Pensate di essere troppo colti, furbi ed esperti per cadere nella trappola della manipolazione? Che quello che pensate possa dipendere solo da voi e che le vostre opinioni siano solo frutto dell’attenta, autonoma e non condizionabile valutazione del vostro intelletto? Siete sicuri di non essere mai riusciti a farvi convincere dalle promesse dei politici? Non vi siete mai commossi per una scena di un film che, in fondo, è solo un film girato in uno studio cinematografico e interpretato da attori che leggono un copione? Se non vi siete mai trovati in una di queste situazioni, complimenti: siete le persone più solide che possano esistere dal punto di vista intellettivo e psicologico. Oppure siete psicopatici.
Lo psicopatico è come una stella al centro di un sistema solare perverso composto di vite manipolate, pianeti che non riescono a sfuggire alla sua forza gravitazionale. E’ un insuperabile maestro del controllo mentale. Lo fa prima osservandoci, valutandoci e studiandoci per gradi e poi giocando con le pecche della nostra autostima. E’ per questo che all’inizio della relazione sembra la nostra fotocopia. “Dimmi come vuoi che io sia e lo sarò” è il suo mantra. Peccato si tratti di un’illusione. In realtà, si tratta solo di un processo di rispecchiamento estremamente credibile che fa leva sui punti che emanano odore di debolezza. Nel giro di poco tempo la dipendenza da lui sarà praticamente assoluta.
Robert Hare sostiene che la gestualità cui spesso ricorriamo durante un discorso aiuta il cervello a trovare le parole quando si devono esprimere concetti difficili, per esempio se stiamo parlando una lingua straniera. In uno studio sulla psicopatia del 1991 Hare e i suoi collaboratori riportano che gli psicopatici, soprattutto quando devono parlare di sentimenti ed emozioni nei confronti di altri, ricorrono a una gestualità maggiore della gente comune come se i concetti emotivi fossero loro estranei. Quando è la vittima a ricorrere alla gestualità, lo psicopatico la aiuterà a trovare le parole dandole l’illusione di stare dalla sua parte e di essere una persona fidata. Con il tempo questo meccanismo si intensificherà al punto che la vittima verrà spesso interrotta nelle conversazioni con una terza persona e sarà lo psicopatico a finire la frase per lei. Pian piano si troverà a parlare sempre meno in sua presenza e si troverà d’accordo con lui che, alla fine, assumerà il ruolo di portavoce ufficiale della coppia.
Gli psicopatici sono sempre alla ricerca di qualche mente da controllare. Nel 2008, uno studio intitolato A Pawn by Any Other Name: Social Information Processing as a Function of Psychopathic Traits viene pubblicato congiuntamente dalle Università di Dalhouise e British Columbia: i ricercatori Kevin Wilson, Sabrina Demetrioff e Stephen Poter riuniscono fotografie di uomini e donne con espressioni facciali felici e infelici a cui sono allegate biografie immaginarie riportanti caratteristiche più o meno di successo dei diversi personaggi e altre informazioni come interessi e passioni. I 44 studenti maschi che partecipano all’esperimento sono dapprima sottoposti a un test della personalità per verificare l’eventuale presenza e il grado di tratti psicopatici. A quel punto vengono distribuite le fotografie con le informazioni dei personaggi di fantasia e viene loro chiesto di dare le proprie impressioni. Dallo studio emerge che gli studenti con i più alti livelli di tratti psicopatici ricordano maggiormente i personaggi femminili infelici e non di successo, quelli più vulnerabili. I ricercatori la chiamano “memoria predatoria”: sostengono che “i tratti psicopatici, anche in assenza di comportamento criminale, sono associati a modelli cognitivi predatori e gli individui con livelli di psicopatia clinicamente diagnosticabile sono in grado di individuare immediatamente le persone più vulnerabili ai fini di un eventuale sfruttamento”.
Un individuo vulnerabile è, agli occhi di uno psicopatico, come una tela bianca per un artista. Lo studio dimostra come gli psicopatici siano perfettamente consapevoli dello stato emotivo della potenziale vittima e, di conseguenza, della riuscita del controllo mentale nei confronti di quest’ultima una volta che la relazione è avviata. C’è sempre un intrappolamento psicologico da parte del predatore verso la preda. La stessa cosa si verifica tra un capo psicopatico e il suo staff, tra il leader di culto e i suoi seguaci e, in modo ancora più allarmante, tra gli psicopatici eletti alla guida di un Paese e la sua popolazione. Prima di realizzare di essere mentalmente controllati, già ci troveremo isolati dal nostro network sociale e dalle fonti di sostegno. Lo psicopatico cercherà poi di alterare la realtà nella quale esistiamo, di farci dubitare di quello che vediamo e sentiamo, ci riempirà di bugie e falserà l’evidenza. Il tutto in una ben pianificata e brillantemente eseguita distorsione dell’ambiente che ci circonda, con conseguente devastazione del nostro panorama psicologico interiore.
Astra
L’articolo contiene parti tradotte e rielaborate di Puzzling People di Thomas Sheridan.

