Chiunque scriva di psicopatia fa riferimento alla doppia personalità del Dr.Jackyll e Mr.Hyde. La parte di Jackyll, di solito, si attenua con il passare del tempo e la parte di Hyde traspare quando si scopre cosa sta facendo lo psicopatico alle nostre spalle. Quelle scoperte, di solito, sono solo la punta dell’iceberg, dal momento che questi soggetti sono bravissimi a nascondere le azioni cattive e, se colti in fallo, mentono. Il terribile volto di Hyde esce fuori durante le liti, che a volte prendono una piega violenta, o è avvertibile nei termini usati dallo psicopatico quando parla con gli altri di te e delle persone che ti stanno a cuore. Si tratta di grandi manipolatori e organizzatori di efficaci campagne di denigrazione. La versione-Hyde è anche riscontrabile nelle minacce dirette e indirette: se non si fa x, y e z e non ci si piega alla sua volontà, si verrà sostituite con un’altra o abbandonate.
Mentre all’inizio di una relazione gli psicopatici sono perfetti Jeckyll composti e fascinosi, nel giro di sei mesi/un anno la parte di Hyde viene fuori. L’enorme differenza tra la fase della luna di miele e la dura realtà è uno degli aspetti più inquietanti della relazione. E’ ciò che spaventa maggiormente le vittime perché, alla fine, realizzano che tutta la relazione, dall’inizio alla fine, era una truffa. E’ come essere scaraventate per terra da altezze incredibili. La cosa fa veramente male!
Ecco perché le incongruenze nel comportamento del tuo compagno dovrebbero essere prese seriamente sin dall’inizio e considerate come importanti campanelli d’allarme. Una persona che ti tratta bene ma parla male delle altre donne o, peggio ancora, tratta male le altre, alla fine, ti mancherà di rispetto. Non solo il comportamento del passato è un buon indicatore di quello futuro, ma la scorrettezza verso le precedenti compagne è la dimostrazione di un brutto carattere.
In generale, gli psicopatici sono molto abili ad alzare una facciata, a indossare una maschera di normalità: anzi, il comportamento camuffato è spesso migliore di quello normale. Abbiamo visto che sono affascinanti, socievoli, amichevoli, simpatici; con loro ci si diverte da morire, in particolar modo nelle interazioni superficiali. Ma dal momento che nascondono nature maligne e cattive intenzioni, quella facciata così carismatica non può essere mantenuta a lungo. Ecco perché la vera personalità tende a uscir fuori, soprattutto nelle relazioni con mogli, famiglie e amanti di vecchia data.
Per essere chiari: uno psicopatico NON ha, in realtà, un modello di personalità Dr Jackyll/Mr Hyde. Non esiste una parte buona e una cattiva. Per lui, quella del Dr Jeckyll è solo una maschera di salute mentale; è Mr Hyde il vero, unico lui. Questo spiega perché, con il tempo, le incongruenze nel suo comportamento iniziano a essere evidenti, così come le oscillazioni tra la vera natura di Mr Hyde e la facciata del Dr Jackyll. Come spiegano Sandra Brown e Liane Leedom:
Quello che accade in realtà è che la donna s’innamora di una sagoma di cartone a grandezza naturale che è un sosia di un uomo vero, simile a quelli che si vedono da Blockbuster. Lo psicopatico e la fase dell’adescamento sono finti e inconsistenti come le sagome. Dietro a sembianze assolutamente normali può dire una cosa e farne un’altra, fare qualcosa e dire il contrario, o dire e fare il contrario di quello che ha fatto la settimana precedente. Queste dicotomie, a causa della cronica instabilità della relazione, provocano angoscia nell’altra parte. Come la donna prova ad allinearsi al suo sistema di credenze, lui cambia; come prova ad allinearsi al suo comportamento o alle promesse, sono queste ultime a cambiare”. (Women Who Love Psycopaths)
Dr Jeckyll viene fuori quando lo psicopatico recita con gli amici, i colleghi, gli impiegati, gli studenti, ecc: tutta gente con cui ha relazioni abbastanza superficiali. All’occorrenza, e cioè quando vuole creare la miglior immagine possibile per conquistare una donna e il suo cuore, il suo corpo e la sua anima, Dr Jeckyll veste i panni di Don Giovanni, storico seduttore. Trattandosi solo di un’illusione, tuttavia, quell’immagine positiva non può essere mantenuta a lungo, per esempio nelle relazioni intime. Lo psicopatico vero – una persona dispotica, ambigua, manipolativa e fredda- si scopre sempre di più con l’andare del tempo. La trasformazione dal finto Dr Jeckyll al vero Mr Hyde accade per quattro ragioni:

  • i tratti positivi non sono componenti reali del suo carattere;
  • con il passare del tempo, la relazione perde lo smalto e l’euforia della novità e lo psicopatico investirà sempre meno energia nel tenere in piedi la facciata romantica e fascinosa; sarà altresì più difficile, per lui, sostenere la ingarbugliata rete di bugie;
  • questi soggetti entrano in una relazione sentimentale per dominare gli altri e la violenza è destinata a farsi sempre più crescente e, con essa, il controllo e la manipolazione;
  • per controllarti, gli psicopatici fanno ricorso al trattamento pavloviano della carota e bastone: all’inizio, con il fine di adescarti e guadagnare la tua fiducia, ti riempiranno di carote; ma maggiore è controllo che riescono a guadagnare, meno sentiranno il bisogno di premiarti per esserti comportata bene (per esempio, per aver rispettato la loro volontà) e faranno ricorso al bastone (con qualsiasi tipo di punizione, dalle minacce, al tradimento, alle critiche, alle sparizioni o ai silenzi seguiti da riconciliazioni, alla violenza fisica). In altre parole: ti sarà servita qualsiasi cosa tu sia in grado di sopportare.

E’ molto difficile mandar giù il fatto che Dr Jackyill era, in realtà, Mr Hyde; significa accettare che il passato è stato un’illusione, che anche i bei momenti erano immaginari e che alcuni esseri umani sono irrimediabilmente cattivi e privi di qualità positive. Solo una volta che si affronta questa dura realtà-invece di concentrarsi sui ricordi positivi della maschera del Dr Jeckyll e disperarsi per far tornare lo psicopatico quello di una volta- si può diventare forti abbastanza per voltare pagina nella propria vita.
Traduzione Astra
https://psychopathyawareness.wordpress.com/2010/12/08/dating-jekyll-and-hyde-personalities/

11 Commenti

  1. Se ripenso a quante volte sono ritornata sui miei passi non volendo vedere la moltitudine di ambiguità che osservavo. Il problema è che ci si presta, attraverso le nostre ambivalenze, a continuare il gioco perverso.

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    • Grazie Lucia. Ecco, il mio dramma attuale è proprio questo. Ne sono uscita, con ferite da shock emotivo inenarrabili, ma “troppo presto”. Nel senso che paradossalmente non ho lasciato che mi distruggesse totalmente ma dopo le prime avvisaglie “ho telato”. Ora dentro di me, l’inferno. Del tipo “ma non è che avrei dovuto provare ancora, dargli un’altra possibilità”… E’ come se mi sentissi colpevole di non aver fatto abbastanza e lui mi sta colpevolizzando perchè non gli sto dando un’altra chance. E, dunque, sono una donna cattiva, perchè, e recito le sue parole “non ci si ferma alle prime difficoltà in una coppia”. Insomma, il gancio della pavidità si sta insinuando dentro di me ed a tratti mi sento così attratta dal ricaderci che non dormo più. Vi prego ditemi che se ci si ricade poi si comportano allo stesso modo, vi supplico…! Grazie mille.

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      • Gio “non ci si ferma alle prime difficoltà in una coppia” è una frase tipica di questi soggetti. Non c’è bisogno di essere completamente annientate per tirarsi in piedi. Fuggi prima. Non si comportano allo stesso modo ma PEGGIO. Questo è poco ma sicuro.

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      • Cara Gio, si ricade, e si ricade ancora. Non credergli. Ad ogni ricaduta, la ferita è più grande e si fa fatica a cicatrizzarla, sempre di più. Quelle che raccontano sono tutte bugie, ricatti, ci colpevolizzano. Per poi continuare a ripetere lo stesso copione, identico a quello che ci aveva portato a dubitare e mollare il colpo.

