Per riacquisire padronanza della propria vita si deve tagliare in via definitiva qualsiasi contatto con lo psicopatico. E’ un passo cruciale e molto difficile da compiere indipendentemente dalla sofferenza che ci è stata inflitta: un dolore sconosciuto e completamente diverso da quello della chiusura delle relazioni sentimentali normali. I ricordi dei momenti più idilliaci della storia e dei tempi d’oro non sono reali ma privi di sostanza e significato. Sentiamo la mancanza di un’immagine, di un fantasma e non di una persona reale, dotata di sentimenti e, soprattutto, che abbia tenuto a noi.
Si deve mantenere il no contact nonostante il desiderio di comunicare. Se si pensa di essere innamorati ci si deve rassegnare al fatto che si sta provando amore per un personaggio costruito ad arte con il fine di manipolarci, per una persona inventata con il fine di manovrarci, per un individuo nato per rispondere alle nostre necessità psicologiche. Non era amore, ma pura illusione. Non era una storia, bensì una fantasia. E’ l’assuefazione agli effetti devastanti del testosterone, la più potente droga sessuale che ci sia in circolazione. La sofferenza è semplicemente un’acutissima e spietata crisi di astinenza.
Gli psicopatici sono individui molto pericolosi in grado di causare danni sociali e personali colossali. I postumi dell’intrappolamento nei loro meccanismi di controllo e nei giochi di manipolazione e inganno sono davvero traumatici ma dal tunnel si può uscire migliori, evoluti e vincenti. Lascia pure che si godano l’ennesima, futile scarica di energia nella prosecuzione di quella triste parabola discendente che è la loro vita. Dalla strettoia si esce vincitori ma solo a patto di disconnettersi dalle loro velenose frequenze. E’ proprio qui che entra in gioco la nostra corresponsabilità. Anche se ciò di cui sentiamo più il bisogno è un chiarimento o una spiegazione, dobbiamo convincerci che l’unica chiusura che conta è quella che noi stabiliremo. Al tentativo di lasciare uno spiraglio aperto, banale strategia di convenienza e di opportunità, si deve rispondere con un serrato e assoluto no contact. Come sottolinea cinicamente Thomas Sheridan in Puzzling People, “Rimaniamo amici” per uno psicopatico equivale a “Ora mi serve un cacciavite ma tu sei il miglior martello che abbia mai avuto, quindi resta sullo scaffale e ti riutilizzerò quando avrò bisogno di qualcosa che il cacciavite non riesce a fare”. Restare amici é una soluzione perfetta per poterci riagguantare in caso di bisogno, per tornare a manipolarci in futuro o può essere un semplice rimedio antinoia. Ricorda, abbiamo a che fare con un individuo perverso per il quale assistere all’altrui sofferenza è estremamente gratificante. Non negoziare.
Con uno psicopatico non ci sarà mai chiusura completa a meno che non siamo noi a volerlo. Nella sua testa malata esisterà sempre una lista di vittime passate, presenti e potenziali con una precisa graduatoria stabilita in base alla loro utilità. Non si verifica mai uno scarto definitivo, semmai si tratta di una retrocessione nelle parti basse della classifica a favore di qualcuno che risale o si introduce da outsider. Se ti trovi in fondo al ranking (insieme ad altri) il tuo momento d’oro potrebbe tornare. Aspettati, un giorno, di ritrovare Psyco davanti alla tua porta che professa amore e devozione, ammette di aver fatto un imperdonabile errore e implora il tuo perdono. Traduzione: “Ok, ti ho rovinato la vita, ho distrutto la persona che eri, ti ho decimato il conto in banca e ho devastato la tua fiducia nella razza umana. Ma in fondo è stata colpa tua e tra i due sono io la vittima. Comunque, ti perdono”. Non negoziare, difendi la tua dignità. Anche se ti senti devastata, insicura e svuotata considera questo passaggio come il travaglio necessario per una rinascita. Quello che ti aspetta è più appagante e gratificante di ciò che ti sei lasciata alle spalle. Se torni sotto il controllo dello psicopatico non fai altro che dare una bastonata alla tua dignità, alla tua psiche, alla tua personalità e alla tua autostima. In breve, condanni a morte la tua anima e sprechi il tuo enorme potenziale umano. Non sei venuta al mondo per essere manovrata e trattata come un oggetto, uno strumento o un mezzo per soddisfare le ambizioni di altri.
Ricorda le parole di Patrick McGoohan nel film Il Prigioniero: “Non scendo a patti. Non riuscirai a mettermi nell’angolo, a catalogarmi, a stereotiparmi, a banalizzarmi, liquidarmi, tormentarmi o a rendermi uno dei tanti. La vita è la mia”. Lascia che questo diventi il tuo mantra.
Astra
L’articolo contiene parti tradotte e rielaborate di Puzzling People di Thomas Sheridan.
Provvidenziale no contact

Ciao Astra potresti consigliarmi uno psicoterapeuta in zona Chieti che sappia di cosa stiamo parlando per favore? Io vivo nella rabbia di vedere lui che raggiunge i suoi successi mentre io sono arenata nella rabbia e nella gelosia. La mia vita non va avanti. Mentre lui come se niente fosse ride e scherza.
E’ proprio vero. Loro non soffrono.
Ciao Luna prova a rivolgerti alle strutture di assistenza locale. Ti sapranno consigliare più di me.
Ciao. Come sempre hai centrato in pieno l’unica possibilità di uscire da questa tragedia. L’anno scorso caddi nella trappola “chiariamo, parliamo…”, forse perché non volevo ammettere che una storia potesse concludersi così. anche quella volta ero stata io a “scappare”, ma non ero del tutto convinta. Soffrivo ancora di “crisi di astinenza”, mi aggrappavo all’illusione che potesse cambiare. Fu l’ennesimo massacro. Altre montagne russe. Il copione si ripeteva inesorabilmente. Questa volta è diverso. Il no contact è serrato e dirò di più, non sento minimamente il bisogno di avere a che fare con quell’essere. E’ subentrato un disprezzo così forte che voglio difendere a tutti i costi la mia dignità e il mio amor proprio. Bisogna fare i conti con se stessi. Ma le angosce che hanno accompagnato la pseudo-relazione non fanno più parte della mia vita. Passo dopo passo sto respirando aria pulita.
Lucia vedrai che starai sempre meglio e arriverai anche a vedere i lati positivi di questa brutta vicenda: crescita, consapevolezza e aumentata ricchezza interiore.
Forse ce la faccio… oggi ho iniziato il mio no contact… dal 2008 vivo un incubo paralizzante. Anche il mio lavoro era legato a lui. Non ho più nemmeno questo…
Sono svuotata, ma mi sento forte. Grazie; molta di questa forza l’ho attinta da leggendo queste pagine. Grazie
E’ proprio ciò che il blog vuole fare. Brava Mara, tieni duro.
Ho letto libri e libri in questi anni, per cercare di capire, per non impazzire, ma ogni parola scritta qui è precisa, non c’è un solo errore. Mi sono sentita ‘compresa’ e sopratutto, che non sono pazza. Ma la chiave di volta è stato leggere che IL LORO GIOCO NON È VINCERE, MA CHE TU PERDA. È questo che non avevo afferrato!
Cara Mara, purtroppo in italiano non esistono letture così incisive. In inglese è pieno, ma non tutti sono fortunati a parlarlo. Relazioni Pericolose sta traducendo le cose più utili. Sono sicura che aiuterà tante persone.
Mandarli al vaffa decisi e l unico modo x denigrarli sn dei falliti hanno sl il vuoto intorno a se..gli ho detto semplicemente k ho trovato un altro. K mi soddisfa meglio e lo bloccato…x destabilizzarli l unica arma e essere piu superiori e mandali a quel paese nn hanno nulla xke farci manipolare sn dei tossici affettivi e stiamo alla larga dalla stupefacenza
Torna tutto!
