è stato o mi dici che mi ami o non si sta piu insieme
        Me lo chiedeva durante….. l amore a letto e io alla fine gliel ho detto perche cio di cui io cercavo di parlarle cominciava a sembrare un farraginoso meccanismo che non la interessava piu dopo quella prima discussione notturna
        Era dimmi di sì e basta senno cominciamo a litigare
        Io mi sono sentito perso mi sentivo dire che se dicevo ti voglio bene “questo si dice anche ai cani”
        E non l ho mai tradita questi due anni e mezzo ma ugualmente ho rovinato tutto

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  51. Ciao ,
    è la prima volta che ho avuto voglia di scrivere , solitamente mi limitavo a leggere le vostre esperienze con un narcisista per avere una conferma riguardo la mia .
    Anche io ho avuto una relazione con un narcisista che è durata in tutto sei anni , in due fasi tra le quali c’è stato uno stop di due anni . In sostanza quattro anni di relazione vera e propria .
    E’ finita da settembre del 2016 e io sono distrutta , ho capito solo due mesi fa di aver avuto a che fare con un narcisista ed è stato devastante psicologicamente .
    Preciso : una relazione da amante di un uomo sposato ma separato in casa , per non perdere il tenore di vita al quale era abituato e al quale non voleva rinunciare .
    Ve la faccio breve , nella prima fase un corteggiamento perfetto nel quale mi sono sentita la donna più amata e desiderata di questa terra , camminavo sulle nuvole e andavo in giro con gli occhi a cuoricino e lo sguardo da ebete , dopo avermi fatto innamorare perdutamente comincia a farmi mancare attenzioni piano piano fino a mollarmi e sparire , dandomi la colpa ( una banale scusa : la moglie gli aveva scoperto i miei messaggi e gli stava rendendo la vita un inferno).
    Io , per la prima volta in vita mia , mi trovo destabilizzata e non riesco a capire dove ho mancato e come sia stato possibile che un uomo che diceva di amarmi e con il quale c’era un’intesa sessuale pazzesca mi facesse questo . Mi blocca su fb e io passo un periodo bruttissimo . Comincio a riprendermi e mi ricontatta per farmi una confessione : era tornato con la sua ex amante ( della quale mi aveva parlato come di una storia chiusa ) e si scusa dicendosi pentito e che io ero stata molto importante per lui ma che la storia precedente gli aveva lasciato degli strascichi e , sbagliando , era tornato da lei . Per me è stata peggio di una coltellata ma faccio la “superiore” e ci sentiamo periodicamente per parlare del più e del meno , in questo modo resto inconsapevolmente agganciata a lui .
    Finché nella primavera del 2016 comincia a chiedermi di riprendere da dove avevamo lasciato , io ero titubante e non mi fidavo ma lui è stato un abilissimo corteggiatore e , alla fine ricomincio una storia con lui .
    Tutto bellissimo all’inizio , mi sembra di vivere una favola e di aver trovato l’uomo dei miei sogni .
    Quando la vita ti offre un’occasione del genere ti senti una privilegiata , questo idillio dura quasi due anni , nei quali alla fine comincia a farmi mancare attenzioni , ad allontanarsi . Comincio a sentire i campanelli d’allarme , qualcosa non torna . La terza volta che sparisce per un giorno intero con la solita scusa del cellulare dimenticato , sbrocco . La paura che mi tradisca di nuovo è lì , gli scrivo messaggi nei quali lo accuso di prendermi in giro e lui non gradisce .
    Mi risponde che sono tutte mie fantasie e che non si deve sentire accusato anche da me , mi fa sentire una pazza .
    Mi punisce con il silenzio , io arrivo pure a scusarmi ma lui imperterrito nel colpevolizzarmi , dopo due mesi mi perdona e io mi sento di nuovo felice ma lui alterna bastone e carota , pensa di avermi fatto accettare le sue condizioni .
    Dopo due mesi , all’ennesima situazione ambigua sbotto .
    E qui , dopo il solito silenzio punitivo e i miei tentativi di farmi perdonare , mi scrive che non vuole stare con una persona che “sclera” periodicamente e che sta bene solo , in modo da non sentirsi più accusare da nessuno e non dover più rendere conto a nessuno , che se io non fossi stata così lui mi avrebbe amato fino alla fine dei suoi giorni . Di dimenticarlo perché lui non c’era più e non voleva aver nessun contatto con me . Tutto condito con considerazioni tipo: tu sei la peggior nemica di te stessa .
    Ora sono consapevole di aver avuto una relazione tossica , con un uomo che mi voleva solo alle sue condizioni , per buttarmi via appena io sgarravo o provava interesse per un’altra .
    Non credo assolutamente sia solo ma questo è poco importante .
    Sto riuscendo a non cercarlo più e spero di riprendere presto la mia vita che ora è congelata , non ho più emozioni e non ho voglia di niente e nessuno .
    Grazie per questo forum e dei consigli che mi darete , se vi andrà .

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    • O mio Dio, io sono appena uscito da una situazione simile e sto leggendo un sacco di articoli che hanno moltissimo senso… ma quello che hai appena detto mi ha colpito come un pugno in faccia… lui trovava sempre un sacco di scuse e quando confrontato spariva per non reagire additandomi ad un pazzo e dicendo cheuna persona che non ha controllo delle sue emozioni… e io pensavo di essere pazzo perche non mi sono mai comportato cosi e pensavo di avere rovinato tutto con le mie paranoie.. poi praticamente rivelate non essere cosi paranoie ma veritiere…

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    • Caro David,
      purtroppo, come avrai letto negli articoli sull’argomento, sono fatti così.
      Vivono in una realtà distorta, nella quale loro sono perfetti e gli altri “mancanti”, sono sempre gli altri a sbagliare, non si prendono mai una responsabilità perché la loro immagine deve rimanere “immacolata”.
      Io credo anche che la persona con la quale ho avuto a che fare, ne sia tuttora convinto che sia stata io a rovinare la relazione, non perché fosse inconsapevole di trascurarmi e tradirmi ma perché nella sua visione distorta della realtà io avevo fatto qualcosa per meritarmelo e non ero più degna del suo presunto e tanto decantato amore.
      Io volevo solo sincerità ma lui non riesce ad essere sincero neanche con sé stesso.
      Spero che le consapevolezze acquisite ti aiutino a scrollarti di dosso i sensi di colpa ingiusti che ci vengono gettati addosso e che ci impediscono la ripresa.

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      • Con me nella fase abbandonica è sempre stato ambiguo.. è riuscito a dare la colpa – volta per volta – a qualsiasi cosa o persona… sensi di colpa, genitori malati, situazioni difficili.. potrei scrivere un romanzo delle scuse.
        Ma anche se non mi ha mai dato direttamente la colpa la fase iniziava dopo un mio sclero che lui scientificamente provocava.
        Se non pensassi che è così stupido lo definirei intelligente.
        Ma sono solo dei demoni calcolatori da cui stare alla larga. È questo pensiero che mi dà la forza di reagire e di non ricascarci quando mi manca: una persona che PREMEDITA A TAVOLINO di farti del male non si merita nulla, tantomeno di rovinarmi la vita.
        Forza David, e forza tutti noi.

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  52. Correggo un dato : nella seconda fase mi chiese di ricominciare nella primavera 2014 ( ho scritto 2016 sbagliando ).

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    • Stellina, mi dispiace molto. Come oramai sai il tuo è un caso da manuale. Ma fino a che eri la sua vittima non potevi accorgertene, perchè è davvero difficile mettere insieme i pezzi. Non è che ti tradiva perchè sgarravi tu o perché incontrava chissà quale interesse. No. Tradiva perchè non fa altro che dedicarsi a se stesso. E prende dove puó e gli fa piu comodo. Purtroppo è riuscito a fare tutto questo con uso massiccio di menzogne (a partire da ‘ti amo’). La loro intensitá sessuale si scambia facilmente per ‘intesa speciale’ o grande amore, ma è solo il loro eccesso di testosterone, abbinato a tratti compulsivi e spesso parafilie. Punto. Quello che ha parassitato la mia vita, ho scoperto alla fine, non faceva altro che occuparsi di sesso coperto dietro ad una facciata di persona normale. Vorrei di nuovo scrivere un consiglio che non mi stancheró mai di ripetere. Ora che per fortuna ne sei fuori, fai controlli per qualunque malattia venerea ti venga in mente. Devi proteggere la tua salute che lui ha messo in pericolo in molti modi.

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      • Grazie Giusy , la consapevolezza di aver avuto a che fare con un narcisista , acquisita casualmente su internet , mi ha dato la forza per non scrivergli più .
        C’è da dire che è lui che mi ha lasciato e mi ha chiesto di non cercarlo , non so se lo farà in futuro come è già successo in passato .
        Vorrei essere forte in caso lo facesse , perché una parte di me rimpiange la parte bella che ha vissuto e devo essere determinata a scacciare i bei ricordi in favore delle umiliazioni e sofferenze vissute .
        Io l’ho amato come non ho mai amato nessuno e la scoperta che sono stata solo io a vivere una storia tanto intensa è stato come prendere un cazzotto in pieno viso .
        Cerco di pensare a questi anni come se fosse stato un sogno , in modo da non sentirmi una cretina totale , cosa che non sono .
        Sono considerata una donna in gamba , intelligente , lavoro e mi mantengo da sola .
        Eppure ci sono caduta con tutte le scarpe , purtroppo .
        Farò tesoro del tuo consiglio e spero che almeno questa mi sia risparmiata .
        Mi auguro solo di ricostruire la mia autostima e di ritrovare la mia gioia di vivere .
        Ora sono spenta e immersa nell’inevitabile dolore che mi ha provocato .
        Vorrei che passasse , ho 47 anni e non voglio sprecare altri anni della mia vita .
        Nessuno se lo merita , neanche io .

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      • Giusi cara
        mi ha fregato proprio per quella intensità sessuale di cui parli tu! io credevo dipendesse dalla nostra intesa speciale..non so descrivere quante volte e come lo facevamo all inizio..era pazzesco!mi sembrava così dedito e generoso anche se certi atteggiamenti ,pur se fonte di eccitazione ,mi lasciavano a volte una sensazione strana addosso.. sin da subito, nonostante i modi estremamente garbati e gentili che mostrava in pubblico, iniziò a usare in intimità epiteti molto spinti nei miei confronti senza inibizioni..una volta cercò di filmarmi a mia insaputa e mi arrabbiai tantissimo,lui diceva ma dai sono cose che rimangono tra noi! la mattina appena svegli più che un bacio mi appoggiava la mano sul suo pene e chiedeva sesso orale..sembrava insaziabile o interessato più a mantenere erezione costante che al suo stesso orgasmo..ovviamente pensava pure al mio piacere ma a volte sembrava una sorta di auto ..compiacimento! Ora quando ci penso mi sento defraudata e provo sensazioni conflittuali ..è riuscito a farmi fare quello che voleva lui e a farmi raggiungere gradi di abbandono mai provati con nessuno,perché mi fidavo..
        non potrebbe essere così bello se non ti amassi..con quella di prima non facevo tutto questo sesso diceva.
        Il fatto che non fosse concentrato tanto sul suo orgasmo mi sembrava generoso ma anche strano rispetto ad altri partner che avevo avuto. Mi ha mollato con una freddezza allucinante dopo un ultimo periodo in cui nemmeno mi baciava più..provo un senso di profonda umiliazione e fragilità a pensare come mi sono abbandonata con lui..sembrava impazzisse per me..e io ora, anche se da una parte provo disgusto, rimpiango in parte quella intensità sessuale, e penso che non riuscirò a crearla più con nessuno , tanto era ineguagliabile..questi pensieri mi bloccano e mi fanno sentire in trappola perché non riesco ad approcciarmi intimamente a altri uomini mentre lui ha già voltato allegramente pagina !Qualcuno ha provato qualcosa di simile e può dirmi qualcosa?

