Le relazioni con lo psicopatico sono come un boomerang: anche se lanciato lontano, può tornare nella tua vita. Persino anni dopo la rottura, molte donne riferiscono che ogni tanto lui rispunta a misurare la temperatura dell’acqua al fine di insinuarsi nuovamente nella loro vita. Ci si domanda perché sia così difficile liberarsi di lui.
Gli psicopatici sono incettatori di donne, incluse quelle che mettono da parte in quanto stanchi di loro. Hanno un’indubbia facilità a interrompere una relazione: lo fanno con il coinvolgimento e il rammarico che le persone normali provano quando buttano le scarpe vecchie. E’ raro, tuttavia, che scompaiano completamente dal radar, anche dopo anni dalla fine della relazione. Mentre corteggiano nuove fiamme, continuano a tenere in caldo le vecchie, affondano gli artigli più profondamente in quelle del momento e mettono in secondo piano quelle che sono vicine all’uscita, lasciandole cuocere a fuoco lento a domandarsi cosa abbiano mai combinato per far sfumare il loro interesse. Come gli incettatori accumulano cianfrusaglie, così gli psicopatici ammucchiano relazioni finite. Dal momento che possedere le donne (e uomini) fa loro ricordare la valenza del proprio dominio, più elevato è il numero di quelle che entrano nella giostra del giocoliere (passate, presenti e future), più potenti si sentono.
Nel fenomenale Women who love psycopaths (Donne che amano gli psicopatici), la psicoterapeuta Sandra L.Brown si sofferma sul loro ciclo relazionale, descrivendo come giochino con più donne nello stesso momento nel perseguimento accanito delle loro finalità principali: piacere, dominio e divertimento.
- Fase di preparazione: lo psicopatico va a pesca di avventure ovunque: al lavoro, nei locali, su Internet, nel vicinato e dove sa di poter incontrare persone da sedurre sessualmente. Avere una moglie, diverse amanti e più relazioni occasionali non vuol dire smettere di cercare di altre vittime. Qualsiasi lavoro faccia, individuare nuovi o eccitanti flirts (o “opportunità”) è la sua occupazione principale. E’ in grado di cogliere qualsiasi segnale: dall’incrocio di uno sguardo, al portamento, all’espressione verbale. Punta su quelle che esprimono desideri irrealizzati, vulnerabilità o semplicemente attrazione sessuale.
- Fase iniziale. Può avere diversi account di posta elettronica, più cellulari e svariati mezzi che gli consentano di gestire più donne tenendo la cosa nascosta alle conquiste più “serie”. Testa le acque con tante ma concentra le energie su quelle che crede meritino la promozione al livello successivo.
- Fase intermedia: Mette in piedi più relazioni pseudo-ufficiali con donne e uomini (capita che gli psicopatici che si dichiarano eterosessuali vadano anche con gli uomini, giusto per cambiare). Durante questa fase è molto insistente con le prede più promettenti: lo fa in modo romantico con inviti a cena, sesso appassionante, parole affettuose, ecc. Molte credono di aver trovato la propria anima gemella, l’amore della loro vita e, mentre sono corteggiate e prese bene in giro, lo psicopatico si dà da fare: continua a mantenere la presa sulle relazioni che sono in dirittura d’arrivo, tiene un occhio aperto su eventuali nuove promesse e si destreggia in altre frequentazioni sessuali. Gestendo così tante relazioni nello stesso momento, è frequente che durante la “luna di miele” le donne possano nutrire qualche dubbio: quando, per esempio, riceve strane telefonate mentre è in compagnia, arriva tardi agli appuntamenti o si assenta inspiegabilmente. Di solito, comunque, la fase di corteggiamento è così intensa, a ritmo spedito, sessualmente coinvolgente, ruffiana e romantica che le donne ignorano i campanelli d’allarme e preferiscono credere alle sue giustificazioni e alle sue menzogne.
- La fase finale. Una volta che l’euforia della fase iniziale e la novità della conquista si esauriscono, lo psicopatico smette di investire tanto tempo ed energia nel rapporto. Chiude diverse relazioni e contemporaneamente ne inizia delle nuove. Di solito esse finiscono quando calano eccitazione e divertimento; allorchè la donna inizia a intravvedere fenditure nella maschera e crepe nel suo amore di fantasia; quando la relazione diventa troppo impegnativa in termini di tempo ed energia o, semplicemente, se trova qualcosa di più stimolante e divertente. Sfortunatamente questo non significa che volti pagina e sparisca dalla tua vita per sempre!