Dopo un suo allontanamento,per frequentare un’ altra, ha continuato a farsi sentire regolarmente fingendo affetto,empatia, vicinanza, sentimenti….
Io resisto fin quando gli credo…e dico a me stessa “in fondo mi vuole bene anche se è confuso” , così come i miei amici, convinti della sua buona cede, mi invitano a non essere troppo dura con lui, probabilmente anche lui sta soffrendo del distacco…
Gli chiedo di non farsi sentire più e segue il silenzio…. Gli chiedo allora di vederci per chiarire e lì arriva la sua vendetta: mi seduce e poi mi umilia, imponendomi delle pratiche a letto e nello stesso tempo rifiutandosi di baciarmi. La mia ribellione lo fa andare fuori di testa e mi intima di ricordarmi sempre che lui comanda,io non ho nessuna voce in capitolo,lui decise se e quando sarà il caso di non vederci o sentirci. Io devo solo ubbidire e sottomettermi ai suoi voleri.
Come ha fatto a trasformarsi nel giro di mezz’ ora da persona dolce e comprensiva a mostro ancora non me ne rendo conto.
Adesso fase di no- contact assoluto,ma temo la sua reazione….
Chantal, ho vissuto le stesse cose, tutto quello che scrivi mi è noto (pratiche a letto comprese), per non parlare di alcune richieste assurde. Oggi inizio il mio NO CONTACT.
Un abbraccio
Chantal mi dispiace di quello che hai dovuto passare. Incredibile come i comportamenti di questi disturbati seguano tutti uno stesso copione, che ha come obiettivo finale il dominio, il controllo e l’umiliazione. Spero che tu sia riuscita con il NC a sfuggire alle sue trappole malefiche.
Giusy Chantal è tutto tremendamente simile a quanto sto vivendo..anch’io andavo avanti con la frase ,poverino in fondo mi vuole bene è confuso, visto che cmq mi rimaneva accanto, ma come? come una sorta di rettile che ti sta vicino per annientarti appena abbassi le difese..passava dalla dolcezza e modi gentilissimi alla freddezza più incomprensibile anche se aprivo una busta in modo diverso da come voleva lui o non rispettavo le sue regole..tu non mi ascolti! diceva sempre scuotendo la testa.. all inizio lo trovavo divertente quasi infantile questo suo arrabbiarsi per nulla..invece mi sono ritrovata schiacciata e annullata a tratti..portata in giro come trofeo da esposizione, rifiuti netti e immotivati a frasi come ..mi dai un bacio?..alla fine nemmeno più mi baciava..appena svegli mi portava la mano sul suo pene e l unica cosa che chiedeva era sesso orale..sembrava impazzire per come facevamo sesso..mi ha fregato così ..io credevo tanto piacere nascesse da una intesa speciale per il fatto di essere io.invece era solo un modo per mettersi in mostra e affermare il suo dominio anche li..mi ha devastato.. .mi ha lasciato per la seconda volta due giorni dopo aver recitato parte del perfetto fidanzato al compleanno solo perché gli ho fatto notare che non era affettuoso abbastanza..mentre ero in lacrime due minuti dopo avermi lasciato posta foto su fb felice ..bella giornata per un giro in moto..
ogni uomo mente, ma dagli una maschera e sara’ sincero.
NON FACCIO CHE LEGGERE MATERIALE SUL NARCISISMO PER DARMI LA FORZA E RISPETTARE IL NO CONTACT E QUESTO E’ UNO DEI PIU’ EFFICACI. VERISSIMO, NON E’ AMORE MA ILLUSIONE, NON E’ MANCANZA MA REAZIONE CHIMICA. QUESTO SI’ CHE MI FA SENTIRE MEGLIO, SVUOTA DI POTERE IL NARCISISTA, GRAZIE
Brava Ely, è proprio cosí. E la tua dipendenza chimica è stata intenzionalmente procurata per tenerti incatenata a lui. ‘Incatenata’ è la parola giusta perchè si tratta di una vera e propria schiavitù a servizio dei suoi perversi bisogni (a volte semplicemente quello di vederti schiavizzata, altre quello di godersi il tuo totale annientamento, ecc.). Leggi più che puoi e vieni qua quando senti il bisogno di parlare con chi capisce bene quello che stai passando.
Ciao, io ho iniziato il no contact da quasi due mesi, a volte va meglio, altre volte sembro senza speranza. Rispetto perfettamente il no contact, ma oggi un mio amico mi ha dato un’informazione sulla narcisista e mi sono sentita sprofondare… Leggo ogni giorno informazioni fino alla nausea, mi sforzo di non pensarci ma la dissonanza cognitiva è ancora forte. Quanto ancora dovrò sopportare tutto questo?
Non c’è un tempo prestabilito. La durata della sofferenza dipende da tanti fattori. Non mollare e tieni duro.
più chiarisci o tenti di chiarire, più sprofondi nelle sabbie mobili. Il rimedio:rimani immobile e poi piano piano ti trascini verso la riva senza agitarti troppo
Ely, usa le strategie che funzionano meglio per te. L’importante è che tu riprenda in mano la tua vita. Certo il chiarimento non puoi averlo con lui o da lui.
è passato quasi un anno da quando ho toccato il fondo, piano piano con il non contact e con l’aiuto di questo blog sono riuscita a mettere veramente a fuoco tutto quello che ho subito…..nonostante i grandi progressi è ancora tanto dura ci sono giorni come questi dove purtroppo mi sveglio al mattino e sento una grande fitta allo stomaco…poi però mi fermo un attimo respiro e mi dico passerà, mettiti in moto e vedrai che passerà e allora comincio la giornata e vado avanti e so che con il tempo questa ferità che nonostante tutto brucia ancora tanto da morire farà meno male!
certo rosy. Ogni giorno è un piccolo passo e quando ti sembra di tornare indietro…è solo un’impressione. Stai accumulando comunque forza e consapevolezza anche se ti sembra di star male di nuovo. L’importante è non cedere e non farsi prendere dal panico e dal dolore. Nelle giornate buie pensa che quella successiva sarà più luminosa. E prima o poi quella luminosa ti assicuro che arriva.
Cara Astra,
stamane ho pensato di scriverti perchè la malinconia e il senso di vuoto sono presenti, troppo presenti, a distanza di vari mesi di no contact e ho trovato la tua risposta a Rosy, che prova sentimenti analoghi a distanza di un anno. E’ confortante in questi momenti poter condividere con qualcuno questi stati d’animo anche se il malessere sembra non finire mai .
Anna, queste devastazioni sono talmente profonde che è impensabile potersi ritenere completamente fuori anche a distanza di tempo. Ci sono momenti meno brutti, più sereni nei quali si è tentati di ritenersi guariti. Eppoi, nel bel mezzo del roseto, ci si ritrova imprigionati tra le spine e si torna a soffrire. Bisogna metterlo in conto. È un percorso duro e sofferto ma se si ha costanza alla fine premia. Abbi fede.
Mi identifico perfettamente in una vittima nel mio caso di un amica narcisista ma per loro chiunque tu sia il meccamismo di sminuirti anche solo per una piccolissima critica e`uguale,feroce,crudele per tutti.
Fino a poco tempo fa mi faceva sentire in colpa se io a volte mi arrabbiavo per le estenuanti attese per la risposta ad un messaggio….mi diceva che essendo una persona super impegnata(architetto,volonrariato ecc)..dovevo capire sempre,da dire che lei mi ha coinvolto grazie ad una gentilezza strabiliant che io ho confuso con bonta`…grande erroreee!!!!