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    • storia identica alla mia (tranne per il fatto che non era sposato). stesso svolgimento, stessi comportamenti, stesse sparizioni, stesse accuse. Dio mio. ti capisco alla perfezione, solo da poco ho capito che non ero pazza io ma malato lui…ma intanto non mangiavo piu, ho perso 13 kg e attacchi di panico a manetta. ti sono vicina. Barby

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      • Cara Barbara,
        scoprire di aver avuto a che fare con un narcisista solo dopo la fine del rapporto è stata la mia salvezza, nonostante sia stata una realtà difficile da accettare e dolorosa.
        Se no sarei ancora convinta di essere una pazza che aveva mandato all’aria una relazione d’amore per colpe proprie, starei peggio di come sto adesso e, sopratutto, non avrei capito con chi ho avuto a che fare.
        Sarei ancora esposta a futuri tentativi di ricattura da parte sua.
        Ti capisco anch’io per quanto riguarda gli attacchi di panico, anche per me erano diventati frequenti e devastanti.
        Spero che tu stia meglio.
        Io sono in una fase nella quale sto cercando di ricostruire la persona che ero “prima di lui”, è un po’ come dover imparare di nuovo a camminare e a parlare.
        Grazie per la comprensione e un abbraccio.

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  53. Laura un uomo che continua a vivere con la ex moglie per conservare il tenore di vita, è già un indizio di problema seri da parte sua…. Una donna che lo tiene in casa, pur sapendo che non la ama, è una donna che sicuramente è oggetto di manipolazione da anni. Quando pensa di lasciarla? Quando troverà una donna che gli garantirà lo stesso tenore? Non quando troverà una donna che amerà davvero? Quando siamo coinvolte sentimentalmente tolleriamo e arriviamo a considerare accettabili situazioni davvero paradossali…. Parlavate di futuro? Avevate dei progetti? Una relazione senza mete, obiettivi futuri è destinata a fallire … Come ti dimostrava di amarti e voler esserci per sempre per te? Sai cosa noto? Che in queste relazioni anzichè chiederci, ma cosa mi offre lui che non mi potrebbe offrire un qualsiasi uomo della terra, ci impuntiamo a voler analizzare in cosa noi abbiamo mancato. Se facessimo il lavoro inverso, ci staccheremo presto. Ci offrono parole e intimità … Ma parole e intimità le possiamo ricevere da qualsiasi altro essere umano… solo che con una persona sana occorre tempo, occorre impegno anche da parte nostra, mentre questi narcisisti danno tutto l’amore del mondo subito, per togliertelo alttrettanto subito quando sbagliamo o c’è un altra….

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    • Brava tristezza, è questo l’approccio vincente.

      Rispondi
      • E’ verissimo tutto quello che dici , cara tristezza , razionalmente è così .
        Io sono caduta nella sua rete di corteggiamento e dichiarazioni d’amore , non ero razionale e mi sentivo felice e una privilegiata a vivere un amore che consideravo puro .
        Io accettavo la sua situazione familiare da separato in casa , accettavo anche la motivazione . Non mi sono mai sentita la sua amante ma il suo amore , è stato bravissimo a farmelo credere .
        I progetti non erano di una vita insieme ma di godere insieme della vita , sostenendoci ed amandoci . Godendo dei momenti in cui potevamo stare insieme , mi ha legato a lui anche una passione che condividevamo e lui era il mio mentore .
        Non so come spiegarvelo ma in quel momento mi sembrava tutto fantastico , nel mio caso il cosiddetto love bombing era molto lungo .
        Solo dopo ho capito e ho sentito i campanelli d’allarme . Ho cominciato a fargli domande e da lì ho iniziato ad aprire gli occhi .
        Ora lo so che la moglie e le altre donne che ha avuto sono state sue vittime quanto me . Lui le disprezzava con me e ora disprezzerà me con l’attuale .
        Ora lo so , prima non me ne rendevo conto .
        Ho un lungo percorso davanti e spero solo di farcela .

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      • Penelope tutto quello che scrivi potrei averlo scritto io, parola per parola. Non c’è nulla da rimpiangere peró. Eri solo uno dei modi in cui soddisfava il suo desiderio di potere e controllo. Immagino che a parole ti convinceva che i suoi desideri sessuali originavano non dalle sue perversioni mentali (legate all’umiliazione, potere e controllo) ma da te (eri tu, con la tua speciale capacità di attrarlo che gli generavi certi desideri). Purtroppo cara, tutte balle. Quando riesci a chiartirti questo vedi che ti rimane solo il disgusto. Vero che una intensità sessuale come quella di questi individui non la si trova in persone sane. Ma francamente proprio per questo mi auguro di non incontrarla mai più. ora riconosco che sono stata abusata sessualmente dal primo giorno all’ultimo.

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    • In effetti costruiscono prospettive future con grande abilità. Nel mio caso, non avevo ‘accanto’ uno con moglie, ma ero la sua compagna. Voleva una famiglia con me (abbiamo dunque figli). Faceva finta di essere un compagno normale, se non con un eccesso di amore e intensità. Erano tutte balle ovviamente. Ma sono certa che mentre eravamo insieme quando e con chi serviva raccontava di noi come di ‘separati in casa’ (ovviamente perché io sono una pazza, ecc). E penso che chi ascoltava le sue storie le trovava ragionevolmente convincenti. Tutto puó andare, persino il poliamore mi sembra plausibile. Ma quello che caratterizza queste storie é l’inganno. Il fingere una storia d’amore solo perchè strumentale a scopi puramente egoistici. Hai ragione Tristezza: non c’è proprio da pensare a cosa o dove abbiamo sbagliato. Occorre riprendere in mano la nostra vita e viverla al riparo da queste creature completamente amorali e pericolose.

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      • Infatti è l’inganno il denominatore comune in tutte queste storie .
        Nel mio caso che fosse separato in casa e che dormisse in un’altra camera è certo , non è quello il punto . Ora so che lei è stata una sua vittima e non la donna che descriveva lui .
        Che ci si sia sposati ,si sia convissuto o vissuto una relazione fuori dagli schemi non è il fulcro del discorso , se le si vive in modo sano possono essere tutte relazioni soddisfacenti .
        E’ la menzogna , la manipolazione che rendono qualsiasi rapporto insano e che ci hanno lasciato questo cumulo di dolore , difficile da superare .
        E’ la fiducia tradita e l’innocenza persa che fanno male .
        E’ quella la parte difficile da superare per ritornare a credere in noi stesse e , parlo per me , a tornare la persona solare e positiva che sono sempre stata .
        Non vi conosco ma mi fa piacere parlare con voi .

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      • Giusi grazie per la tua risposta
        mi fa uno strano piacevole effetto sentire che quelle cose potresti averle scritte pure tu..perché è la prima volta che ho avuto coraggio di tirarle fuori e mi fanno sentire così ingenua e ridicola..
        nonostante suonino abominevoli anche a me rileggendole, sono ancora più disperata e arrabbiata per il fatto di averlo cercato settimane fa di nuovo..nonostante tutte mie razionalizzazioni e quel disgusto che a tratti sento mentalmente sono ancora in suo potere..e qui il problema non è tanto lui che non mi cerca più..ma io che vivo col suo ricordo ossessivo.
        anche provare a uscire con un altro, una brava persona interessata a me, mi ha fatto stare peggio..sono tornata a casa disperata che volevo solo lui.. e questo mi crea conflitti..come si fa a volere ancora un uomo così? chiedo aiuto

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      • Penelope ti rispondo qua. Quello che ti manca non è lui come è, ma lui come ti ha fatto credere che sia. Focalizzati su ciò che ha fatto di disgustoso. Quello è.

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    • Il mostriciattolo che ho trovato io, ricostruendo il quadro in due lunghi anni, aveva tutte le “disgrazie” di questa terra. Oltre un passato orrendo e “no limits” di cui più o meno ero al corrente, e per cui mi ha ovviamente convinto di esser cambiato, ho scoperto una bella impotenza (dopo pochi mesi di idilliaco rapporto), una pesantissima sterilità (per cui accusò la moglie) ed ora una sclerosi multipla di cui io sarei la causa.
      Me ne sono in definitiva andata io da uno strazio del genere. Il copione narcisistico oltre questi ulteriori mali è stato lo stesso, compresa la svalutazione dell ultimo periodo delirante. Quando me ne sono andata mi ha controllato varie volte e mi fermava in maniera compulsiva per strada. Dopo uno o due caffè ho deciso di chiudere definitivamente anche questo incontri lampo (il mio corpo non gli resisteva vicino e avevo la nausea ogni volta). Allora ha iniziato a venire ogni giorno al bar che frequento abitualmente per colazione…ha “sfilato” con tutti i suoi amici, e con una in particolare si mostrava solo e in intimità. Io li ho incrociati poche volte (è ci ridevo perché lui senz’altro veniva a palesare la sua felicità ) ma la mia amica (con cui ha cercato di triangolare) che lavora dietro il banco mi ha detto che si presentava anche 4 volte per mattina.
      Se non son pazzi questi.
      Comunque alla fine, disgustata dal gioco, un giorno che mi ha fermata per salutarmi ho fatto chiarezza e gli ho detto di fare i suoi giochi altrove altrimenti la pazza l avrei fatta io dentro il bar (gli amici sani scapperebbero inoridditi quindi mi torna utile questo modus).
      Me ne ha fatto di tutti i colori.
      Ora BASTA.
      Io non voglio dover cambiare bar nel mio luogo di vita per questo che fa pure km per venire li.
      Sono degli spostati cronici.
      Ma l incontro, una volta guarite, ti aprirà per sempre gli occhi su un mondo sommerso ma reale che prima non credevi esistesse, ma dal quale ora puoi difenderti.

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  54. Leggendo un blog del Dott. Secci ho trovato questa lettera di una sua paziente che lui ha pubblicato .
    Avrei potuto scriverla io , come credo ognuno di voi .
    Magari l’avrete già letta , in caso contrario leggetela perché merita .
    Io credo la incornicerò ed appenderò a imperitura memoria .
    “Lettera a me stessa”
    Sai devo chiederti scusa anima mia per tutte le volte in cui ti ho mancato di rispetto , per tutte quelle volte in cui non ti ho amato .
    Ti chiedo scusa per quella volta in cui ho permesso che qualcuno ti offendesse senza motivo e perché non ti ho portato lontano da lui ma anzi me ne sono presa cura , dimenticandomi di te che soffrivi in un angolo e ti lamentavi .Ma io ero sorda e non ti udivo . Ti chiedo scusa per quella volta in cui all’ennesima bugia non ho detto ” basta , via di qua ” ed ho continuato a rimanere mentre qualcuno allargava con le menzogne quelle vecchie nostre ferite che solo noi conosciamo . Ti chiedo scusa per quando lui ti ha lasciato improvvisamente nel silenzio che ti dilaniava e risuonava dentro , impaurendoti, terrorizzandoti ,come fossi una bambina lasciata nel vuoto ed al freddo .
    Ti chiedo scusa per quando costui è poi tornato ed ha ricominciato a prenderti in giro ed io , ancora una volta , non ti ho condotto via da lui ma ti ho tenuta incastrata nella sala delle torture . Ti chiedo scusa per quando ti sei persa , vinta da violenze che non meritavi e non capivi , inascoltata da me che avevo il dovere di salvarti , e sei crollata , senza più forze , senza più sogni , senza più niente . Ti chiedo scusa per quando ti ho condannato a vestirti di calze e pizzi per compiacere chi ti violentava nella tua delicatezza , con un ghigno nascosto dietro a vacue parole d’amore . Ti chiedo scusa per quando non ti ho protetto dai tradimenti e dalle illusioni a cui tu , più sana di me , non credevi più ma a cui io ero agganciata.
    Ti chiedo scusa perché ho consentito al buio di spegnere la tua luce , sottoponendoti a torture che un giorno ti hanno fatto desiderare la morte . Tu che la vita la amavi tanto , forse più di me . E ti ringrazio anima mia perché tu non ti sei arrabbiata con me , tu non mi hai tradita come ho fatto io con te , ma hai racimolato tutta quella poca forza che avevi e mi hai condotto tu via , tu mi hai portata in salvo , lontano da quel mostro a cui avevo consegnato entrambe .
    Ora ti amo anche io come mi ami tu e ti prometto che non accadrà più . Ti prometto che nessuno si avvicinerà a noi per farci del male e che se si avvicinerà , stavolta lo saprò riconoscere e mandare via.
    (Marina Marcorato)

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    • Stellina è una lettera che anche noi abbiamo pubblicato nel blog. È di una lettrice, nonché cara amica. Bellissima.

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      • Sì , è meravigliosa . Fate i complimenti all’autrice da parte mia .
        E scusatemi per la ripetizione , però ripetere le cose belle non guasta mai .

