Con uno psicopatico è tutto una questione di affari. Hai semplicemente qualcosa che a lui piace e che cercherà di agguantare: può essere denaro, un bel corpo o un matrimonio che possa toglierlo dalla strada. Si tratta, comunque, di mera convenienza scaldata dall’energia che si sprigiona quando riesce a disorientare e bidonare qualcuno.
Il messaggio di base è che è meglio starne alla larga ma se il demonio ha bussato alla tua porta e lo hai fatto entrare, devi gestire la cosa nel migliore dei modi e cercare di limitare i danni. Lo puoi fare solo se capisci profondamente con chi hai a che fare. Va tenuto presente che spesso le persone s’infilano consapevolmente in relazioni lunghe e complicate con individui disturbati dal momento che, quando suona l’allarme, si tappano le orecchie. Con questo non voglio sottovalutare l’entità del trauma subito dalle vittime, che a volte rimangono intrappolate nel labirinto per anni e anni. Significa comunque che controllare la mente dell’altro attraverso alternanza di amore e crudeltà, come fa lo psicopatico, costituisce una strategia tipica di queste menti malsane. Tuttavia, anche in quei casi in cui le vittime sanno perfettamente che la cosa migliore è andar via, forniscono a se stesse giustificazioni inammissibili e si convincono, alla fine, che è meglio restare nella gabbia dorata. Non è colpa delle vittime essere state adescate ma sono in molte ad ammettere di essere rimaste con lui più a lungo di quanto avrebbero dovuto.
La realtà è che siamo noi a invitare gli psicopatici nelle nostre vite. C’è una ragione precisa e al contempo  una lezione che tutti dovremmo imparare: dobbiamo ancora crescere, psicologicamente ed emotivamente, come individui e come società. Dovremmo iniziare a vedere gli psicopatici come pedine in grado di sbloccare i meccanismi della nostra crescita e smetterla di trovare rifugio nelle nicchie del vittimismo e dell’autocommiserazione.
La società occidentale di oggi è abituata ad avere tutto e troppo facilmente contribuendo al rallentamento dell’evoluzione e a un allarmante infantilismo tra gli adulti. E’ questa immaturità latente, resa possibile e ingigantita dal condizionamento dei mass media e dalla politica, a spedire lo psicopatico dritto nelle  nostre vite. Dobbiamo tornare in possesso dell’indipendenza emotiva, psicologica e spirituale, imparare a sentirci completi anche senza tanti insignificanti riconoscimenti da parte della società. Sono dinamiche molto difficili da accendere senza l’intervento di una scossa emotiva profonda. Vedendola da questa prospettiva, lo psicopatico può adempiere una funzione molto importante. Alle vittime che sono all’inizio del travagliato recupero da un trauma da narcisismo questa affermazione potrebbe sembrare azzardata ma, se ci fermiamo a riflettere sui dolorosi strascichi interiori che la vicenda ha portato con sè, non è detto che tutto il male venga per nuocere. Dopo che ci è stata devastata la vita dobbiamo elaborare ciò che è successo. Per prima cosa dobbiamo tenere lo psicopatico quanto più possibile lontano da noi e concentrarci sulle vulnerabilità della nostra personalità che possono averlo attratto. Se non impariamo la lezione è probabile che le dinamiche si ripetano.
Il sistema neurologico di questi individui è talmente distorto che non hanno altro rifugio se non quello di fare, nella vita, tutto quello che vogliono. Tuttavia, sanno distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato ed è questa consapevolezza a farli sentire potenti. Quando hanno intelligenza e fascino, per non parlare del magnetismo che molti sprigionano a causa degli alti livelli di testosterone, sono portatori di problemi colossali dal punto di vista sociale, psicologico ed economico. La capacità di prendere alla leggera le azioni più crudeli, di conoscere la drammaticità del proprio comportamento e fregarsene, fa capire che non stiamo parlando di persone malate e bisognose di amore e supporto. Sono solo individui spinti da impulsi che non hanno voglia di controllare, elettrizzati da stimoli e fremiti conseguenti alla distruzione di cuori e vite umane, mostri, demoni dai quali stare alla larga sempre e comunque.
Non ci sono motivi che giustificano la vendetta. E’ meglio mettersi il cuore in pace, prendere atto della loro patologia ed evitarli. Se ci sono questioni legali di mezzo, lascia che sia il tribunale a risolverle. Procedi, gira pagina e fai tesoro dell’esperienza.
Astra
* L’articolo contiene parti tradotte di Puzzling People di Thomas Sheridan.

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