Mi sono affezionata a lei cin immense premure ed attenzioni anche perche’ mi diceva che aveva una sofferenza interiore che la portava ad essere iperattiva notte e giorno e non riusciva a vedersi a riposo se no impazziva….dopo poci piu’di un anno trascorsi tra periodi di litigi e poi di equilibrio non ne ho piu`potuto io davo anima e cuore e lei zero…se chiedevo non rispettavo il fatto che lei fosse impegnata,chiusa e riservata accusandomi in modo crudele ….non ho potuto piu’ …le ho dato il ben servito…tutto poteva dirmi ma non diveva giudicare in modo crudele cio` che lei non conosce perche` priva….e cioe`i miei sentimenti…grazie per l ascolto..e stato un piacere sfogarmi un po…grazieee …e auguro a tutti grandi sorrisi
anch’io come voi ho avuto una relazione simile all’inizio circa 3 mesi sempre attento cordiale e empatico poi non ho capito piu’ nulla …sempre meno telefonate,il suo cambio di umore sembrava vuoto .Nel momento in cui ho chiesto se fossi io la causa lui mi risponde no affatto anzi non potevo avere di meglio .Il giorno dopo né risponde alle telefonate né ai messaggi …fino a che dopo 2 settimane mi scrive :lasciami tranquillo ti chiamo quando ho voglia.Oggi ho iniziato il mio no contact ma sto davvero malissimoooooo.
Ciao Astra. Quando il totale no contact è possibile solo per 2-3 mesi, dopo si torna fortificate? O si rischia sempre con loro?
Dipende dal rapporto, Silvia. Ovviamente in un rapporto durato anni c’è bisogno di tempi di no contact più lunghi per metterti al sicuro. E la questione è anche soggettiva:ci sono persone che hanno bisogno di più tempo per diventare completamente consapevoli e distanti. Per altre il processo è più rapido. Ogni storia è a sé.
Grazie Astra… La nostra storia è durata 6 settimane, più 2 mesi di tira e molla in cui ho fatto da amante, più altri 2 mesi in cui ci siamo visti nello stesso luogo frequentato e lui tentava di riprendermi e io rifiutavo ma con scarsa convinzione. purtroppo avverto una fortissima attrazione fisica, e spero che il no contact la faccia passare…
Dopo alcuni mesi di no contact benefico sto attraversando il picco dell’astinenza dal narcisista. È “concesso” interrompere il no contact limitatamente agli incontri casuali? Mi spiego meglio, dal momento che ho amicizie in comune nel suo paese e non voglio rinunciare almeno a queste, potrei correre il rischio di incontrare il narcisista, e non nego che da una parte sono curiosa per vedere l’effetto che mi fa e come si comporta, insomma vedere come sono cambiate le cose mi riporterebbe alla realtà. Che ne dite? Questi giorni sono i peggiori rispetto a tutti i due mesi messi insieme, ogni mattina mi sveglio con una fitta allo stomaco e in preda alla disperazione.
Te lo sconsiglio vivamente. Annullerebbe tutti gli sforzi fatti finora. Cerca di rimanere centrata e non mollare.
E ‘ preferibile non farlo io ogni volta mi sono ritrovata a terra se nutri sentimenti sani il n.p saprà sfruttarli per sentirsi irresistibile. Anche io ho provato quello che scrivi tu per poi capire sulla mia pelle che la salvezza e forse unica vendetta è sparire.auguri
Da quando leggo sul narcisismo ho l’impressione che la maggior parte degli uomini lo siano…. almeno in qualche relazione…
Ti chiedo se si comportano sempre così con tutte le donne o il loro comportamento cambia a seconda della donna che frequentano?
Generalmente il comportamento è lo stesso. A seconda della persona con cui hanno a che fare, delle sue debolezze e punti fragili, adattano e perfezionano le tecniche di manipolazione e scelgono le mosse più efficaci. Questi soggetti hanno un fiuto molto sviluppato e capiscono al volo come raggiungere l’obiettivo. Se si comportano alla perfezione stai certa che non viene dal cuore ma solo dal cervello. Sanno che per farti cadere hanno bisogno di mettere in scena un teatrino più convincente.
Ciao Astra sono di nuovo io…. Avrei bisogno di aiuto, grande aiuto. Sono 7 mesi di NC dal vivo dall’uomo malato, ma il problema è, ahimè, è che è il mio amministratore di condominio. Dunque, per quanto non vada alle assemblee ed abbia domiciliato la posta ad altra persona, le lettere le leggo e sono sempre violente. E da 4 mesi sul mio pianerottolo spariscono piantine, candele, ecc.che colloco sulla mia porta. Io so che è lui. Per questo avevo messo una telecamera privata con ripresa solo sulla mia porta. Ieri addirittura ha fatto mandare un avviso nei confronti perchè io la rimuova, a firma di tutti e 30 i condomini. Mi sta mettendo tutti contro nel condominio. Ieri la psicologa mi ha detto che dovrei andarmene, perchè lui è una minaccia per la mia casa. E una minaccia sulla casa è la cosa peggiore… Il fatto è che io amo la mia casa, e ci sono arrivata da appena 3 anni, ho ancora le scatole…..ed è stata il frutto di lunghi sacrifici e di un mutuo importante. Non faccio che piangere. A che punto deve arrivare il NC? Devo cambiare casa davvero secondo te?
Gio è davvero terribile. Situazione complicata. Chiaro che è lui che rimuove le tue cose. Chiaro che è lui che manipola gli altri condomini contro di te. Ora il problema mi sembra serio perché gli amministratori hanno le chiavi degli edifici, il che significa che non sei sicura neppure quando entri nel tuo edificio. Con individui disturbati occorre agire senza minimizzare possibili pericoli. Hai mai potuto documentare il suo stalking e i suoi abusi (o violenze)?
Aggiungo, oltre ad essere una minaccia per la tua casa è soprattutto una minaccia alla tua persona.
Posso confermare, per esperienza personale, che solo con il no conctat si può veramente uscire dalle grinfie del narcisista, e poi la vita riacquisterá la sua bellezza. Coraggio. Cercate aiuto anche dentro voi stessi.
Sono a due mesi di no contact ma oggi è un giorno no , non riesco a capire come possa mancarmi nonostante abbia preso consapevolezza di chi realmente sia e che non mi abbia mai amato in questi anni .
Il no contact mi costringe a non coltivare con assiduità una mia passione , poiché in alcuni posti correrei il rischio di incontrarlo .
E’ limitante , perché mi sento defraudata di una parte di me e di qualcosa che mi ha sempre dato gioia , condivisa con tanti amici ( oltre che con lui ) .
Una passione che potrebbe farmi recuperare la mia vitalità e riprendere il contatto con me stessa .
Invece non posso , correrei il rischio di incontrarlo e stare male , trasformando una bella giornata in un incubo .
Vorrei stare meglio e averlo dimenticato per potermi riprendere quegli spazi , fregandomene di un eventuale incontro .
Mi ha portato via , spero solo momentaneamente , anche questo .
Ce la farò o mi ha distrutta per sempre ?
stellina io mi sento come te ,anche noi condividevamo passione in comune, il tango, che non so se continuare perché ho il terrore di incontrarlo ovunque.
ieri ho ceduto rompendo no contact e chiedendo incontro..è stato incontrare il nulla le mie stesse illusioni o proiezioni di fantasie..un cinismo una freddezza, mancanza totale di empatia.. non sono nulla per lui, parlava con totale distacco di una storia finita solo un mese fa come se fosse solo mio problema..io non voglio pensarlo più ,mi sento ridicola, anche ad averli mostrato di nuovo tutto mio dolore e vulnerabilità per avere in cambio parole del tipo,sapevo di non dover venire perché ti faccio stare peggio..ma allora perché è venuto? non è stato capace di dire nulla..gli ho chiesto che emozione provi? e lui affetto per quello che c è stato! frase pronunciata con distacco assurdo sguardo gelido..
Penelope non mi pronuncio su tango e milonghe. Luoghi prediletti dallo psicopatico per il rastrellamento di vittime eccellenti.