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  55. Ciao a tutti non so nemmeno  da dove iniziare… praticamente io conoscevo questa persona  da quando facevo la 5 elementare ero una ragazza normale sempre positiva sorridente che dava un po'  di gioia a tutti .
    Comincio a crescere e a diventare adulta e già dalla 5 elementare conoscevo questo Padre di famiglia che stranamente  ha un figlio adottato e una moglie che non bada affatto ci parlavo spesso e poi ci siamo ritrovati quando avevo 12 anni nello stesso ambiente , quando ho cominciato ad avere 16 anni mi cominciava a scrivere tutti i giorni mi chiamava 4 volte o anche di più al giorno e poi voleva uscire sempre con me e inizialmente a me sembrava solamente un semplice  e buon amico … poi amdando avanti dopo aver compiuto i 18 anni mi trattava come se fossi la sua ragazza nonostante avesse già una moglie e un figlio diceva di volermi bene come una figlia anche se i suoi comportamenti erano tutti tranne che da padre …. una signora molto gentile ha cominciato a capire che qualcosa non andava in me e in lui e cercava di capire finché  a 20 anni mi ha detto che era un manipolatore le prime volte non ci credevo ma andando avanti ho cominciato a capire che fosse così.. una volta dopo 4 giorni che non gli ho scritto lui mi ha chiesto se poteva chiamarmi e dove stavo appena ho risposto mi ha detto mi manchi e mi ha fatto stare malissimo , mi faceva sentire in colpa lui era quello bello e intelligente e io no cominciava a prendermi il cellulare con la forza e a salvarsi tutte le conversazioni con whats app entrava sul mio account su facebook nonostante ho provato a cambiare la password 3 volte senza alcun risultato … lui faceva con me le 4 o le 5 di notte e nonostante ciò la moglie aveva gli occhi foderati di prosciutto,  mi aveva tolto tutte le amicizie strette e non parlavo più con nessuno  io ero il suo cagnolino ogni cosa mi diceva che dovevo fare io la facevo senza dire mai di no e quando ci provavo si inalterava tantissimo e non voleva neanche che uscivo con il mio ragazzo dovevo stare solo e unicamente con lui.
    Io non so spiegare questa cosa però  e come se mi dava una dose giorno per giorno e io ero la vittima che aveva sempre bisogno di lui mentre lui no mi diceva che ero la sua figlia preferita mi voleva bene  mi baciava sulla guancia mi abbracciava  mi accarezzava mi portava al lavoro da lui andavo in piscina con lui andavamo ai concerti era un rapporto ossessivo  e morboso , io lo idolatravo credevo che fosse un supereroe ma alla fine era solamente un mostro .
    La cosa che mi incuriosiva di più  e che lui un giorno in macchina si diceva da solo ma quanto sono bello quanto sono bello oppure mi parlava che da piccolo i genitori non se lo filavano e che la sua famiglia era perfetta quella del "MULINO BIANCO " .
    Per concludere la moglie ha scoperto tutto e ha fatto finta di nulla dando la colpa a me e non so cosa si sia sinceramente inventato il marito fatto sta io alla moglie gli ho detto tutta la verità  ma lei non mi ha creduto io e da gennaio che non parlo più con lui ma questa cosa ancora non mi è passata mi manca

    Rispondi
  56. Ciao Elenora,
    dal tuo intervento non riesco a comprendere se tra voi ci sono state anche relazioni intime. La vostra è stata solo una relazione platonica di amicizia?
    Chiedo poi il parere di tutte voi sulla mia situazione, m è venuta in mente una cosa dal racconto di eleonora…Il mio ex aveva diverse amiche minorenni, con 10 e più anni meno di lui. Mi diceva che condivideva con loro interessi culturali… Non ho mai voluto controllare il suo telefono, ma mi diceva che magari una ragazzina, gli aveva chiesto aiuto in qualche materia, o che gli piaceva un ragazzo e si confidava con lui. Mi diceva ” la adottiamo?” Mi sembrava strano ma volevo fidarmi… Lui ci sapeva fare, sapeva conquistare la loro fiducia, scherzare come loro. Sapeva entrare benissimo nel loro mondo, prendendole in giro, ridendoci,Mi disse che in passato diversi hanno visto di cattivo occhi i suoi rapporti con queste minori, accusandolo di provarci e che si era sentito offeso… Ecco perchè forse non ho mai detto nulla di come la cosa mi disturbasse… manipolazione pura. Lui aveva sempre tante amiche, un solo amico, il resto erano donne… gli chiedevo se si fosse mai innamorato di un’amica e lui rispondeva sempre di no, senza dare però tante spiegazioni… Mi chiedevo perchè stava con me, con le altre condivideva molti più interessi che con me, non ero neanche il suo ideale fisico di donna…. il mio istinto mi diceva che le basi del nostro rapporto erano scivolose… ma poi c’erano le sue dichiarazioni di amore eterno, sparite poi da un giorno all’altro… buttate giù come se non fossero mai state pronunciate. forse quelle amiche erano più che amiche, o forse una di loro ha preso il mio posto? Non lo sò. Ho preferito il no contact, non ho voluto fare la detective, non voglio apparire pure per pazza paranoica che non accetta che è stata mollata… eppure, i punti di domanda sono tanti…Sono io la gelosa, pazza, paranoica, che pensa male di lui? Finche non mi ha lasciata mi attribuivo molte colpe per le mie sensazioni… Pensavo che ero troppo insicura, aveva mille amiche ma aveva detto a me che ero la sua donna, era me che aveva presentato in famiglia, a me diceva ti amo… a me prometteva un matriomonio…. C’erano tutte queste parole, e c’era il mio non riuscire a crederci… mi sentivo sbagliata, al punto che quando ero gelosa, nascondevo, e se facevo qualche commento che trapelasse gelosia, gli chiedevo subito scusa, promettendo che avrei smesso di esserlo. Poi mi ha lasciata di punto in bianco… e arriva il pensiero “non sarà che il mio istinto mi stava avvertendo da tempo?” Leggo poi di triangolazione, di gelosia indotta, e poi colpevolizzata… Dei sensi di colpa che ti lasciano quando ti lasciano, per non essere dimenticati…. mi si apre un mondo, eppure ancora non ho tutti i pezzi del puzzle.. Vorrei non essere interessata a collegare tutto… eppure è difficile…

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    • Eleonora mi dispiace molto per quello che ti è successo. Mi sembra ovvio che nessuna ragazzina debba finire tra le grinfie (anche solo mentali) di un adulto senza scrupoli. Direi, in questa fase almeno, che tu debba focalizzarti solo su una cosa: proteggere te stessa. Tieni questo individuo alla larga. Possibilmente parla di quello che ti è successo con chi puó aiutarti (un professionista).
      A ‘è difficile’ vorrei dire: se ti sembrava strano che lui si occupasse tanto di bambine è perchè davvero è strano. Anzi, molto più seriamente, è altamente preoccupante.

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    • Purtroppo, cara, a pensar male con questi individui non si sbaglia mai… perché al 99.9% le nostre senazioni sono giuste.
      Io ho avuto anche la sensazione, un periodo, che fosse invaghito della cugina sedicenne…
      E se il tuo faceva “sfoggio” di queste ragazzine é possibile, non dico che ci sia andato, ma che le abbia approcciate. Vengono gratificati anche dal parlarne con l’antagonista… è una sorta di triangolazione anche questa.
      La parola d’ordine è via i sensi di colpa, quelli sbagliati sono loro, non noi. E vanno evitati, a ogni costo. Te lo dice una che ci è cascata e ricascata e ricascata ancora. Una volta anche dopo aver scoperto questa cosa del narcisismo… pensavo di poter avere il controllo. Non è vero. Il no contact è la sola salvezza… perlomeno per i primi mesi in cui siamo più fragili. Un abbraccio

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  57. Ciao a tutti e a tutte. Ho letto con attenzione l’articolo e con empatia i commenti. Ho tentato proprio di recente di scrivere, come redattrice della rivista letteraria Nazione Indiana, un articolo sul narcisismo patologico e sulla violenza psicologica. https://www.nazioneindiana.com/2017/03/20/la-violenza-fantasma/
    L’ho scritto non solo perché vorrei se ne parlasse di più, ma perché vorrei che – come a margine di quest’intervista – ci fossero persone disposte a parlarne, al confronto. Vorrei davvero che si cominciasse a prendere sul serio la questione: che si facesse un po’ di luce, che ci fosse uno spazio di confronto, Invito anche voi a leggerlo e a lasciare testimonianze. So che è poco, ma vorrei fosse un inizio. Anche per ricucire le ferite che porto io stessa e di cui ancora non riesco a dire.

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    • Grazie Mariasole, mi fa tanto piacere leggere questo tuo pezzo su Nazione Indiana. Occorre parlarne, sensibilizzare tutti all’argomento. Pensare non solo alla cura ma anche alla prevenzione dei ‘cattivi incontri’.

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      • Grazie a te, Giusy, di leggere e condividere l’attenzione su questo problema. Purtroppo – e me ne sto accorgendo sempre di più – anche in ambito specialistico e tra “gli addetti ai lavori” il problema è spesso sottovalutato o addirittura negato. E questo è triste. Fa rabbia, aumenta il senso di solitudine.

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  58. L’ illusione del narcisista. La malattia nella grande vita
    Giancarlo Dimaggio Questo l ho letto da poco,ve lo consiglio,si capiscono un sacco di cose…

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  59. Vorrei porre la questione sotto un’altra ottica .
    Senza perdere di vista il dolore che si prova e che paralizza la nostra vita , dopo la consapevolezza di aver perso tanto tempo nell’illusione di un amore condiviso , cosa che era solo nella nostra mente .
    Per quanto mi riguarda ho capito cosa significasse amare solo con lui , il mio narciso :
    Prima di lui ho avuto altri uomini ma nessuno mi ha mai fatto battere il cuore in quel modo , alcuni li ho mollati io e altri hanno lasciato me ma senza grandi sconvolgimenti .
    Quello che mi resta è la consapevolezza che IO HO AMATO E SONO STATA FELICE COME MAI MI ERA CAPITATO , in quel momento ( molto lungo ) la mia vita era felice .
    Poi , di contro , sono ancora ora in una fase di stallo , appena superata la fase del dolore acuto .
    Non provo rancore , non ci riesco e penso sia meglio per me ,nonostante mi abbia fatto molto male .
    Credo che il rancore e l’odio si rivolgano contro chi lo prova come un boomerang ,sinceramente non ci tengo .
    Non mi fiderei mai più di lui , non gli darei mai più nessuna possibilità di ricominciare ma gli riconosco il merito di avermi fatto capire cosa fosse amare una persona , mi ha fatto conoscere una parte di me che non conoscevo .
    Io , però , non ho mai subito violenze fisiche da parte sua .
    Mi ha solo manipolata .
    Io cerco di perdonare me stessa per averglielo permesso , senza il mio inconsapevole consenso non avrebbe potuto farmi niente .
    So che vi sembrerà strano ma un merito glielo riconosco .
    Buona domenica a tutti voi .

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    • tutto vero…narcisismo maschile a frotte, presumo anche femminile …etc etc…letto\vissuto\osservato da lustri…Bene..una domanda.. anche se esco fuori dal coro (ovviamente non è rivolta a chi ci convive assieme o a chi subisce violenza psico-fisica da parte degli stessi) MA IMPARARE A PRENDERSI IL MEGLIO DI TALI UOMINI FARNE BUON USO PER IL TEMPO CHE tutti loro…e sottolineo tutti…per un certo periodo danno e FINIRLA DI FARE LE PENELOPI-CROCEROSSINE vittime POI delle situazioni no? avete fatto buon sesso? emozioni ve ne hanno date? poi la vuole finire? e vabbbbbbbene! tutte adulte vaccinate…meno romanzi rosa e meno investimenti emotivi a lunga scadenza care signore…e niente ritorni con gli stessi soprattutto…tenetevi il meglio che vi hanno potuto dare e fine romanzo di appendice.

