Gli psicopatici non mirano solo al controllo degli altri. Controllando gli altri, ambiscono al senso di onnipotenza. Questa mentalità è il risultato della combinazione dei loro tratti: il basso controllo degli impulsi; l’intento di ferire gli altri (natura predatoria); l’assoluto narcisismo (un imperante senso di superiorità su tutti gli altri esseri umani e sentirsi al di sopra di tutte le regole e le leggi che governano il resto dell’umanità). La combinazione di questi elementi si dimostra essere più potente della somma delle componenti. Quello che viene fuori è un essere umano che crede di avere il diritto di ingannare, manipolare, usare e scartare gli altri unicamente per il piacere e il potere che tale controllo gli offre.
Gli psicopatici venerano il proprio altare. Si sentono intelligenti a sufficienza da fregare chiunque e passarla liscia con qualunque cosa. Il senso di massimo potere e superiorità- onnipotenza- li porta altresì a mentire sfacciatamente, a giocare al gatto e al topo con le vittime e, quando commettono crimini, a deridere i mezzi di informazione e la polizia. Drew Peterson ha schernito i media, l’opinione pubblica e la polizia, chiedendo di partecipare a uno show radiofonico di incontri e frequentazioni durante un intervista riguardante l’omicidio della quarta moglie. I predatori sessuali psicopatici prendono trofei delle loro vittime, li mettono in posa, organizzano le scene dei crimini.
Tutti questi atti perversi creano in loro un falso senso di onnipotenza: il potere di vita e di morte su gli altri e, ancor di più, la convinzione di cavarsela qualsiasi cosa facciano. Anche gli psicopatici “subcriminali” lasciano segni evidenti delle proprie infedeltà, di truffe ed altri misfatti, per vedere se quelli che hanno ingannato se ne accorgono; per godere delle loro trasgressioni ancor di più quando la fanno franca, proprio sotto il naso delle loro vittime.
Inoltre, gli psicopatici tendono a tenersi a stretto contatto una serie di individui che li venerano: possono essere componenti della famiglia o mogli che sono state manipolate a dovere e/o una serie di conoscenti che sono solo colpiti dalla loro parvenza di fascino, dal “lato buono”. Tali individui vivono in quella che può essere chiamata la “bolla narcisistica”, dove si sentono “speciali”, importanti e superiori agli altri in virtù della loro associazione con lo psicopatico. Questo alimenta anche l’illusione di quest’ultimo che lo veneri chiunque; che potrà cavarsela qualsiasi cosa faccia; anche se, in verità, gli psicopatici sfiniscono la maggior parte delle persone con cui hanno a che fare ed hanno, alla meglio, reputazioni ambivalenti sul modello Dott.Jeckyll/Mr Hyde.
Se c’è una consolazione per le vittime è che, in realtà, alla fine gli psicopatici perdono sempre. Perdono i lavori, le relazioni, la fiducia e la fedeltà degli altri. Con ogni vittima nuova si sentono invincibili; come questa inizia a intuire, passano a un’altra in grado di dar loro la stessa scarica di potere. Gli psicopatici ingannano, mentono, sottraggono, feriscono e manipolano gli altri da una posizione di onnipotenza. La loro forza più grande è vedere le altrui debolezze; la più grande debolezza è non accorgersi della forza degli altri.
Traduzione Astra
The Psychopath’s False Sense of Omnipotence
Senso di onnipotenza

Alla fine pagheranno le loro bravate. Conosco un tale che ha perso una grande occasione “lavorativa” perché hanno scoperto le sue magagne mentre lui pensava di farla franca. Solo perché sono bravi a tramare alle spalle non significa che siano furbi. Sono solo dei topi striscianti. Chi è quel grande eroe che accoltella l’avversario alle spalle?