Cara Penelope , mi dispiace molto e non fatico a comprendere come ti sia sentita .
E’ per quello che io evito , momentaneamente , di andare nei posti in cui potrei incontrarlo .
Credo che la sua freddezza e il suo distacco potrebbero farmi molto male in questo momento .
La mia passione non è il tango ma uno sport che si fa al mare e in determinate condizioni meteo , per cui i posti sono quelli e evitarsi è difficile se lo si pratica .
La cosa che mi infastidisce , come credo anche a te , è limitare me stessa e ciò che sono .
Dover rinunciare a qualcosa che mi fa stare bene e mi da gioia .
Passerà , spero , e così potrò finalmente fare quello che mi piace senza aver paura di incontrarlo .
Regaliamo indifferenza a queste persone che abbiamo molto amato ma che non sono in grado di amare , sono loro che si stanno perdendo la parte bella della vita .
Sembrano forti ma in realtà sono degli infelici .
Un abbraccio grande Penelope , resisti .
Visito questo blog oggi per la prima volta. Ma di letture sul narcisismo patologico ne ho ormai all’attivo decine, essendo come voi vittima di un esemplare della specie. Tutto torna, pur con qche piccola differenza. Tutto. Dopo tre anni di continue altalene in cui mi ha offerto tutto il suo miglior repertorio di abusi, mi trovo nella delicata fase di rottura della relazione, avviata da me dopo la scoperta del tradimento con la sua ex, che ovviamente è riuscito a minimizzare e a giustificare spostando su di me la responsabilità del fatto. Subito dopo avergli detto che x me la storia era chiusa e averlo fatto bruscamente mi ha tempestato di messaggi e telefonate dicendomi quanto gli mancassi e chiedendomi scusa. Per due settimane nn ho voluto vederlo né sentirlo. Poi ho commesso l’errore di sentirne la mancanza e sono andata da lui x parlare. Risultato: abbiamo fatto l’amore. Il giorno dopo mi ha regalato il solito trattamento del silenzio. Quando qualche giorno dopo l’ho visto in chat con la ex a mezzanotte non ci ho più visto e ho deciso di chiudere x sempre, bloccandolo su tutti i canali. Mi ha scritto una mail professandosi molto addolorato per questa chiusura così “urlata” a suo modo di vedere. È solo l’inizio e so che dovrò tenere duro e affrontare i miei vuoti…è questa la sfida cHe dobbiamo superare care compagne. Coraggio, siamo più forti di loro. Coltiviamo e nutriamo le nostre anime. I nostri carnefici sono dei replicanti, vuoti ed infelici.
Dimenticavo…. anche il “mio” narciso è un assiduo frequentatore di Milonghe. La nostra storia è nata su una pista da ballo. Ed è vero Astra che quello è un terreno privilegiato da questa categoria x il rastrellamento di vittime. Da quando me ne sono accorta le Milonghe mi fanno tristezza e anche se il ballo mi piace tantissimo me ne tengo alla larga.
Buon pomeriggio ragazze, ma che fine avete fatto?
Tutto bene? Come va la ripresa?
Saretta e care compagne di esperienze difficili e dolorose,
io ho avuto una ricaduta, nel senso che per quanto sia tornata alla vita con un nuovo progetto (ve ne ho parlato, la campagna, la mia passione) che mi ha restituito un po’ la ragione di esistere, resto come costantemente mortificata dall’incapacità di mollare gli ormeggi e lasciar andare il passato. Ieri poi, dopo un anno, l’ho intravisto e sapete cosa? Non mi sono tornati in mente i motivi per cui sono andata via, NO! Tutto il contrario. Credetemi è estenuante. Ora, non so se io sono particolarmente debole caratterialmente, tanto da non riuscire a dare una svolta definitiva, fatto sta che ciclicamente scendo nell’abisso e anche quando risalgo non ne esco mai definitivamente.
In questo momento non mi potrei proprio permettere di tornare da una psicologa, la situazione è complicata e se vai una volta in genere ti dicono “dobbiamo rivederci”.
La conseguenza è una debolezza anche fisica davvero grande e anche un po’ di pessimismo ben diffuso.
Ditemi, come si fa?
Un abbraccio a voi
P
Come si fa Penelope? Semplice, sapendo che in fondo al tunnel c’è l’uscita. Passerà stanne certa, passerà.
Anche io ho avuto alti e bassi, ma non siamo destinate a soccombere a vita!
Guarda che sono tre anni e mezzo io che sto sulla giostra e non è che sono totalmente fuori. I ricordi sbiadiscono, ma tornano. Sai cosa torna? Tonano a galla i miei sentimenti. Non mi manca lui, ma come mi sentivo io. Quindi vuol dire che sono IO ad aver creato sentimento, forse avrò proiettato in quella storia quello che avrei voluto, ma è dipeso da me, lui è stato un accidente, è capitato lui, poteva essere chiunque altro, lui ha fatto il suo lavoro di disturbato qual è.
Lui ripeterà gli stessi schemi a vita e non sarà mai veramente felice o innamorato. Questi soggetti non amano, bramano il possesso. Col tempo mi sono convinta che non era amore il suo, ma soltanto desiderio di possedere qualcuno, come un oggetto e quando ho provato ad inseguire i miei progetti, ha cercato e trovato un’altra la quale riversare le sue attenzioni malate. Credo che anche la tizia comunque, si sia, da quello che ho saputo, stancata! Questo mi conferma quanta malattia c’è!
Io non provo rabbia nei suoi confronti, ho un senso di disgusto al solo pensiero, mi disgusta la sua persona e la sua miserabile vita. Un uomo oramai sessantenne che vorrebbe cibarsi di giovani donne, meglio se anche già fatte a pezzi dalla vita. Un viscido che si insinua nei dolori per il proprio beneficio. Non gli auguro il male, ma la vita porta tutto in equilibrio e ognuno avrà quel che merita.
Ho ripreso ogni passo saliente di questa brutta storia e in otto anni ce ne sono stati, e sono stata costretta a rivalutare parola per parola e sono arrivata alla conclusione che lui ha mentito da subito e da sempre. Un viscido essere che tenta di profumarsi, ma in realtà è intriso di melma dentro.
Pedinamenti, appostamenti, domande, discorsi paradossali, logiche impossibili, permalosità, controllo, isolamento ero sotto stalking e non lo capivo, pensavo fosse amore e invece era un disturbo grave di personalità!
Ero in gabbia, avevo perso l’identità, mi aveva rubato tutto, la mia energia, la mia anima, era riuscito ad entrare, ha preso la mia fiducia e poi l’ha scaraventata a terra pestandola nel peggiore dei modi! Un signore e per finire alla nuova fiamma ha raccontato di me.Un gentleman! Io non l’ho mai più cercato né ostacolato nelle sue scorribande. Non mi interessava diventare il suo zerbino. Ho sofferto, ma non ho umiliato me stessa e la mia dignità. La vita mi restituirà, se vorrà farlo, quello che mi è dovuto. Il cielo è in debito con me, con noi, cara Penelope.
Mi sento di suggerirti un poco di menefreghismo in più, fregatene fatti la tua vita e trova la serenità, sono momenti che passano, sono pensieri che arrivano, la mente mente. Guardali su una nuvola che passano e non giudicarli, guardali mentre si allontanano e poi sorridi.
Tu non sei i pensieri. Tu sei tu. Fine.
Ciao fammi sapere se funziona!
Grazie Saretta,
sai cosa ho dovuto fare in questi giorni? esercitarmi per ricordare le ragioni che mi hanno fatta impazzire e portata alla decisione che ho preso. Come dici tu.. i discorsi illogici, la permalosità (a bella posta, in buona parte, a mo’ di ricatto), i discorsi paradossali, l’isolamento, il controllo, la totale assenza di considerazione per le mie esigenze, i miei sentimenti, la logica del bastone e la carota, il gasligthing, le probabilissime scorribande, le bugie.