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      • Cristina il tuo contributo potrebbe essere scritto da un uno di loro… Se si fosse in grado di ragionare con tale lucidità, direi crudeltà se me lo consenti, tanta gente non morirebbe, non si ammalerebbe e non soffrirebbe. Onestamente non cambierei una virgola di una personalità sana e pulita pur di sopravvivere e galleggiare nel letame che offrono certi individui. E lascia che ti dica che non potrei apprezzare nemmeno un minuto di sesso con qualcuno così arido, finto, promiscuo e vuoto come un narcisista o uno psicopatico. Non riesco davvero ad apprezzare nulla di loro. Apprezzeresti un week end finto romantico con uno che come ti giri telefona a un’altra? Ti godresti il sesso con uno che come vai in cucina a preparargli qualcosa da bere controlla Facebook, Twitter, Whatsapp, le mail e gli account di sesso online per organizzarsi la prossima serata? Davvero? Scusa Cristina ma prendersi il meglio di cosa? Un individuo così è in grado di dare qualcosa di buono? Io dico che se cadi nelle grinfie di uno di questi e non ti prendi una malattia a trasmissione sessuale devi andare in Chiesa e accendere 1000 ceri alla Madonna. Anzi, ti dirò di più: loro vivono nella speranza di incontrare sulla loro strada qualcuno che ragiona come te, non aspettano altro. Quale situazione migliore per farsi i fatti propri senza rotture di scatole, senza dover ascoltare domande e senza dare senza spiegazioni, per poter predare e fuggire, succhiare tutto ciò che c’è da prendere e non dare niente in cambio?

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      • Cristina, forse non ti è chiaro che non stiamo parlando di donne/uomini sessualmente attivi (o superattivi) che poi ad un certo punto se ne vanno lasciando un vuoto nel letto. Questi qua si presentano per quello che non sono, fingono futuri, mantengono la finzione anche molto a lungo, mentendo ogni istante, su sentimenti e identitá, ottenendo cosí pieno potere e controllo dell’esistenza altrui. Chi cade nelle loro mani è frodato quotidianamente. Non può fare scelte informate per la propria vita, perchè il soggetto disturbato fa disinformazione e omette la verità. i più sfortunati hanno contratto matrimoni e fatto figli scegliendo sulla base della montagna di menzogne presentata loro. Altri vengono ammazzati Senza troppo sforzo, jdato che sono stati manipolati a pensare che il proprio assassino li ama e mai farebbe loro del male. Altri ancora vengono distrutti lavorativamente ed economicamente. E tu sostieni che non dovrebbero essere considerati vittime perchè in fondo fino a che erano con quei mostri hanno goduto a letto? Dice bene Astra. Questo ragionamento lo fanno proprio gli psicopatici, per i quali principio e fine delle relazioni è prendere quello che é buono per loro, senza preoccuparsi di alcuna conseguenza, e senza sviluppare nessun normale attaccamento con gli esseri viventi.

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      • E’ il commento , presumo in buona fede , di una persona che confonde il dolore che si può provare alla fine di un rapporto sano con la devastazione in cui ci si trova alla fine di un rapporto con un narcisista .
        Purtroppo l’ho sentito troppe volte e mi fa piacere che Cristina non abbia dovuto vivere questa esperienza .
        Cara Cristina , ci si ritrova con un fardello di sensi di colpa , con l’autostima distrutta , svuotate , non ci si riconosce più .
        Ti ritrovi a guardarti allo specchio e non riconoscerti più , non sorridi più e non capisci come sei potuta arrivare a quel punto .
        Io non lo odio , odio me stessa o meglio ” questa” me stessa .
        Posso anche ringraziarlo per quello che ho provato e anche per il buon sesso ma il prezzo è stato altissimo : essere ingannata , manipolata , tradita e abbandonata .
        Il dolore più grande non è stato perdere lui ma tutti i pezzi di me stessa che mi ha portato via nel corso degli anni .
        Con affetto .

        Rispondi
      • Assolutamente d’accordo con Astra e Giusy. Per le attività ‘fisiche’ ci sono palestre e centri ricreativi. Troppe volte mi sono sentita dire ‘prendi quello che posso offrire di buono, non fare progetti e non farti problemi, non ti chiedo niente ma anche tu non devi chiedermi nulla!’. Occorre uno stomaco forte per stare con loro. Perché i problemi ci sono , invece. In cambio di qualche momento (finto)positivo, questi personaggi vogliono la tua vita. Questa si chiama schiavitù.

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      • ma a che serve tutto sto vittimismo ? io potrei capire delle adolescenti sprovvedute…che poi..ci siete state no? e di niente vi siete accorte fino…alla tragedia esistenziale? perchè avete continuato? …il fatto è che i narcisisti esistono da sempre e se la loro è unapersonalità malata possiamodire che chi persevera “soffrendo” con questi ….tanto meglio non sta? prendetevi le vs. responsabilità e basta piangere..per fare le cose bisogna essere in due e io francamente a donne over 40 cappuccetto rosso nn ci credo…x nulla.

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      • Cristina , se si parte da presupposti sbagliati si arriva ad una conclusione errata .
        Nessuna fa la vittima , anzi ci siamo assunte responsabilità che non avevamo schiacciate dai sensi di colpa che ci venivano inflitti ad arte .
        Hai presente “il principio della rana bollita di Chomsky” secondo il quale una rana sguazza nell’acqua fredda , la temperatura sale piano piano e quando la rana la trova sgradevole , è talmente indebolita che non riesce più a saltare .
        Tutte le donne che scrivono in questo blog e tu tratti con sarcasmo sono riuscite a saltare dalla pentola , anche se indebolite , prima di finire bollite .
        Accetto il tuo giudizio ma è quello di una persona che parla senza conoscere l’argomento .
        Buona domenica .

        Rispondi
    • Mi sorgono spontanee alcune domande .
      Come mai stai leggendo questo blog ?
      Cosa ti spinge a commentare ?
      Avresti voglia di raccontarci qualcosa di te ?
      Sono molto curiosa di conoscere qualcosa di più di questa donna che ha espresso il suo giudizio su persone che si sono raccontate senza , però , parlare di sé .

      Rispondi
  60. P.S. : Trovare uno psicoterapeuta in grado di comprendere come si senta una vittima che ha subito un trauma da narcisismo è complicato .
    Io sono sarda e ho scritto al Dott. Secci per avere un appuntamento ma per i suoi impegni non ho ricevuto risposta .
    Ho provato a rivolgermi ad altri ma ho capito che non avevano cognizione di causa e non sarebbero stati d’aiuto .
    E’ difficile trovare uno/a psicoterapeuta preparato in merito .
    Mi sono sentita dire : ” Ah , la hanno mollata ed è un pò giù !”
    Ok…appuntamento disdetto .
    Faccio da me.

    Rispondi
    • Stellina, sono assolutamente d’accordo con te. Purtroppo non esiste preparazione specializzata. La colpa è anche del sistema didattico e universitario. Gli psicologi non sanno trattare questi disturbi perchè nessuno insegna loro a riconoscerli. Bisogna fare da sè, hai detto bene. Visto che sei sarda insisti con Secci: è un gentiluomo e ottimo professionista. Sono sicura che potrà aiutarti.
      Sarò a Cagliari in giugno/luglio a presentare Relazioni Pericolose: conto sulla tua presenza!

      Rispondi
      • Cara Astra ,
        grazie per questo blog che ci aiuta nel confrontare le nostre situazioni .
        Io ne ho avuto beneficio , come credo tutte le persone che scrivono e si raccontano .
        Sento anche il bisogno di fare un percorso di psicoterapia , non per la mancanza di consapevolezza ma per riuscire a riprendere la mia vita che ora è congelata .
        Il Dott. Secci sarebbe la mia prima scelta ma mi rendo conto che sia super impegnato , gli ho scritto due mesi fa ma non ho ricevuto risposta .
        Se lui per i suoi impegni non potesse , mi farebbe piacere che mi consigliasse a chi rivolgermi .
        Quando sarai a Cagliari , io ci sarò .
        Facci sapere questa data e il luogo .
        Un abbraccio .

        Rispondi
        • Certo stellina, ti terrò aggiornata e avremo modo di conoscerci di persona. Un abbraccio cara

          Rispondi
    • Stellina quando avrai recuperato equilibrio e autostima, credimi, non troverai nulla di cui ringraziarlo. Quel giorno smetterai di indirizzare le emozioni negative contro te stessa e le orienterai verso chi ti ha intenzionalmente ferita ed ingannata. Ti consiglio di farti aiutare da un terapeuta a fare questi passaggi.

      Rispondi
      • Grazie Giusy , spero di trovarne uno competente e in grado di aiutarmi in tal senso . Al momento la ricerca è stata infruttuosa .

        Rispondi
      • Ringrazio comunque questo blog , ringrazio Astra e te per il confronto e il dialogo riguardo questo argomento e le nostre dolorose esperienze .
        Io ho una “consapevolezza” giovane , me ne sono resa conto solo dopo la fine del rapporto e sto attuando il no contact da poco più di due mesi .
        Nonostante la luce in fondo al tunnel sia ancora lontana , in termini di qualità della mia vita , ho raggiunto due traguardi che non ritenevo possibili fino a poco tempo fa .
        1) Non mi interessa più contattarlo e avere un dialogo con lui , non porterebbe a niente . Anzi mi causerebbe solo dolore . Non credo più alle sue parole .
        2) Non sono più gelosa di lui . Non è capace di amare , come non ha amato me non amerà nessuna donna con cui intratterrà relazioni o le intrattiene attualmente , le tratterà da regine per poi far vivere loro l’Inferno .
        Io non voglio odiarlo , come dice il Dott. Secci : la rabbia è il guinzaglio del narcisista .
        Vorrei provare indifferenza nei suoi confronti, questo è il mio obiettivo finale .
        Solo quel giorno sarò guarita .
        Io sono capace di amare , lui no .
        Credo che non essere capace di amare sia la condanna peggiore , significa non vivere .
        Buon fine settimana a tutte/i .

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    • Cristina i tuoi post sono tra l’aggressivo e il sadico. Evidentemente ti diverti a svilire e insultare noi vittime di soggetti disturbati, distruttivi e pericolosi. Vai a postare nei blog di psicopatici. Ce ne sono molti. Qui perdi tempo.

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      • Cara Giusy , sai cosa penso riguardo la simpatica Cristina65 ? Che sia entrata in questo blog perché ha dei campanelli d’allarme riguardo la relazione che sta vivendo , ma ancora non ha consapevolezza di quello a cui andrà incontro . Non ci si ritrova perché non le è stato neanche dedicato il periodo di idealizzazione, neanche degna di fare da specchio narcisistico . Quella da trombarsi quando gli pare e che deve pure ringraziare se la chiama cinque minuti prima , quando ha litigato con la donna alla quale almeno si prodiga di spergiurare il suo amore .
        Ma lei è pronta e disponibile e ha la presunzione di essere superiore, nonostante venga trattata come un oggetto di poco conto, lo sforzo per sedurla è minimo .
        Un giorno la sua sicumera sarà pari a zero .
        Ora Cristina65 parla attraverso l’auricolare del suo narcisista.
        Chiedo perdono alle altre persone che scrivono in questo blog per il mio giudizio su costei ma se lo è cercato.

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      • Sono sempre io Stellina , oggi ho scritto solo dallo smartphone e probabilmente risulto come un nuovo accesso al blog. 😊

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  61. Lettera a me stessa…semplicemente meravigliosa e commovente

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    • Stellina, una importantissima parte del nostro percorso di guarigione è imparare a riconoscere gli abusi, quando ci sono, e non permetterlo più. Per questo, le nostre energie NON devono andare all’interpretazione del motivo per cui qualcuno ci aggredisce in modo più o meno aperto. Piuttosto occorre immediatamente sfilarsi da ogni interazione.

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      • Hai perfettamente ragione , non ne vale la pena .