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  2. Ciao Gio. Te lo dico con tutta la sofferenza che ancora si affaccia prepotentemente nella mia vita: non cambiano MAI. Negli anni della nostra frequentazione (non me la sento più più di chiamarla relazione) ho sempre ceduto di fronte ai dubbi che hai esposto. Ogni volta che tornavo sui miei passi era per dargli un’altra possibilità, era una mia personale “sfida” della serie “io ce la farò”? era un mio estremo bisogno di avere una relazione? era la mia forte empatia e sensibilità che voleva accogliere il suo dolore, il suo vuoto? Tanti e poi tanti motivi mi hanno sempre spinto a mettere da parte le umiliazioni subite, le menzogne, le assenze, ecc. per poi dare solo ascolto – come il canto ammaliatore delle pericolose sirene di Ulisse – alle sue false promesse, alle parole gentili. La mia mente rimuoveva il male inferto per ricordare solo i giorni “felici”. I ritorni li ho pagati con gli interessi. Solo che mi sono serviti per acquisire una maggiore consapevolezza che da una situazione come questa non se ne viene fuori se non sparendo dal tutto. Cancellandolo dalla tua vita. Cara Gio, sarà faticoso, ma lungi da te qualsiasi sensazione di colpa. Abbiamo avuto a che fare con dei maestri del raggiro emotivo e psicologico. Dobbiamo accettare con tutte le nostre forze che erano, sono e rimarranno degli psicopatici. Delle persone disturbate che se vanno in giro indisturbate a compiere danni nei confronti di chi a loro si lega sentimentalmente.
    Quindi volgi il tuo sguardo in avanti. Non c’è nessuna nostalgia da provare da chi ti ha fatto sentire sola quando si pensava di essere “con”.
    Un abbraccio.

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    • Cara Lucia, cara Astra, leggo solo ora i vostri messaggi perchè mi sono chiusa in un isolamento da tutto e da tutti perchè lui “non mi dà tregua”.
      Sto piangendo di fronte alle vostre risposte. Stamperò ciò che mi avete scritto e me lo attaccherò in casa. Sto cercando un gruppo di donne nella mia stessa situazione e nella mia stessa città (FI), per potersi confrontare. Se sapete di qualche gruppo di ascolto vi sarei grata. Buon anno carissime e grazie dal cuore. Gio

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      • Gio, tesoro….fidati di quanto trovi nelle risposte. Ma fidati di quella voce dentro di te che ti vuole salvare e tu tenti di sopprimere perché troppo dolorosa. Te lo fice una che ha peassato 5 ) lunghi anni in quelli stato. Per poi capire finalmente che….non cambiano davvero mai. Salvati. Svegli di vivere! Ce la puoi fare davvero.

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      • Io ho cambiato numero, potrebbe essere anche per te un inizio. Non devi pensarci due volte, farlo di istinto. Se ci pensi, non lo fai o rimandi.

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  3. Lili, grazie, grazie, grazie. Sapere che voi ce l’avete fatta mi accende una piccola lucina dentro. Spero di farcela ma, credimi, non ne sono affatto convinta. Sono anche tornata ad abitare dai miei, tanta è la paura e l’angoscia. Lo vedo dietro ogni angolo e dietro ogni volto. Ora ha cominciato anche a controllarmi sui social network. In pratica non uso più alcun mezzo tecnologico “sociale”, dalle chat al cellulare…mi ha messo all’angolo. Ed io mi ci sto facendo mettere. E solo perchè sono scappata……IO.

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  4. se posso dare il mio contributo, è verissimo quanto dice l’articolo calza perfettamente quanto successo. il peggio per me sono state le ricadute e le ricatture. quindi allontanarsi al più presto, per quanto doloroso sia. Loro fanno cosi Giò, con tutte.Non dargli più nessun appiglio specialmente via telef msg e social che sono i loro canali congeniali.
    Loro esistono solo con l’ammirazione degli altri e ti usano.Non soffrono perché non provano sentimenti.

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  5. ti do il mio contributo per esperienza vissuta. Sono proprio cosi come nell’articolo esattamente. fanno cosi. con tutte. Il peggio per me è iniziato con le ricatture e ricadute e purtroppo ho visto in faccia la dolorosa realtà. Giò staccati non dargli più nessun appiglio specialmente via msg chat e social che sono i loro canali conveniali per seminare distruzione.

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