Ecco, davvero non mi basta tutto questo? forse quella malata sono io.
Proverò, a considerare i miei pensieri nostalgici come perturbazioni, come nuvole passeggere, hai ragione tu.
Basta con questa autoflagellazione, abbiamo sofferto abbastanza.
Un abbraccio
Ciao Penelope, ciao Saretta,
mi siete mancate…la nostra esperienza e il dolore che ne è derivato, ci uniscono.
Penelope…sai quante volte anche io ho avuto quei pensieri, credo che il passare del tempo faccia sbiadire i brutti ricordi a favore di quelli belli, però dobbiamo abbandonarli.
A me succede una cosa: se mi corteggia qualcuno…inesorabilmente lo paragono a lui e il malcapitato perde su tutta la linea.
Penso alle frasi giuste dette al momento giusto, però devo anche pensare che è stata tutta una finzione creata ad arte per farmi fidare completamente di lui.
Però sto lavorando molto e sarà la stanchezza o questo caldo ma la sera crollo e non ho il tempo per pensare troppo.
Vi abbraccio forte, amiche care
Esatto Stellina anche a me succede.. Finisco per paragonare…
Ora ho deciso e sarà, se ci riuscirò, il vero momento di emancipazione.. Un momento di riflessione stile promemoria e poi una sorta di momento topico in cui dentro di me davvero lasciar andare questi ricordi.
Credo seguiranno momenti difficili, come il vero momento del lutto.
Poi dovrò farmi una ragione : quello che era non è più. Il ricordo solo un ricordo, non anche il motivo di una speranza.
Un abbraccio
Ciao Stellina, finalmente ci ritroviamo!
Allora, vado con ordine, i ricordi belli, fino a poco tempo fa, erano predominanti. Col passare del tempo invece accantonati quelli belli per “insufficienza di prove” , scusate l’eufemismo, ma li ho rivalutati e bollati come fiction, quindi non hanno più nessun valore, adesso non è che prevalgono quelli brutti, ma emerge una sola realtà: lui mi ha ingannata, è stato un bluff. Monta solo rabbia e disgusto. In sintesi odio pensare a lui e a quanto sono stata ingenua a non capire.
Sui corteggiatori, ho superato la fase del paragone e mi ritrovo meno rigida e con una grossa differenza rispetto al passato, liquido subito senza creare false aspettative. Non ho interesse forte per nessuno finora. Apprezzo abbastanza il gioco del corteggiamento. Mi sento quasi totalmente libera dal suo fantasma. La mia autostima è nuovamente in salita, so quello che valgo e non mi sento più un rottame.
Se mi guardo allo specchio vedo una bella ragazza, senza presunzione e lui invece lo vedo (nella mia mente) vecchio, brutto, malato e oramai al tramonto. Spero di essere fuori dal tunnel.
Considerazione finale: ho sprecato otto anni della mia vita per stare con una “malattia” non con un uomo. Piccolo piccolo uomo! Pazienza.
Un mega abbraccio a Penelope e Stellina, mie care compagne di sventura … e un grazie ad Astra.
Buongiorno care mie,
spero che passiate un buon fine settimana, io devo lavorare un po’ ma spero di poter andare al mare almeno una mezza giornata…abito in Sardegna e ancora non ci sono riuscita!
Saretta, quanto mi piacerebbe pensarlo come riesci a fare tu.
Quando penso alla nostra storia la considero una grande messa in scena da parte sua e, ovviamente, mi sento presa in giro ma Lui me lo immagino sempre bello come il sole, anche se non è più giovanissimo.
Questo credo non cambierà mai, però non intacca la consapevolezza che non sia la persona della quale mi sono innamorata.
Un abbraccio
Stellina cara, anche io lo immagino felice con qualche ragazza giovane al suo fianco, simpatico, affascinante, brillante, intelligente, allegro e di compagnia.
Ma è immaginazione surreale. Sono pensieri. Paure dell’inconscio. Non è la realtà.
Figuriamoci se è simpatico, affascinante e compagnia bella, lui lo può essere mica dico di no, ma solo quando deve, da copione, irretire qualche ingenuotta.
In realtà è come sappiamo. Ricordo come trattava la moglie, con freddezza senza un minimo di rispetto e ti assicuro oggi dico che avrei dovuto capirlo da lì, invece pensavo fosse grande amore. E’ anaffettivo, non ama gli altri, ama se stesso e l’immagine sua riflessa, vuole qualcuno per poter confermare la sua grandiosità. Ricordo una volta che mi disse proprio questo ” con te accanto mi sono sentito onnipotente, un Dio”. Fine!
Zero amore, zero tutto, solo se stesso e il suo sconfinato ego. Ha un animo cattivo e dubito perfino che abbia provato dolore per la scomparsa di un genitore. Una brutta persona, asociale, permaloso e guerrafondaio. Altroché brillante e intelligente. Tutta l’intelligenza è al servizio della cattiveria, non sai quanti avvocati, per cose futili, ha contattato nel tempo. Un vero schifo.
La tua è solo immaginazione, pensieri spazzatura, che come tali vanno bollati e allontanati. La realtà è quella della fine della relazione, un verme viscido che non ha saputo e potuto, per limiti mentali, chiudere in maniera normale o semplicemente civile, è stato un mostro, come se non fossimo stati assieme per otto anni, ma per otto giorni. Non riesco a definirlo uomo. Non volevo compassione, non volevo chissà quale trattamento speciale, ma non ha avuto la delicatezza minima di trovare parole umane per mettere fine ad una storia. Eppure all’inizio mi sommergeva di scritti chilometrici. Ma come poteva, con il suo disturbo di personalità!
Pensarlo felice o allegro è davvero un pensiero errato. Lui, e quelli come lui, non potranno mai essere felici, non sono costruiti per esserlo. Avranno e troveranno sempre qualcosa per non esserlo, o perché è vero, oppure perché la loro mente troverà qualcosa per rendere impossibile la vita alle persone che si avvicinano a lui sinceramente. Sono certa che la vita gli renderà tutto il male che mi ha fatto e non perché lo dico io, ma perché l’equilibrio c’è in tutte le cose.
Allontana quei pensieri, la fiction non dura in eterno e ogni maschera cade, ci vuole tempo ma cade stanne certa! Vivi, guardati intorno c’è un mondo che ti aspetta, non perdere ulteriormente tempo con un essere spregevole. Cestinalo immediatamente, la tua vita è importante!!!!
Se io sono arrivata a queste conclusioni perché non dovresti arrivarci anche tu? Forzaaaaaa!!! Sei sulla buona strada, hai quasi completato il percorso dai dai, ultimo sforzetto!
ps. Penelope come va?
Saretta, Stellina… come va. Sto cercando di attuare il mio proposito di “lasciar andare” il passato. Senza rancore, senza astio, vorrei essere arrabbiata e sfogare la mia rabbia ma non riesco allora opto per una soluzione più razionale. Mi rendo conto che forse ci sto riuscendo, sto convincendo me stessa della bontà di questa soluzione.
Il punto è che mi ritrovo molto in una frase letta tempo fa: “la ragione per cui è cosi difficile lasciare andare ciò che ti rende triste è che è stata l’unica cosa che ti ha reso felice”. Purtroppo è vero. Possiamo dire che era una felicità fondata su basi troppo incerte ma c’è stata e mi farei male ancora di più negandola.
Comprendo anche che lasciar andare il passato mi mette di fronte alla mia solitudine; cosi sto anche mettendomi alla prova in questo senso: da un lato questa sensazione di incompletezza, dall’altro una paura mostruosa di nuovi fallimenti. Quando troverò l’equilibrio tra questi due fattori forse riuscirò a essere più serena.
Intanto coltivo i miei interessi, solo non riesco a vivere con leggerezza, ho un peso e una malinconia di fondo che non mi lascia.