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  62. Ho letto l’articolo, ho appena effettuatp un’azione d’urto contro/per il mio compagno che soffre di questa patologia ( praticamente l’ho buttato fuori di casa)
    Ho fatto quasi 2 anni di terapia e ci son riuscita con grande sforzo e facendomi aiutare
    Ora siamo nella fase appena successiva e da vittima è molto difficile mantenere una posizione
    Leggerò sicuramente il suo libro che credo mi aiuterà a capire

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  63. Non sapevo esistesse il narcisista patologico quindi, quando si è presentato pieno di attenzioni e di regali alla porta del mio cuore, mi ha letteralmente travolto. Mi chiamava amore, diceva di volere un figlio da me, diceva che lui per me ci sarebbe stato sempre. E poi? Poi in alcune situazioni ho iniziato a fargli presente che si comportava male e che mi stava ferendo, cosa che non comprendeva. E mi rinfacciava piccoli miei comportamenti che non andavano bene quando lui ne aveva tenuti altri molto più gravi. Paradossale ma io molto confusa. Mi colpevolizzavo. Gli ho mandato sms di chiusura (indotta) ma prima che partisse x vacanze estive non ce l’ho fatta e gli ho detto che ci tenevo… e lui che gli mancavo. Be’ da qui è letteralmente sparito. Non posso spiegare il dolore che ho provato. Ferita, continuavo a piangere. E a sentirmi in colpa. E a sentirmi perduta. E a sentirmi una nullità. Come poteva essere quella persona egoista e crudele la stessa dei primi tempi in cui mi faceva sentire una principessa amata? Son crollata. Incredulità, delusione, depressione e rabbia si alternavano in me. Poi ho iniziato a leggere articoli come questo, a farmi supportare da psicologa e pian piano ho capito. Il suo non era amore per me. Era amore per sé stesso e per come io lo facevo stare fino a quando non gli ho fatto presente che c’erano anche i miei bisogni. Facile all’innamoramento, corteggiatore ma incapace di amare realmente gli altri. Non l’ho più sentito e non l’ho più cercato, il che per una persona come me che ha bisogno di confrontarsi è stato molto difficile. Sono sicura si stia concentrando su un’altra preda, penso non sia capace di stare da solo con sé stesso. Ed anche se quest’idea mi fa stare male perché io gli volevo veramente bene, so che x me è meglio così. A tutti/e coloro che vivono o hanno vissuto un’esperienza simile dico che dal buio si esce e che non siamo noi quelli sbagliati…

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    • Cara Peschina,
      mi sembri consapevole, informata e la psicoterapia ti sarà di enorme aiuto, dunque ti dico solo che ti comprendo e che per riprenderti devi darti tempo e non colpevolizzarti.
      Una sola cosa: quando provi gelosia nel pensarlo con un’altra, considera che, essendo anaffettivo, si comporterà con lei nello stesso modo nel quale si è comportato con te e con le altre prima di te.
      Prova dispiacere per quello che è destinata a passare, è una vittima anche lei.
      A me è bastata questa consapevolezza per non essere più gelosa di qualsiasi donna lo accompagni…e ti assicuro che fino a qualche mese fa la sola idea mi straziava.
      Benvenuta tra di noi, avrai sempre una parola di conforto e ti sentirai compresa, come è successo a me.

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      • Ciao Stellina,
        leggo questo blog da tanto ma mi sono decisa a scrivere solo pochi gg fa. Sono all’inizio del no contact (attuato per la seconda volta dopo diversi prendi / lascia negli anni). Volevo chiederti sia come stai sia la tua opinione sulla terapia. Più volte, fin dall’inizio mi sono detta di averne bisogno. Il mio inizio non era da donna libera e stando con lui contro tutti i miei principi, già dall’inizio sentivo che qualcosa non andava. Poi però sono passati gli anni e ho lasciato perdere. Ora, dopo gli ultimi due eclatanti ritorni e abbandoni (ovviamente) sto valutando la cosa. Il mio più grande timore è di non trovare quello giusto… ho provato anche a contattare una psicologa online ma le sue risposte fredde e sbrigative mi hanno fatto desistere… E poi non vorrei che parlandone e riparlandone il problema sia sempre presente nella mia vita. Tu che tipo di esperienza hai? Da soli o comunque con un supporto che può essere questo blog o un amica fidata, possiamo farcela?
        Grazie.

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      • Cara Firefox, ti rispondo con piacere ma prendila come un’esperienza personale…io non sono una psicologa ma solo una donna che sta passando attraverso quell’inferno che conosci bene.
        Posso dirti che mi sento meglio rispetto a qualche mese fa, nel senso che è passata la fase del dolore acuto, quello paralizzante che è stato causato dalla sua mancanza…avevo crisi di panico ogni tre per due, non avevo voglia di alzarmi dal letto la mattina, facevo fatica a lavorare con la mia solita passione e determinazione.
        Ero spenta, morta dentro, disperata.
        In quel momento ho provato a cercare uno psicoterapeuta che potesse aiutarmi ma ho avuto il tuo stesso tipo di esperienza, parlando al telefono e ho disdetto l’appuntamento con una scusa.
        Però credo che sia molto positivo fare terapia con il professionista “giusto”, credo che se lo avessi trovato, avrei impiegato meno tempo a riprendermi, anche ora che devo un po’ ricostruire la donna che ero, dimenticandomi di quella che, alla fine, lui mi ha fatto credere che fossi…destabilizzandomi completamente.
        Per cui posso dirti che io, per ora, ce la sto facendo da sola e il confronto avuto con molte di voi, con Giusy, con Astra, è stato di grande aiuto ma non ti nego che una terapia l’avrei voluta fare e non è escluso che trovando un professionista preparato sull’argomento, non la cominci anche adesso.
        Un caro saluto

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      • “crisi di panico ogni tre per due, non avevo voglia di alzarmi dal letto la mattina, facevo fatica a lavorare con la mia solita passione e determinazione” identica, a metà e anche alla fine dell’anno scorso. Dopo due abbandoni. Questa volta mi sento diversa, più determinata. Non lo so… forse è il periodo immediatamente dopo la fase acuta(che comunque c’è stata, ma è durata meno, molto meno delle altre volte), quello in cui ti senti forte di non ricascarci. Io ho avuto tanti tanti prendi / lascia in questi ultimi anni… non avevo idea che fosse narcisista fino all’inizio del 2017 quando cercando un modo per riconquistarlo mi sono imbattuta in questo blog e altri articoli… e ho cominciato a capire. Quando dopo pochi mesi mi ha riapprocciato e siamo andati avanti fino ad oggi la consapevolezza di chi avevo di fronte c’era, pensavo di tenerlo sotto controllo… non avevo ancora capito che anche il dover gestire la propria vita e le proprie emozioni per anticipare le sue mosse era comunque un abuso. L’ho tenuto sulla corda tantissimo tempo pensando di avere il coltello dalla parte del manico, di fare il suo stesso gioco… non era vero. Io sono “normale”, lui no.
        Sto però affrontando questa cosa con più consapevolezza… ho provato a parlarci eh… e per un attimo dopo ore di telefono ho anche pensato che fosse la volta buona. Poi mi è bastata una sua minima reazione a un mio messaggio per chiudere i ponti. Ho trovato la forza nella sua indifferenza palese, ho trovato la forza nello sdegno, nello schifo di non essere considerata non tanto come affetto ma proprio come persona.
        … E lui ha cavalcato l’onda, fermo e zitto da quella risposta stupida. Figuriiamoci.
        Ora come ora non sento voglia né necessità di vederlo, parlarci, stabilire un contatto… nemmeno nei social lo guardo QUASI più (a parte che in alcuni l’ho bloccato da mesi e nonostante tutto ho mantenuto sempre la cosa per fortuna).
        …tutto questo perché sì, ho bisogno di parlare.. lo sento e si vede penso…
        ma ho paura che iniziando la psicoterapia in questo momento sia costretta a buttare fuori ciò che voglio sopprimere, ciò che con forza sto cercando di dimenticare, di rimettere in discussione consapevolezze che per me oramai ci sono… forse non è il momento giusto… ma ho anche paura che tra qualche tempo possa essere troppo tardi.
        Un bacio e grazie a tutte di essere qui.

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      • A me è servito attraversare il dolore, guardare in faccia alla realtà che non vedevo prima della consapevolezza, sezionare il vissuto nella relazione, accettare veramente che non mi amasse come mi giurava, rendermi conto che non avevo un posto speciale nel suo cuore o come amava dire lui: “solo tu hai le chiavi del mio cuore!”, piangere tutte le mie lacrime per la truffa emotiva subita.
        Perché se no non sarei mai riuscita a distaccarmi emotivamente e sarei rimasta legata a lui, all’idea di lui, al sogno di noi due insieme.
        Invece mi sono sbattuta in faccia da sola la realtà, ho riletto in modo consapevole ogni suo gesto, parola, momento condiviso, i silenzi punitivi, l’abbandono crudele e giurato.
        Ho letto tanto, ho scritto molto in questo blog, mi sono confrontata con voi.
        Poi ognuno ha i suoi metodi e le sue soluzioni per uscirne, l’importante è farlo senza guardarsi indietro, senza rimpiangere quell’amore che era solo una grande menzogna.
        Buon fine settimana a tutte !

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  64. Grazie mille Stellina, so che bisogna dare tempo al tempo, purtroppo razionalizzare in un momento in cui si è ancora emotivamente presi è molto complicato. Ed hai perfettamente ragione a dire che è una persona anaffettiva e che pertanto non dovrei essere gelosa perché non farà altro che ripetere con altre gli stessi schemi… sono sicura che pian piano capirò anche questo.
    Il mio sentirmi ferita, la delusione, la rabbia, la depressione e l’insonnia pian piano passeranno ma so che questa breve esperienza con questa persona mi ha comunque segnato in modo profondo.
    Sono contenta che tu, dopo qualche mese, sia diventata più forte ed abbia piena coscienza di quello che hai passato.
    Un saluto a tutti/e ed un forte in bocca al lupo!

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  65. Ciao,
    leggo i vostri racconti, le vostre esperienze e sensazioni e mi ci ritrovo anche io. Stessa sofferenza, stessa impotenza, stessa voglia di rinascere.
    Sono caduta nella rete circa 6 anni fa quando le cose col mio compagno non andavano bene… è partito come amico, aggancio fatale nel giro di pochissimi giorni capendo il mio bisogno di sentirmi desiderata, di avere attenzioni. Un uomo finto.. che “non aveva mai provato un’esperienza del genere” (avendo anche lui una compagna) “ma io ero così speciale e travolgente che avrebbe messo in discussione tutto per me”. Il mio rapporto di vecchia data sbanda, sono presa, completamente. Perdo di vista tutto e tutti e sono disposta a mollare la mia vita seduta stante. Vengo scoperta. Lui si ritira non ritirandosi, è ancora troppo presto, dice. Taglio i ponti, con difficoltà riacquisto la fiducia del mio compagno e parte del controllo della mia vita. Vado avanti, faccio cose ma il pensiero rimane lì.
    Dopo un paio di anni ci rincontriamo per caso, ci guardiamo e il giorno dopo è subito a scrivermi… ci ricado come una pera, per quel qualcosa di incompiuto, di magico se dopo anni ancora c’era in entrambi. Non succede niente tra noi… non volevo nè ce n’è stato il tempo… dopo un mese si fa distante, non può andare avanti. Panico, sofferenza, strazio… gli dico di tutto. Non funziona niente.
    A distanza di un altro paio di mesi si ripresenta.. ancora.. stessa storia, dura un po’ di più e dopo un mese di silenzio assoluto gli chiedo di incontrarlo perchè mi sento pronta (falso!) a dirgli che non ne voglio più sapere. Tenta di baciarmi per tutto il tempo della conversazione, gli resisto. Dal giorno dopo non mi molla, mesi e mesi di corteggiamento finchè cedo, di nuovo. E di nuovo ancora, a “sessioni” di 6 mesi intervallati da pause di 2. Come un orologio.
    Sempre accanto alla sua compagna e – sono certa – minimo a un’altra amante.
    Prima della penultima “pausa”, disperata e in cerca di una risposta, capisco che è un narcisista. Applico il no contact assoluto, mi riesce per 3 mesi, mi riaggancia con una scusa. Forte della mia condizione, mi dico, gliela faccio pagare. Lo tengo sulla corda… convinta di farlo. Falso. Falso. Falso. Ha sempre avuto lui tutto il potere. Stavolta inizia il silenzio con un’altra banalissima scusa… una delle tante. Promette di provare a modifcare il suo comportamento, che non vuole farmi soffrire. Regala qualche buongiorno, poi solo silenzi. Gli mando il testo di una poesia in cui gli dico che mi ha fatto male… faccina sorridente immediatamente. Nemmeno ha aperto il link.
    “non vuole farmi soffrire”, appunto.
    Schifo. Profondo e immenso schifo.
    E’ difficile ogni volta rialzarsi, ce la sto mettendo tutta per non cadere di nuovo. Con la consapevolezza acquisita vorrei solo farlo fuori dalla mia vita. Ma mi trovo a sperare che soffra, per qualsiasi motivo nei modi più altroci e dolorosi. Come ha fatto soffrire me e chi mi sta intorno a vedere me così. Ha la capacità di ammaliarmi ma anche di spegnermi. Le cose più belle degli ultimi anni le ho realizzate nei periodi della sua assenza… qualcosa vorrà dire, no?
    Scusate la lungaggine, spero che qualcuna di voi avrà voglia e modo di confrontarsi con me… vorrei scrivere tanti particolari ma ho timore…
    Un abbraccio a tutte.