- Il dopo. Non riuscendo a smettere di esercitare potere su alcuno, di solito tiene in caldo le vecchie fiamme e periodicamente gira loro attorno, come un avvoltoio, anche a distanza di tempo. Se non c’è contatto fisico, può ricorrere allo spam per far recapitare mail patetiche o ad altra comunicazione involontaria. Come scrive la Brown, “Viste la noia e la costante ricerca di stimoli, è bene che le donne sappiano che loro, come tutte, non spariranno mai dal suo radar a lungo”.
E’ quindi difficile liberarsi di uno psicopatico, anche dopo che è passato molto tempo dalla rottura. Da egoista e maniaco del controllo qual’è, non accetta di essere dimenticato e di voltare pagina come invece farebbe qualsiasi uomo normale e rispettoso di sé. In realtà, per mantenere il suo dominio, è comune che menta sulle relazioni passate con la stessa facilità con cui racconta balle su quelle in corso. Può dichiarare di aver avviato la chiusura di storie o dipingere le sue ex come persone disturbate. Intreccia una rete di bugie in grado di avvolgere tutto e tutti, nella vita passata, presente e futura. E così il ciclo della relazione si ripete senza fine, con lo psicopatico perennemente alla ricerca di nuovi stimoli; stufo delle relazioni in corso, ne chiude alcune e ne inizia altre, tentando sempre di ritrovare la strada del passato, come un boomerang non gradito.
Traduzione Astra
Relationship Boomerang: Why It’s Hard to Get Rid of a Psychopath
Cara Astra, vorrei farti una domanda. Se il narcisista/perverso/manipolatore è così coinvolgente e perfetto nella fase della luna di miele, una donna quali strumenti ha per capire subito (o, almeno, il prima possibile) con chi ha a che fare? Io vorrei accorgermene prima di arrivare al coinvolgimento e alla fase di scarto. Mi è già successo e non voglio capiti ancora. Mai più. Su cosa posso focalizzare l’attenzione? Ma senza correre il rischio di diventare paranoica. Da una parte, avendo già subito ed essendo già stata distrutta, metto in atto delle difese, sono guardinga, tendo a non fidarmi e, magari non immediatamente, ma noto stonature qua e là e in caso di dubbio interrompo la frequentazione. E questo potrebbe essere buono. Ma dall’altra ho paura di esagerare e autosabotarmi, in modo da precludermi qualsiasi relazione e qualsiasi rischio. Per me questo passaggio è molto difficile, perché ogni volta che prendo la decisione di andarmene, mi sento tremendamente in colpa e piena di rimorsi. D’altra parte questo è esattamente ciò che fa di me una vittima ideale. E infatti ho collezionato storie da galleria degli orrori finora. Grazie per tutto ciò che fai!
Mina cara le tue paranoie sono normali e costituiscono il vero danno che questi incontri procurano. La sofferenza non è nulla in confronto a queste conseguenze che sono molto, molto, molto più lente a rientrare. Mi sento di dirti di fidarti della “pancia”, esattamente come non hai fatto con il soggetto malato. Se una storia ha un buon potenziale e dall’altra parte c’è una persona per bene non fallisce per due paranoie. Credimi. Le persone normali non buttano al vento le cose belle. E sanno come si fa ad amare e a costruire.