Consigli?
Un abbraccio grande
P
Buongiorno care,
Saretta mi ritrovo pienamente in quello che scrivi, anche perché il personaggio con cui hai avuto a che fare tu sembra il gemello separato alla nascita del mio, volevo solo specificare che non lo immagino felice…penso che sarà sempre insoddisfatto, alla ricerca continua di specchi che riflettano la sua grandiosità e che si romperanno tutti inesorabilmente, dico solo che brutto no, non riesco proprio ad immaginarlo perché non lo è.
Solo che io mi ero innamorata del pacchetto completo, dell’uomo che lui impersonava magistralmente prima che gli cadesse la maschera e dunque di un bel guscio vuoto non me ne faccio niente.
Purtroppo gli uomini (pochi) che hanno provato a corteggiarmi non riescono a prendermi mentalmente, scrivono o dicono qualcosa che mi fa proprio passare la voglia…non c’è magia, batticuore e tutto quello che dovrebbe accadere tra due persone all’inizio.
E qua mi ricollego al discorso di Penelope e non so che consigli darti…tranne dirti che quando mi prende la malinconia dei periodi “felici”, perché anche io (ignara) lo sono stata e come mai nella vita, o mi leggo un libro o mi dedico a qualcosa che mi interessa per allontanare il pensiero.
Ci vuole tempo e io mi rendo conto che ci penso sempre meno e che sembra quasi appartenere ad un’altra vita.
Sì, perché io sono un’altra persona ed era inevitabile che accadesse per poter uscire da quello tsunami che mi travolse e mi lasciò a terra senza più forze.
Credo che il tempo aiuterà tutte noi a ritrovarci completamente.
Vi abbraccio forte.
E siamo ancora qui …
Penelope, è normale provare quella malinconia di fondo, io l’ho paragonata ad una macchia nera nella mia vita che sta lì, appena giro la testa, vedo quella tristezza che non mi abbandona. Un buco di disperazione, di paure, di incubi, di lacrime, di colpe, di rabbia, di dolore, di ansia, di attacchi di panico, di pensieri brutti, di zero autostima … tutte cose che conosciamo benissimo. Vivo, ma quella brutta storia non mi abbandona e come se mi fossi fusa con essa, ma poi ci penso e dico che io non sono quei pensieri distorti. Io voglio essere pensieri belli e devo voltare pagina.
Non posso bloccare la mia vita per uno squallido e spregevole essere. Pazienza se mi girerò ancora e troverò quella macchia nera … pazienza! Prima o poi si stancheranno questi pensieri intrusivi! Pazienza se sono così resistenti. Insomma cerco di annientarli con l”indifferente pazienza.
Perché so con certezza che finiranno! Non può piovere per sempre!
Stellina, neanche io trovo magia, batticuore, emozioni, ma so che non potrei perché quelle erano amplificate dalla sua malattia e per forza dovevano avere carattere eccezionale, con le persone normali sensazioni normali per fortuna. Ma prova e riprova vedrai che smetteremo di pensarci … un bacio a tutte.
Carissime ragazze,
Vi leggo sempre.
La sua maledetta depressione mi ha contagiata. La sua voragine mi ha trascinata nel suo vortice. Si sta autoannichilendo, e anche se non lo dichiara, penso mi voglia distruggere definitivamente con sparizione e gesti autolesionisti che mi terrorizzano. Vive al limite della sopravvivenza umana, non potete immaginare. Cerco conforto in voi che capite, grazie.
Rosalba ti pensavo quando ho scritto nei giorni scorsi. terribile quello che dici ma ti chiedo… ha familiari vicino? e poi… cosa pensi di poter fare? se come dici il suo comportamento è finalizzato a farti male (ancora), allontanati, non lasciarti risucchiare dalla sua sofferenza.
Mi sembra di capire che tu non possa aiutarlo e non vorrei che tu stessi cadendo nella trappola in cui sono caduta io per tanto tempo, ripensando alle sue parole, che lo abbandonavo, lo lasciavo solo, lui già solo al mondo, che lo stavo distruggendo (io a lui???) .
In realtà ha piene facoltà di cambiare la sua vita, ma non vuole, non ne ha bisogno.
Devi vivere la TUA vita, non la sua. Io ci sto provando con maggiore determinazione di qualche tempo fa, finanche dei giorni in cui ho scritto gli ultimi post e devo dire mi sta riuscendo abbastanza. L’angoscia mi assale se penso al futuro, cosi ho smesso di pensarci e vivo il presente. E cerco di viverlo meglio che posso, con tutti i problemi che pure ci sono, ma scegliendo ciò che mi fa stare bene, o comunque meglio.
Rosalba, ti prego, scegli anche tu quello che è meglio per te, dobbiamo stare bene.
Al limite della sopravvivenza dici. Cosa intendi, se posso chiedere? Non lavora? vive sotto i ponti?
U abbraccio fortissimo
Voglio aggiungere una cosa al post precedente, Rosalba: da quando nei giorni scorsi ho metabolizzato la consapevolezza che c’è una frattura irrimediabile tra la mia vita attuale e quella precedente, ho anche capito che c’era in me molta paura del futuro e della solitudine, e che questo indicava la mia incapacità di vedermi come persona autonoma e unica artefice (se tralasciamo discorsi trascendentali che non competono a questa sede) del mio destino: solo a noi sta la cura di noi stesse, non esistiamo in funzione degli altri, con i quali possiamo intraprendere tutte le relazioni possibili (purchè ci facciano stare bene e non male), ma dai quali non possiamo aspettarci più di quanto possiamo fare noi stesse.
Detto questo, ho accettato: ho accettato di sapermi sola e di dover contare, prevalentemente, solo su me stessa. Sai cosa? non penso più a lui come fino a poco tempo fa, quando ancora mi preoccupavo del suo stato. Non gli voglio male, ma non gli voglio più bene. E mi sento più libera.
Non hai idea di quanto sia cambiata la mia vita in questo periodo, sto facendo cose che per anni non ho neanche sperato di fare, perché per lui niente valeva la pena, niente era degno, niente era sufficientemente all’altezza. E mi sto persino divertendo, qualche volta, perché bada bene: guai a pensare che è troppo tardi. Si, mi dico che per tante cose forse è un po’ tardi, ma (posto che il mio agire cerca di essere sempre orientato al bene e mai a danneggiare) nessuno può più giudicarmi, limitarmi, impormi restrizioni e sopraffarmi. E non lo dico, che è “troppo” tardi. Se aspettassi ancora lo diventerebbe.
Non aspettiamo. Vivi, Rosalba, lo meriti.
Un (altro) abbraccio
” Niente era sufficientemente all’altezza” queste tue parole mi hanno portata indietro a quell’essere inutile del mio ex, hai espresso un concetto chiave: niente era alla sua altezza, come se tutto il mondo dovesse stare ai suoi piedi, era proprio questa la concezione del prossimo: ai suoi piedi! Lui sul piedistallo e gli altri, tutti gli altri, sotto a sottostare ai suoi voleri.
Mi ha rubato il tempo che non mi verrà più restituito, è stato falso vendendosi come una persona di alti valori morali, ma le maschere sono destinate a cadere. Spero che la vita gli renda ciò che lui ha fatto agli altri, tutti gli altri … non riesco a provare pietà per lui.