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  66. io vorrei una casa con te, vorrei. Non voglio. l condizionale impera, sempre, per 10 anni.
    Mi comporto malissimo, ma vorrei una casa con te. Sono qui e appena entri nella stanza in cui mi trovo, faccio il gesto plateale di mettere via il telefono. per insinuare il dubbio che stavo facendo qualcosa.
    poi, secondo me, non stava facendo nulla, a parte rischiare il posto di lavoro per aver sedotto due colleghe e l’insegnante di inglese pagata dall’azienda, e casualmente anche la nipote di un suo amico. ma non è il tradimento in sè, è compiere ogni giorno il gesto vile di farti vedere che sta chattando e appena tu entri lui smette di scatto. in realtà vuole farti vedere che lo fa. e smettere subito, così se chiedi cosa faceva è perché lo stai spiando.
    ma poteva chiudersi in bagno e poi ci si vede la sera alle nove, ha avuto 14 ore per fare quello che voleva. prova proprio il gusto di vedere il tuo sorriso che si spegne. perché che problema c’è? e il volto soddisfatto di uno cattivo che sfotte, non vuole chiarirti dubbi, vuole farteli venire. che male c’è? che ho fatto? sei pazza? mi sono dimenticato del tuo compleanno anche se tu me lo hai ricordato tre giorni e due giorni e un giorno prima. che angoscia, e scusa tanto, e che ti ho fatto? ti ho pure regalato un MP3 comprato su internet. lui invece ha avuto uno scooter per il suo compleanno. ti porto gli avanzi del cibo che non ho consumato, se un regalo non mi piace te lo lascio a casa, quello che mi piace me lo porto via. non sei brava, non so dirti perchè o cosa è che vorrei, è solo che non sei brava. perché mi chiedi cosa devi fare? le altre donne lo sanno, tu no. non sono io che te lo devo dire. e altre lo sanno come si fa. ad un certo punto avevo pensato di andare dai miei vicini d casa, che mi vogliono tanto bene e chiedergli se per favore, moglie presente, lui poteva spiegarmi perché io non capivo proprio cosa sbagliavo. per fortuna non l’ho fatto, ma ero disperata

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    • Sai quanti gesti disperati mi sono forzata a non fare, Flavia?
      Dal prendere un cacciavite e rigargli tutti i lati della macchina, a una sparata davanti al mondo, a un colloquio a tu per tu con la sua lei… a tanto tanto altro.
      Mi sono convinta che noi abbiamo da perdere, cara. In dignità, se non altro. E anche se fa male ricacciare dentro anche questa sete di rivalsa credo che sia una delle tante prove che dobbiamo superare.
      Non staremmo meglio, temo. E poi loro sono vendicativi, troppo.
      Paura? Forse… per me e per quello che potrebbe essere la sua contromossa, perché di cavolate ne ho fatte tante, in quei periodi. Azioni di cui mi pento, dalla prima all’ultima… ma ero cieca e guidata solo da quello che diceva e dimostrava di provare, e tutt’ora rileggendo a volte alcune cose mi chiedo come possa essere stato falso fino a quel punto… sì, me lo chiedo ancora.
      Al contrario del tuo, questo a mezzanotte di ogni singolo compleanno era lì per gli auguri, che erano sempre più sentiti e sorprendenti.
      Ma a quanto pare vuoti di ogni significato, così come le “ricorrenze” o altro. Dobbiamo farci forza, Flavia, e trasformare l’energia negativa verso di loro in energia positiva per noi stesse.
      Te lo dico oggi che è proprio una giornata dura e solo la razionalità mi fa andare avanti. Un abbraccio cara.

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    • …un giorno siamo stati via insieme, una delle pochissime volte che accadeva. Qualche ora, in un luogo pubblico. Mi diceva delle cose per cui mi ha fatto sentire speciale, amata fuori misura.
      …ma ogni tanto doveva andare in bagno…
      Tanto tempo fa, non avevo idea né di che cosa fosse il narcisismo né di averne uno tanto vicino.
      Poi ho messo insieme i pezzi.
      Al bagno… sì.

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  67. Sorrido, perché ridere non è possibile ricordando il passato, sorrido leggendo le storie uguali, nove anni di i messaggi a mezzanotte per i compleanni, le corse folli la vigilia di Natale, il farti sentire compagna e mai amante, l’attrazione potente e … per arrivare alla fine della storia … ad insinuare il dubbio con telefonate strane, telefoni occupati, chiamate senza risposta, silenzi …
    Perfino oggi il desiderio di rivalsa e di rigargli la macchina … ahahha uguale tutto uguale.
    Il no-contact con questi Dei incontrastati dell’Olimpo è l’unico modo per liberarsi perfino dei ricordi che, oramai, piacevoli non sono più. Ho sbagliato, non ho capito (e come potevo?), non mi sento in colpa, ma soltanto ingenua … sono stata ingenua. Un cane rabbioso questo è stato lui nei miei confronti. Mi ha punita lasciandomi. Ha ricostruito nella sua mente cose mai esistite sul di me, impossibile fargli cambiare prospettiva. La sua logica superava la verità dei miei vissuti, della realtà. Avevo peccato “via mail” con un altro e quindi dovevo essere punita.
    Lui però non sa che col tempo e capito cosa fosse la sua patologia è stato tutto una discesa anche se sembrava una difficilissima salita. E’ una discesa, per liberarsi da questo legame malato. Viva come vuole … io sono giovane e lui oramai si avvicina ai 60 … io avrò altre chances …. lui? La vita lo ha già punito così … ci rincontreremo un giorno in un’altra vita, se esiste, e li riderò …
    Io mi sono assegnata il “Daspo” … mai più nel suo perimetro, se so che posso incontrarlo evito e neanche mi pesa … vederlo mi peserebbe. Per me è morto nell’istante in cui mi ha lasciata. Ho pianto un morto, oggi ogni tanto verso una lacrima non per il morto, ma per me … per il dolore.
    Oggi sono davvero sconnessa.
    Ps. un saluto speciale a Penelope che da giorni non leggo, a Stellina e Giusy.

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    • Sì, Saretta… un riso amaro.
      Anche io dopo quest’ultima volta mi sono data delle regole, è ancora presto… sono pochissimi giorni di no contact ma l’essere riuscita a diminuire il periodo di agonia dell’abbandono è già qualcosa… prima durava mesi. Sono arrivata a un paio di settimane… la penultima volta mi sono trovata in giardino, di notte, in mezzo alla nebbia, a piedi nudi in preda a una crisi isterica. Stavolta qualche ansiolitico le prime notti…
      No… non mi freghi più. Almeno spero.
      E’ morto, Saretta, hai ragione.

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    • Si dice che “se è troppo bello per essere vero…state tranquille che non è vero!”
      Cara Saretta, care tutte voi che scrivete in questo blog, io ho pianto la morte dell’idea della persona che pensavo fosse, di un amore che sembrava meraviglioso ma in realtà era una farsa da parte sua.
      Piango quella donna che si fidava ciecamente, si affidava al suo uomo certa che lui l’avrebbe amata, protetta, rispettata, stimata, desiderata, piango la perdita dell’innocenza, la capacità di vedere l’incanto.
      Ora sto meglio, non ancora bene ma non c’è paragone con il periodo iniziale nel quale la sua mancanza mi impediva anche di respirare, una condizione invalidante e terribile.
      Si è affacciato un po’ di cinismo in me, mai avuto prima, mi auguro che sia solo una fase…perché io vorrei ancora emozionarmi, stupirmi e credere che, quando sarò pronta, potrò fidarmi di nuovo di un’altra persona.
      Vi abbraccio tutte…e buona giornata !

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    • Saretta! eccomi… Non mi leggi perché non so riesco a chiarire neanche a me stessa in che fase sono. Nel senso… ci sono momenti in cui sono orgogliosa e contenta perché sto cercando di ritrovare progettualità e rapporti umani che negli anni del matrimonio non esistevano praticamente più. Ci sono momenti in cui vorrei mettermi sotto le coperte e restare lì per giorni. Momenti in cui ancora mi mancano le cose belle che ho fatto con lui e i suoi abbracci. Momenti in cui mi chiedo “come diavolo ho fatto a non dare il giusto peso a tante cose” e non sono quelle belle.
      Oscillo, così, ancora oscillo e c’è tutta una zona della mia anima che visualizzo come un fiume di magma, scura e in agguato, quella del pessimismo e della tentazione di arrendersi all’angoscia alimentata dall’assenza di amore.
      Io ho abbandonato la rabbia, tranne che per alcune cose che ancora non digerisco, ma per lui non ho mai provato odio e rancore nonostante lui dica il contrario. Ora ho un’altra prova da affrontare che mi pesa ma lo farò.
      Certo va meglio rispetto anche solo a poche settimane fa… e fidandomi di quanto mi dite e mi dicono coloro che hanno attraversato questo dolore, ricordo a me stessa che passerà… cercando di arginare quel fiume di tristezza.
      E in segno di buona volontà…. vi saluto con un sorriso e vi auguro un buon fine settimana. Dedichiamolo a noi stesse… quanto più possibile

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      • Anche io oscillo… il weekend è terribile. Quando tutto si ferma i vuoti pesano, le assenze sono strette allo stomaco e il tempo infinito. Primo weekend del no contact. Sono a pezzi. Penso alle cose belle… anche con la consapevolezza di quanto false erano le ho vissute… e stavo bene. Ora è baratro.

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  68. E’ un piacere ritrovarvi qui …
    stiamo combattendo una battaglia ardua ragazze, abbiamo perso, come dice stellina, l’ingenuità di vedere pulito, oscilliamo tra sentimenti contrastanti aggiunge penelope e io dico che siamo state abusate e ora uscirne è difficile, ma ce la facciamo!
    Credere, fidarsi sono cose che pian pianino spero ritorneranno in noi.
    Oggi ho pensato una cosa, mi sa che il mio ex fosse anche invidioso di me … per via del mio carattere troppo socievole, tant’è che alla fine mi ero trasformata a sua immagine e somiglianza. Mi ero ridotta a scartare tutti, mentre prima me ne sbattevo altamente e andavo comunque diritta per le mie cose. Mi aveva insegnato a cancellare le persone, mentre per mio carattere, senza il suo condizionamento, mi sarei limitata a non dare peso e fregarmene. Per questa ragione penso fosse invidioso, forse per mia innata capacità di non irrigidirmi nei contrasti. Lui diceva che chi osava fargli un torto lo cancellava per sempre e giudicava debole chi invece, come me, soprassedeva formalmente, anche se intimamente anch’io quando qualcuno mi danneggiava lo mettevo da parte, ma senza platealità, riuscivo a mantenere una facciata seppur minima di educazione. Ecco, lui è il classico tipo invece che per dimostrare la sua potenza doveva proprio per dna eliminarlo soprattutto dalla facciata e poi anche intimamente. Dimostrare superiorità in questo modo! E lo ha fatto anche con me. Che tipo!
    Non ho rabbia, non provo niente, sono solo mortificata per me stessa, per questa brutta parentesi che mi è capitata … e spero che il tempo gli restituisca tutto il dolore che mi ha provocato.

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  69. Ciao ragazze care,
    oggi ho avuto dopo parecchi mesi un attacco di panico e ansia ma questo è dovuto ad una situazione lavorativa che devo affrontare domani e per la quale ho bisogno di tutta la mia determinazione e sicurezza come professionista.
    Però mi è successo di avere questa reazione perché non sono ancora al cento per cento del recupero della mia autostima e della persona che sono sempre stata, e questo è uno strascico della situazione vissuta, non ancora completamente superata.
    Cercherò di vedere il bicchiere mezzo pieno: se avessi dovuto affrontare questa cosa mesi fa, prima dell’estate, sarebbe stato molto peggio, ora qualcosa ho recuperato.
    E quando mi sono sentita così avrei avuto essere abbracciata e tranquillizzata ma ho dovuto tranquillizzarmi da sola, facendo dei bei respiri e incoraggiandomi.
    E’ un giorno un po’ così…

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    • Ciao Stellina,
      Spero che a quest’ora tu stia dormendo.. se domani è una giornata importante ti meriti tutto il riposo possibile.
      Ho appena letto le tue parole e mi rendo conto, anche in base al passato oltre a quello che sto vivendo, quanto sia difficile.
      Ci sono giorni veramente veramente duri, farsi forza e non cedere è un’impresa.. resistere e non abbandonarsi all’idea di non alzarsi nemmeno dal letto…
      Non sai quanto ti sia vicina… da quanto ho letto sei una donna forte e che sta combattendo per vincere le sue battaglie.
      Forza, Stellina… ce la farai anche stavolta. In abbraccio e un grande in bocca al lupo.