Grazie davvero Astra! Sì, crederò alla mia pancia, se non altro perché è la mia! 🙂
Perché le belle persone sono costanti il dubbio non viene dall’istinto ma dalla testa e si scioglie quando sei tra le braccia di un uomo sano,perché ti senti rassicurata e non dura momenti o giorni come con loro,perché i discorsi sono lineari,i complimenti semplici,perché percepisci un calore che con i NP ,pensaci,hai solo immaginato ma mai davvero avvertito. Dai NP usciva solo gelo,al di là delle imitazioni che nei momenti “si” ti elargivano. Fidati di te stessa ,prima avevi un deficit: non sapevi esistessero, ora se ne frequenterai uno nel giro di pochisdimo lo smaschereresti ,sono tutti uguali, questo è il loro svantaggio una volta avute le informazioni che ormai possiedi
Grazie Marina. Io, in effetti, ora ho appena lasciato un tipo sospetto, perché penso di averlo “sgamato”, proprio basandomi sulle “competenze” acquisite sul campo a mie spese. Non è durata molto, mi sono allontanata quasi subito. Però sono tanto pensierosa e sgomenta. Sarebbe già il quarto disturbato a capitarmi: uno, quando ero giovanissima e avrei dovuto fare altro invece che cercare fidanzatini, si è poi rivelato un violento persecutore; uno, formalmente impeccabile, affabile e perfetto, l’ho sposato ed è quello che è riuscito davvero a distruggermi; uno, dopo il matrimonio, secco e spartano nei modi, misurato, razionale, sembrava il contrario dell’ex marito ma invece era un altro narcisista e per giunta senza nemmeno la “grandeur” dell’altro ma solo spocchioso, sadico e crudele. Possibile che tutti io li trovo?
Hai ragione Marina quando dici che da loro non senti calore,ma solo gelo; il resto te lo faceva sentire l’immaginario di quello che lui SOLO A PAROLE aveva creato in te. Un’altra cosa importante: bisogna ascoltare il proprio sesto senso che subito ci dà il messaggio giusto,ma noi lo sotterriamo troppo velocemente…se io lo avessi ascoltato ( era stata una sensazione molto forte di paura) ora non sarei qui a scrivere…
Mina, avrei una domanda da farti. Il tuo Np ,quando eravate in luna di miele faceva le romanticherie di “pancia” o lo vedevi calcolato?Cioè era spontaneo oppure voleva per forza sembrare figo?
Ciao Jerez, ho avuto a che fare con più problematici, diversi tra loro anche se tutti accomunati dall’incapacita’ di amare senza far soffrire. Quello che si rispecchia di più nelle caratteristiche del narcisista standard è stato mio marito. Io non ho sospettato nulla per molti anni e l’intero castello è crollato per una scoperta casuale. Da lì la situazione è precipitata ed è iniziato l’inferno. E comunque ho resistito altri anni senza capire con chi avessi davvero a che fare. Lui era perfetto prima della scoperta. O almeno, ai miei occhi. A me non sembrava forzato. Le romanticherie non mi sembravano finte. Certo, a ripensarci ora, mi dico che avrei dovuto essere meno ingenua, ma non avevo proprio le competenze per difendermi. Ma chi mai avrebbe immaginato? E poi io, abituata a prendermi sempre tutte le colpe, pure quelle che non ho… figurati! Comunque, per rispondere alla tua domanda, a me sembrava spontaneo. Cioè, un gran figo, ma gli veniva proprio spontaneamente. La persona che invece ho allontanato di recente, mi sembrava finta. Forzatissimo, una recita. Controllatissimo, impeccabile, esagerato. Ma non così scaltro e furbo come l’ex marito. Mi ha aiutato il fatto che l’ho visto in circostanze estranee alla relazione e mi ha lasciato molto perplessa. Io sono sgomenta perché ogni nuovo partner mi attrae per le caratteristiche che mostra, in completa antitesi col precedente, ma al dunque è un altro disturbato e mi fa paura questa cosa. Per es. quest’ultimo mostrava una grande delicatezza e sensibilità nei confronti dei miei figli e questo mi ha attirato e ha fatto abbassare le mie difese, perché il precedente invece era del tutto insofferente al fatto che avessi degli impegni da mamma, mi trattava malissimo se qualcosa lo contrariava, se i bambini disturbavano etc. e per questo alla fine mi ha fatto scappare
Mina ,grazie per la tua risposta. Mi spiace per “le Colpe” che ti sei accollata,di solito siamo visti come pattumiere di responsabilità. Almeno ,io ho avuto la fortuna di non sposarla o di fare convivenza, ma sono arcisicuro che mi avrebbe portato al manicomio.