Non riesco a inserire il commento…volevo darvi la mia solidarietà e ricevere la vostra, oggi inizio la psicoterapia, sto cercando di chiudere il rapporto con una persona che mi ha fatto soffrire molto. Non so se sia un narcisista perverso, non ha importanza, perché il problema è principalmente mio, come vivo i rapporti d’amore e perché adesso sto così male. In passato, pur vivendo in modo distorto i sentimenti d’amore sono sempre riuscita a passare oltre, a farmene una ragione, a dimenticare i vari soggetti molto in fretta. Questa volta è diverso, ho fatto di questa persona il centro del mio mondo pensando di essere ricambiata, ora fatico ad andare avanti, ho attacchi d’ansia, sono sempre triste. La mia parte razionale sa che a lui non fregava niente di me, ma purtroppo adesso ha la meglio la parte irrazionale, che pensa di non poter vivere senza di lui, che soffre, che si sente abbandonata e rifiutata. Lui ha un’altra, ha chiuso senza nessun ripensamento, non curandosi minimamente del male che mi ha fatto in questi anni. Per lui i problemi li ho solo io, sono io che vedo cose inesistenti, che mi sono fatta illusioni su un futuro comune, mi ha usata e buttata via come un panno vecchio e la cosa assurda è che io soffro per la sua assenza. Sperò che la psicoterapia mi aiuti a riportare tutto entro i binari del buon senso e della normalità, voglio dimenticarlo, non provare più niente quando mi viene in mente il suo viso, vederlo per quello che è, un vigliacco bugiardo e manipolatore.
Cara,
hai tutta la mia solidarietà e vorrei infonderti un po’ di coraggio nell’affrontare l’abbandono perpetrato in un modo così vile e crudele.
So di cosa parli ed è devastante essere trattata così dall’uomo che ti aveva spergiurato eterno amore.
Ma una volta compreso con chi si è avuto a che fare, bisogna dare un taglio netto, mettere un punto…salvarsi.
Sono certa che la psicoterapia ti aiuterà e anche il tempo, a me ci sono voluti due anni e mezzo e la ferita, ancora, ogni tanto sanguina.
Un abbraccio grande
Ebbene ragazze, dopo molti anni rivedo il mio ex. Non ho potuto evitarlo.
Dopo tutto sono passati tanti anni, mi dico. Mi sono vestita, truccata e profumata come meglio e più potevo.
Sensazione di vuoto. Con il tempo sono passati anche i sentimenti che mi legavano a lui. La rabbia no, quella è rimasta intatta e forse si è anche acuita. Rabbia per aver perso tempo con un essere ignobile, rabbia per essermi fatta rubare il tempo. Mi aveva immobilizzata, non riuscivo più andare né avanti né indietro. Mi ha accusata dei peggiori tradimenti e alla fine era lui che aveva un’altra. Un classico no?
Sono stata con un uomo che paragonarlo alla cloaca è poco. Vederlo mi fa estremamente ribrezzo. Lui col suo grugno, con quell’aria di “Papa” anzi no di Dio in terra, con quell’alone di finto ed inutile carisma. Lui il grande genio… del male.
Ho provato ribrezzo e rabbia nel condividere con lui la stessa stanza. Non ho più paura, non può più farmi male, non provo più niente.
Non so se anche voi avete sentito questa forma di disgusto per la persona che avete amato nei ricordi.
Non so perdonarlo. Finalmente mi sento libera di quei sentimenti pesanti, che sentivo come un fardello. La dissonanza cognitiva, amavo lui e i suoi ricordi. Dopo aver realizzato che si trattava di una persona malata, sono riuscita a capire che io ho solo fatto parte della sua malattia. Ero un aspetto. Non era affatto amore. Mi sono chiesta cosa abbia pensato lui nel vedermi … ma cosa potrei trovare in un pozzo arido.
Spero che il Karma gli restituisca tutto il male che mi ha inferto.
Un abbraccio a tutte.
Saretta, amiche care, a me non è capitato di rivederlo, se non ad un incrocio e neanche l’ho riconosciuto subito perché ha cambiato auto. Da un lato vorrei che accadesse, ma al tempo stesso credo sia una forma di masochismo che ancora permane, se pure leggera. A momenti provo rabbia nei suoi confronti. Ma poi svanisce. Eppure vorrei, Saretta, nonostante io sia a favore del quieto vivere e dei sentimenti miti, a volte vorrei riuscire ad arrabbiarmi davvero. Non ce la faccio. Il titolo di questo topic è davvero centrato però, perché mi rendo conto che tutte le volte che sfioro l’idea di lui o passo davanti alla “nostra” casa (capita), poi sto male. Quindi davvero, l’unica è evitare del tutto ogni possibile aspetto che possa ricondurre il pensiero a loro. Ok, tu nel caso specifico non potevi farlo. Può capitare anche questo.
Invece vorrei mettervi a parte di un progresso (e meno male, a questa età doveva pure accadere, altrimenti sarei davvero irrecuperabile): ho conosciuto un tale, estremamente affascinante. Preciso che da subito non mi ha però stregata, anzi affascinata poco devo dire, anche perché stavolta ho dato ascolto ad alcune sensazioni su un certo “non so che” che non mi convinceva. Posto che la frequentazione è stata dovuta e limitata ad un hobby che abbiamo in comune, e che MAI ho pensato (grazie alle sensazioni di cui parlo) ad altri possibili risvolti, ho inquadrato piuttosto presto il soggetto, mi sono fidata delle mie intuizioni, ho capito che trattasi di opportunista, manipolatore all’ennesima potenza sotto spoglie di uomo libero e affascinante, e ne ho avuto conferma da altre persone che già lo avevano messo a debita distanza.
Insomma.. quantomeno ho imparato a non tirarmi la zappa addosso e a fidarmi di me.
Poi, le cicatrici del passato stanno lì… le ossa fanno male quando tira un certo vento… e soprattutto la malinconia di constatare che l’intimità che avevo raggiunto con lui non sarà più possibile, soprattutto perché l’età non è dalla mia parte. A voi più giovani auguro con tutto il cuore di recuperare fiducia: in voi stesse, negli altri e di ritrovare finalmente il Bene che meritate.
Un abbraccio.
Brava Penelope, oramai abbiamo il radar, riusciamo a scovare e a sgamare i disturbati mentali col semplice ciao. Eh si! Anche io malinconia di constatare che quell’intimità è perduta per sempre, ma non per l’età, ma per il disincanto che non ho più, per quell’ingenuità distrutta. Non ho più voglia di innamorarmi in quel modo, non che non ho la possibilità. Forse per una forma di protezione. Non lo so, ma sono certa che non riuscirei ad aprirmi e fidarmi. Si ok persone interessanti, flirt, ma l’amore quello vero no, non riesco ad amare.
Ammetto di essere serena, ma non innamorata. Chi lo sa col tempo …
Lui invece passa di relazione in relazione, coprendosi di ridicolo agli occhi di quanti lo conoscono. Ho trovato disgustoso sentire i commenti sulla sua persona circa le sue performance da latin lover sposato.
Mi sa che non abbia ancora trovato l’anima gemella, ma stia provando a placare i suoi bassi istinti.
Segno che di uno squilibrio conclamato. Forse non ne ha ancora trovato una alla sua altezza o bassezza.
Oramai quando ho sue notizie, quelle rare volte, ho bisogno di un paio di giorni per metabolizzare, ma fortunatamente poi rientro nella mia routine in cui per lui non c’è più spazio … soltanto in qualche ricordo sfocato. Grazie a Dio.
Capisci Penelope, rivederlo non mi fa più male. Questa è la vera vittoria, non mi può più fare male …
Si capisco Saretta ma da tempo tu sei un passo avanti. Io ancora mi devo sganciare dalla tentazione dei “bei momenti”. 11 anni insieme tra matrimonio e convivenza non sono pochi. A differenza di te io, dopo un paio di situazioni finite in modo avvilente, non ho più alcuna predisposizione neanche per un flirt.
Ho la infantile fantasia di un innamoramento. Ma appunto, alla stregua di un film di Inga Lindstrom.
Sono, fisiologicamente, stanca.
Vivo, stancamente. Perché come ho detto altre volte, a parte gli affetti genitoriali, avere un compagno di vita è, almeno per me, fondamentale.