16 Commenti

  1. Astra, nei tuoi articoli praticamente c’è tutta la mia storia..
    “Lo psicopatico è come una stella al centro di un sistema solare perverso composto di vite manipolate, pianeti che non riescono a sfuggire alla sua forza gravitazionale. ”
    Una volta la mia ex tornò tutta contenta dal suo psicologo e mi enuncio questa teoria. Lei una stella e tutti gli altri pianetini da cui prendere di volta in volta.
    Questa teoria fù suggerita dal “dottore” .Dal quel giorno cambiò totalmente da covert in overt in meno di un mese.
    Inutile dire che io secondo la sua teoria ero un pianetino in mezzo agli altri…
    Tanti amici e corteggiatori da cui prendere. Ho saputo giorni fà che ha “riacceso” l’uomo con cui mi aveva tradito. L’ha tenuto a mollo per quasi un anno. Altro pianeta da spolpare per sentirsi amata e desiderata.
    Viviamo in una società perversa e prima di morale .

    Rispondi
    • Jerez, nei miei articoli c’è la storia di tutti noi. Sono dinamiche identiche, sovrapponibili al centimetro e assolutamente analoghe a quelle che starà vivendo lo sfortunato che la tua ex ha deciso di “riaccendere”. Accendi tu, piuttosto, un cero per lui, poveraccio. Non vorrei essere nei suoi panni.

      Rispondi
      • Guarda che lui non è tanto meglio di lei ,altro narciso in più molto pervertito sessualmente . Potrebbero fare una bellissima coppia e bruciare insieme.
        E poi questo qui fù presentato a lei dalla sua amica del cuore altra bravissima persona,il cui motto è: Una donna non deve rendere conto di nulla al suo compagno e se esce e sta con un altro uomo non c’è nulla di male ,non è mica mancanza di rispetto è esperienza da condividere…… (la mia ex era gelosa marcia anche di mia madre ,figurati se mi sapeva con altre donne ,manco con la commesse potevo parlare che s’arrabbiava)
        Astra diciamo che ero circondato da belle anime marcie.

        Rispondi
        • Auguriamo il meglio a questa nuova accoppiata diabolica e alla sua amica del cuore. Tu Jerez pensa ad evolvere grazie a quanto ti hanno trasmesso le loro porcherie. Buona giornata caro 😊

          Rispondi
  2. Ciao Astra,
    continuo a leggere i tuoi articoli. Non ti nascondo che ho provato a ricontattare il Narciso ma non risponde al telefono. Continuo a non credere possibile che esistano perosne come quelle descritte in questo blog o per meglio dire c’è una parte importante di me che si rifiuta, che non può credere che la persona in questione possa appartenere alla categoria da voi descritta. Mi sento triste e svuotata. Come è possibile che io abbia sbagliato così tanto nella valutazione?

    Rispondi
    • Anna cara mi rendo conto che la presa d’atto di aver avuto a che fare con qualcuno appartenente a questa tipologia di soggetti è fonte di profonda frustrazione e sofferenza. Ma devi sforzarti di non cercarlo perchè le sue mancate risposte al telefono non fanno altro che indebolire ulteriormente la tua autostima. Come ho sottolineato nell’ultimo articolo, gli errori di valutazione non li compiamo solo noi ma anche aziende prestigiose che scambiano i tratti caratteriali degli psicopatici, così negativi nella realtà, per doti assolutamente eccelse consentendo a questi soggetti scalate aziendali che si rivelano devastanti per migliaia di persone. Non si tratta di un errore di valutazione ma di una semplice truffa. Se fosse così facile scoprire le truffe prima che vengano messe in atto, i tribunali non sarebbero ingolfati di processi volti ad accertare e punire questo reato. Perdonati, guarda avanti e prendila come un’occasione di crescita.