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    • Leggo solo oggi e spero che tutto stia andando per il meglio.
      Facciamo una cosa… attribuiamo tutto al cambio di stagione… io pure nei giorni scorsi sono stata uno straccio.
      E come disse un caro amico che ha vissuto una tragedia terribile, “nei momenti in cui affoghi ti ritrovi solo e devi tornare a galla da te”.
      Purtroppo spesso è così e io mi ritrovo a immaginare che una mano pietosa mi afferra dalla giacca e mi tira su.
      Dai, va meglio, deve andare meglio, vieni qui e scrivi, racconta. Le nostre mani sono tese, dobbiamo solo afferrarle.
      Forza Stellina! Un abbraccio grande

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    • Cara Penelope e cara Firefox,
      vi ringrazio per il conforto che mi avete dato.
      Ho superato la giornata e l’ho fatto in modo egregio, credo…anche se mi è costato tanta fatica.
      Siete una risorsa immensa e vi ringrazio dal profondo del mio cuore.

      Rispondi
      • Siamo tutte una spalla l’una per l’altra cara… sono contenta che sia andato tutto bene nonostante le difficoltà. Un grande passo è fatto. …anche per me non sono giorni facili… sto vacillando. Sono sola. Tiro avanti non so come… ma tiro avanti. Buonanotte, un abbraccio

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  70. Giorni difficili anche per me, nonostante il tempo che oramai è passato dalla rottura definitiva con il “Dio dell’Olimpo”.
    Il tempo è vero aiuta a lenire i dolori, ma in ugual modo mi dà la certezza che tutto è stato un inganno e una truffa. Riprendo i pezzi dei fatti accaduti e li metto insieme, come se fossero tessere di un mosaico, do una lettura ad ognuna di loro e non mi lasciano mai il minimo dubbio … di aver amato un uomo profondamente disturbato, io lo credevo difficile e cercavo di avere pazienza con i suoi comportamenti spesso strani.
    All’inizio, dopo avere preso i pezzi isolatamente, provo sempre un senso di colpa per essere stata io la causa del fallimento, poi, a mosaico finito, mi rendo conto che non solo la colpa non è mia, ma che lui, a causa del suo grave disturbo, non è riuscito a provare nessun sentimento anche vagamente somigliante alla bontà, alla pietà (anche se questa non sarebbe stata un bene), al perdono, alla comprensione. Un uomo freddo e anaffettivo. Un essere vuoto. Una mente a binario unico.
    Stamattina pensavo alla sua rabbia finale, che ha continuato a manifestarmi anche dopo un anno e mezzo, rabbia nei miei confronti assurda. Ho sentito a pelle la sua voglia di farmela pagare ancora …la volontà precisa di ferirmi e farmi male, farmi soffrire. Purtroppo gli è andata buca, quell’ultima volta mi sono mostrata serena, come se lo avessi perdonato, come se non fossi stata per nulla scalfita dal suo distacco,
    sono stata tranquilla, anzi con dolcezza ero anche disposta a discutere amichevolmente … risultato? Non potendo farmi male a parole è fuggito … forse sperando di darmi un dolore con la sua assenza?
    Non lo so, certo è che io a quel punto c’ero già abituata a stare senza di lui … nulla mi tocca più e nulla mi ferisce … mi lecco le ferite in privato, con voi.
    Grazie ragazze, anche per me la risalita è difficoltosa … un abbraccio.

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    • Cara Saretta,
      capisco perfettamente il tuo discorso…anche io ho avuto le tue stesse sensazioni, i tuoi stessi dubbi e infine il puzzle si è composto.
      Credevo fosse un capolavoro ed invece era un dipinto dozzinale.
      Per questo dobbiamo perdonarci, noi ci abbiamo creduto perché hanno espresso tutto il meglio del loro repertorio perché ciò accadesse.
      A volte leggo, in articoli sull’argomento, che in un certo senso siamo state complici della cosa, che a causa del fatto che saremmo delle dipendenti affettive, abbiamo anche noi una colpa nella dinamica della relazione.
      Sai che c’è, io non sono una dipendente affettiva, non lo sono mai stata…ho solo subito una truffa, sono stata illusa, ingannata da un uomo che mi giurava amore e me lo dimostrava pure, prima di svelare il suo vero volto.
      Se mi dicono che ho peccato d’ingenuità perché mi sono fidata di lui ci sto, che debba sentirmi una poveretta che ha bisogno di un uomo accanto per stare bene, mi scappa da ridere.
      Io sto benissimo da sola, non ho questa necessità e non ce l’ho mai avuta.
      Hai ragione, sono anaffettivi e non riescono a provare amore…pensa che vita triste e vuota!
      Comunque le tue definizioni mi fanno morire dal ridere, sarà perché lo definirei anch’io così.
      Un abbraccio grande

      Rispondi
  71. Come non bastasse tutto il resto ( che non posso raccontare ma è degno di un’enciclopedia sui NP) oggi scopro anche che una donna che credevo amica da decenni e con la quale mi confidavo da anni ci ha pure provato con lui , e mi ha ampiamente criticata con tutti. Sono davvero a pezzi. Non ho più sogni. Sono stanca di sopportare persone cattive e malate.
    Scusate lo sfogo,sto veramente male. Mi sento tradita due volte.

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    • Quella donna che credevi amica, cancellala e allontanala.
      Cara Rosalba, sii felice di essere una persona migliore di lei e di loro.
      Capisco il tuo dolore ma cerca di fregartene di persone che abusano della tua fiducia.
      Tu sei 10 spanne sopra di loro, i sogni torneranno…io ne sono sicura.
      Forza!
      Un grande abbraccio.

      Rispondi
    • Rosalba, quello che dice Stellina è giustissimo. E’ capitato anche a me di scoprire che persone di cui mi fidavo e persino mi sostenevano poi cambiavano versione nel riferire ad altri. Si chiama ipocrisia, è purtroppo una qualità, triste dirlo, diffusa. Io sono abbastanza sola, sotto il profilo amicale, forse perché molto selettiva, ma valuto (non giudico, questo mai) le persone osservando bene il loro comportamento verso gli altri prima che con me, il loro stile di vita. Chi finge appoggio e poi pugnala alle spalle è a sua volta un manipolatore.
      Ma ci sono persone migliori e tu ne sei la prova, e altre persone che frequentano questo blog, ne sono certa, ne sono la prova.
      Io sto attraversando un altro periodo di scoramento. Ma so che devo resistere. So che deve passare. Non chiuderti Rosalba. E quello che dico a te lo dico a me stessa.
      Occupati di te, occupiamoci di noi. Di ciò che ci fa stare bene. Per riabituarci a quello che non avevamo più, che avevamo perduto, fosse anche per amore. Ma l’amore non imprigiona, non soffoca, non tradisce.
      Il nostro amore era dedizione, attenzione, comprensione, accoglimento… quanto abbiamo ricevuto noi, di tutto ciò?
      Io personalmente, proprio poco poco.
      Allora…. andiamo avanti…!
      un abbraccio grande

      Rispondi
      • Sottoscrivo in pieno il pensiero di Penelope.
        Rosalba cara, guarda la situazione da un altro punto di vista: tu sei talmente superiore a loro che li devi lasciar strisciare in un livello al quale tu non ti abbasserai mai!
        Dacci notizie, noi siamo al tuo fianco.

        Rispondi
  72. Grazie , Penelope e Stellina.
    Sono così disgustata da non avere più parole. Mi sento solo un grande buco allo stomaco e faccio fatica ad andare avanti. Tutto questo per me è troppo.

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    • Ciao ragazze, sebbene sia entrata da poco ufficialmente nel gruppo (perché lo seguo da tanto, in silenzio), sento la vostra vicinanza a tutte quelle che stanno vivendo questo incubo.
      Personalmente, questa è stata ed è ancora una settimana difficilissima. La mattina mi alzo e faccio una gran fatica a non mettermi a piangere… ci provo, resisto, vado avanti. Ma mi sento sola, tantissimo. Mi mancano le cose “due metri sopra il cielo” che mi dava… che sto pagando a caro prezzo ma che ho comunque vissuto e che mi hanno resa felice… solo io so quanto. Devo e voglio resistere.. ma sto male.
      Un abbraccio a tutte.

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      • Buongiorno.
        “Tutto questo per me è troppo”. Rosalba, questa espressione è stato il mio mantra per lungo tempo, mi sentivo sopraffatta, non vedevo via di uscita.
        Ora SO che era il mantra sbagliato. Non è una colpa, mi sentivo così. Come così ti senti tu adesso, come così si sente firefox.
        Insisto…. se da sole non ce la facciamo, se sentiamo che quel “tutto questo è troppo per me” sta prendendo il sopravvento, oltre all’aiuto che possiamo reciprocamente darci sul blog, dobbiamo cercare un aiuto qualificato.
        Io non ne sono ancora uscita, la mia psicologa sta facendo i salti mortali per riportarmi alla ragionevolezza, perché per assurdo che possa apparire, ci sono momenti in cui ho una voglia quasi (ma “quasi”, per fortuna) di mandare una mail a lui per dirgli ancora quanto l’ho amato e quanto vorrei che potessimo conservare un rapporto civile. Proprio per via di quelle cose che mi hanno resa felice, come dice Firefox. Ma dopo tutto il resto e dopo le ultime cose che mi ha detto questo è veramente patologico e finirei per dargli ragione quando dice che io “non sto bene.
        NO. Scegliamo la nostra vita. Sfoghiamo pure il nostro dolore. Io piango, quando il pianto arriva, non lo trattengo. Poi aspetto che passi l’onda e torno a camminare, a pensare a quello che posso fare.
        Rosalba forza!

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      • Ciao care,
        lo capisco perfettamente quello che provate.
        Se ripenso al passato e alla mia relazione, posso affermare che non sono mai stata così bene con un uomo in tutti i sensi e l’ho amato come non avevo mai amato nessun altro, IO!
        Quando mi scartò, dandomi la colpa della fine e usando una crudeltà incredibile, avrei fatto di tutto per farmi “perdonare” e farlo tornare da me…ero lacerata, distrutta, uno straccio sporco gettato sul pavimento.
        Mi mancava il respiro per la sua assenza, ero immobile e incapace di muovere un passo.
        Ho capito solo dopo, con chi avevo avuto a che fare e lì altro dolore per accettare che non era un amore finito ma che , per lui, non c’era mai stato.
        Non voglio farvela lunga e ripetermi ma davvero ci vuole tempo, non è facile e io ho sempre paura di poter avere una ricaduta…nel senso che, ora, non provo più quel dolore e non ho più la tentazione di cercarlo per parlare con lui, anche se non sono ancora totalmente “recuperata”.
        Penelope ha ragione, se si sente di non farcela è il momento di farsi aiutare da un professionista, non c’è niente di male.
        Io ci ho provato ma senza trovare la persona giusta, però ultimamente ne sento il bisogno perché sto affrontando un periodo molto pesante sotto altri punti di vista e mi rendo conto che sono ancora al 40% delle mie forze e, invece, avrei bisogno di recuperarle.tutte e, come vi ho raccontato, ho riavuto episodi di attacchi di panico e ansia.
        Stiamo scalando una montagna, come aveva detto Saretta, non è facile ma ci si può riuscire.
        Vi abbraccio

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  73. Ho chiesto aiuto ad una psicoterapeuta cognitivo-comportamentale già alla fine della relazione, quando annaspavo nella nebbia, quando lui mi puniva con i suoi silenzi, con i suoi allontanamenti, con le sue misteriose telefonate, con i suoi “non lo so”, con i suoi discorsi illogici, con tutto quello che poi ha lo ha portato a dirmi basta, che aveva già un’altra, non so se sia vero, lui probabilmente mi disse così per evitare di discutere e spiegare ancora. Ero io ad averlo tradito via mail con un altro quindi dovevo pagare. Mi ha evitata per un anno e mezzo fino ad arrivare al trasferimento della sua sede lavorativa. Benissimo ora non lo vedo più e non so niente di lui.
    All’inizio è stata durissima, adesso posso solo dire che ho tirato fuori un’energia che prima non mostravo, assertiva e battagliera, non c’è più niente che possa scalfirmi dopo il gelo della morte che ho provato. Attacchi di panico, attacchi di ansia, orrore, paura dei luoghi, rigetto perfino dei vestiti che mi ricordavano lui, paura anche nel sentire pronunciare il suo nome o avere sue notizie anche per caso.
    La mia psicologa subito mi ha detto di ravvisare nei suoi comportamenti qualcosa di anomalo e abbiamo letto assieme i requisiti per classificarlo, ebbene oltre il narcisismo patologico, sembrerebbe avere anche una sorta di paranoia.
    Mi ha aiutata a capire che io lo avevo messo sul piedistallo e vedevo virtù che tutto il resto del mondo non vedeva, tant’è che il soggetto era praticamente solitario e poco incline ai rapporti a meno che non trovava una sorta di convenienza o platea per gli applausi. Mente contorta pensavo io, ma invece era proprio un arrogante, presuntuoso insomma un classico.
    Non lo vedo più e mi fa ogni giorno meno male, ho buttato 9 anni della mia vita per un essere che vale come il bidone della spazzatura, mi ha ingannata e manipolata fino a lasciarmi con rabbia e pensare che volevo togliermi la vita … per uno così, ma il cervello va in loop e non si capisce davvero niente. Arriverò a brindare per aver chiuso definitivamente questa inutile storia. Ancora oggi vado dalla psyco, mi sostiene nelle cadute. Un anno e otto mesi di calvario.