Un abbraccio
Cara Penelope, care tutte,
Anch’io vivo in una specie di deserto affettivo. L’altro giorno mi sono sorpresa a pensare di non ricordare più cosa sia un abbraccio, ne’ come sia essere innamorati ( non diciamo essere amati, sarebbe davvero troppo!). Il mio cammino è ancora in corso. Non so se e quando avrò la forza di essere in gamba come lo siete state voi nell’allontanarvi da questi squallidi e vuoti personaggi. Mi sento svuotata, come fossi lontana da tutte le umiliazioni che mi ha fatto patire in questi anni e che ancora mi infligge. Come se non mi riguardassero più . O come se ormai digerissi tutto, anche i sassi che ingoio quotidianamente.
Un abbraccio a tutte, grazie.
Rosalba cara, ad un certo punto si arriva oltre la soglia del dolore ed è esattamente in quel punto che niente può più farti male. Ecco io sono arrivata in cima al dolore, l’ho attraversato tutto, sono annegata in esso e sono riemersa. Sapevo che quando lo avrei rivisto non avrebbe più potuto farmi niente perché paradossalmente tutto il male che poteva me lo aveva già fatto. E’ stato esattamente così. L’ho rivisto e non ho provato dolore. La sua indifferenza in passato mi avrebbe annientata, oggi invece è stato una nuvola passeggera. Ero il l’indifferente ahahahaha. L’ho visto nella sua inutilità di umuncolo, uguale nei gesti, nei discorsi, nel suo vuoto falsamente riempito. E’ solo una caricatura, ho amato un’altra persona, quella che voleva farmi vedere. Lui è questo, quello vero, quello che passa da una donna ad un’altra senza meta. Insoddisfatto della vita, perché non ha una bella vita, ma una vita di melma. Non ama nessuno. Odia tutti. Detesta gli altri e se stesso. Io sono perfettamente in equilibrio con la mia vita e la sua assenza è una benedizione. A volte immagino a come poteva essere la vita con lui e la vedo come una persecuzione, isolata, sempre guardinga, permalosa.
Per favore! Io ho ripreso l’allegria, le risate, le uscite, da sola o in compagnia come mi pare, senza dover dare conto a lui e alle sue paturnie. Senza scenate di gelosia, senza per forza doverlo incontrare, senza obblighi di sorta. Devo rendere conto solo a me stessa. Libera!
Che faccia quello che vuole, come vuole, quando e quanto … non è più affare mio. Ringraziando Dio.
Non sentirti male per gli abbracci mancati, meglio sicuramente di quelli dati da questi personaggi.
Sii positiva vedrai che ad un certo punto il male non fa più male. Non pensare alle umiliazioni e a questa brutta disavventura, passa oltre … vivi il tuo presente anche se non è entusiasmante vivilo come meglio puoi.
Ti ritroverai a non pensarci senza accorgertene.
ps. guardati intorno … ci sono tante alternative che aspettano te … ovviamente contatto zero a vita.
Buongiorno amiche mie,
leggendovi ritrovo in tutte un pezzetto di me.
Saretta sono contenta che tu lo abbia rivisto e soprattutto lo abbia finalmente “visto” per quello che è, io non lo vedo da quando è finita (circa tre anni ormai) anche perché ho evitato ed evito tutt’ora un posto in cui è molto probabile che accada…ma nello stesso tempo sarei curiosa di testare la mia reazione.
Io ho passato un’estate con impegni di lavoro intensi fino a ferragosto e poi due settimane di vacanza, nelle quali ho ricominciato ad apprezzare la gioia di andare al mare con mia madre la mattina e nuotare con lei, uscire ed incontrare amici la sera, nel paese dove sono nata e cresciuta…insomma un po’ di serenità.
Poi ho da poco una relazione poco impegnativa ma appagante dal punto di vista “fisico” ed essere riuscita a desiderare un altro uomo che non sia lui, per me è stato un grande passo, perché pensavo non sarebbe mai accaduto…è stato l’unico da inizio 2011 per me.
Non c’è coinvolgimento sentimentale, quello non lo provo e non credo riuscirei più ad amare così totalmente come è stato con lui…si è preso la parte migliore di me.
Sono diversa, più disincantata e più razionale…penso sia un meccanismo di protezione dopo essere passata nell’abisso della sofferenza che sembrava non dovesse finire mai.
Cara Penelope, come vedi non è questione di età ma di “danno” subito e tutte abbiamo questa sensazione…sei stata bravissima a “sgamare” il personaggio, pensa che prima non avresti avuto questa capacità, oramai acquisita.
Il tempo ci sta aiutando tutte e meritiamo tutto il bello della vita dopo esser passate attraverso un inferno del genere.
Forza Rosalba…io confido che verrà il giorno in cui ti allontanerai anche tu.
Un abbraccio grande a tutte.
Stellina carissima è sempre un piacere leggerti e leggere le nostre similitudini, perfino come tempistica …
allora io non lo vedevo da tre anni e mezzo, cioè dalla fine drammatica (per me) della relashionship, in realtà l’ho evitato e anche lui. Io penso di avere fatto tutto il possibile per dimenticare. Mi sono protetta. Non ho dimenticato in realtà, non soffro più per lui che è diverso, provo rabbia e vorrei stesse male almeno un quarto, che sarebbe già sufficiente, di quanto mi ha fatto soffrire lui. Otto anni e mezzo di finzione suppongo. Ora so che lui era malato e la dissonanza cognitiva la realizzo solo adesso. Mi sono svegliata, buongiorno!
Comunque sia, lui in questo incontro ha fatto l’indifferente tra tante persone e anche io e mi dispiace soltanto che questo essere melmoso abbia potuto pensare che sia stato lui ad evitarmi … che rabbia, perché nel suo delirio sarebbe capace di pensare l’impensabile. Che poi cosa stranissima io mi sento addosso la sua rabbia, ma non capisco perché! Mi ha lasciato per un’altra o altre, senza spiegazioni, senza neanche degnarsi di chiedere scusa, ha chiuso la porta se ne è andato lasciandomi da sola con un problema più grosso di me … e mi sembra arrabbiato! O sono io? Oppure è qualcosa che non capisco. Certo oramai non me ne faccio più un problema, penso e scrivo, ma tra un po’ farò altro e non ci penserò più.
La relazione non impegnativa è uno spiraglio sulla vita, serve. Vai tranquilla, ma se dovesse diventare un peso non esitare a mettere ognuno al proprio posto, a fare ordine.
Si è preso anche lui la parte migliore di me, pensa che proprio questa frase gliela dissi in uno degli ultimi incontri, quando capivo che qualcosa non funzionava più. Penso che anche tu ed io ci siamo prese la parte “migliore” comunque … una malattia mentale! Che riflettendoci oggi abbiamo corso un serio pericolo. Immagino la vita con lui e temo che sarei stata isolata e alla fine mi sarei anche stancata. …
Andiamo avanti e non molliamo!
Un beso
Saretta leggerti è una iniezione di ottimismo. È vero quello che scrivi, a un certo punto si va oltre il dolore. Ho capito che ho raggiunto un buon grado di distacco, mi sono un po’ messa alla prova e spero di avere finalmente afferrrato il concetto, una volta per tutte, che persino i ricordi non hanno più senso. Mi capita di menzionarlo, ogni tanto, per delle cose (aveva alcune buone qualità, diciamo legate a sue competenze specifiche) ma non provo più la nostalgia dei bei momenti. Per me è un buon passo avanti.
Rosalba concentrati su di te, sulla tua vita, su ciò che ti piace o ti piacerebbe fare e fai avanti a vele spiegate. Frequenta persone valide, ce ne sono credimi, intendo persone con cui condividere interessi, poi si apre un mondo. In termini di relazioni sentimentali ci ho messo una pietra su, come ho detto. Bene fa Stellina a vivere la sua storia, un po’ di leggerezza non può che portare beneficio.
Mi sembra che siamo sulla strada giusta…
A presto