      Rispondi
    • Ciao Anna, anch’io ho fatto molta fatica ad accettare il fatto di essermi imbattuta in una personalità descritta così bene nel blog. Per questo sono ritornata più volte sui miei passi per recuperare una pseudo-relazione per convincermi del contrario. Ma, purtroppo, ogni volta era un’ulteriore conferma di tutti i meccanismi malati che libri, articoli, forum mi esponevano con chiarezza.
      Il silenzio, il negarsi fa parte della strategia di questi individui, per poter minare le tue sicurezze. Per esperienza, tanto dolorosa, mi sento di consigliarti di stare alla larga il più possibile. Ti risparmierai ulteriori sofferenze.

      Rispondi
    • Anna sei ovviamente liberissima di fare tutto quello che ritieni giusto per la tua vita e per la tua felicità. Mi sono trovato nella tua situazione e anch’io ho tentato di riallacciare i contatti ,ma fu inutile e dannoso. Per 3 volte mi ha scaricato come nulla fosse con una rabbia mai vista prima in lei ,l’ultima volta mi fece il giochetto della riconciliazione definitiva con tanto di dichiarazione d’amore.Inutile dire che il giorno dopo era in giro con le sue carissime amiche ed il nuovo moroso e la sera stessa mi scaricò perchè addirittura avevo osato disturbarla con un sms per darle il buon giorno come facevamo sempre e come credo sia normale.
      Ti senti triste e vuoto,ci mancherebbe, mica è stata una relazione con una persona “normale”,mi sono rifiutato di comprendere la sua patologia per tanto tempo ,non potevo credere che una persona fosse cosi disturbata da cambiare personalità come si cambiano i calzini. Eppure è cosi ,sono i fatti che lo dicono non le teorie.Da Ragazza di buoni principi nell’arco di alcuni mesi è diventata l’esatto contrario,figurati che l’ultimo suo grande amore da quello che mi è stato detto ha un passato non tanto remoto da cocainomane .
      Si sbaglia valutazione perchè si ha a che fare con bravi attori , ci sono caduto io che stupido non sono ,ci sono caduti altri dopo di me perchè la recita è perfetta ma poi cala il sipario e scopri la verità.
      Anna pensa a distanza di tempo ancora si lascia andare a dichiarazioni di odio nei miei confronti,perchè non sono voluto “cambiare” (non ero più il suo specchio),perchè non ero un supereroe come pensava e che è stato dannoso stare con me perchè io sono il “tossico” il polo negativo che assorbiva le sue energie. Cose brutte ,ma completamente false perchè la storia parla per me e mi da ragione. Ma proprio il suo modo di esprimere rabbia e disprezzo è anormale ,il suo continuo cambiare, tale da essere un giorno una donna di quelle leggere e un altro giorno serissima e in cerca di amore vero.
      Io ho lasciato perdere da tempo,ho capito che era inutile,ho capito che molto probabilmente finirà male,tra festini alcolici ,feste “particolari” in discoteca e altro. E’ la malattia il mostro non loro .
      Dobbiamo avere la pietà che loro non hanno avuto per noi.

      Rispondi
  3. Astra, Lucia, Jerez,
    vi ringrazio di cuore. La gratuità dei vostri consigli, l’empatia che percepisco attraverso le vostre parole mi commuovono e mi aiutano. Penos : ma se io non avessi fatto….non avessi detto…. forse non avrebbe chiuso con me ma dentro di me so che se non fosse stata questa volta sarebbe capitato più avanti. Tutta la faccenda è complicata dal fatto che si è trattato di una storia extraconiugale ed il tempo a disposizione era poco. Questo ha reso necessario più tempo per rendersi conto di certe cose e nelle stesso tempo crea più dubbi sulla veridicità dei miei giudizi. Ecco perchè ancora certi giorni sento il desiderio di chiamarlo perchè non mi capacito che sia lui il disturbato e non io che magari sono stata imprudente, l’ho messo in “pericolo”, ho “preteso” maggiore vicinanza in una situazione di per sè difficile ecc.

    Rispondi
    • Anna la dinamica ” se avessi fatto, se avessi detto, se fossi stata” è TIPICA del senso di colpa che riescono a incutere nel prossimo. La troverai descritta nel dettaglio in tantissimi articoli del blog. SE le cose devono funzionare, funzionano. Non c’è scritto da nessuna parte che le relazioni sentimentali debbano essere una via crucis e che il premio viene corrisposto solo a chi colleziona più umiliazioni. Forza, continua il tuo percorso di consapevolezza e prendi le distanza da chi è nocivo per te.