Vederli al di fuori della relazione è sempre una cosa utilissima. Con me per molto tempo è stata dolcissima ,ma bastava qualche “amica” o elemento esterno e cambiava modo fi fare e opinioni ,iniziava pure a sfottere,tipo le ragazzette delle medie e in quel momento realizizzavo che le cose dette e scritte da lei erano confezioni di dolcumi avariati. Romatica con le frasi degli altri. Sono uno che legge molto e tante cose mi suonavano già sentite ,infatti rimescolava aforismi e canzoni e le faceva sue ,ore e ore per “preparare” questi dolci e ore mie per capire i suoi scritti ,mai nulla di spontaneo,almeno con me .
La difficoltà di amare e di stare in una relazione di coppia è vista da loro come una sofferenza(ad onor del vero mi ha sempre detto questa cosa acnhe se io ero il “prescelto”),passata la fase iniziale sono solo dolori e da quello che sò fa cosi con tutti ,sempre lo stesso schema di cattura:Dolcezza,simpatia,possesso,gelosia,ossessione(non dorme mai…) e poi la valanga di colpe gettate cosi senza senso. Uno degli ultimi(cambia ormai spessissimo),lo ha trattato malissimo ,perchè bruttino,non figo e non “speciale”,la preso per i fondelli in modo atroce e non ho capito perchè l’ha sedotto.
Ho letto una cosa sulla fine delle relazioni ,dicono che stà proprio nell’inizio,siamo noi che non vogliamo vedere la realtà. Io sapevo del suo torbidissimo passato eppure ho creduto che volesse un nuovo inizio e invece va alle feste hard,tra alcool e droghe. Si porta dietro pura la sua psicologa…..e anche i coach life che frequenta.
Il colmo è che il deviato sono io ..ahhh.
mina quale circostanze esserne alla relazione ti hanno aiutato osservandolo ad avere una prospettiva diversa?
io sono scioccata e condivido quanto dici..uscivo da una relazione con un border accusatorio verbalmente aggressivo e cafone capace di vedermi come meravigliosa e poi l essenza del male nel giro di pochi giorni..per questo sono stata attratta da questo ultimo sempre composto, gentile, elegante, non alzava mai la voce, ma mi sono improvvisamente sentita punire con i silenzi perché strappavo male una busta di plastica invece di aprirla con cura, o invertivo l ordine dei contenitori sale zucchero a casa sua senza volerlo..inizialmente pensavo scherzasse e lo prendevo pure in giro per queste manie ma poi ho iniziato a capire che per lui era una faccenda dannatamente seria..e continuava a ripetermi tu non ascolti! potresti avere tutto da me se solo imparassi come prendermi! a volte camminando gli chiedevo con spontaneità un bacio e lui rispondeva netto di no creando tensione per cui io mi arrabbiavo e magari alzavo un poco la voce e così poi lui poteva dirmi che rovinavo tutto con le scenate! eppure con gli estranei e le sue frotte di amiche era così straordinariamente gentile galante, mentre tra le mura domestiche quando non facevamo sesso sembrava annoiato depresso apatico..una volta all inizio storia mentre giocavo tirandogli addosso dell acqua mi ha lanciato contro una sedia con una aggressività fuori luogo, e una altra volta mentre giocavo a dargli dei pizzichi mi rispose non devi mettermi le mani addosso così né farmi male e reagi con uno schiaffo cattivo,rimasi scioccata accusandolo di essere violento..lui disse che non aveva mai alzato mani contro nessuna,io ero all inizio e gli ho creduto..non si è più verificato altro episodio di violenza,ma tanti dispetti subdoli, mi ignorava di fatto dopo avermi portato in un posto..mi sono sentita come un burattino e quando ho chiesto spiegazioni mi ha lasciato,
eppure lui tra la gente è così apprezzato con i suoi modi galanti e l espressione romantica di chi non riesce a incontrare l amore ..sul suo profilo scrive non è importante quanto aspetti ma chi aspetti.. mi ha buttato via come spazzatura e già dopo un giorno diceva di non pensare più a noi.. io provo una rabbia immensa anche perché a tratti mi convinco che sono io una narcisista che non riesce ad accettare il fatto di essere stata mollata e che mi abbia detto che non mi ama più..e che quindi devo per forza dimostrare che è disturbato.. a volte parlando con alcune persone mi sembra di percepire questo nei loro occhi.. che sono io a farne un dramma! Astra ti prego dimmi qualcosa
Penelope cara, comprendo a perfezione tutto quello che hai scritto. Dunque, cerchiamo di rispondere con ordine:
1) il fatto di essere attratte dall’esatto contrario di ciò che ci è capitato per ultimo è normale. Esci da una storia sofferta con un passionale e ti piace di più l’uomo freddo e composto, sei reduce da una relazione fredda e distante e cerchi un rapporto più emozionante ed acceso. Normalissimo, capita a tutti.
