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Avrete probabilmente sentito parlare del sequestro della piccola Jaycee Lee Duguard, 11 anni, avvenuto il 10 giugno 1991 a opera di Phillip e Nancy Garrido, che la rapirono alla fermata dello scuolabus e la tennero prigioniera per più di 18 anni. Garrido ebbe con la ragazza due figlie (rispettivamente di undici e quindici anni al momento della scoperta da parte della polizia). Tutte e tre vennero tenute segregate in un’insalubre baracca allestita nel cortile della casa.
Ai tempi del rapimento, Garrido già era stato condannato per reati a sfondo sessuale. Nonostante gli ufficiali addetti alla libertà vigilata controllassero regolarmente la casa, non si preoccuparono di cercare nel retro, in un cortile situato dietro una staccionata. Una registrazione mostra Nancy Garrido che interferisce nelle perquisizioni della polizia e distrae un ispettore per non fargli trovare Jaycee e le ragazze, da perfetta complice. La coppia si dichiarò colpevole del rapimento e di altre imputazioni il 28 Aprile 2011 e vennero condannati il 2 Giugno 2011: 431 anni di reclusione a Phillip Garrido, da 36 anni all’ergastolo a Nancy.
Il fenomeno delle coppie pericolose, o diaboliche, è riportato spesso dalle news. Che tipo di donna può stare con uomini psicopatici, rendere possibili le loro malefatte, contribuire alla loro realizzazione e poi coprirle? Qualche volta le donne psicopatiche partecipano alle furie criminali dei loro compagni. L’esempio più famoso è quello di Karla Homolka e Paul Bernardo, la giovane coppia canadese che rapì e uccise diverse giovani donne, compresa la sorella più giovane di Karka. I due furono condannati nel 1993 e hanno ispirato, probabilmente, il discusso film di Oliver Stone, Assassini nati (Natural Born Killers, 1994). Di solito, comunque, due psicopatici non possono durare a lungo insieme. Ciascuno deve essere superiore all’altro nelle azioni illecite e negli abusi; ciascuno vuole essere il capo; ciascuno pensa a se stesso e, alla minima provocazione, reagisce contro l’altro (come è successo nel caso di Paul Bernardo e Karla Homolka).
L’associazione tra Phillip e Nancy Garrido riflette una dinamica diversa: la ugualmente pericolosa ma più stabile accoppiata di uno psicopatico e una narcisista perversa. In questa combinazione, c’è solo uno che comanda: lo psicopatico. L’altra lo assiste nel compimento dei reati e li copre. Perché una narcisista maligna fa squadra con uno psicopatico? Come si svolge questa dinamica e perché dura?
Ho spiegato a lungo le caratteristiche dello psicopatico e per quali motivi la sua mancanza di coscienza e di empatia, combinata a un sadismo psicologico di sottofondo (piacere nel nuocere agli altri) lo portano a commettere reati come quelli di cui Phillip Garrido è stato ritenuto colpevole. Quale tipo di donna può prendere le parti di un uomo del genere? La mia ipotesi è: una narcisista maligna. Tutte le personalità narcisistiche – persino quelle che sembrano avere una forte sicurezza in sé e sentirsi superiori agli altri- hanno bisogno di costante validazione. L’insaziabile bisogno di conferme costituisce l’essenza del narcisismo estremo, quello patologico. Parlo di “narcisismo estremo” perché tutti abbiamo sane e moderate tendenze narcisistiche che ci rendono quelli che siamo.
Gli psicopatici sono molto abili a identificare le persone che soffrono di narcisismo patologico. Perché? Perché questi individui sembrano essere vulnerabili e insicuri. Si preoccupano troppo di ciò che pensano gli altri e far dipendere la propria autostima dall’opinione altrui costituisce una debolezza e una vulnerabilità. Coloro che soffrono di disturbo narcisistico di personalità hanno un senso di sé debole e limitato che ha bisogno di validazione costante. Hanno bisogno di sentirsi migliori o superiori agli altri per avere un’identità e piacersi.
Gli psicopatici formano relazioni strette con le personalità fortemente narcisistiche in quanto è promettente l’idea di divenire una coppia superiore e molto speciale. Essendo gli psicopatici individui con un innato senso di superiorità e sempre alla ricerca di chi li considera al di sopra di ogni legge e regola, essi spesso riescono a convincere le compagne narcisiste che insieme formano una coppia di imbattibile potere: migliore delle altre, più intima, più intelligente, più abile, più passionale. Durante la fase della luna di miele, non esistono parole per descrivere questa superiorità superlativa.
Il problema è che, come sappiamo, gli psicopatici, inevitabilmente e in qualsiasi relazione, passano dalla fase dell’idealizzazione a quella della svalutazione. E’ parte integrante del loro disturbo della personalità: stancarsi con incredibile distacco emotivo di qualsiasi persona con cui stanno. Avendo bisogno di rassicurazione costante della propria superiorità sulle altre donne- anche perché lo psicopatico, flirtando e tradendo in continuazione, le darà tutte le ragioni di essere gelosa- la narcisista si sentirà minacciata durante la fase della svalutazione, quando lui non la trova più sexy, virtuosa, brillante, pratica, saggia e dotata di tutte le altre qualità che inizialmente, anche se per poco, le aveva attribuito.
Sarà quello il momento in cui l’aspetto più pericoloso e patologico della loro relazione verrà alla luce. Durante la fase di svalutazione, la narcisista maligna inizia a essere gratificata quasi esclusivamente dai maltrattamenti riservati alle altre donne che lo psicopatico seduce, usa, svaluta e umilia. Potrà pure non essere così bella come sembrava all’inizio, tuttavia rimane il riconoscimento di quanto sia “speciale” e “superiore” la loro relazione, il premio cioè costituito dallo stare con lei, dall’aver bisogno di lei come alibi e copertura e dal fare del male anche ad altre. La narcisista dimostra il suo amore (malato) e la sua fedeltà mentre lui, da parte sua, le riconosce la superiorità sulle altre che usa e tratta anche peggio di quanto già non faccia con lei.
Peggio le altre sono trattate dallo psicopatico – nei casi più banali, usate e gettate via come preservativi usati, in casi estremi, stuprate e assassinate- più questo abuso conferma lo status speciale della narcisista agli occhi del disturbato. Queste donne sono senza coscienza, senza rimorso, senza empatia proprio come gli psicopatici. Sono manipolatrici, ingannevoli e abusive come loro. La differenza principale tra le narcisiste maligne e gli psicopatici è che per certi versi le prime sono più deboli e più vulnerabili.
Esse tendono a essere più sostenitrici che leader proprio per il loro estremo bisogno di conferme, che le mette alla mercé degli altri facendole sembrare particolarmente attraenti agli occhi dello psicopatico, sue compagne di vita e di merende. Se si leggono storie simili a quella di Phillip e Nancy Garrido o riguardanti la psicologia degli appartenenti alle sette religiose, questa dinamica sarà evidente. Ci sono poche le accoppiate più stabili e pericolose della combinazione diabolica di uno psicopatico e una narcisista maligna.
Traduzione Astra
https://psychopathyawareness.wordpress.com/2015/07/28/partners-in-evil-the-psychopath-and-malignant-narcissist-combo/

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