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    • Iniziavo a pensare di essere completamente anomala…. anch’io sono da tanto in psicoterapia e ora inizio a pensare che posso un po’ emanciparmi.
      Purtroppo mi resta un sentimento pervasivo di infelicità che non mi abbandona.
      Oggi un’amica straniera mi ha detto che sua madre pensa che “si sta male con il male ma senza è peggio”.
      Ci ho pensato. Non è senza di LUI il peggio, è evidente che non si poteva stare insieme. Il peggio è stare senza, sentirmi infelice perché non ho un complice, un amore, una persona che mi abbracci che io ami riamata. E questa sensazione di infelicità ineluttabile non potrà passare mai più, non perché sono catastrofista ma perché la mia realtà dei fatti è questa.
      E’ un vivere, pure grata tutti i giorni per quello che, ma senza sapore, senza gioia, senza sapere più cosa è la felicità.
      E quando guardo alcune foto del passato e ricordo che in quei momenti ero , almeno un po’, felice, mi chiedo che senso ha vivere cosi.
      Ognuna di noi è un mondo a se stante, non si può generalizzare sostenendo che non c’è bisogno di un partner al proprio fianco.
      Qualcuna non ne ha bisogno, ma chi invece lo desidera soffre immensamente.
      Scusate lo sfogo.

      Rispondi
      • Penelope2… proprio così “ricordo che in quei momenti ero, almeno un po’, felice”. Mi ha fatto provare ciò che nessuno aveva mai fatto, perlomeno in quel modo: stare su un piedistallo, venerata, sempre bella, sempre giusta… e poi ridere, averlo sempre a fianco se non fisicamente almeno emotivamente… sono passate settimane e quei buongiorno mi mancano così tanto..
        Poi dal piedistallo mi ha tirato giù, violentemente.. mi ha strappato i vestiti, sfatto il trucco e abbandonato lì.
        Così mi sento.. e il “troppo bello per essere vero” vuol solo dire che non sarà mai vero. Mai e con nessuno.
        Positività a mille stasera, ragazze. Scusate… un abbraccio

        Rispondi
      • Penelope cara,
        lo capisco il sentimento di “infelicità” che provi nel ripensare ai momenti felici passati con lui, alla condivisione della vita insieme, alla bellezza di vivere l’amore.
        Anche a me capita di indugiare in questi pensieri e mi manca l’idea che avevo della nostra relazione, di quell’amore che provavo e che consideravo unico e assolutamente corrisposto.
        Poi ho dovuto fare i conti con la realtà: era finzione, una recita perfetta, per lui non ero né più né meno di un oggetto pregiato della sua collezione, del quale si è stancato e ha riposto in un angolo buio e freddo, disinteressandosene completamente, dimenticandosi della sua esistenza.
        Perché si può anche vivere con l’illusione della felicità, però loro dopo te la tolgono e ciò che era un sogno diventa un incubo terribile e la persona che credevi ti amasse e che non ti avrebbe fatto mai del male ( anche se l’amore fosse finito), ti ferisce nel profondo, getta la maschera e quel viso che ti guardava con amore si trasforma in un ghigno beffardo sconosciuto.
        L’amore mi manca ma quello era tutto ma non era amore.
        Ora è troppo presto, però Penelope, la vita potrebbe farti incontrare una persona con la quale potrai vivere l’amore quello vero, sincero…e non parlare di età perché non conta niente, la vita è una sorpresa.
        Mi ripeto ma credo ci voglia proprio tempo e forza.
        Cara Firefox, mi rivolgevo anche a te…datti tempo e quel dolore che Saretta ha descritto così bene ( sottoscrivo ogni parola), si affievolisce ed è lì che ci vuole un’ulteriore forza per riprenderci noi stesse.
        Vi abbraccio…

        Rispondi
      • Ebbene dopo giorni di stare meglio ho avuto una ricaduta, ho saputo che lui ha davvero una storia con una donna. Due giorni di malessere sapendo che lui se la sta spassando in vacanza con la tipa. Si vede che dovevo arrivare a questa consapevolezza che posso farci? Ho rivalutato tutto per arrivare alla conclusione che fa malissimo e che chissa quali piani ha quel Dio, quello vero, per me, lo scoprirò e lo capirò. Non vorrei fare vittimismo … ma cosa avevo fatto per meritarmi tutto questo gran dolore? Mi perdo oggi … mi perdo … ciao ragazze oggi mi sento davvero uno straccio.

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      • Saretta,
        devi fregartene altamente e pensare che la “poveretta” passerà le pene dell’inferno se non le sta già passando.
        Mi sembri una donna con una personalità notevole e voglio chiederti una cosa : “Davvero pensavi che quando ti disse che aveva un’altra, fosse una scusa per non rispondere alle tue legittime domande?”
        Per quello te lo chiedo.
        Le due cose possono essere collegate o consequenziali, di sicuro se tu non avessi “scalciato” (perdonami il termine ma lo associo anche a me), saresti ancora invischiata con lui…però magari l’altra ci sarebbe comunque a tua insaputa.
        Sono anaffettivi, per loro la nuova conquista e il relativo rifornimento narcisistico sono fondamentali alla loro sopravvivenza e, purtroppo, noi per loro siamo state solo quello, anche se è durato anni.
        Capolavori prima e ciarpame dopo.
        E così accadrà alla prossima.
        Rendiamocene conto, in modo che , perlomeno, non gli daremo più la possibilità di tornare.
        Perché anche dopo anni, cercano di farlo.
        Il dolore è normale ma deve passare, lo dobbiamo superare pensando a quello che sono.
        Di sicuro, parlo per me, non è la persona che vorrei al mio fianco e in caso se lo prenda un’altra…mi dispiaccio per lei e di sicuro non ne soffro.
        Un bacio grande e scusa se sono stata così diretta.

        Rispondi
      • Cara Penelope,
        Purtroppo anch’io soffro tanto per la mancanza di una persona al mio fianco. Nonostante non sia ancora riuscita a liberarmi della persona dalla quale mi lascio tormentare da anni, mi sento una solitudine ed un dolore senza fine addosso.
        Purtroppo faccio parte di coloro che credono che la vita sia più bella se condivisa. Tanta desolazione non so francamente dove mi porterà .
        Non disprezzo le amicizie, ma sono stanca e demotivata di uscire sempre e solo con quelle poche amiche che hanno tutte la loro vita. Mi mancano un abbraccio, un sorriso, un gesto fatto per me, un ‘come stai’.
        Non ho nulla e sono nelle mani di un pazzo.
        Ho iniziato una terapia psicologica poiché sento di stare per crollare e spezzarmi. Sonno e fame se ne sono andati,insieme al gusto di uscire di casa. Anche oggi, anche adesso.
        Mentre in questo preciso momento il burattinaio chissà dove si trova e con chi. Per poi riprendermi domani.

        Rispondi
  74. Ciao Rosalba…mi piacerebbe tanto avere la possibilità di parlare con te perchè anch’io ho passato il solito inferno e tutt’oggi sono abbastanza scoraggiata. Sarebbe bello condividere queste esperienze con chi le ha vissute sulla propria pelle..perchè parliamoci chiaro..le amiche ci sono ma non capiscono fino in fondo il trauma che hai subito e talvolta non capiscono . Ed è comprensibile. Solo chi ci passa sa. Se fosse possibile io due chiacchiere me le farei volentieri. L’unione fa la forza! Un abbraccio

    Rispondi
  75. Ciao a tutte/tutti,
    Anch’io ho vissuto un’ esperienza devastante come quelle raccontate in questo blog, non scendo nei dettagli perché le storie si somigliano tutte..Ho capito che è’ difficile trovare conforto e comprensione da persone che non hanno avuto la sfortuna di incontrare i MOSTRI di cui si parla qui.
    Attualmente sono in terapia e mi piacerebbe incontrare un gruppo di auto aiuto.
    Io sono a Roma. Qualcuno di voi ne conosce?
    In alternativa potremmo pensare di costituirlo?
    Grazie e Buona Vita

    Rispondi
  76. E io???? Trenta e passa anni vissuti con lo psicopatico. Aperti gli occhi con la separazione giudiziale da lui chiesta e poi divorzio. Non mi sono liberata perche mi colpisce economicamente ora dopo esser dipesa in toto da lui e casalinga. E in aggiunta si era intestato casa con separazione beni e conto in banca . Ero e sono un ombra. Come se mai fossi esistita. E legalmente riesce a farla franca in tutto facendomi soccombere nelle cause e poi mi precetta per pagargli tali spese legali. Non mi permette di accantonare due euro di risparmio che mi minaccia di togliermi puntualmente tutto. Un incubo che nessuno comprende perche …sono io la sbagliata. Non ho piu un centimetro quadrato di muro in cui sbattere la testa. Richiesta d aiuto ovunque e porte chiuse i faccia . Esiste un gruppo di mutuo aiuto a milano o provincia??

    Rispondi
    • Danielle benvenuta. A Milano dovrebbero esserci gruppi coordinati da Cinzia Mammoliti. Prova a contattarla.

      Rispondi
  77. Ho letto e condiviso tutte le Vostre storie. Vorrei sapere dove ritrovarVi visto che il blog si ferma a Luglio 2018.
    Dopo 4 anni di storia travolgente ed analoga alle Vostre, condivido pienamente un pensiero di Stellina: “Lui è l’unica persona, di tutte le mie relazioni, che mi ha fatto capire cosa significa amare, l’ho accettato in toto, pregi e difetti per essere stata scaricata con massima svalutazione ed abbandono nel momento che procedeva tutto benissimo…. crudele, quasi inumano.
    Vorrei condividere con Voi la mia storia…. dove siete?
    Un abbraccio.
    “Gatta”

    Rispondi
    • Buongiorno. Il blog è fermo al 2018 semplicemente perchè non mi resta il tempo per continuarlo ad arricchire ed alimentare. MI riprometto sempre di farlo ma sono fagocitata dalle mille attività che sto portando avanti, come potrà vedere dal resto del sito.
      Può comunque condividere la sua storia su queste pagine.
      Titti Damato

      Rispondi
  78. Sono così orgoglioso e felice di essere qui fuori a condividere questa straordinaria testimonianza, fantastica e straordinaria, non riesco a crederci ora che il mio ex marito è davvero tornato da me in ginocchio implorandomi di riprenderlo e si sentiva dispiaciuto e scusa per avermi lasciato e per avermi causato dolore dopo il divorzio avvenuto 5 mesi fa. E tutto questo miracolo è successo dopo che ho contattato il dottor Mutaba per chiedere aiuto, sono la donna più felice oggi in tutto questo vasto mondo. È un miracolo e un piacere e un’allegria eterni per me e la mia famiglia oggi.. Sono così felice ora e non so quanto trasmettere la mia gratitudine e apprezzamento al dottor Mutaba, contatta il dottor mutaba se hai bisogno di aiuto urgente ora perché è garantito che lui ti aiuterà. mandagli un’email oggi a: Greatmutaba@yahoo.com o aggiungilo su WhatsApp +2348054681416

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