2) Porre un limite e dei confini ben netti. Regola numero uno in qualsiasi relazione, da quella sentimentale a quella professionale. Acquisire sicurezza in se stessi e non permettere a NESSUNO di buttar giù i nostri paletti. Che sia un genitore, un marito o un superiore gerarchico sul lavoro. Se il tuo compagno ti accusa di rovinare la storia con scenate ossessive, solo tu sai se sono ossessive o meno. Ovviamente per giudicarlo ti servono consigli e confronti. Ecco che può esserti di aiuto un buon terapeuta.
3) Sul fatto di ritenersi narcisiste per non voler accettare il fatto di essere trattate male, è possibile. E’ un’ipotesi. Per questo dico che la psicoterapia è importante. Ti aiuta a capire tante cose, le tue debolezze e le tue forze.
Ma il discorso di base è uno e uno soltanto. Una relazione deve completarti e farti essere migliore. Se non ci riesce, bisogna fermare il gioco, guardarsi dentro, capire perchè e ricominciare, più forti e consapevoli che mai.
Un abbraccio cara.
Jerez, mi dispiace. Io spero tanto che si possa uscirne definitivamente ma la contaminazione del male non si lava via facilmente. È come se qualcosa si spezzasse per sempre. I sogni, l’entusiasmo, la capacità di fidarsi e di lasciarsi andare, di affidarsi in completa serenità. E in più si perde la fiducia anche in se stessi, ci si sente delle nullità e questo alimenta il circolo vizioso che rende calamite per altri predatori. Io ho avuto grandi difficoltà a gestire le relazioni dopo il matrimonio. Ne sono uscita con le ossa rotte, in tutti i sensi. L’autostima non sapevo più nemmeno cosa fosse e questo, probabilmente, spiega perché ho avuto a che fare con personaggi palesemente maltrattanti. La cosa che però mi turba è che alla fine io non ho MAI vissuto una relazione bella. Ero convinta di viverla mentre ero sposata, prima della scoperta delle menzogne, dei tradimenti e degli imbrogli. L’unico uomo che ha mai mostrato di rispettarmi, in realtà, mi ha raggirata come una bamboletta stupida e quando me ne sono accorta mi si è scagliato contro con una malvagità da serial killer, mi ha distrutto con una precisione scientifica, pezzo dopo pezzo. Non so se lo shock potrò mai superarlo. È anche difficile far capire a chi mi circonda cosa è successo. Io ho provato a rialzarmi, a riaprirmi alla vita, dopo anni, ma vedo che ancora con personaggi disturbati mi trovo ad aver a che fare. Eppure evito accuratamente tutto ciò che potrebbe sembrare “pericoloso” a priori: non do confidenza a nessuno, mai mi sognerei di frequentare feste, discoteche o locali e mai prenderei in considerazione chi cerca di abbordare, non vado in cerca di relazioni a tutti i costi, non uso chat, facebook manco a parlarne… Le persone che ho fatto avvicinare le ho conosciute in ambito professionale e culturale. Si trattava, mi sembrava, di personaggi seri. Ma al dunque si sono rivelati seriamente disturbati, pieni di manie, calcolatori, insicuri e aggressivi. Io, allo stato attuale, ho il terrore delle relazioni. Se qualcuno mi si avvicina entro in uno stato di profonda angoscia. So che questo non va bene, ma sento anche che non ce la farei a sopportare altro male. Non avrei altre risorse fisiche e psichiche per affrontare un altro carnefice. Vedi, qui si dice che non bisogna fidarsi di chi mostra di capirci troppo, di chi ci fa pensare “oddio, che meraviglia, ho trovato l’uomo perfetto per me”, perché potrebbe essere un manipolatore. Io, allo stesso tempo, non me la sento di fidarmi nemmeno di chi mi fa pensare “ma questo è proprio un meschino”, perché sta lì e concede col misurino, è ambiguo, appare e scompare, non mostra empatia, non capisce assolutamente bisogni e necessità, sempre pronto a incupirsi e a farti sentire una merdaccia se non sei in forma smagliante. Finora io non ho incontrato altre tipologie. È ovvio che la responsabilità è anche mia, è ovvio che c’è nel mio inconscio uno schema che mi porta a ripetere le dinamiche familiari che mi hanno formata, il maltrattamento nel quale io sono cresciuta e che evidentemente ho cercato finora di superare nelle mie relazioni. Ma non ci sono riuscita. Ho colmato il mio vuoto di amore con amore malato, consegnandomi a chi non ha lenito le mie ferite di bambina rifiutata ma me ne ha aperte delle nuove e sempre più profonde. Io quelle ferite devo curarle da sola. Se non riesco a fare questo non c’è speranza che possa vivere una relazione serena e appagante.
