Una delle tattiche principali utilizzate dallo psicopatico per rendersi credibile anche alle persone più intelligenti e intuitive del mondo è quella che Thomas Sheridan in Puzzling People chiama del “rompighiaccio”. All’inizio può sembrare molto simile a quella della compassione, ma è più sofisticata: mentre la prima è utilizzata per uscire da situazioni difficili e scrollarsi di dosso eventuali responsabilità, la seconda mira a toccare corde e punti deboli dell’altro, come la gentilezza (scambiata per debolezza), per farlo abboccare e cadere nella trappola. Lo psicopatico farà in modo di farti credere ciecamente all’amore provato per i propri familiari e amici e metterà in scena una performance davvero convincente. I politici ricorrono a questa tecnica con estrema facilità: pensate alle fotografie della tipica “famiglia felice”, a braccetto con i propri cari e con i cani al guinzaglio.
Ma la cosa è molto più seria e preoccupante della semplice copertina di un rotocalco: tutte le sue interazioni sono improntate a un linguaggio poco spontaneo , a posture costruite e alla presenza di un costante ed inquietante retro-pensiero. Dal seduttore promiscuo al politico potente, lo psicopatico è ossessionato da manie di monitoraggio e controllo di chi si è riproposto di conquistare e rendere dipendente. Ogni tua componente sarà scannerizzata e immagazzinata nel suo cervello malato, le informazioni raccolte e vagliate in dettaglio, gli interessi, i gusti e le passioni  passati al setaccio. A quel punto per lui sarà  un gioco da ragazzi sciorinare ciò che non vedi l’ora di ascoltare. E’ quello che in psicologia si chiama allineamento linguistico. Se hai il cuore grande e ti occupi di volontariato lui metterà in piedi una storia di beneficenza in grado di colpirti. Attenzione: non avete spiriti simili, non hai trovato l’anima gemella e non si tratta di destini incrociati. E’ solo una truffa, un gigantesco bluff: quello che sta cercando di far nascere è un legame artificiale e se abboccherai al suo amo sarai solo l’ennesimo pesce.  Si tratta di persone incredibilmente subdole, esseri che non conoscono amore, compassione, empatia, rimorso e coscienza e colmano i loro vuoti ricorrendo a imbrogli e a trame machiavelliche. Non hanno umanità ma conoscono a perfezione quella degli altri.
Esempi di tecnica rompighiaccio:

  1. Tuo marito è morto di cancro? Cosa mi dici, che brutta storia! Anche la mia compagna. Mi è morta tra le braccia. Capisco perfettamente cosa vuol dire”.
  2. “Mia moglie mi ha tradito. Non capisco proprio perché. Non le ho fatto mai mancare il sesso”.
  3.  “Anche io, come te, mi sono preso cura dello zio malato per lunghi mesi prima che morisse”.

Ci sono buone probabilità che le loro storie possano contenere qualche verità ma è sempre una versione aggiustata rispetto a quella reale. Si tratta spesso di riadattamenti che mirano al vantaggio personale. Potrebbero essere questi gli scenari reali:

  1. Psyco ha saputo che una ragazza con cui aveva passato una notte di sesso anni prima e che non aveva più rivisto da allora è morta di cancro.
  1. Psyco ha tradito la moglie e quest’ultima l’ha presa talmente male che non è riuscita più ad andare a letto con lui. Alla fine ha iniziato a frequentare un altro. Lo psicopatico si consola comunque con la migliore amica di lei un paio di volte alla settimana.
  1. Psyco ha saputo che il vecchio zio, che non vedeva da tanti anni, stava morendo. Ha pensato quindi di farsi vivo per ereditare qualcosa.

Si tratta di forme di violenza psicologica subdole e sottili. Più dolorose di un livido, più brucianti di qualsiasi ferita. Sono infezioni dell’anima lentissime a guarire.
Astra

3 Commenti

  1. Al primo appuntamento lei dice a lui: “sai… mia madre mi ha chiesto se uscivo con te e poi ha aggiunto… VEDI DI NON FARE ALTRI CASINI”…. ma che casini devo fare?? Lui (cioè io) non sa che rispondere… si limita a sorridere…

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    • Marco, a me diceva: “i miei amici dicono che sono una str*nza”
      a posteriori capisco, eccome!

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      • A me invece non ha fatto assolutamente un bel quadro della sua famiglia di origine,anzi… Ma doveva essere solo lei a dire che i loro componenti non andassero bene, perché qualora le domande su di essi le facessi io,diventavano tutti perfetti e il discorso si inaspriva,nonostante gli spunti di critica me li desse lei.Madre e padre aassenti e anaffettivi,nonni critici verso di lei e verso i suoi stessi genitori.Un cerchio chiuso.Una sorella che era la prediletta…che davanti a me ha sempre demolito dicendo che era un’inetta ma che al cospetto degli altri dipingeva come la persona migliore del mondo.
        Diceva di essere stata costretta a frequentare una scuola contro il suo volere,perdendo tre anni inutili a studiare una cosa che non le piaceva,ma,immediatamente dopo,di aver assistito i genitori amorevolmente fino all’ultimo respiro,in funzione dell’immenso amore ricevuto.
        A oggi,il figlio adolescente che ho naturalmente conosciuto,frequenta un istituto superiore per il quale non ha nessun interesse.Un ragazzo che non parla,non socializza,rimane chiuso in una stanza a dormire come in un letargo perenne.Con la morte nell’anima.La stessa che ha ereditato sua madre e che sta ereditando.Tristezza infinita.

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