      Rispondi
  4. Cara Anna ti riprenderai stanne certa e poi avrai un amore tutto tuo. Tiene a mente una cosa con questi tipi è sempre una “relazione Extraconuigale” 😉 anche se fosse stato libero sarebbe stata la stessa cosa se non peggio. Tanti auguri e forza 🙂

    Rispondi
  5. “Non lasciatevi ingannare dalla nostalgia di quel poteva essere. Non poteva essere nient’altro, altrimenti lo sarebbe stato”. Ogni tanto me lo ricordo!

    Rispondi
  6. Capisco che per persone ‘normali’ è difficile accettare che esistono persone che hanno relazioni e fingono amore, e vogliono farsi amare dagli altri, per motivi come puro divertimento, fonte di adorazione, denaro, sesso, ecc. Tutte le energie che servono per una relazione sono a servizio di fini ignobili e completamente egoistici. Strano eh? Chi mai penserebbe che fosse possibile? Bene, provate a mettervi nella prospettiva del mostro (il vostro psicopatico/a, sociopatico/a). Codesta creatura mente, o meglio, per ogni cosa che dice al massimo potete trovare un briciolo di verità avviluppato in una matassa inestricabile di menzogne. Insomma, accettiamo il fatto che se si ha a che fare con questi mostri la relazione che pensavamo di vivere in realtà non è mai esistita. C’è solo una cosa che resta da fare: scappare a gambe levate senza mai più guardare indietro.

    Rispondi
  7. Questo articolo è davvero illuminante. Io ho solo 24 anni e credo di avere incontrato uno psicopatico a tutti gli effetti e il guaio è che ha solo 26 anni e non oso immaginare quanta cattiveria potrà ancora seminare in giro.
    Ricordo benissimo alcune frasi del tipo “sono molto attento ai dettagli, mi piace studiare la gente, sei facile da manipolare, sei debole, se un giorno ti dicessi che la nostra relazione è frutto di un piano tu soffriresti molto?”
    Io credevo davvero che fosse tutto uno scherzo, non riuscivo ad immaginare che la persona o meglio l’idea della persona buona e sensibile che mi ero creata nella mia mente, fosse capace di simili atteggiamenti.
    Ho dovuto subire umiliazioni sul mio aspetto fisico, sulla mia intelligenza e per di più mi dava anche della pazza e paranoica.
    Dovevo implorare attenzioni, ogni volta era come se ci fosse una sorta di scambio perché potevamo vederci solo se in cambio portavo qualcosa da mangiare o qualche regalo.
    Mi ha chiesto molti soldi in prestito, spendaccione a livelli spropositati, zero contatti con la famiglia, parlava malissimo della madre e della sorella e poi aveva queste fantasie di successo illimitate della serie che diventerà miliardario e andrà a vivere a Monte Carlo.
    Mi sono davvero umiliata come donna, ho accettato condizioni inimmaginabili e vergognose. Alle volte mi chiedo cosa abbia fatto di male per meritarmi un simile trattamento, mi chiedo se si sia comportato così solo con me o anche con altre ragazze.
    Per fortuna, pian piano, sto cercando di riprendere in mano la mia vita, la gioia di vivere e sto cercando di circondarmi di persone sane ed equilibrate.
    Un giorno spero di incontrare una persona che mi rispetti per quello che sono e non per quello che posso dargli.
    Quanto a lui, io non gli auguro nulla tanto si rovinerà da solo. Sono essere vuoti destinati solo a soffrire e ad essere sempre insoddisfatti.
    Che amarezza….

    Rispondi
    • Gessica cara, sei stata brava ad inquadrare la cosa e a razionalizzarla. Quando si è così giovani si rischia ancora di più di rimanere intrappolati in quanto si tende a considerare questo modello il prototipo del rapporto uomo/donna visto che non si ha tanta esperienza. Crescerai più in fretta di tanti. Il battesimo di consapevolezza è arrivato per te prima del solito. Contribuirà a proteggerti da sorprese future che, credimi, in età avanzata sono davvero dure da superare.

      Rispondi
  8. Accade anche che “si appropri” di comportamenti altrui che reputa utili alla sua reputazione? Che si vanti di aver risolto una situazione difficile quando è stato qualcun altro a suggerirgli il modo, ad esempio, o che prenda iniziativa per dimostrare la propria disponibilità ad aiutare qualcuno dopo aver dimostrato una bella indifferenza, sol perché qualcun altro (io) stava per andare in aiuto?

    Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

3 × uno =