“Ho colmato il mio vuoto di amore con amore malato, consegnandomi a chi non ha lenito le mie ferite di bambina rifiutata ma me ne ha aperte delle nuove e sempre più profonde. ”
Io con lei ho cercato di colmare queste sue ferite,ha una famiglia pessima,padre,madre ,fratello e parenti da fare schifo,perversioni a gogò,non scrivo qui ,ma puoi immaginare… . Ho tentato di farle capire che era necessario buttare via quelle cose e di farsi aiutare dal suo Psicologo(psichiatra in vertità),ma nulla ,è passata da odiare la madre e la famiglia ad odiare me. A qualcuno doveva scaricare le sue cose.Ha trovato me.
La cosa brutta è che adesso le sue porcherie sono dentro di me,non lei ,non mi manca e non vorrei che tornasse,vorrei che se ne andassero tutte le sue schifezze,perchè la verità a parte la famiglia di M,molte delle cose di cui si lamentava erano create da lei. Insomma ,nonti puoi lamentare di essere stata usata per il sesso se poi vai con chiunque, bevi fino allo stordimento e di droghi pure. Lei era cosi e cosi è tornata ad essere . Il suo “blocco”,era durato anni perchè aveva paura di tornare a fare certe cose ,poi con me si è sentita meglio,anzi direi troppo meglio e alla fine :”Non le servivo più” ,scritto nero su bianco e che lei aveva voglia di trovare l’amore vero ,malgrado ancora mi amasse tantissimo e stava soffrendo per questo. Come vedi discorsi da pazza.. Per far si che fossi io ,il matto ,ha sparso veleni ovunque contro di me e la cosa allucinante è che erano almeno 6 mesi che lo faceva alle spalle in modo da fare bella figura.
La cosa che mi consola e qui sono meschino è che sua madre adesso piange,mi ha sempre trattato malissimo ,facevo stare bene la figlia e lei si lamentava.Adesso che sta”Bene” ha perso dinuovo la figlia e credo in modo definitivo. Vedi se stati con i drogati ,drogarsi non è sbagliato secondo loro,con i ladri ,gli assassini e etc è la stessa cosa. Oggi la mia “Santa” ex ,fà sesso liberamente con diversi uomini e ha frequentazioni al limite del “satanismo” ,lei che con me faceva la perbenista e moralista.
Giano bifronte sono fatti cosi ,2 facce ma purtroppo prevale sempre quella malvagia.
Spero che te come lo spero per me ci sia un futuro diverso ,ho avuto brevi relazioni nel dopo e finite subito per colpa mia ,come partivano gli shit test, mollavo,prima mi divertivano adesso mi sale la rabbia e non accetto di essere sottoposto a nessun giochetto o di essere messo in lista d’attesa .
Dopo la mia “pazza” sono cambiato in modo radiacale,mai più nulla a gratis,mai più regali e mai più mostra dei sentimenti,perchè è proprio mostrando le proprie fragilità che si viene distrutti.
OT. Quel poveretto che è stato distrutto,era una vittima predestinata. Da non credere ,voleva impare le tecniche della friendzone e scelse lui come giocattolo. Me lo disse un amico in comune che lei non sà di avere con me. ;-), mi fece vedere le chat in cui si bullava di lui….
“Dopo la mia “pazza” sono cambiato in modo radiacale, mai più nulla a gratis,mai più regali e mai più mostra dei sentimenti, perchè è proprio mostrando le proprie fragilità che si viene distrutti”. E allora, Jerez, come se ne esce? Lo chiedo a te, così come lo chiedo a me. Io ho paura di diventare paranoica, di difendermi chiudendomi per sempre per non correre il rischio di farmi avvicinare da altri mostri. Ma con questo bagaglio, con queste ferite e queste paure, che possibilità ci rimangono di vivere delle relazioni con persone di valore? E che valore noi stessi possiamo portare nelle relazioni?
Come se ne esce? Prima cosa,non dare mai più del 49% di se all’altro ,questo sempre e comunque,non regalare compassione e fiducia senza verificare che questa sia ben riposta.La FIDUCIA non è gratis,non è INCONDIZIONATA, deve essere sempre sottoposta a verifiche,anche nelle cose che sembrano futili,Se il nostro parther ,odia andare in discoteca e poi ci va e si sballa è out,se è troppo di facili costumi è out e cosi via. Insomma invece di farsi paranoie ,che spesso sono su di noi più che sull’altro ,bisogna saper scegliere. In passato ho saputo scegliere e dire no a diverse donne che non erano il mio tipo ,a me piace la donna seria e non la”femminista” di sto cavolo per cui basta sventolare la bandiera del rispetto alle donne e poi fà peggio del più lurido dei puttanieri. Mi sono capitate donne cosi,ho sempre evitato di farci storie serie. Purtroppo mi è capitata una “Santa” che invece non lo è .
Sai perchè non l’ho mollata subito?Perchè stavo male fisicamente e mi aveva indotto la dipendenza affettiva inventandosi di avere un grave problema cardiaco ed io abito in un altra città non potevo andare quando volevo ,sia per i soldi che per i suoi impegni ,inoltre mi aveva fatto giurare di non dirlo a sua madre ,insomma ero solo .Non ero più in grado di reagire e andarmene,cosa che due anni prima avrei fatto senza manco pensarci 2 volte.
Io sono cambiato e sono tornato indietro a com’ero prima.Non la odio ,la disprezzo ,che è diverso ,non ho l’energia ne i sentimenti forti per odiarla,la considero alla stregua di un violentatore.
Quello che ho imparato da lei forse mi servirà per un altra relazione, mi disse che me aveva imparato cose che sarebbero state utili, io ho imparato cosa non fare mai e che una relazione deve essere sempre alla pari ,se iniziano i lamenti ,stop. Non mi frega nulla se la mia partner ha dei “bisogni” e che per soddisfarli mi debba salire in testa se cosi fossi è out. Da come leggi qui e in altri posti questi pazzi li devi sempre soddisfare e mai il contrario.
Astra grazie mille per tua risposta,
ma da quello che ti ho raccontato tu pensi possa essere psicopatico?
Penelope non posso saperlo e non sono nemmeno abilitata a fare diagnosi in presenza. Di solito gli psicopatici sono mossi da vantaggi personali e non si danno tanto pena degli altri.
Ciao Penelope, ti rispondo qui. Ho lavorato insieme a lui e l’ho visto fare giochi sporchi. Io stessa sono stata manipolata e sfruttata, senza rendermene conto. A lavoro, ma questo non l’ho capito subito purtroppo, era riuscito a isolarmi totalmente e a spingermi a rapportarmi solo con lui. Sono stata usata per triangolare con la sua ex e chissà con chi altro. L’ho conosciuto molti anni prima di avere una relazione con lui e come una persona con determinate idee sulle relazioni, la famiglia etc. E, come tale, non mi aveva mai attirato. Poi, quando ha provato ad avere una relazione con me, ha cambiato dal giorno alla notte le sue idee e i suoi atteggiamenti. In maniera talmente radicale che non mi ha per niente convinto, nonostante la recita appassionata. In ogni caso, ho sbagliato comunque a farlo avvicinare. Gli ho concesso troppo di me e non riesco a perdonarmi un errore tanto banale e pericoloso. Ancora, sebbene la vita mi abbia preso a grandi schiaffoni, continuo nel mio inconscio a sperare nel miracolo d’amore che trasforma l’aridità in fiori. E questo è il mio punto debole, la mia ferita narcisistica, il finale di una favola che non è mai esistita, nel quale si inseriscono imbroglioni, perversi e parolai.